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Martedì, 10 Novembre 2020 12:26

Un grande uomo e un grande presidente: ci ha lasciato Ottavio Porta

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LUTTO - E' mancato questa notte il presidente del Pozzomaina, figura fondamentale del movimento calcistico piemontese


Era un finto burbero, Ottavio Porta. Un uomo grande, con il vocione, abituato a difendere a oltranza le sue posizioni, che non erano mai di comodo, ci credeva davvero. Un grande uomo, generoso, altruista, sincero, sempre sorridente, con un cuore enorme. Era impossibile non volergli bene. Anche chi non condivideva le sue opinioni, mai banali, non poteva non riconoscere il carisma, non poteva non apprezzare la passione che traspariva in tutto quello che faceva.

Sindacalista di vecchio stampo, nel calcio da sempre, Ottavio Porta diventa presidente del Pozzostrada nel 1988 ed è artefice della fusione con il Pino Maina del 1994: da allora, è il presidente del Pozzomaina e lo sarà per sempre. La società è disegnata a sua immagine e somiglianza: calata nei palazzi di via Monte Ortigara, ne è l’espressione popolare e, insieme, il rifugio, dove generazioni di bambini si sono divertiti, hanno imparato il gioco del calcio e le regole della vita. Il presidente non guardava più le partite della Prima squadra, troppe emozioni per il suo cuore già provato, ma i suoi occhi brillavano di orgoglio quando a giocare erano i “suoi” bambini, che gli volevano bene come un nonno.

Il Pozzomaina era la sua famiglia, nel Pozzomaina viveva la sua famiglia: la moglie Lina, i figli Amalia e Franco, il genero Gianni Talladira, i nipoti Alessio, Aurora, Nicolò. In estate era tornato anche Alessandro Bebe Nisticò, che con Teresa e Fabio erano l’altra componente fondante della società e della famiglia Porta. A tutti loro, a tutti noi che lo abbiamo conosciuto e gli abbiamo voluto bene, a tutto il calcio piemontese Ottavio mancherà, tanto.

Ciao presidente, e grazie.

Ultima modifica il Martedì, 10 Novembre 2020 12:37

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