Lunedì, 25 Novembre 2024
Domenica, 25 Ottobre 2020 15:43

È l’ultima giornata dei dilettanti: stop fino al 24 novembre

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DPCM - Era chiaro che sarebbe finita così, vista la crescita esponenziale dei “numeri” del Covid-19: da domani andranno avanti solo i campionati nazionali (già falcidiati dai rinvii)


“Sospesi eventi e competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva".

Era chiaro che sarebbe finita così, vista la crescita esponenziale dei “numeri” del Covid-19: di fronte all’aumento dei positivi, dei ricoverati e dei morti, era inevitabile lo stop al calcio dilettantistico, ratificato dal DPCM firmato oggi dal premier Conte. Purtroppo pagano il conto di un virus maledetto circa 10 milioni di italiani che svolgono regolarmente attività sportiva e tutte le società dilettantistiche, che si erano impegnate in modo straordinario per osservare tutte le regole, le restrizioni e i protocolli di sicurezza. Comprensibile la delusione, inevitabile la rabbia, ma mettersi adesso a fare la caccia al colpevole è inutile, se non dannoso. Ancora una volta, siamo chiamati tutti a fare la nostra parte con maturità e altruismo.

Lo sport di base paga colpe non sue, è vero, ma rientra in tutte quelle attività chiuse per limitare al massimo gli spostamenti non essenziali e salvaguardare scuola e lavoro. Non è il calcio in sé il problema, così come non lo sono palestre e piscine, perché dove vengono osservati i protocolli la diffusione del virus è limitata. Il senso delle restrizioni è eliminare tutti gli spostamenti e i “contatti” non necessari. Queste le parole di Conte: "L'obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il paese non può più permetterselo". 

Le partite che si stanno giocando questo pomeriggio sono le ultime del calcio dilettantistico, almeno fino al 24 novembre, data di scadenza del DPCM che sarà operativo da domani. Andranno avanti, tra un rinvio e l’altro, i campionati nazionali. Forza ragazzi, ce la faremo anche stavolta.

DPCM 24 ottobre

Ultima modifica il Lunedì, 26 Ottobre 2020 09:34

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