ELECTION DAY - Entrano nel Consiglio direttivo del Comitato Enrico Giacca (251 voti), Elisa Candido (242), Eudo Giachetti (241), Gianni Baldin (232), Cosimo Agnino (215), Agostino Guarnieri (214) e Gianni Ventura (208). Davide Barberis (295 voti), Andrea Parodi (289) e Paolo Bramante (273) revisori dei conti. I cinque delegati assembleari sono Simone Barison (230), Felice Marmo (228), Gianluca Costa (228), Paolo Montone (226) e Davide Amenta (220). Mauro Foschia responsabile regionale del Calcio a 5, Michele Notariello (per anzianità federale su Giovanni Pianotti) del femminile
Con 356 preferenze su 367 votanti (11 schede le schede), Christian Mossino è stato rieletto alla presidenza del Comitato Piemonte e Valle d’Aosta della LND. È questo l’esito, scontato in quanto c’era un candidato unico, dell’assemblea elettiva che si è svolta questo pomeriggio
L’assemblea (presieduta dall’avvocato Stefano Comellini) è cominciata con i saluti del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che si è complimentato per la scelta unitaria del candidato unico e ha garantito l’appoggio regionale a un settore di vitale importanza anche sociale come quello del calcio, dell’assessore allo sport Fabrizio Ricca, che ha ricordato i 4 milioni e mezzo di euro investiti quest’anno e annunciato le stesse misure di sostegno anche nel 2021, pur con cifre ancora da stabilire a bilancio, e del vicepresidente della Regione Valle d’Aosta Luigi Giovanni Bertschy. L’intervento centrale è stato quello del candidato unico, Christian Mossino, che da un lato ha riassunto quanto fatto quest’anno, dall’altro ha tracciato le linee programmatiche per il prossimo quadriennio.
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Dopo il plebiscito per Mossino, sono stati votati i componenti del Consiglio direttivo del Comitato: eletti Enrico Giacca (251 voti), Elisa Candido (242), Eudo Giachetti (241), Gianni Baldin (232), Cosimo Agnino (215), Agostino Guarnieri (214) e Gianni Ventura (208). Non eletto Filippo Alberto Fava (65), tre le schede bianche.
Nel Collegio dei revisori dei conti, eletti (con 328 votanti) Davide Barberis (295 voti), Andrea Parodi (289) e Paolo Bramante (273), supplenti Claudio Benedetto (230) e Michelangelo Scordamaglia (218), più 14 schede bianche.
Delegati assembleari (317 votanti): i cinque effettivi sono Simone Barison (230), Felice Marmo (228), Gianluca Costa (228), Paolo Montone (226) e Davide Amenta (220); i quattro supplenti sono Giovanni Comel (216), Davide Mila (197), Luciano Mortara (195) e Fabrizio Pieroni (194; 13 le schede bianche.
Come responsabile regionale del calcio femminile (votato da 4 società su 5 aventi diritto), due voti a testa per Giovanni Pianotti e Michele Notariello. Viene eletto il candidato che ha una maggiore anzianità federale, ovvero Notariello. Mauro Foschia, candidato unico come responsabile regionale del Calcio a 5, viene confermato con 28 voti su 29 votanti.
Designati come candidato alla carica di Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibillia, vicepresidente vicario Ettore Pellizzari, vicepresidente Area Nord Antonello Catellan, consigliere federale Area Nord Florio Zanon, consigliere federale nazionale Stella Frascà e Daniele Ortolano, componenti del Collegio dei revisori dei conti della LND Gabriele Pecile, Felice De Luca e Andrea Pedetta. Infine, candidato come delegato assembleare effettivo e supplente in rappresentanza dell’attività giovanile e scolastica Sofia Pagin, supplente Lorenzo Barbon.
INTERVISTA - Domani l’assemblea elettiva confermerà l’attuale presidente, visto il passo indietro dello “sfidante” Filippo Gliozzi. Ecco le sue idee e il suo programma riguardo ai conti del Comitato e al Report Integrato 2020, alla possibilità di concludere questa stagione sportiva, al format dei campionati giovanili, a rappresentative e Club Piemonte, al vincolo sportivo
Christian Mossino è di fatto confermato alla guida del Comitato Piemonte e Valle d’Aosta della Lega Nazionale Dilettanti: l’assemblea elettiva che si riunirà domani pomeriggio non potrà che votarlo come candidato unico alla presidenza, visto che lo “sfidante” Filippo Gliozzi ha deciso di ritirare la sua candidatura.
Presidente, innanzi tutto grazie per aver accettato la nostra intervista. Iniziamo da una rapida valutazione dei tuoi primi quattro anni. Partendo dal presupposto che non può essere tutto giusto o tutto sbagliato: cosa ha funzionato, cosa va migliorato, cosa c’è da cambiare.
“Quando abbiamo iniziato, quattro anni fa, il nostro primo obiettivo è stato quello di migliorare l’aspetto finanziario, burocratico e amministrativo del comitato. Questo è stato fatto. Attenzione, c’è ancora molto da fare, ma il grande lavoro fatto per sistemare i conti ci ha permesso di restituire dei soldi alle società, sotto forma di contributi, compresi gli 500mila euro per far fronte alla pandemia. Senza economie e ottimizzazioni, non ci saremmo riusciti. La dimostrazione è il Bilancio sociale: siamo il primo Comitato in Italia ad averlo presentato, per fare vedere progetti e programmi ma soprattutto per rendere accessibile a tutti la nostra gestione economica”.
Cosa poteva essere fatto meglio?
“Avrei voluto fare di più per costituire il Club Piemonte, anche cercando aiuti finanziari esterni. E dobbiamo migliorare le attività di servizio per società: la costituzione dello sportello unico su impiantistica, questioni legali e fiscali è il primo passo. Adesso, oltre a fornire un servizio di consulenza, dobbiamo farci promotori di iniziative nei confronti delle società, come per esempio l’accesso ai bandi europei”.
L’ultimo atto, dicevamo, è stato il Report Integrato 2020.
“È la radiografia degli ultimi quattro anni: le società possono verificare quanto fatto, come e perché. Serve sia al Comitato regionale che alle società come biglietto da visita per presentarsi alle aziende, per finanziare i loro progetti. Come il Club Piemonte, per quanto ci riguarda”.
Secondo te, si potrà riprendere a giocare e quando?
“Inutile raccontare bugie o dare false speranze, perché dipende dalla pandemia. La volontà da parte nostra c’è, ma bisogna giocare in salute e sicurezza. Quando ci sarà possibilità, noi siamo pronti, per il ruolo sportivo e anche sociale che rappresenta il calcio dilettantistico”.
Come si può finire questa stagione?
“Troppo presto per fare progetti. L’obiettivo è quello di finire regular season, senza playoff, playout e fasi finali, vedremo se sarà possibile. Altrimenti, parleremo con le società e troveremo insieme il modo per fare comunque attività e dare un senso alla stagione. Dire adesso cosa si farà non sarebbe corretto: da un lato dipendiamo dalla situazione sanitaria e dalle scelte del Governo, dall’altro dobbiamo sentire le società”.
Parliamo di Settore giovanile. Tra regionali e provinciali, il format attuale va confermato o modificato?
“Anche in questo caso è fondamentale raccogliere l’opinione delle società piemontesi: da subito, come scritto sul programma, farò il giro di tutte le province per parlare anche del format delle giovanili. Ma io ho un’idea ben chiara a proposito: l’unico sistema che toglierebbe ogni discussione è che chi vince il campionato provinciale acquissca l’accesso ai regionali: non per categoria come adesso, ma per annata. La squadra che vince viene promossa, questo è l’unico format giusto, ovviamente nel rispetto dei presupposti societari come quello della filiera. Il format attuale, così come quello precedente che con i gironi di qualificazione, hanno pro e contro evidenti. Sono due anni che il nostro Comitato si propone a Roma per avviare una sperimentazione in tal senso, vedremo se sarà possibile”.
Bisogna alzare il livello qualitativo del nostro calcio: la tua strategia.
“La qualità parte dalla Scuola calcio, su questo non c’è dubbio: è lì che vanno concentrati gli sforzi e gli investimenti della Federazione, a partire ruolo formativo e culturale del Settore Giovanile e Scolastico. Solo se parti dal basso la qualità poi arriva anche nei campionati regionali e nazionali, molto più che facendo - per esempio - un girone di élite, che di per sé non è la soluzione, infatti in altre regioni è stato messo e tolto”.
Argomento rappresentative: il tuo programma.
“Devo dire che finora abbiamo avuto dei buoni risultati, soprattutto nel femminile e nel calcio a 5, ma bisogna migliorare, in questo sarà fondamentale il Club Piemonte. Non è solo un discorso di selezione, l’obiettivo principale sarà quello di portare sul territorio un supporto tecnico ed educativo alle società, tramite tecnici specializzati, come fanno le aree di sviluppo territoriale dell’SGS, un progetto magnifico. Solo così si può fare un lavoro di qualità con i ragazzi e costruire rappresentative che, scusate il gioco di parole, siano veramente rappresentative”.
E le rappresentative provinciali, ha senso ricostituirle?
“Se erano fatte come quattro anni fa no, erano solo un costo - parliamo di 60mila euro, non pochi - senza valore. Se invece fossero un investimento, nell’ottica dello sviluppo territoriale di cui parlavo prima, e magari sostenute da sponsorizzazioni private, allora sì”.
Chiudiamo con il vincolo sportivo. Una tua valutazione generale sulla riforma voluta dal Ministro Spadafora e una domanda: come possono essere comunque tutelate le società?
“Credo che il problema più grosso della riforma sia l’equiparazione del collaboratore sportivo a dipendente, questo aspetto è il primo su cui intervenire: su questo siamo già d’accordo con i presidenti dell’Area Nord, anche il presidente regionale Cirio ci ha assicurato il suo appoggio. Insieme alla FIGC e alla LND nazionale, dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative possibili per evitare questo disastro. Quanto al vincolo, io rimango dell’idea che si dovrebbe lasciare la possibilità di vincolare i giocatori dai 14 anni fino al massimo a 20, anche 18, dopo importa poco. Ma se davvero verrà abolito bisognerà trovare il modo di tutelare gli investimenti delle società sulle giovanili, tramite una completa rivisitazione dei premi preparazione”.
INTERVISTA - Domani l’assemblea elettiva confermerà l’attuale presidente, visto il passo indietro dello “sfidante” Filippo Gliozzi. Ecco le sue idee e il suo programma riguardo ai conti del Comitato e al Report Integrato 2020, alla possibilità di concludere questa stagione sportiva, al format dei campionati giovanili, a rappresentative e Club Piemonte, al vincolo sportivo
Christian Mossino è di fatto confermato alla guida del Comitato Piemonte e Valle d’Aosta della Lega Nazionale Dilettanti: l’assemblea elettiva che si riunirà domani pomeriggio non potrà che votarlo come candidato unico alla presidenza, visto che lo “sfidante” Filippo Gliozzi ha deciso di ritirare la sua candidatura.
Presidente, innanzi tutto grazie per aver accettato la nostra intervista. Iniziamo da una rapida valutazione dei tuoi primi quattro anni. Partendo dal presupposto che non può essere tutto giusto o tutto sbagliato: cosa ha funzionato, cosa va migliorato, cosa c’è da cambiare.
“Quando abbiamo iniziato, quattro anni fa, il nostro primo obiettivo è stato quello di migliorare l’aspetto finanziario, burocratico e amministrativo del comitato. Questo è stato fatto. Attenzione, c’è ancora molto da fare, ma il grande lavoro fatto per sistemare i conti ci ha permesso di restituire dei soldi alle società, sotto forma di contributi, compresi gli 500mila euro per far fronte alla pandemia. Senza economie e ottimizzazioni, non ci saremmo riusciti. La dimostrazione è il Bilancio sociale: siamo il primo Comitato in Italia ad averlo presentato, per fare vedere progetti e programmi ma soprattutto per rendere accessibile a tutti la nostra gestione economica”.
Cosa poteva essere fatto meglio?
“Avrei voluto fare di più per costituire il Club Piemonte, anche cercando aiuti finanziari esterni. E dobbiamo migliorare le attività di servizio per società: la costituzione dello sportello unico su impiantistica, questioni legali e fiscali è il primo passo. Adesso, oltre a fornire un servizio di consulenza, dobbiamo farci promotori di iniziative nei confronti delle società, come per esempio l’accesso ai bandi europei”.
L’ultimo atto, dicevamo, è stato il Report Integrato 2020.
“È la radiografia degli ultimi quattro anni: le società possono verificare quanto fatto, come e perché. Serve sia al Comitato regionale che alle società come biglietto da visita per presentarsi alle aziende, per finanziare i loro progetti. Come il Club Piemonte, per quanto ci riguarda”.
Secondo te, si potrà riprendere a giocare e quando?
“Inutile raccontare bugie o dare false speranze, perché dipende dalla pandemia. La volontà da parte nostra c’è, ma bisogna giocare in salute e sicurezza. Quando ci sarà possibilità, noi siamo pronti, per il ruolo sportivo e anche sociale che rappresenta il calcio dilettantistico”.
Come si può finire questa stagione?
“Troppo presto per fare progetti. L’obiettivo è quello di finire regular season, senza playoff, playout e fasi finali, vedremo se sarà possibile. Altrimenti, parleremo con le società e troveremo insieme il modo per fare comunque attività e dare un senso alla stagione. Dire adesso cosa si farà non sarebbe corretto: da un lato dipendiamo dalla situazione sanitaria e dalle scelte del Governo, dall’altro dobbiamo sentire le società”.
Parliamo di Settore giovanile. Tra regionali e provinciali, il format attuale va confermato o modificato?
“Anche in questo caso è fondamentale raccogliere l’opinione delle società piemontesi: da subito, come scritto sul programma, farò il giro di tutte le province per parlare anche del format delle giovanili. Ma io ho un’idea ben chiara a proposito: l’unico sistema che toglierebbe ogni discussione è che chi vince il campionato provinciale acquissca l’accesso ai regionali: non per categoria come adesso, ma per annata. La squadra che vince viene promossa, questo è l’unico format giusto, ovviamente nel rispetto dei presupposti societari come quello della filiera. Il format attuale, così come quello precedente che con i gironi di qualificazione, hanno pro e contro evidenti. Sono due anni che il nostro Comitato si propone a Roma per avviare una sperimentazione in tal senso, vedremo se sarà possibile”.
Bisogna alzare il livello qualitativo del nostro calcio: la tua strategia.
“La qualità parte dalla Scuola calcio, su questo non c’è dubbio: è lì che vanno concentrati gli sforzi e gli investimenti della Federazione, a partire ruolo formativo e culturale del Settore Giovanile e Scolastico. Solo se parti dal basso la qualità poi arriva anche nei campionati regionali e nazionali, molto più che facendo - per esempio - un girone di élite, che di per sé non è la soluzione, infatti in altre regioni è stato messo e tolto”.
Argomento rappresentative: il tuo programma.
“Devo dire che finora abbiamo avuto dei buoni risultati, soprattutto nel femminile e nel calcio a 5, ma bisogna migliorare, in questo sarà fondamentale il Club Piemonte. Non è solo un discorso di selezione, l’obiettivo principale sarà quello di portare sul territorio un supporto tecnico ed educativo alle società, tramite tecnici specializzati, come fanno le aree di sviluppo territoriale dell’SGS, un progetto magnifico. Solo così si può fare un lavoro di qualità con i ragazzi e costruire rappresentative che, scusate il gioco di parole, siano veramente rappresentative”.
E le rappresentative provinciali, ha senso ricostituirle?
“Se erano fatte come quattro anni fa no, erano solo un costo - parliamo di 60mila euro, non pochi - senza valore. Se invece fossero un investimento, nell’ottica dello sviluppo territoriale di cui parlavo prima, e magari sostenute da sponsorizzazioni private, allora sì”.
Chiudiamo con il vincolo sportivo. Una tua valutazione generale sulla riforma voluta dal Ministro Spadafora e una domanda: come possono essere comunque tutelate le società?
“Credo che il problema più grosso della riforma sia l’equiparazione del collaboratore sportivo a dipendente, questo aspetto è il primo su cui intervenire: su questo siamo già d’accordo con i presidenti dell’Area Nord, anche il presidente regionale Cirio ci ha assicurato il suo appoggio. Insieme alla FIGC e alla LND nazionale, dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative possibili per evitare questo disastro. Quanto al vincolo, io rimango dell’idea che si dovrebbe lasciare la possibilità di vincolare i giocatori dai 14 anni fino al massimo a 20, anche 18, dopo importa poco. Ma se davvero verrà abolito bisognerà trovare il modo di tutelare gli investimenti delle società sulle giovanili, tramite una completa rivisitazione dei premi preparazione”.
SOCIETA' - L'ex Caselle si accasa dal presidente Tony Tucci: "Da oggi è valore aggiunto della nostra realtà per dare ulteriore impulso alla costante crescita dello Spazio Talent Soccer”
“Raffaele Balluardo, da sempre un riferimento tecnico e organizzativo per il movimento calcistico, da oggi valore aggiunto della nostra realtà per dare ulteriore impulso alla costante crescita dello Spazio Talent Soccer”.
Così l’STS del presidente Tony Tucci annuncia il grande colpo messo a segno a livello dirigenziale: il nuovo direttore sportivo è Raffaele Balluardo, che ha da poco concluso la sua triennale esperienza al Caselle, dopo una lunga e vincente carriera che lo ha visto - tra l'altro - a Venaria, Chieri e Chisola. Nelle ultime stagioni, Balluardo si sta specializzando nel "costruire" delle società sportive vincenti, nel caso dell'STS avrà l'occasione di partire da una base già solida, visto il percorso di crescita che sta vivendo ormai da alcune stagioni la società torinese, che ha casa in un impianto sportivo di ottimo livello come quello della Pellerina, a Torino, e ha già l'organico delle squadre al completo. Bisognerà quindi alzare l'asticella qualitativa, rinforzare la Scuola calcio e conquistare i regionali nel Settore giovanile: Raffaele Balluardo sa come si fa.
MERCATO - I rossoblù sfoltiscono la rosa dell'Under 17 con gli svincoli di Sonarae e Marcello (che vanno proprio al Vanchiglia), Ibrahim, Pozzi, Bongiovanni e Carrisi
È Diego Cornetto, attaccante in arrivo dal Vanchiglia, il colpo invernale del Lucento di Alessandro Pierro, che affronta sottoleva con i 2005 il campionato Under 17 regionale (in sinergia con l’Under 16 di Giuseppe Mugavero).
Al cospetto dell’entrata del nuovo attaccante, che alza il tasso tecnico del gruppo, ci sono tante uscite, frutto della necessità si sfoltire la rosa e dare ai ragazzi le giuste opportunità per esprimersi al meglio, quando si potrà tornare in campo. Lasciano il Lucento Sonarae e Marcello (che vanno a vestire la maglia granata del Vanchiglia), Ibrahim, Pozzi, Bongiovanni e Carrisi.
COMUNICATO - L'avvocato fa un passo indietro: "Chiara la volontà dei presidenti di dare continuità al mandato di Mossino in un momento di profonda crisi, sanitaria ed economica. Un compito gravoso attende quindi il Comitato, missione che va portata avanti con un appoggio il più ampio possibile da parte delle società e senza spaccature che la candidatura Gliozzi stava inevitabilmente creando". Mossino risponde subito: "Gesto importante e significativo oltre che di grande responsabilità".
Neanche il 10 gennaio, giorno dell’assemblea elettorale per il rinnovo dei vertici della LND Piemonte e Valle d’Aosta, sarà una domenica emozionante. Lo sfidante, Filippo Gliozzi, ha infatti ritirato la propria candidatura, ufficializzata con il seguente comunicato stampa pubblicato su Facebook.
“Con il presente comunicato Filippo Gliozzi, candidato presidente dalle Elezioni 2021 del Comitato Regionale FIGC/LNS Piemonte Valle d’Aosta, dichiara di aver preso la decisione di fare un passo indietro ritirando con effetto immediato la propria candidatura.
Una decisione meditata e maturata alla luce dell’ampio consenso ottenuto, in sede di raccolta delle designazioni presso le società sportive, dal presidente in carica del Comitato Christian Mossino. Un risultato chiaro, che conferma la volontà dei presidenti di dare continuità al mandato di Mossino in un momento di profonda crisi, sanitaria ed economica, con il movimento di fatto ancora fermo e con due soli mesi di attività da 11 mesi a questa parte. Un compito gravoso attende quindi il Comitato, missione che va portata avanti con un appoggio il più ampio possibile da parte delle società e senza spaccature che la candidatura Gliozzi stava inevitabilmente creando.
Ovviamente il candidato Filippo Gliozzi ringrazia tutti i presidenti, oltre 130, che hanno voluto dare il loro pieno appoggio ad un programma serio e concreto, che tra l’altro in molti dei suoi argomenti trova dei punti di contatto con quello del presidente Mossino e che quindi potrà soddisfare ugualmente le necessità di chi lo ha voluto condividere portando anche degli utili contributi che l’attuale Comitato sarà senza dubbio capace di non lasciar cadere.
Probabilmente non erano maturi i tempi per un certo tipo di cambiamenti, che necessitano di ampio consenso e di una squadra che non manchi di una maggiore esperienza sul campo. Un bagaglio che va accumulato nel tempo, puntando sulle figure giuste e senza tralasciare alcun dettaglio. Un caloroso ringraziamento va anche alla squadra che ha sostenuto il candidato Gliozzi, capace di esprimere un impegno straordinario in mezzo alle mille difficoltà affrontate in un percorso elettorale comunque lungo e spinoso. Un gruppo cui ho già comunicato la mia ferma decisione e che sono convinto non esiterà senza indugio ad affiancarmi anche in questo atto di responsabilità e doverosa consapevolezza, come ci insegna lo spirito di squadra del nostro amato sport.
L’unione fa la forza, quindi congratulazioni al vincitore e alla sua squadra che sapranno sicuramente essere i rappresentanti di tutte le società - senza distinzione di ogni genere e tipo - appartenenti a due regioni importanti. Da parte di un uomo di calcio che non perderà senza dubbio la sua passione e il suo impegno per migliorare in futuro lo stato di salute di tutto il movimento calcistico di un grande territorio come quello che rappresentano il Piemonte e la Valle d’Aosta”.
Pronta la risposta di Christian Mossino, anche questa affidata a un commento su Facebook.
“Voglio ringraziare pubblicamente Filippo Gliozzi per il gesto importante e significativo oltre che di grande responsabilità che ha compiuto nel ritirare la sua candidatura. Ho sempre creduto che fosse forte in lui il senso di appartenenza al mondo del calcio dilettantistico e che questa sia stata la motivazione più importante che inizialmente lo avesse convinto a candidarsi e che oggi allo stesso modo lo abbia spinto a fare la scelta di non dividere le società Piemontesi e Valdostane senza un vero motivo di fondo. In questo momento delicatissimo per la reale sopravvivenza delle società calcistiche e dove c'è un enorme bisogno di coesione ed unità di intenti, il suo gesto è di grande responsabilità e gli fa onore. Saprò lavorare nei prossimi quattro anni anche per portare a frutto questa sua scelta di cuore. Aggiungo infine di sentirmi onorato perché con questo atto considero affidatami la sua fiducia quale suo diretto riferimento politico/sportivo del prossimo futuro”.
MERCATO - Arriva dalla Pro Eureka il nuovo attaccante della già fortissima rosa a disposizione di Paolo Genovesio, pronto a formare una coppia da urlo con il cannoniere Gabriele Tucci
Nonostante l’incertezza sul proseguimento della stagione dei campionati giovanili, arrivano i primi “colpi” di calciomercato. Protagonista l’Alpignano, che ha rinforzato il suo attacco con l’arrivo di Andrea Gamberoni dalla Pro Eureka.
Una nuova “bocca di fuoco” a disposizione di mister Paolo Genovesio, un centravanti di ottima struttura fisica, capacità tecnica e senso del gol che si può integrare perfettamente con il cannoniere principe della categoria, Gabriele Tucci.
“Secondo me è un gran colpo - commenta il direttore sportivo biancoblù, Omar Cerutti - con la speranza di vederlo al più presto in campo, come tutti gli altri...”
SOCIETA’ - Le motivazioni: “Avevamo un programma triennale, ho semplicemente terminato il mio compito. La situazione che stiamo vivendo ha anticipato la scadenza. Grazie a tutti”
Dopo due anni e mezzo di proficua collaborazione, si dividono le strade di Raffaele Balluardo e del Caselle. Il direttore sportivo (insieme ai fedelissimi Christian Zullo e Michele Gentile) è stato il “braccio operativo” del rilancio della società rossonera, voluto dal presidente Nicandro Pertosa, dal vicepresidente Roberto Carbone e dal direttore generale Maurizio Aprà. Era rimasta una manciata di squadre in un impianto fatiscente, dopo due anni è mezzo c’è una società in piena salute, con l’organico completo di squadre competitive e una struttura che fa invidia a molti. “Avevamo un programma triennale, ho semplicemente terminato il mio compito” spiega Balluardo, che continua: “A fine stagione le nostre strade si sarebbero comunque divise, diciamo che la situazione che stiamo vivendo e l’incertezza su quello che si potrà fare hanno anticipato la scadenza. Così possiamo organizzare la prossima annata, sia io che loro”.
Ecco il lungo post su Facebook con cui “Balu” ha ufficializzato il suo addio al Caselle.
“Dal 1mo gennaio 2021 non faccio più parte dell’USD Caselle Calcio. Ringrazio il presidente Pertosa, il direttore generale Aprà, il vicepresidente Carbone, la segretaria Stefania Carella per la collaborazione e per l’opportunità concessami. Il mio percorso è terminato, per motivi personali ed essendo un progetto a 3/5 anni con il raggiungimento di pressoché tutti gli obiettivi tracciati nel febbraio 2018.
Ringrazio tutti gli istruttori e i preparatori che mi hanno aiutato, in primis il responsabile del settore giovanile Christian Zullo e il responsabile della scuola calcio Michele Gentile. Ringrazio tutti i dirigenti che si sono adoperati in questi anni per far sì che tutto potesse funzionare. Ringrazio tutti i genitori che hanno sposato il nostro progetto. Ma soprattutto ringrazio i bimbi e i ragazzi tutti, che in questo periodo ci hanno dato tante soddisfazioni. Un grazie enorme ai giocatori della prima squadra che hanno contribuito con grande soddisfazione e orgoglio alla conquista sul campo della Promozione e poi successivamente al mantenimento della categoria.
Auguro al Caselle calcio di proseguire il percorso intrapreso insieme, costellandolo di vittorie e soddisfazioni. Per fortuna il calcio ci permetterà di incontraci tutti ancora sui campi di calcio, appena questa brutta pandemia sarà debellata! Grazie davvero! Vamos!”
PRESENTAZIONE - Un documento di 84 pagine piene di numeri e tabelle prova a descrivere il calcio dilettantistico regionale in tutte le sue componenti e nei suoi effetti non solo sportivi, con l'obietivo di essere insieme una fotografica della situazione e uno strumento di lavoro. Presenti Christian Mossino, Roberto Scrofani, i commercialisti Paolo Biancone e Davide Barberis, Gabriele Gravina e Alberto Cirio
Consapevolezza. È questo il “senso” del Report Integrato 2020 del Comitato Regionale LND Piemonte Valle d’Aosta, primo e per ora unico a livello nazionale, presentato ieri sera in una conferenza stampa virtuale cui hanno partecipato, insieme al padrone di casa Christian Mossino, anche il presidente FIGC Gabriele Gravina e il governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio, mentre il presidente LND Cosimo Sibilia ha mandato un video messaggio. Un documento di 84 pagine, relativo al quadriennio 2016-2020, in grado di scattare una fotografia dell’attività svolta dal Comitato regionale e nel contempo di offrire uno strumento di lavoro per programmare il futuro, alla Federazione stessa e alle società affiliate. Consapevolezza, dicevamo, di quello che c’è, della realtà di cui fanno parte società, giocatori, tecnici e famiglie. Consapevolezza del ruolo sociale, etico e formativo che svolge il calcio dilettantistico, anche dal punto di vista della salute pubblica. Consapevolezza di quanto si può offrire agli stakeholder che gravitano attorno al mondo sportivo, per esempio per partecipare a un bando o presentarsi a uno sponsor.
È una novità a livello nazionale, questo Report Integrato 2020: “Siamo orgogliosi di questo lavoro - introduce Christian Mossino - ma questo deve essere un orgoglio per tutte le società, cui offriamo doverosamente un quadro complessivo della gestione amministrativa e operativa di questi quattro anni”. Anche Gabriele Gravina sottolinea “il percorso di trasparenza e il progetto di sviluppo del sistema calcio anche a livello di responsabilità sociale, cui mi auguro che si adeguino anche gli altri comitati regionali”. “L’attività sportiva, in particolare quella organizzata dalle Federazioni, è tra i settori che sono stati più penalizzati in questa pandemia, per quanto sia fondamentale per il benessere e l’educazione dei nostri figli” riconosce il presidente Alberto Cirio, che promette “un intervento straordinario per l’impiantistica sportiva e, nell’immediato, un aiuto per la sopravvivenza: non ha senso fare grandi eventi se poi non trovi 5mila euro per una società”.
REPORT INTEGRATO 2020
L’acquisizione della sede del Comitato regionale LND e delle Delegazione Provinciale di Torino, che ospiterà anche l’ufficio del Settore Giovanile e Scolastico fino alla realizzazione del cosiddetto “sportello unico”, è il fiore all’occhiello del Bilancio Sociale, parte fondamentale del Report Integrato 2020, presentato nel dettaglio dai commercialisti che lo hanno curato, Paolo Biancone e Davide Barberis, insieme al segretario regionale Roberto Scrofani. Lungo le 84 pagine del documento, ben curato graficamente e pieno di numeri e tabelle, si scorre “un processo di rendicontazione sociale - si legge nell’introduzione - in coerenza con i principi di trasparenza e di responsabilità nel rapporto di dialogo con i propri interlocutori. Per la realizzazione del bilancio Integrato, (è stato utilizzato) il Metodo Piemonte per il Bilancio Sociale, nato della collaborazione interistituzionale tra Regione Piemonte, Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino”.
Insomma, è stato costruito un metodo di lavoro da cui partire per rendicontare, numeri alla mano, il bilancio finanziario e nel contempo analizzare l’impatto sociale del calcio dilettantistico regionale. C’è quindi una parte descrittiva che si concentra in particolare sulle attività svolte, con i numeri - per esempio - di squadre iscritte e partite giocate. E c’è una valutazione dell’impatto sociale di questa immensa attività, da cui partire per tracciare modi operativi e obiettivi futuri. Sono tanti gli argomenti trattati perché sono molte le facce del pallone: maschile e femminile, a 11 giocatori e a 5, dilettanti e giovanili, scuola calcio e aree di sviluppo territoriale. Ma anche comunicazione e marketing, con le novità dei social e dell’app, impiantistica sportiva, organizzazione delle competizioni, premiazioni. Sono coinvolti arbitri, allenatori, medici, società e associazioni, presidenti, dirigenti e ovviamente calciatori, oltre a componenti esterne come famiglie, sponsor e media. Un mondo ampio e variegato, oggettivamente difficile da contenere in un documento, ma raccontarsi è un’esigenza di ogni organizzazione etica, non solo nei bilanci economici ma anche negli effetti sociali: parliamo dello sviluppo della cittadinanza attiva, dell’inclusione sociale, dell’attaccamento al territorio, della creazione di nuove reti e tanto altro.
Il calcio, in conclusione, è uno straordinario veicolo di valore umano e sociale: lodevole il tentativo di raccontarlo in un Report Integrato, strumento ancora embrionale ma che deve essere coltivato con cura nei prossimi anni, chiunque ci sia alla guida del Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta.
Scarica il Bilancio Sociale BILANCIO SOCIALE FIGC-LND CR PIEMONTE VDA_report2020-DEF
Guarda la Conferenza Stampa di presentazione https://fb.watch/2wFQgaKOHp/
Domenica 10 gennaio 2021 è convocata l’assemblea elettiva del comitato regionale LND Piemonte e Valle d'Aosta: i due candidati alla presidenza sono Christian Mossino e Filippo Gliozzi. Ecco il programma del presidente uscente, che intanto ha ufficializzato anche la sua squadra. Candidati consiglieri: Gianni Baldin, Elisa Candido, Enrico Giacca, Gianni Ventura, Cosimo Agnino, Eudo Giachetti, Agostino Guarnieri e Mauro Foschia. Candidati assembleari: Davide Amenta, Simone Barison, Giovanni Comel, Gianluca Costa, Felice Marmo, Davide Mila, Paolo Montone, Luciano Mortara e Fabrizio Pieroni.
PROGRAMMA di POLITICA SPORTIVA GRUPPO MOSSINO - QUADRIENNIO 2021-2024
“Christian Mossino, con le Società per le Società: il momento delle scelte”
“È il momento delle scelte, della chiarezza e della coesione. Il 10 gennaio 2021 si vota per il rinnovo delle cariche direttive del Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta della F.I.G.C. - L.N.D.
Tale prossimità impone a tutti di assumere le proprie decisioni in coerenza con la propria storia e le proprie convinzioni. E’ il momento delle scelte, della chiarezza e della coesione.
Quando nel 2016 ho scelto di candidarmi alla carica di Presidente del Comitato Regionale l’ho fatto prendendo atto dell’ostruzionismo di una gestione miope e strumentale che si è rifiutata di guardare al futuro svincolandosi da personalismi, ho promesso di seguire un percorso di rinnovamento, proponendomi con chiarezza e determinazione ma soprattutto con spirito costruttivo per generare una risposta concreta e coesa, scevra da condizionamenti personalistici, garantendo un puro spirito di servizio, il mio e del Consiglio Direttivo.
Ritengo che questi aspetti fondamentali siano stati rispettati; abbiamo completato il progetto di ottimizzazione delle risorse, sia economiche che umane e strutturali. Ora occorre proseguire in direzioni diverse, quelle del miglioramento dei servizi alle associate. Il mio unico intento è quello di continuare a sostenere il movimento con scelte oculate, di sistema e di razionalizzazione e implementazione delle attività sportive, sia agonistiche che formative.
Il nuovo programma di lavoro terrà conto principalmente di questi aspetti, con un incedere di ampia condivisione di tutte le componenti, a partire dalle Società ed Associazioni Sportive che rappresentano il pilastro portante del nostro movimento. La mia ricandidatura tiene strettamente conto di queste motivazioni e questo sarà il mio impegno, che come sempre sarà caratterizzato dalla ferma volontà di agire nel rispetto di tutti e con salvaguardia dei bisogni di ciascuno”
Christian Mossino
1. Bilancio Sociale – un dovere verso le Società
Per la prima volta nella sua storia il Comitato Regionale ha realizzato il Bilancio Sociale, unico Comitato in tutta Italia, in collaborazione con l’Università di Torino ed ottenendo la certificazione dell’Ordine dei Commercialisti. Un fiore all’occhiello.
Il Bilancio Sociale è strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un’organizzazione. Serve a dare un’informativa strutturata e puntuale a tutti i soggetti interessati, non ottenibile a mezzo della sola informazione economica contenuta nel rendiconto annuale. In parole povere: serve ad informare e “dare conto” a tutte le persone che hanno a che fare con il Comitato Regionale Piemonte Valle D’Aosta, o che sono interessate per altri motivi, sulle strategie ed i comportamenti adottati dal Comitato per raggiungere le finalità statutarie, sui risultati raggiunti e sull’eventuale ricaduta benefica per la collettività in generale.
Risponde sostanzialmente alle seguenti domande:
L’elenco delle organizzazioni obbligate a redigere il bilancio sociale è stato aggiornato dal Codice del Terzo Settore e sono:
Di fatto il Bilancio Sociale è uno strumento utile a:
Deve saper anche dichiarare anche gli aspetti negativi per dare modo al gruppo dirigente di focalizzare le criticità e mettere in atto azioni di miglioramento. Il bilancio sociale è a tutti gli effetti un documento ufficiale e va conservato con cura.
Anche per questo è opportuno che il Comitato Regionale segua per il futuro il seguente iter di lavoro:
Abbiamo realizzato uno strumento utile per la valutazione e il controllo dei risultati conseguiti e che può quindi contribuire ad una gestione più efficace e coerente con i valori e la missione. Sarà nostra cura proseguire in questa direzione, migliorando e perfezionando la cura dedicata al progetto.
2. Gestione delle risorse economiche
L’oculata gestione delle risorse economiche e la politica della razionalizzazione dei costi adottata nel corso del precedente quadriennio ha consentito di intervenire strutturalmente nel grave momento di difficoltà determinato dalla pandemia da virus Covid-19 distribuendo a tutte le Società oltre 400 milioni di euro sotto forma di contributi a fondo perduto; stesso importo è stato riconosciuto alle Società piemontesi e valdostane dalla Lega Nazionale Dilettanti. Nel corso del nostro mandato abbiamo, in ogni stagione sportiva, distribuito per ciascuna mediamente 90 mila euro sempre come contributi a sostegno e salvaguardia del movimento calcistico delle nostre due Regioni.
L’attenzione prestata alla gestione amministrativa e il lavoro capillare svolto dal Consiglio Direttivo e dai Dirigenti delle nostre Delegazioni Provinciali ha consentito di aumentare il numero delle Società iscritte ai vari campionati, unico Comitato Regionale in Italia ad aver ottenuto questo risultato in un momento di crisi anche economica che ha generato nel resto d’Italia il decremento, in alcuni casi anche importante, di affiliate.
Continueremo in questo percorso, rivelatosi vincente e propedeutico alla vita associativa delle nostre affiliate, apportando alcuni accorgimenti quali l’investimento di una parte delle risorse in servizi alle Associazioni Sportive del territorio, senza però far mancare le necessarie sussistenze alle associate.
3. Assistenza alle Società sul territorio
Nel nuovo programma prevediamo l’apertura di uno “sportello di assistenza” in tutte le Province, dove professionisti delle materie fiscali, giuridiche e della medicina saranno a disposizione delle Società gratuitamente. Ciò in quanto sempre più le incombenze in tali settori diventano problematiche e talvolta di difficile gestione. Lo sportello sarà utilizzato anche nella gestione dei rapporti con gli Enti territoriali per favorire i rapporti con gli stessi nell’ottica di migliorare le convenzioni e le concessioni degli impianti sportivi e favorire la fruizione delle risorse comunali e regionali.
L’introduzione dello sportello di assistenza garantisce la giusta assistenza soprattutto alle piccole Società che non hanno una struttura organizzativa e dirigenziale che garantisce l’assolvimento di tutte le incombenze, ma soprattutto consente loro di poter fruire delle opportunità che spesso non vengono utilizzate.
4. Marketing e Comunicazione integrata
E’ stato un obiettivo già realizzato con l’apertura di un ufficio apposito utilizzando risorse umane qualificate. Abbiamo aperto nuovi canali di comunicazione, sbarcando sui social network raccogliendo numeri davvero straordinari. Ma dobbiamo persistere nel lavorare in questo progetto per garantire un miglioramento continuo nel servizio della comunicazione verso le nostre associate per essere in perenne contatto con la nostra utenza, chiarendo sempre ogni dubbio e perplessità su qualsiasi argomento, generando autorevolezza e al tempo stesso portando allo stesso livello le nostre associate, perché ogni gruppo associativo, ogni tesserato deve sentirsi alla pari ed inserito correttamente nel sistema calcistico regionale.
Occorre rafforzare i contenuti rendendoli virali: un Sodalizio soddisfatto svolgerà anche un lavoro condiviso replicando i contenuti di qualità e in questo modo alzando il livello di informazione e di preparazione dell’intero movimento. Quindi maggiore coinvolgimento nell’ambito di un progetto più ampio. Sarà cura del Comitato Regionale nel prossimo quadriennio individuare forme di marketing strategico per l’organizzazione di eventi, sia del Comitato Regionale che delle Società ad esso affiliate.
5. Campionati dilettantistici
Occorre proseguire nella direzione della ottimizzazione e della armonizzazione delle varie categorie, continuando a garantire il graduale aumento delle Società sul territorio per poter completare il progetto cosiddetto “piramidale” che deve portare ad un numero di squadre e di gironi per categoria che garantisca un assetto solido e stabile. Non occorre aumentare numericamente le squadre nelle categorie di vertice per poi depauperare quelle che compongono la base, come purtroppo avvenuto sino al 2016. Questo sistema lo abbiamo scardinato sin da subito e continueremo a garantire la giusta evoluzione del progetto. Ricercare “Title Sponsor” per alcuni campionati organizzati dal Comitato Regionale e favorire la realizzazione di dirette Facebook a rotazione in tutte le categorie regionali e provinciali in stretta collaborazione con le Società interessate, senza alcun obbligo.
Relativamente all’obbligo di utilizzo dei giovani calciatori occorre rivedere il percorso e riformulare con attenzione e maggiore approfondimento della tematica una proposta adeguata e strutturata, che possa garantire la formulazione di una normativa che sia coerente con le prospettive future e meno penalizzante nei confronti di quelle Società che non possiedono settori giovanili di un certo livello; per la fattispecie già a partire dal mese di gennaio 2020 e fino alla conclusione della stagione in corso verranno realizzate riunioni di zona con le Società per un fondamentale coinvolgimento delle stesse in una decisione che sarà garante per il prossimo quadriennio.
6. Campionati giovanili
Abbiamo assistito nelle gestioni passate alla sperimentazione di vari format dei campionati, li abbiamo ricondotti in un contesto voluto dal Settore Giovanile e Scolastico Nazionale. Ora dobbiamo formulare le nostre proposte, quelle delle nostre associate, ai superiori Organi della F.I.G.C..
Per rispetto dei Presidenti di Società e dei loro dirigenti non ci arroghiamo il diritto di decidere cosa fare senza il loro coinvolgimento; pertanto a partire dal mese di gennaio 2021 e sino alla conclusione della stagione in corso ci confronteremo con i nostri gruppi associativi per delineare insieme un eventuale nuovo scenario in cui i campionati giovanili troveranno il loro giusto assetto. Le risultanze che scaturiranno dalla consultazione societaria saranno poi poste al centro dei nostri progetti.
Successivamente la presenza nel Consiglio Nazionale del Settore Giovanile della FIGC del nostro attuale Vice Presidente Vicario garantirà la possibilità di sostenere con forza e vigore il progetto delineato insieme alle Società del Piemonte e Valle d’Aosta.
7. Consulte e Commissioni
Indirizzeremo le nostre attenzioni anche verso la creazione di Consulte e Commissioni di lavoro, utili a coinvolgere tutti i dirigenti che porranno a disposizione le proprie esperienze e competenze, anche al fine di poter meglio ascoltare i bisogni delle Società sul territorio e creare nuovi progetti e nuove strategie di intervento, sia sul piano squisitamente tecnico delle attività che a livello gestionale ed organizzativo del Comitato Regionale e delle sue articolazioni periferiche.
8. Attività formative e di sviluppo della conoscenza
Sarà predisposto un piano quadriennale di intervento riguardo la creazione di Corsi specifici per dirigenti, garantendo un percorso a step e suddiviso per diversi livelli di formazione. Questo per poter definitivamente puntare sulla qualità dei nostri dirigenti e così alzare il livello di cultura sportiva del nostro sistema, ma soprattutto la competenza e le capacità di agire in funzione delle diverse problematiche che sempre più fanno parte del quotidiano agire dei dirigenti sportivi. L’obiettivo è di qualificare anche attraverso l’istituzione di un apposito “Albo per dirigenti” il maggior numero possibile dei nostri tesserati, con inserimento di questi in livelli diversificati di abilitazione.
9. Studio e rivisitazione del Premio di Preparazione calciatori
Occorre che la Federazione intervenga tempestivamente sulle norme che regolano i Premi di Preparazione dei calciatori, tenuto conto di alcune dinamiche strutturali della norma e procedurali di applicazione della stessa che non rispondono alle aspettative delle Società appartenenti alla Lega Nazionale Dilettanti. Occorre creare tempestivamente un tavolo di lavoro che possa consentire di proporre agli Organi federali superiori modifiche sostanziali e che garantiscano alle nostre associate tutte quelle tutele di natura economica, senza penalizzazione di alcuno.
10. Attività delle Rappresentative
Occorre completare il progetto “Club Piemonte Valle D’Aosta” che ha visto il suo iniziale sviluppo attraverso la realizzazione di incontri di selezione e formazione di calciatori a livello provinciale, mai avvenuto precedentemente.
Non va dimenticato che nel corso del quadriennio abbiamo ottenuto quattro titoli italiani, di cui due nel calcio femminile e due nel calcio a cinque. Numerosi sono stati gli atleti convocati in ogni Provincia nel corso delle ultime stagioni sportive, valorizzando così il lavoro delle Società sul territorio e cercando di portare qualche valore aggiunto alla preparazione e formazione dei giovani calciatori.
Necessita implementare questo tipo di attività, sempre nell’ottica di potenziare i progetti sportivi delle associate volte a garantire il miglioramento tecnico agonistico dei propri atleti. Il progetto passa anche una attività di scouting volta a generare unicamente adeguate sinergie con le associate per garantire la valorizzazione del loro patrimonio giocatori. Il Club Piemonte Valle D’Aosta avrà una sua struttura gestionale che prevederà la figura di un Direttore e di uno staff organizzativo per meglio assolvere alle funzioni operative.
11. Rapporti con Istituzioni Sportive e Scolastiche
Nel corso dell’ultimo quadriennio siamo giunti alla forma di un protocollo d’intesa mai realizzato in Italia a livello territoriale; abbiamo sottoscritto con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano del Piemonte, con l’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione, con la Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte, un protocollo che favorisce l’inserimento della disciplina del giuoco del calcio nella scuola. Questo risultato ha di fatto scardinato equilibri effettivamente negativi che sino a ieri spesso impedivano al calcio di entrare nella scuola, per fattori a volte purtroppo intrinsechi al sistema.
Ora abbiamo l’appoggio delle istituzioni sportive e scolastiche di livello e che possono imporre l’adozione e l’accoglienza di progetti strutturati da svolgersi nella scuola di ogni ordine e grado. Continueremo in questa direzione cercando di veicolare nel miglior modo possibile i valori di questa progettualità affinchè siano le stesse Società ad usufruire dei benefici, anche supportandole nei loro progetti rivolti alla scuola sia dal punto di vista economico che strutturale.
12. Osservatorio Impiantistica Sportiva
Creazione di un osservatorio sull’impiantistica sportiva adottando una innovativa politica di monitoraggio, coordinamento e supporto alle Società ed Associazioni Sportive che assicuri un patrimonio impiantistico regionale funzionale e riqualificato secondo i nuovi criteri di sicurezza ed efficienza. In tale ottica il Comitato Regionale destinerà i fondi necessari per la sua creazione e per il sostegno alle associate.
Va evidenziato che nel corso del quadriennio grazie alla nostra struttura regionale e le persone addette alle omologazioni dei campi sono stati visitati tutti gli impianti del Piemonte e Valle d’Aosta provvedendo a riomologare oltre 400 impianti sportivi, garantendo così a tutte le Società la gestione delle proprie attività su impianti sportivi resi idonei e utilizzabili nel rispetto delle normative vigenti.
13. Rapporti con gli Enti territoriali
Nel corso del quadriennio è si è lavorato molto ed in modo collaborativo sia con la gli Enti Regionali del Piemonte e della Valle D’Aosta; molti gli incontri e le sinergie condivise soprattutto nel periodo della pandemia. Con i Governatori e gli Assessorati competenti abbiamo già prefigurato un calendario di impegni, ma soprattutto di interventi a sostegno e salvaguardia del sistema calcistico delle due regioni; a breve verranno diramate già alcune iniziative concordate con gli Assessori preposti.
14. Calcio a Cinque
Il Comitato Regionale e le sue articolazioni provinciali, oltre ad essere organizzatori efficaci ed efficienti di un’offerta sportiva rispondente alle esigenze degli aderenti, devono dimostrarsi sempre più strumenti vicini alle Società in modo tale che ciascuna di esse (tutte ma in particolare quelle meno “strutturate”) possano trovare in essi un vero e proprio “spazio” che promuova occasioni di formazione e di informazione (da realizzarsi, ad esempio, attraverso incontri e seminari distribuiti nel corso della Stagione Sportiva e dislocati su più territori). Fondamentale sarà il potenziamento dei canali di informazione alle società che dovrà riguardare principalmente l’aggiornamento sui vari aspetti normativi del Legislatore e sui regolamenti Federali. Istituzione di percorsi formativi, che pur non sostituendosi ad altri corsi più strutturati, devono mirare a dare piena consapevolezza a tutti i Tesserati (siano essi Atleti, Dirigenti, Allenatori,...) del proprio ruolo: diritti e doveri, compiti e responsabilità, rispetto di scadenze e rapporto con la società civile,... In questo modo, promuovendo una vera e propria “cultura dello sport”, il Comitato Regionale e le sue articolazioni provinciali potranno rappresentare uno “sportello” per le Società utile non solo per le consuete pratiche amministrative (iscrizioni, tesseramenti,...), ma per un più articolato supporto ad esse.
Altro obiettivo utile che ci poniamo, sarà quello di instaurare proficui rapporti di conoscenza reciproca e di collaborazione con le altre realtà del mondo sportivo e, in particolare, con gli Enti di Promozione Sportiva in modo da realizzare, ciascuno con le proprie peculiarità e senza sovrapposizioni, sul territorio piemontese un’ampia, completa ed inclusiva “politica dello sport” di cui non potranno che beneficiarne le Società affiliate anche, ma non solo, in relazione ai rapporti con gli Enti Locali.
Dal punto di vista gestionale verrà potenziata la segreteria dedicata esclusivamente al Calcio a 5, che sia in costante contatto con le società, che possa offrire ad esse anche la giusta assistenza nonché consulenza sportiva attraverso un lavoro di connessione con gli altri uffici del comitato (tesseramento/affiliazioni/contabilità etc.). Per fare ciò è necessario non affidarsi esclusivamente al volontariato, ma come per il calcio a 11 poter disporre di personale dipendente dedicato. Necessità di avere un rappresentante/delegato del calcio a 5 in ogni provincia del comitato regionale (con il sostegno delle delegazioni provinciali attraverso il Presidente Regionale), che dovrà operare in accordo con la segreteria centrale al fine di dare un supporto concreto alle società del territorio oltre che lavorare per dare risalto e visibilità alla disciplina nei confronti dei media e degli enti locali, operando per strutturare e radicare il marchio “Futsal” (Calcio a Cinque) nel territorio.
Sarà prevista una dotazione da parte del Comitato Regionale LND di risorse specifiche dedicate al settore per la promozione della disciplina, da utilizzare per iniziative a 360° al fine di promuovere e rilanciare la disciplina. Lo scopo è di incentivare la partecipazione ai campionati della Federazione e rendere la nostra disciplina più appetibile a tutti coloro, partners commerciali ed istituzionali, che vorranno investire nel progetto "FUTSAL" con il chiaro intento di avere un tangibile ritorno d'immagine.
Saranno profusi sforzi maggiori per incentivare i settori giovanili, con criteri basati sulla crescita nella disciplina attraverso meccanismi meritocratici come un contributo per ogni squadra iscritta ai campionati giovanili (giovanissimi) organizzati dal Comitato. Investimenti dalla Divisione nazionale calcio a Cinque diretti ai tornei di attività giovanile dai primi calci agli esordienti, da svilupparsi inizialmente con concentramenti territoriali.
Sarà garantito il coinvolgimento diretto del Comitato Regionale, attraverso il Presidente, per richiedere ed ottenere la possibilità per le società di calcio a Cinque di poter usufruire al pari delle altre discipline delle strutture/palestre dei relativi territori, da destinare alle società che non dispongono di un proprio impianto e che fanno fatica a sostenere i costi di affitto presso gestori privati per allenarsi e giocare i relativi campionati. Ciò potrà avvenire solo attraverso un protocollo d’intesa tra il Comitato Regionale e gli enti locali preposti alla gestione degli spazi sportivi delle diverse strutture. Verranno dedicate risorse al sostegno delle rappresentative regionali di calcio a 5 maschile/femminile che possano permettere un potenziamento della fase di reclutamento degli atleti/e per la definizione delle stesse, oltre a sostenerle in fase di preparazione pre-torneo. Potenziamento della struttura organizzativa che miri ad agevolare il lavoro dei tecnici impegnati con le squadre selezionate.
15. Calcio Femminile
Il Comitato Regionale nel corso dell’ultimo quadriennio ha prestato grande attenzione al sistema del calcio femminile con continui e costruttivi incontri con le Società del settore. Per il futuro sono state individuate le linee programmatiche per lo sviluppo del Calcio Femminile sul territorio, con lo scopo di avviare un programma di rilancio e sostegno del movimento calcistico femminile, finalizzato a produrre un miglioramento degli standard in termini quantitativi e qualitativi.
Il programma ha opererà attraverso diverse aree federali riguardanti principalmente:
Il Consiglio Direttivo vedrà per il prossimo futuro il consolidamento dei risultati raggiunti e nuove sfide da affrontare che riguardano soprattutto la dimensione sportiva; il consolidamento delle società di Calcio Femminile; la valutazione di strategie di comunicazione e marketing; il rafforzamento dell’attività giovanile e della filiera di riferimento; l’ampliamento della collaborazione con il mondo scolastico e universitario; il consolidamento della formazione per aumentare le professionalità coinvolte nel Calcio Femminile; la programmazione di azioni sinergiche con il Calcio a 5 per favorire una crescita armonica dell’intero sistema.
16. Quarta Categoria – il calcio integrato
Il Comitato Regionale Piemonte Valle D’Aosta è stato uno dei primi ad abbracciare e a credere nel senso profondo del progetto “Quarta Categoria” sin dai suoi primi timidi passi e dall’inizio sempre stando accanto agli organizzatori della FIGC in una bellissima ed intensa avventura, entrando a far parte a tutti gli effetti della meravigliosa famiglia del calcio integrato.
Il Presidente Mossino per la fattispecie è stato insignito del riconoscimento “Best Disability Initiative" ricevuto per gli UEFA Grassroots Awards 2020; un risultato che ci riempie di orgoglio e che vogliamo condividerlo con tutte le Società affiliate.
La virtù dei forti si nasconde spesso nel cuore dei deboli, ce lo ha insegnato la vita avendo avuto il privilegio di dedicare tempo e sentimenti a chi dalla vita poco ha avuto, ma tanto ha dato. Il pallone gira nello stesso modo per tutti ma forse per pochi da un senso alla vita. Non servono ingaggi milionari per emozionare la gente ma basta la passione, un rettangolo verde ed il cuore di bambino per smuovere i sentimenti più veri, quelli che ancor oggi ci fanno piangere vedendo scendere in campo i nostri “ragazzi speciali” con la stessa fierezza dei campioni del calcio mondiale. Continueremo a dedicare il nostro impegno e la nostra passione per l’organizzazione di attività dedicate agli atleti diversamente abili.
17. ESport e i Dilettanti
Sin dal principio il progetto LND eSport ha voluto sottolineare l’eliminazione delle distanze interpersonali. In un momento delicato come quello vissuto nel 2020, dove restare a casa significa dare il proprio contributo alla battaglia contro il coronavirus, non abbiamo smesso di promuovere coesione, amicizia e passione per il calcio, proprio grazie agli eSport. Dopo l’interruzione del RoadShow, in linea con le normative inerenti la gestione dell’emergenza COVID-19, con la LND abbiamo organizzato tornei on line di Fifa, totalmente gratuiti, per offrire ai nostri ragazzi l’opportunità di sfruttare il joypad come svago, vivendo la magica atmosfera degli ESport sulla poltrona di casa, con la telecronaca di Giuseppe Di Giovanni, prevista per ogni finale. Un modo per vivere il calcio anche nei momenti in cui non possiamo praticarlo; continueremo a garantirne l’organizzazione.