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Sabato, 20 Giugno 2015 12:01

A spasso nel tempo - Com'è cambiata la J Stars '99

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APPROFONDIMENTO - Cerutti, Petrucci e Di Bartolo ci raccontano la loro stagione con il gruppo bianconero dell'annata 1999. Una squadra che nel 2014 ha vinto il titolo Giovanissimi e che il prossimo anno, per i noti motivi societari, non potrà completare il percorso nella categoria Allievi

 

STAGIONE 2012/2013 CATEGORIA GIOVANISSIMI FASCIA B
Per i ’99 comincia il percorso nel Settore giovanile. Omar Cerutti guida una squadra assemblata negli ultimi giorni di mercato con gli arrivi in blocco dei cuneesi Aprile, Savino,  Oliveto, Galieri, Boscarino e Raimondi, quest’ultimo frenato da un infortunio dietro l’altro. La stagione è per tre quarti perfetta con un girone regionale dominato insieme al Chisola e concluso da imbattuto con tutte vinte a parte due pareggi (0-0 col Chisola e 3-3 con il Bacigalupo). Nel quadrangolare finale però il giocatolo si inceppa con un solo punto conquistato in tre partite: decisiva la sconfitta nella gara d’esordio contro il Chisola di Roberto Conte (2-0 firmato Allotta e Giacomo Della Valle)

FORMAZIONE TIPO (4-4-2): Galante; Cancelliere, Boscarino, Pautassi, Dilillo; Oliveto, Aprile, Mancuso, Macone; Galieri, Savino. All. Cerutti.

RISULTATI RAGGIUNTI
Primo posto nel girone D regionale davanti al Chisola: 56 punti in 20 parite, 78 gol fatti e 10 subiti. 
Ultimo posto nel quadrangolare: sconfitte con Chisola e Atletico Gabetto e 0-0 con il Chieri
Galieri capocannoniere del gruppo con 22 gol, Allotta secondo con 20, Savino terzo con 17.

OMAR CERUTTI
“A luglio eravamo scarsi a livello numerico, eravamo un po’ in ansia. Poi all’ultimo sono arrivati tanti giocatori che ci han fatto fare un deciso salto di qualità. La difficoltà iniziale è stata formare un gruppo perché c’erano ragazzi che venivano da realtà diverse. Perché possono essere bravi finché vuoi ma la cosa complicata è fare di loro una squadra. Bisogna creare l’amalgama, il calcio non è né tennis né ping pong. Il mio era un gruppo tosto, dalla forte personalità. Il carattere se viene incanalato nella giusta maniera fa la differenza. Oggi spesso manca la fame di vittoria, c’è più fumo che arrosto, invece questi ragazzi avevano tanta voglia di arrivare e una mentalità vincente.

Come gruppo ’99 ho un ricordo speciale, li sento spesso ancora adesso. Se i ragazzi si ricordano di te a distanza di anni, quello diventa la più bella vittoria sul piano umano. Il titolo regionale l’ha vinto Petrucci mentre il mio titolo è il legame: fa meno notizia ma a livello personale è più importante. A luglio nessuno avrebbe puntato 1 euro su di noi quell’anno. Invece abbiamo fatto una grande stagione e peccato per quella partita persa nelle fasi finali col Chisola. Forse la troppa voglia di arrivare ti fa perdere lucidità e se non sei sereno alla fine la paghi. Inoltre eravamo arrivati stanchi nel momento chiave di stagione perché molti ragazzi facevano le doppie gare giocando anche coi Giovanissimi. Perché non ho fatto il biennio? Bisogna chiederlo al direttore. Mi è stato chiesto di passare ai 2000 perché serviva che ricreassi l’amalgama come con i ’99 in un gruppo che aveva cambiato tanto rispetto alla stagione precedente.

Dilillo ha fatto miglioramenti incredibili: ha applicazione e carattere. Anche Galante e Mancuso sono migliorati molto e stanno facendo un ottimo percorso. Pautassi era arrivato in punta di piedi e adesso è una colonna. Galieri è uno che getta il cuore oltre l’ostacolo, un ragazzo splendido. Sarò smielato però quello che più conta è il gruppo : io dedico molto tempo a questo aspetto, all’inizio hai difficoltà però nel lungo periodo vedi i risultati”.

STAGIONE 2013/2014 CATEGORIA GIOVANISSIMI
E’ la stagione del titolo regionale. In panchina siede Paolo Petrucci, nell’ultimo anno alla guida degli Allievi fascia B ’97. Subito si capisce che potranno essere mesi ricchi di soddisfazioni: qualificazione messa subito nel cassetto e primo posto in un girone regionale a dire il vero non irresistibile con Venaria, Bsr Grugliasco e Verbania le avversarie più toste. La difesa è un qualcosa di insuperabile: 5 gol subiti (2 presi nell’ultima inutile gara col Bsr) in stagione regolare e 0 nelle fasi finali (1-0 con Pinerolo e Venaria, 4-0 in semi con i campioni in carica dello Sparta Novara). Nella finalissima regionale di Gassino i bianconeri passano in vantaggio con Savino ma vengono raggiunti quasi subito dalla Junior Biellese con un capolavoro balistico di Artiglia. Dopo un’infinita lotteria di rigori è festa  J Stars, con il pass per le Final Six conquistato grazie ad altri due 1-0 contro sardi e lombardi. E’ la stagione che consacra Alessandro Savino nell’Olimpo dei bomber e che fa conoscere al Piemonte intero giocatori di altissimo livello come il Principe di Venaria Macone, Dennis “La minaccia” Galieri e Andrea Mancuso, un capitano vero.

FORMAZIONE TIPO (4-4-2): Galante/Mema; Tognarini, Boscarino, Pautassi, Dilillo; Modugno, Mancuso, Prola, Macone; Galieri, Savino. All. Petrucci

RISULTATI RAGGIUNTI
Primo posto nel girone B regionale davanti al Venaria: 43 punti in 16 partite con 54 gol fatti e 5 subiti. Titolo regionale vinto battendo in finale la Junior Biellese 11-10 dopo i calci di rigore. 
Accesso al Final Six nazionali dopo aver battuto Latte Dolce e Accademia Inter
Alessandro Savino capocannoniere del girone B con 18 gol.

PAOLO PETRUCCI
“Era un gruppo con una grande cultura del lavoro. Una fame e una voglia di fare calcio difficile da trovare in ragazzi di 15 anni. In partenza c’erano solo 9 giocatori in rosa e ci tengo a ringraziare coloro che han deciso di rimanere e mi han dato fiducia. C’erano tante teste calde che però sono riuscito a portare dalla mia parte: il carattere ha fatto la differenza, in campo erano delle carogne. Se non avevi temperamento non potevi giocare in questa squadra perché venivi mangiato. A fine allenamento c’erano le pettorine strappate tanta era l’intensità. Tanto merito va a anche al preparatore Andrea Palato perché diverse partite delicate le abbiamo vinte grazie alla preparazione fisica. Spesso i ragazzi si sono dovuti adattare in ruoli non loro, alle fasi nazionali avevamo problemi di organico e ho dovuto portare tre 2000. I due ricordi migliori di quell’annata sono legati a due partite chiave: il 4-0 in semifinale contro lo Sparta Novara in cui siamo stati perfetti; con l’Accademia Inter abbiamo strappato la qualificazione alle Final Six, i ragazzi sono stati pazzeschi contro una squadra fortissima che ci ha preso a pallate. Ci abbiamo messo cuore e carattere, con Savino che per gran parte delle gara ha fatto il centrale di difesa”.

STAGIONE 2014/2015 CATEGORIA ALLIEVI FASCIA B
In estate la “Rivoluzione bianconera” porta molti cambiamenti nel gruppo ’99. Macone, Cena e Modugno vanno all’Alpignano, Savino e Galante al Chisola. I rimpiazzi sono di primissima fascia: Guastella, Franco, i fratelli Salcone e Della Morte. Novità anche in panchina: al posto di Petrucci c’è Alessandro Di Bartolo, alla sua prima esperienza da allenatore. L’inizio è strepitoso grazie ai 18 successi in altrettante partite e una qualificazione alle fasi finali ottenuta con larghissimo anticipo. A differenza del biennio passato, non c’è più il bomber da 20 gol, ma diventa un festival del gol con ben 17 marcatori diversi (record assoluto per la categoria). Nel quadrangolare finale la partenza è buona, 2-0 all’Aygreville. Poi il 2-2 subìto in rimonta dalla Pro Settimo e lo scivolone contro il Cuneo costano alla J Stars l’esclusione dalla finalissima di Albiano D’Ivrea. 

FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Mema; Tognarini, Boscarino, Pautassi, Dilillo; Mancuso, Prola; Ga. Salcone, Della Morte, Gi. Salcone; Galieri. All. Di Bartolo.

RISULTATI RAGGIUNTI
Primo posto nel girone 3 regionale davanti al Fossano: 43 punti in 16 partite con 46 gol fatti e 11 subiti. 
Terzo posto nel quadrangolare finale con 4 punti conquistati.

ALESSANDRO DI BARTOLO
“Un gruppo che ha cambiato parecchio rispetto agli anni passati ma che ha conservato il dna della voglia di vincere.  Vado controcorrente e ritengo che non sia così fondamentale questa continua ricerca del risultato. Trovo sia controproducente perché si rischia di trascurare certi punti fondamentali al momento di fare il salto. Sul piano del gioco, dell’essere più propositivi ho avuto delle difficoltà quest’anno. C’è da lavorare parecchio su questi ragazzi e da un lato mi dispiace che il gruppo si disfi ma dall’altro lato può fargli bene perché conosceranno altre realtà. Nel Settore giovanile la mentalità deve essere sempre quella di rischiare e di giocare la palla. Per vincere 1-0 c’è tempo, conterà poi nei Dilettanti. Capisco che non sia semplice ma bisogna sempre provarci. 

Nonostante i tanti cambiamenti siamo partiti bene, facendo anche un bel gioco. Tra infortuni e troppe assenze per gite di scuola e altri motivi abbiamo avuto un leggero calo nel girone di ritorno. Si davano troppe cose per scontato che non mi stavano bene, complice anche la qualificazione alle fasi finali ormai archiviata. Sembra che sia stata una stagione disastrosa ma se si va a vedere abbiamo perso due partite: con la Novese dove ce ne mancavano 8 e con il Cuneo in cui abbiamo sbagliato i primi 20’. Abbiamo vinto l’Ametis al Lascaris e devo dire che quello è il ricordo più bello della stagione perché abbiamo vinto giocando bene. L’altro bel ricordo è l’1-1 contro il Genoa al torneo del Volpiano perché abbiamo giocato senza paura costruendo tante palle gol”.

Ultima modifica il Sabato, 20 Giugno 2015 13:33

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