Forse la finale più giusta, al netto del cuore e della grinta messe in campo da tutte le squadre che hanno affrontato play off e final eight. Entrambe le squadre hanno terminato la fase a gironi con soli due punti di vantaggio sulla seconda in classifica, ed entrambe hanno esibito un calcio di pregevole fattura per tutta la durata della stagione. A livello di storia, per quanto due società dal nome imponente, solo in tre occasioni, nel nuovo millennio, una delle due si è candidata campionessa, con i giallorossi che hanno vinto due volte (2004-2005/2010-2011) e i bianconeri in una sola occasione (2005-2006). Se i laziali si presentano come una macchina da gol che ne subisce pochi, soli 17 in 26 partite, dovranno fare a meno per sei giornate di Marco Tumminello dopo la follia della semifinale con l’Inter che lo ha visto dare una sorta di testata al direttore di gara. Juve che, invece, può contare su vecchie certezze e, anche, su quelle ritrovate, come Vadalà e Didiba, già in campo nel derby vinto. Il Mapei Stadium sarà, per una notte, il Teatro dei Sogni, almeno per una delle due squadre.