18^ GIORNATA – La Juventus torna vincere e lo fa con la rete del solito Cosimo Marco Da Graca, capace di andare in gol per la tredicesima volta in stagione. Tre punti che danno ai bianconeri il diritto di sognare in grande, a maggior ragione con una gara in meno.
La gara tra Milan e Juventus assume forti motivazioni per entrambe le compagini. I rossoneri puntano a colmare il corposo gap che li divide dalle zone alte della classifica, mentre la squadra di Bonatti cerca invece un successo che manca dal derby con il Torino. Fin dalle prime battute le due squadre innescano un match particolarmente aggressivo, in particolare per quanto riguarda il pressing dei padroni di casa volto a mettere in apprensione i bianconeri nelle loro uscite dal basso. La Juve trova il suo punto di forza nella qualità dei suoi centrocampisti e nell’ottima collaborazione di questi con i terminali offensivi, i quali si dimostrano disponibili al dialogo con i loro papabili assistman. Un atteggiamento che si riflette nel gol del vantaggio Juve che si materializza dopo soli quattro giri di lancette: triangolo tutto argentino con protagonisti Barrenechea e Soule, quest’ultimo innesca con un tocco morbido il movimento in profondità del rientrante Da Graca, il quale anticipa l’uscita del portiere con uno scavetto che va a depositarsi in rete. Tredicesimo centro nel campionato Primavera 1 per il bomber ex Palermo. Dopo quattro minuti i bianconeri hanno subito l’opportunità per raddoppiare. Iling-Junior recupera palla da un errore in impostazione della retroguardia rossonera, scarica dietro per Soule che smorza la conclusione con il mancino, Da Graca prova a correggere distendendosi in area di rigore sfiorando di poco il palo destro. Il Milan si sente schiacciato e prova ad alzare il baricentro. I ragazzi di Giunti girano il pallone con pazienza, in attesa di uno spazio interessante. La Juve ha bisogno delle sue punte per non farsi dominare dalla reazione rossonera e, di conseguenza, abbandona la manovra orizzontale optando su verticalizzazioni profonde verso le punte e i movimenti orientati verso l’interno delle ali. Nella fase centrale della prima frazione tanti cambiamenti di fronte, per avviarsi poi a un graduale abbassamento del ritmo, se non per quanto riguarda l’intensità in marcatura che rimane comunque alta. Il Milan prova a coinvolgere Roback, rapido e abile nell’uno contro uno, che si rivela però quest’oggi poco ispirato e si fa quasi sempre raddoppiare dal lavoro del centrale e del terzino destro bianconero. Ci pensa El Hilali a creare i “pericoli”, ma la parola si rivelerà esagerata in particolare per Garofani che bloccherà entrambe le conclusioni scoccate dal giocatore offensivo del Diavolo. La Juve ha una buona chance al 37’. Da transizione i bianconeri improvvisano un’azione rapida che porta alla conclusione in area di Sekulov, il quale in pratica consegna il pallone all’estremo difensore rossonero. Il Milan ha poi una chance clamorosa per il pari al 43’ con Roback: lancio verso l’area juventina, Riccio svirgola la ribattuta servendo involontariamente l’ex attaccante dell’Hammarby che a tu per tu con Garofani spara addosso al numero uno bianconero, mangiandosi le mani per l’occasione. Alla ripresa le due squadre si fanno trasportare dalle forti motivazioni e appaiono già lunghissime. La Juventus continua a manovrare con rapidità optando su linee verticali. Miretti è praticamente perfetto, si fa trovare praticamente in ogni posizione e soprattutto si rende anch’esso particolarmente pericoloso. Come al 56’ quando al limite dell’area dribbla Brambilla, si sposta la palla sul destro e costringe Jungdal al tuffo. Dagli sviluppi successivi, Soule calcia dalla distanza e involontariamente serve De Winter che di fronte al portiere dimostra che la fase d’attacco non è il suo mestiere calciando in pratica sui piedi di Jungdal. La Juventus si abbassa e lascia il pallino del gioco al Milan, provando a colpire gli avversari in ripartenza. Continua lo straordinario apporto di Jungdal nel secondo tempo, che si supera ancora al 71’: ripartenza Juventus, Miretti riceve palla al limite dell’area e serve con un filtrante Da Graca il quale, defilato, calcia verso la porta dove trova la risposta in tuffo del portiere danese. Il Milan continua a trovare energie per un asfissiante forcing offensivo. Il subentrato N’Gbesso, in area di rigore bianconera, manda al bar due difensori, calcia e una strana deviazione esalta l’istinto di Garofani che toglie la sfera dallo specchio della porta. La Juventus ha poi un’occasione con Da Graca che si approccia ad un coast to coast, dopo un aggancio bellissimo, e una volta giunto in area non riesce a calciare per via dell’ottimo intervento in scivolata di Michelis. La Juventus nel finale è completamente in apnea, ma dopo 6 minuti di recupero ottiene il risultato tanto sperato. Milan-Juventus termina 0-1, come all’andata. Un risultato che permette ai ragazzi di Bonatti di conquistare i 3 punti dopo una sconfitta e un pari nelle ultime due uscite. La Juve va a quota 29 in classifica a -5 dalla vetta, con una gara in meno.
MILAN-JUVENTUS 0-1
RETI: pt 4’ Da Graca
MILAN: Jungdal; Coubis, Obaretin, Michelis, Kerkez (st 41’ Oddi), Frigerio (st 41’ Robotti), Brambilla, Mionic (st 13’ Saco), El Hilali, Nasti (st 32’ N’Gbesso), Roback (st 32’ Tonin). A disp. Moleri, Pseftis, Pobi, Filì, Tahar, Tolomello, Cretti. All. Giunti
JUVENTUS: Garofani; Mulazzi, De Winter, Riccio, Ntenda; Soule (st 44’ Cerri), Miretti (st 44’ Bonetti), Barrenechea (st 36’ Omic), Iling-Junior (st 17’ Turicchia), Da Graca, Sekulov. A disp. Raina, Scaglia, Fiumanò, Cotter, Sekularac. All. Bonatti