SOCIETA’ - L’ex direttore sportivo della PiscineseRiva aiuterà nella gestione del Settore giovanile sia maschile che femminile: “Un onore essere qui, mi metto a disposizione della società per tutto quanto sarà necessario”
“Ci darà una mano nel nostro percorso di crescita”. Con questo obiettivo Leonardo Fortunato, presidente del Pinerolo, annuncia l’ingresso in società di Gianfranco Perla, che quest’anno era fermo dopo la lunga esperienza da direttore sportivo dei “vicini” della PiscineseRiva, in precedenza operativo in molte società tra cui l’Atletico Gabetto dei tempi d’oro.
“Perla - continua Fortunato - entra a far parte del nostro gruppo di lavoro, aggiungiamo un elemento che ha grandi capacità e importanti conoscenze per alzare ulteriormente l’asticella. Quest’anno con le giovanili abbiamo conseguito ottimi risultati, con tre squadre qualificate nelle fase finali, peccato che per tanti motivi e un po’ di sfortuna non sia arrivato un titolo regionale. Ci stiamo attrezzando per essere ancora più competitivi”. Con che ruolo? “Non sarà un ruolo definito. Darà una mano nel Settore giovanile sia maschile che femminile, aiutando il responsabile Sergio Gili. Sicuramente l’ingresso di uno come Perla fa del bene alla società, poi come sempre a rispondere sarà il rettangolo verde”.
Anche Sergio Gili è contento dell’arrivo di Perla: “Gianfranco è prima di tutto un amico. Ci darà una mano nello scouting dei giocatori, per rinforzare ulteriormente le rose, e ci aiuterà a gestire tutte le problematiche che possono nascere nel corso di una stagione. Nel discorso di crescita che abbiamo impostato qui a Pinerolo, sarà importante”.
E il diretto interessato? “Prima di tutto - commenta Gianfranco Perla - ringrazio il presidente Fortunato per questa grande opportunità e tutta la società per come sono stato accolto, per me è un onore e un privilegio entrare a far parte di un club storico come il Pinerolo. Entro in punta di piedi ma con grande entusiasmo e voglia di fare, mi metto a disposizione della società per tutto quanto sarà necessario, ma in questa fase bisogna fare poche parole e tanti fatti…”