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Lunedì, 22 Febbraio 2016 19:43

Impianto sportivo "Robaldo" - Fumata nera per la concessione, ma il Toro esce allo scoperto

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Stamattina aperte le buste per l’assegnazione della concessione dell’impianto sportivo di strada Castello di Mirafiori: perfetta quella granata, lacunosa ma integrabile quella della Reset Academy Torino: tutto rinviato all’8 marzo.

Fumata nera, tutto rinviato fino all’8 marzo alle ore 9.30. Stamattina sono state aperte, nella sede della Circoscrizione X di Torino, le buste per l’assegnazione della concessione dell’impianto sportivo “Robaldo”. Due i contendenti in gara: il Torino Calcio, rappresentato in sala dal direttore generale Antonio Comi e dal responsabile del Settore giovanile Massimo Bava, e la Reset Group Torino, una controllata minore della Reset Academy Torino (una società autonoma rispetto alla Reset Academy, agenzia di servizi con sedi operative a Roma, Milano e Torino fondata nel 2007 da Davide Lippi e Carlo Diana, che infatti hanno smentito la loro partecipazione al bando). Ma attenzione, la partecipazione “ufficiale” da parte del Torino è già una notizia importante, perché finora la società granata non era uscita allo scoperto, per quanto le sue intenzioni non fossero certo un mistero.

IL BANDO DI CONCESSIONE
Mentre la documentazione presentata dal Torino - che al “Robaldo” vorrebbe costruire il nuovo centro sportivo del suo Settore giovanile - era perfetta, con tanto di garanzia fidejuissoria in piena regola, quella della Reset Academy Torino era quantomeno lacunosa, in quanto mancavano marca da bollo, ricevuta ANAC e garanzia fidejussoria (senza contare il fatto che le buste erano aperte, e sono state richiuse e sigillate su esplicita richiesta di Comi). Comunque, tutto materiale integrabile, secondo la Commissione, che ha così deciso per questo ulteriore rinvio.
Il bando è particolarmente importante, perché in ballo c’è una struttura di circa 45 mila metri, con 5 campi da calcio - tre in erba naturale e due in sintetico - più bar, uffici, spogliatoi, tribuna, eccetera; l’investimento per la ristrutturazione ammonterebbe a circa 1 milione di euro. Come si legge sul bando del Comune, verrà privilegiata “l’offerta economicamente più vantaggiosa per la Città”, ma peseranno anche il radicamento sul territorio da parte delle società concorrenti e il più ampio progetto sociale, vista la zona non semplice in cui sorge l’impianto sportivo e le turbolenze che ha vissuto negli ultimi anni.

LA STORIA DEL ROBALDO
L’impianto sportivo Robaldo è lo storico campo del Nizza Millefonti, in strada Castello di Mirafiori, in fondo a via Artom, al confine tra Torino e Nichelino: una società storica, che per tanti anni è rimasta ai vertici del calcio dilettantistico piemontese; anche il Toro ha usato spesso e volentieri quei campi, per partite, allenamenti e ritiri estivi. La società del presidente Beppe Bivona, dopo un lento declino dovuto anche alla difficoltà di gestire l’impianto sportivo, è fallita due anni fa, alla fine della stagione 2013/2014, quando gli è stata revocata la concessione. L’anno scorso il “Nizza Calcio Città di Torino” ha provato a risorgere sulle ceneri della precedente società, ma l’avventura di Donato Altieri è durata poco, fino alla revoca della concessione subita il 31 marzo 2015. Nella scorsa estate il primo bando, vinto dall’Atletico Gabetto di Luciano Ferramosca, anche grazie a un grandioso progetto di riqualificazione, ma anche in questo caso alla fine non se n’era fatto niente e la concessione non è stata mai effettivamente data.

LA STRATEGIA GRANATA
Con il “Robaldo”, la strategia disegnata da Massimo Bava per strutturare anche nella logistica il Settore giovanile del Torino troverebbe il suo definitivo compimento. La ricostruzione del Filadelfia garantirà (dalla fine del 2016, secondo i programmi) una nuova - per quanto storica, quasi mitica - casa alla Primavera granata, per gli allenamenti, che ora si tengono a Orbassano, e anche per le partite, ospitate al “Don Mosso” di Venaria. Nell’impianto di Orbassano, gestito da Mauro Foschia e dalla società dello Sporting Orbassano, rimarrebbe il quartier generale dei Pulcini, per poter concentrare in un unico impianto (ricco di campi a 5 in sintetico) allenamenti, partite e tornei, quest’anno organizzati a cadenza settimanale. Tutte le altre categorie, dalla Berretti agli Esordienti - i cui impianti di allenamento e gara sono sparpagliati ai quattro angoli della città – sarebbero quindi concentrate al “Robaldo”.

 

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