Mercoledì, 27 Novembre 2024
Venerdì, 03 Febbraio 2023 09:32

Francesco Camisola a cuore aperto. Dal campionato fantastico dell'Under 16, con uno sguardo su questa prima annata all'Area Calcio Alba Roero

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L'Under 16 terza in classifica L'Under 16 terza in classifica

INTERVISTA - Momento magico per l'Area Calcio Alba Roero di Francesco Camisola. Dopo la 5^ vittoria consecutiva la compagine giallo nera è al 3° posto del girone e si candida a seria protagonista della seconda parte di stagione. Il tecnico ci racconta questo fantastico gruppo e da responsabile tecnico della filiera giovanile getta uno sguardo sulle varie annate e su ciò che prospetta la società per il futuro.
 


Ti aspettavi questo campionato dalla tua squadra?
"Ad essere onesto sono un po' sorpreso. Un mister nuovo, diversi giocatori nuovi, dall'anno scorso sono partite per altri lidi due pedine importantissime come capitano e vice capitano. In più un sistema di allenamento rivoluzionato, è stato difficile all'inizio, basti vedere come abbiamo esordito in campionato, con una squadra come la Giovanile Centallo contro cui per altro perdemmo ampiamente anche in estate. Poi però è arrivata la svolta che ci ha dato consapevolezza. Da ottobre abbiamo passato un periodo complicato, poi dopo la partita con il Cuneo Olmo c'è stata quella con il Bra e da lì ho capito che potevamo stare in alto. La larga vittoria, poi accompagnata dal successo nel torneo Caduti di Superga, ci ha dato consapevolezza, la certificazione di un'esplosione che dopotutto ci stavamo aspettando. E un'ulteriore conferma è arrivata nel 3-0 alla stessa Giovanile Centallo, un segno di quanto siamo cresciuti rispetto al pre-stagione. Questo è un girone molto difficile: Chisola a parte, con cui per altro all'andata abbiamo disputato una buona partita, ci sono otto squadre che lottano molto vicine, segno di grande equilibrio e competitività. E anche quelle più dietro non ti regalano niente e mostrano ottime cose. Ora ci aspetta il ritorno proprio con il Chisola, comunque vada sono contento di affrontarli in questo momento, sarà un bel banco di prova per valutare ulteriormente la nostra crescita".

Hai parlato di cambiamenti negli allenamenti, cosa intendi?
"Stiamo lavorando sui principi, più che sugli schemi. Per puntare alla crescita dei nostri ragazzi dobbiamo garantirgli una certa libertà nell'esprimersi, piuttosto che chiuderli in schemi prefissati. Una metodologia più moderna a cui spesso non si è abituati. Questo come ho detto ha creato difficoltà inizialmente, in loro e nei tecnici, che si sono piano piano adattati al nuovo corso. Tutte le annate però ora hanno recepito il cambiamento e si vede, i ragazzi stanno vedendo valorizzate le loro qualità e si cominciano a vedere i risultati. Tutte le annate stanno facendo bene e anche l'Under 15, che è quella più in difficoltà, sta iniziando a mostrare prestazioni all'altezza. Naturalmente speriamo si rimettano in carreggiata e arrivino anche i risultati, ma non dobbiamo avere l'assillo di fare subito risultato".

Essendo nuovo qui ad Alba, con la società avrete stilato un programma.
"Questo è un po' il nostro anno 0. Sono molto contento di essere in una società sana, importante per quanto riguarda il sociale, con delle strutture di rilievo. Mi sono dovuto calare nella realtà di Alba, che rispetto ad Asti è forse più complicata. Qui è più difficile avere certezze, lavorare in prospettiva può essere complicato, con tre società forti nella stessa città e diverse importanti a pochissimi chilometri. Da questo punto di vista è importante la collaborazione con l'Alba Calcio, che nell'ottica di dare sempre il meglio ai ragazzi speriamo di riuscire a portare avanti. Non dobbiamo avere la fretta di volere tutto e subito, ma ovviamente l'obbiettivo nelle prossime stagioni è di riconquistare i Regionali con tutte le annate. Intanto sicuramente proseguire l'ottimo campionato con U16 e Juniores, con i quali puntiamo alle fasi finali. Obbiettivo playoff per l'U14, un ottimo gruppo che si trova davanti una squadra come la Cheraschese che ha poco a che vedere con i Provinciali, sono tutto un altro livello. E con l'U17, dove cercheremo di recuperare il gap in classifica. Siamo fiduciosi che anche l'U15 possa dire la sua e centrare la salvezza. Poi per il futuro posso dire con soddisfazione che stiamo costruendo degli ottimi gruppi nella Scuola Calcio, una base eccellente per costruire poi le nuove squadre giovanili".

Giovanili che finalmente possono guadagnarsi sul campo la categoria.
"Il cambio di regolamento è stato giusto. Certo, sarebbe stato opportuno saperlo prima dell'inizio dei campionati, una società così può fare eventualmente delle scelte più oculate nella formazione dei gruppi. Vedremo la prossima stagione, con un ulteriore aumento dei gruppi, se ci saranno altri cambiamenti, quella attuale è una stagione un po' ibrida e si può migliorare. Penso alla Juniores, che così facendo ha perso d'importanza. Non credo sia semplice stilare regole che facciano contenti tutti, ma penso sia corretto che anche i ragazzi della categoria superiore possano conquistarsi i Regionali grazie alle loro forze, come potrebbero fare i nostri quest'anno".

Uno sguardo al calcio femminile, dove siete molto impegnati con Prima Squadra e Under 15 Regionale.
"E' il primo anno che seguo attivamente il movimento e posso dire con soddisfazione che vedo tanto entusiasmo e tanta qualità. Forse per via delle maggiori difficoltà, le ragazze si impegnano molto e ho visto un livello tecnico e di gioco non indifferente. Ed è una grande soddisfazione che la nostra Under 15 stia facendo così bene. Naturalmente rispetto al maschile è tutto più complicato, da un lato perché la federazione potrebbe forse spingere di più le società a costruire le squadre femminili, dare maggiori stimoli. Dall'altra però è la base, cioè le varie società, che devono muoversi per garantire un certo livello di preparazione, ragionare bene su come lavorare. Qui all'Area Calcio ci crediamo e c'è un investimento importante per le ragazze, per quanto riguarda allenatori, staff, spazi a disposizione. Io mi sto calando sempre più nella realtà e non posso dire a livello nazionale come fare per promuovere efficacemente la crescita del movimento, ma noi nel nostro ci stiamo impegnando e proveremo andando avanti ad aumentare le categorie. I numeri sono già aumentati rispetto al passato, ne beneficia anche la 1^ squadra e ovviamente la speranza è di riuscire a portare alcune delle nostre giocatrici verso il professionismo".

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