MISSIONE COMPIUTA - Quattro rigori, di cui tre realizzati, tutti nel primo tempo. Favo: “Soddisfatto per la mentalità e per il dominio del gioco, ma dobbiamo essere più cinici”
Al ‘Tullo Morgagni’ di Forlì passa la Grecia: gli ellenici si impongono per 2-1 sull’Italia nell’ultima partita del girone e chiudono il gruppo 11 del Qualifying Round al primo posto. Agli Azzurrini rimane il passaggio del turno ma anche un finale vissuto con la paura di non farcela e un orecchio a Santarcangelo, dove in contemporanea si stava disputando l’altra gara del raggruppamento tra Irlanda del Nord e San Marino: alla notizia del 4-0 finale in favore dei nordirlandesi tutto il gruppo azzurro ha tirato un sospiro di sollievo per la matematica certezza del secondo posto, arrivata per un solo gol subìto in meno rispetto ai ragazzi allenati da Waterworth.
“In tutte e tre le partite di questo torneo – ha sottolineato a fine gara, ai microfoni della Rai, il tecnico degli Azzurrini, Massimiliano Favo - abbiamo trovato squadre molto chiuse, che si sono difesa a oltranza. È ovvio che dal punto di vista dei risultati non possa essere soddisfatto; lo sono per la mentalità, per il dominio del gioco, ma dobbiamo imparare a essere più incisivi. Abbiamo passato il turno e siamo contenti di questo; lo abbiamo meritato per la mole di gioco creata in tutte e tre le gare disputate, però dobbiamo essere più cinici”.
La qualificazione proietta così l’Italia alla seconda fase degli Europei Under 17, che si disputerà nei primi mesi del 2024: le 32 squadre presenti all’Elite Round saranno suddivise nuovamente in otto gironi da quattro squadre l’uno e da lì verranno decise le quindici Nazionali che raggiungeranno i padroni di casa di Cipro alla fase finale.
La partita. Nemmeno il tempo di trovare le giuste misure in campo dopo il calcio d’inizio che l’Italia ha subito l’occasione per sbloccare il confronto: al secondo minuto di gioco Maiorana ruba il tempo per la battuta a Bataoulas e il difensore greco anziché rilanciare colpisce in pieno l’azzurrino. Dagli undici metri si presenta Liberali, la cui battuta è però neutralizzata dal bell’intervento di Beleris. Dieci minuti più tardi la situazione si ribalta: l’intervento di Maffessoli su Kostoulas viene sanzionato con un altro penalty, ma questa volta in favore degli ellenici. Dal dischetto la battuta di Darviras è precisa quanto basta per portare avanti i suoi.
Sono in pratica i tredici minuti attorno a cui ruota tutta la gara. L’Italia manca la grande occasione per sbloccare il confronto e si ritrova invece impantanata in una trama del match che si sviluppa, ancora più marcatamente, secondo le previsioni della vigilia: gli Azzurrini fanno la gara ma faticano a costruire vere occasioni da rete, mentre la Grecia è rintanata nella propria metà campo, pronta a colpire in ripartenza grazie alla velocità dei suoi interpreti offensivi. Al 26’ il tentativo al volo di Di Nunzio dal limite dell’area strappa gli applausi al pubblico assiepato sugli spalti del ‘Tullo Morgagni’ di Forlì ma non modifica il tabellino. Stessa sorte del tiro a giro di Maiorana al 35’, che lambisce il palo e dà solo l’illusione del gol.
Le lancette si muovono inesorabili sul cronometro, mentre sull’altro campo il doppio vantaggio dell’Irlanda del Nord su San Marino comincia a far balenare in testa anche qualche pensiero ancora più negativo. Con il trascorrere dei minuti la manovra degli Azzurrini diventa sempre più avvolgente e la Grecia è costretta agli straordinari difensivi. L’inesorabile conseguenza è un nuovo calcio di rigore per l’Italia, che Maiorana stavolta non sbaglia. Al 42’ è 1-1.
Proprio quando l’Italia sembra in controllo della gara e con l’inerzia del match totalmente in mano ai ragazzi di Favo, un contropiede greco porta ad un nuovo uno contro uno nell’area azzurra, con l’arbitro azero Masiyev che indica il dischetto per la quarta volta in quarantacinque minuti a causa dell’intervento di Maffessoli. Dagli undici metri anche Kostoulas si conferma implacabile, riportando avanti i suoi poco prima dell’intervallo.
La ripresa si sviluppa su due campi: a Forlì l’Italia deve quantomeno pareggiare per essere sicura del secondo posto o ribaltare completamente il risultato per chiudere al primo posto il girone. Le orecchie sono però puntate anche su Santarcangelo, perché in caso di ko serve che la difesa di San Marino non crolli sotto i colpi dell’Irlanda del Nord per mantenere la differenza reti a favore.
Al 28’ è il neoentrato Camarda ad avere sul piede l’occasione per riequilibrare il confronto, ma il suo tentativo di anticipo in scivolata sul portiere avversario finisce alto sopra la traversa.
Gli ultimi minuti sono un assalto continuo dei ragazzi di Favo alla porta ospite, senza però riuscire mai a colpire Beleris. La Grecia espugna quindi Forlì e fa suo il girone, mentre qualche secondo dopo il triplice fischio arriva la notizia del quattro a zero finale dell’Irlanda del Nord su San Marino: la migliore differenza reti vale il secondo posto per gli Azzurrini e la qualificazione all’Elite Round.
ITALIA-GRECIA 1-2
RETI: 13’pt Darviras su rig., 42’pt Maiorana su rig., 45’pt Kostoulas su rig.
ITALIA: Pessina; Colombo, Verde, Maffessoli (42’st Castiello), Cama; Coletta, Gariani (12’st Plicco), Di Nunzio; Liberali; Mosconi, Maiorana (20’st Camarda). A disp.: Nunziante, Cocchi, Olivieri, Garofalo, Vezzosi. All.: Favo
GRECIA: Beleris; Sulanjaku, Mokris, Bataoulas, Fragkos; Dunga, Theocharis (1’st Zouridakis), Eleftheriadis, Darviras (1’st Papanikopoulos); Kostoulas (46’st Karargyris), Mythou (12’st Tsitsilas). A disp.: Kakadiaris, Vyrsokinos, Sarris, Ntani. All. Chatzopoulos
ARBITRO: Masiyev (AZE). Assistenti: Mammadov (AZE) e Vassyutin (KAZ). IV Ufficiale: Sariyev (KAZ)
NOTE: Al 3’pt Beleris para un rigore a Liberali. Ammoniti: Maiorana, Mythou, Maffessoli, Camarda, Mosconi. Recupero: 2’pt, 5’st
L'elenco dei convocati
Portieri: Alessandro Nunziante (Benevento), Massimo Pessina (Bologna)
Difensori: Cristian Cama (Roma), Federico Colombo (Milan), Matteo Cocchi (Inter), Christian Garofalo (Napoli), Manuel Maffessoli (Atalanta), Francesco Verde (Juventus), Giorgio Vezzosi (Sassuolo)
Centrocampisti: Alessandro Di Nunzio (Roma), Federico Coletta (Roma), Niccolò Gariani (Atalanta), Mattia Liberali (Milan), Alessandro Olivieri (Empoli), Elia Plicco (Parma)
Attaccanti: Francesco Camarda (Milan), Alex Castiello (Atalanta), Stefano Maiorana (Fiorentina), Mattia Mosconi (Inter)
Staff - Allenatore: Massimiliano Favo; Coordinatore delle Nazionali Giovanili: Maurizio Viscidi; Capo delegazione: Filippo Corti; Club Italia: Giuseppe Martucci; Assistente allenatore: Matteo Barella; Preparatore atletico: Adalberto Zamuner; Preparatore dei portieri: Fabrizio Ferron; Match analyst: Andrea Loiacono; Medici: Alessio Rossato e Francesco Maria Nifosi; Fisioterapisti: Marco Fiore ed Enrico Matera; Nutrizionista: Claudio Pecorella; Tutor scolastico: Stefano Presciutti; Segretario: Massimo Petracchini.
Fonte: www.figc.it
PRIMI CALCI - Tanto divertimento per i 2015 di Cirié (diviso in due squadre), Borgaro (che ha vinto tutte le partite) e Settimo, così come per i 2006 dei padroni di casa, del Volpiano Pianese e del Venaria. Appuntamento rinnovato a domani con Pulcini ed Esordienti
Le partite della scuola calcio sono sempre uno spettacolo di gol e fair play. Se i bambini giocano con ragnatele disegnate sulla faccia e bocche sanguinanti, in perfetto stile Halloween, lo spettacolo raddoppia. Così è stata la prima serata della Halloween Cup, organizzata dal Cirié Calcio per le annate dei Primi Calci. Per la società del presidente Luciano Franco, in carica da questa estate, è una tappa importante del percorso di rilancio, che non riguarda solo il restyling dell’impianto sportivo e dello staff societario. Anche l’organizzazione di eventi e il coinvolgimento delle società del territorio fanno parte della nuova immagine che i neroazzurri stanno disegnando.
Nell’annata 2015, il Borgaro Nobis ha vinto tutte e tre le gare disputate, trascinato dalle giocate del talentuoso numero 7, Alessandro Larivera. Ha dimostrato di avere tanti giocatori interessanti anche il Cirié padrone di casa, come il funambolo Andrea Farina, l’attaccante Mattia Giraudo e il velocissimo Yakob Hssani, che però ha diviso le forze su due squadre. Non è mancata la grinta anche al Settimo dei gemelli Luca e Pietro Faccilongo, sempre all’altezza della situazione.
Nelle partite dei più piccoli la differenza l’ha fatta l’anagrafe: il Venaria, con una mista di 2017 e 2018, ha accumulato un’esperienza importante, mentre il Cirié Blu, tutto di 2017, si è comunque tolto la soddisfazione di vincere due partite; il Cirié Nero, ovvero la squadra dei 2016, si è imposto nel derby, mentre il Volpiano Pianese è uscito alla distanza, dimostrando ottime individualità.
Alla fine, coppe e medaglie per tutti i bambini: la Halloween Cup è stata una serata di festa, che continuerà domani con le partite delle categorie Pulcini ed Esordienti (qui il programma): appuntamento rinnovato nell’impianto sportivo di via Biaune a Cirié.
PRIMI CALCI 2015
Cirié Blu-Settimo 7-0
Borgaro Nobis-Ciriè Nero 4-2
Settimo-Borgaro Nobis 1-3 larivera 7
Cirié Blu-Ciriè Nero 4-3
Borgaro Nobis-Cirié Blu 4-3
Settimo-Ciriè Nero 2-3
PRIMI CALCI 2016
Cirié Blu-Volpiano Pianese 1-0
Cirié Nero-Venaria 7-0
Cirié Blu-Venaria 11-0
Cirié Nero-Volpiano Pianese 0-6
Cirié Blu-Cirié Nero 0-2
Volpiano Pianese-Venaria 10-0
LE ROSE DEI 2015
LE ROSE DEI 2016
PROGETTO - Sabato la prima lezione: l'obiettivo è rendere i genitori consapevoli di cosa vuol dire fare l’allenatore, affinché assumano comportamenti corretti in tribuna. Rinnovate le borse di studio per il settore giovanile, con un percorso di studio sull’impronta energetica della società. E ogni squadra della scuola calcio impianterà un albero
Dopo la Certificazione ISO 20121 per la “gestione ed organizzazione di eventi sportivi calcistici” e il premio Grassroots della FIGC come miglior società d'Italia, il Gassino San Raffaele ha incassato anche il premio speciale del CONI regionale per il progetto etico-sociale delle borse di studio assegnate ai suoi atleti del settore giovanile in base a meriti sportivi, scolastici ed etici. Quella del direttore generale Piercesare Uras è stata l’unica società di calcio premiata nella manifestazione di apertura anno sportivo, “una conferma importante del nostro percorso che parte dal campo di calcio ma assume una valenza formativa e sociale” commenta Uras.
BORSE DI STUDIO PER IL SETTORE GIOVANILE
Nella scorsa stagione, le borse di studio sono state assegnate a cinque atleti delle giovanili in base a tre criteri: area scolastica, ovvero i voti del primo e del secondo quadrimestre; area sportiva, in cui “si valuta non il più bravo ma la crescita sportiva, secondo le apposite schede federali”; e area etica, sociale e ambientale, concretizzata con un percorso di integrazione di una persona ipovedente nella gestione dell'impianto sportivo, in un progetto teorico e pratico di arbitraggio e in un focus su rifiuti e raccolta differenziata. I cinque vincitori sono stati premiati con il pagamento delle tasse scolastiche, dei libri di testo e del materiale scolastico, oltre alla consegna di un pc portatile.
Il progetto è stato rinnovato per questa stagione sportiva, grazie al sostegno degli sponsor, con una variazione: il progetto ambientale riguarda non più i rifiuti e il ciclo di vita dei prodotti, ma il carbon footprinting della società sportiva, ovvero l’impronta energetica del Gassino San Raffaele, l’impatto sul pianeta a livello di consumo di risorse e di inquinamento. “Hanno aderito - racconta Uras - una trentina di ragazzi. Non conta il traguardo, ma conta il percorso: al di là di chi vincerà le borse di studio, per tutti sarà un’esperienza formativa a livello di consapevolezza personale. Noi dobbiamo crescere i cittadini di domani, è una responsabilità etica e sociale. Il calcio azzera le differenze sociali, è un’occasione da sfruttare per diffondere ai ragazzi la cultura dello sport, i valori positivi etici e morali che torneranno loro utili per tutta la vita”.
UN ALBERO PER OGNI SQUADRA DELLA SCUOLA CALCIO
Parallelamente, è stato avviato un nuovo progetto dedicato ai bambini della scuola calcio. Ogni squadra pianterà un albero nell’impianto sportivo e se ne prenderà cura. “Dovranno irrigarlo, portarlo, se serve fertilizzarlo, sarà il loro albero al Gassino San Raffaele. I 2017 lo cureranno finché non arriveranno in prima squadra, quando io sarò con una canna da pesca in riva al mare” scherza il direttore generale.
CORSO DA ALLENATORE PER I GENITORI
L’altra novità riguarda i genitori: “Non serve tenerli fuori - spiega Uras - e non serve sgridarli, serve educarli. Abbiamo proposto ai genitori della scuola calcio, in modo del tutto volontario, di fare un vero e proprio corso da allenatore, sul modello il corso Uefa C: sei lezioni, al sabato mattina, su carte federali, arbitraggio, comunicazione efficace, metodologia, allenamento atletico, tecnico e tattico. Ce ne occuperemo io stesso, lo psicologo Alberto Fiasché, i nostri tecnici Andrea Gallelli e Marco Vianello, Luca Filograno, che allena a Caselle, e il professor Fabio Albertone per la parte atletica. Un’infarinatura giocosa, per quanto seria e professionale, per far capire quanto è difficile il ruolo degli allenatori. Criticare e giudicare sono parole da togliere dal nostro vocabolario, ma anche esprimersi sul lavoro altrui senza conoscerlo è impossibile. Meglio capire come lavorano gli allenatori, quante competenze e responsabilità hanno, che difficoltà affrontano, anche perché i genitori gli affidano i loro figli e devono saperne il più possibile”.
L’impatto è stato sorprendentemente positivo. “Pensavamo di avere una quindicina di iscritti, e invece sono 54, tanto che abbiamo dovuto fare due classi. A fine corso ci sarà un esame di teoria e gli allievi, chiamiamoli così, dovranno fare una tesi, ovvero la preparazione di un allenamento, che poi porteranno sul campo, ma non con la squadra del proprio figlio: vedremo come se la cavano con 10/15 bambini... Chi passa potrà partecipare come uditore alle riunioni tecniche e non pagherà l’ingresso al campo. Sono sicuro che, quando torneranno sugli spalti, si comporteranno bene”.
VINCERE NON È L’UNICA COSA CHE CONTA
Ancora una volta, la società rossoblù si distingue nel panorama regionale, tenendo fede al suo slogan: “Vincere è importante, ma non è l'unica cosa che conta”. È nel nostro DNA - conclude Piercesare Uras - cercare e trovare soluzioni alternative per eliminare stereotipi del calcio che fanno solo male al calcio, ovvero che è uno sport poco etico, poco sociale, improntato solo al risultato e propenso alla rissa. Per combattere questa percezione, che non è vera, non bastano i proclami ma bisogna fare cose concrete. Noi possiamo lavorare su tre stakeholder: atleti, istruttori e genitori. Il progetto che abbiamo chiamato “alleniamoci a capire” è rivolto proprio ai genitori, gli unici che finora non erano coinvolti nelle nostre iniziative. La prima lezione si terrà sabato prossimo, il corso proseguirà fino ad aprile e speriamo di portare tutti i nostri corsisti fino alla festa di giugno, dove li diplomeremo come genitori consapevoli”.
PROGETTO - Sabato la prima lezione: l'obiettivo è rendere i genitori consapevoli di cosa vuol dire fare l’allenatore, affinché assumano comportamenti corretti in tribuna. Rinnovate le borse di studio per il settore giovanile, con un percorso di studio sull’impronta energetica della società. E ogni squadra della scuola calcio impianterà un albero
Dopo la Certificazione ISO 20121 per la “gestione ed organizzazione di eventi sportivi calcistici” e il premio Grassroots della FIGC come miglior società d'Italia, il Gassino San Raffaele ha incassato anche il premio speciale del CONI regionale per il progetto etico-sociale delle borse di studio assegnate ai suoi atleti del settore giovanile in base a meriti sportivi, scolastici ed etici. Quella del direttore generale Piercesare Uras è stata l’unica società di calcio premiata nella manifestazione di apertura anno sportivo, “una conferma importante del nostro percorso che parte dal campo di calcio ma assume una valenza formativa e sociale” commenta Uras.
BORSE DI STUDIO PER IL SETTORE GIOVANILE
Nella scorsa stagione, le borse di studio sono state assegnate a cinque atleti delle giovanili in base a tre criteri: area scolastica, ovvero i voti del primo e del secondo quadrimestre; area sportiva, in cui “si valuta non il più bravo ma la crescita sportiva, secondo le apposite schede federali”; e area etica, sociale e ambientale, concretizzata con un percorso di integrazione di una persona ipovedente nella gestione dell'impianto sportivo, in un progetto teorico e pratico di arbitraggio e in un focus su rifiuti e raccolta differenziata. I cinque vincitori sono stati premiati con il pagamento delle tasse scolastiche, dei libri di testo e del materiale scolastico, oltre alla consegna di un pc portatile.
Il progetto è stato rinnovato per questa stagione sportiva, grazie al sostegno degli sponsor, con una variazione: il progetto ambientale riguarda non più i rifiuti e il ciclo di vita dei prodotti, ma il carbon footprinting della società sportiva, ovvero l’impronta energetica del Gassino San Raffaele, l’impatto sul pianeta a livello di consumo di risorse e di inquinamento. “Hanno aderito - racconta Uras - una trentina di ragazzi. Non conta il traguardo, ma conta il percorso: al di là di chi vincerà le borse di studio, per tutti sarà un’esperienza formativa a livello di consapevolezza personale. Noi dobbiamo crescere i cittadini di domani, è una responsabilità etica e sociale. Il calcio azzera le differenze sociali, è un’occasione da sfruttare per diffondere ai ragazzi la cultura dello sport, i valori positivi etici e morali che torneranno loro utili per tutta la vita”.
UN ALBERO PER OGNI SQUADRA DELLA SCUOLA CALCIO
Parallelamente, è stato avviato un nuovo progetto dedicato ai bambini della scuola calcio. Ogni squadra pianterà un albero nell’impianto sportivo e se ne prenderà cura. “Dovranno irrigarlo, portarlo, se serve fertilizzarlo, sarà il loro albero al Gassino San Raffaele. I 2017 lo cureranno finché non arriveranno in prima squadra, quando io sarò con una canna da pesca in riva al mare” scherza il direttore generale.
CORSO DA ALLENATORE PER I GENITORI
L’altra novità riguarda i genitori: “Non serve tenerli fuori - spiega Uras - e non serve sgridarli, serve educarli. Abbiamo proposto ai genitori della scuola calcio, in modo del tutto volontario, di fare un vero e proprio corso da allenatore, sul modello il corso Uefa C: sei lezioni, al sabato mattina, su carte federali, arbitraggio, comunicazione efficace, metodologia, allenamento atletico, tecnico e tattico. Ce ne occuperemo io stesso, lo psicologo Alberto Fiasché, i nostri tecnici Andrea Gallelli e Marco Vianello, Luca Filograno, che allena a Caselle, e il professor Fabio Albertone per la parte atletica. Un’infarinatura giocosa, per quanto seria e professionale, per far capire quanto è difficile il ruolo degli allenatori. Criticare e giudicare sono parole da togliere dal nostro vocabolario, ma anche esprimersi sul lavoro altrui senza conoscerlo è impossibile. Meglio capire come lavorano gli allenatori, quante competenze e responsabilità hanno, che difficoltà affrontano, anche perché i genitori gli affidano i loro figli e devono saperne il più possibile”.
L’impatto è stato sorprendentemente positivo. “Pensavamo di avere una quindicina di iscritti, e invece sono 54, tanto che abbiamo dovuto fare due classi. A fine corso ci sarà un esame di teoria e gli allievi, chiamiamoli così, dovranno fare una tesi, ovvero la preparazione di un allenamento, che poi porteranno sul campo, ma non con la squadra del proprio figlio: vedremo come se la cavano con 10/15 bambini... Chi passa potrà partecipare come uditore alle riunioni tecniche e non pagherà l’ingresso al campo. Sono sicuro che, quando torneranno sugli spalti, si comporteranno bene”.
VINCERE NON È L’UNICA COSA CHE CONTA
Ancora una volta, la società rossoblù si distingue nel panorama regionale, tenendo fede al suo slogan: “Vincere è importante, ma non è l'unica cosa che conta”. È nel nostro DNA - conclude Piercesare Uras - cercare e trovare soluzioni alternative per eliminare stereotipi del calcio che fanno solo male al calcio, ovvero che è uno sport poco etico, poco sociale, improntato solo al risultato e propenso alla rissa. Per combattere questa percezione, che non è vera, non bastano i proclami ma bisogna fare cose concrete. Noi possiamo lavorare su tre stakeholder: atleti, istruttori e genitori. Il progetto che abbiamo chiamato “alleniamoci a capire” è rivolto proprio ai genitori, gli unici che finora non erano coinvolti nelle nostre iniziative. La prima lezione si terrà sabato prossimo, il corso proseguirà fino ad aprile e speriamo di portare tutti i nostri corsisti fino alla festa di giugno, dove li diplomeremo come genitori consapevoli”.
TORNEI - A Caselle va in scena il torneo per sole professioniste delle categorie Under 11, Under 10 e Under 9: ci sono Juventus, Nizza, Hellas Verona, Spezia, Parma, Genoa e tante altre. Da brividi la manifestazione che si giocherà tra Carmagnola (2012) e Torino, sul campo dello Spazio Talent Soccer (2011 e 2016): in campo una marea di dilettanti, le solite professioniste e tre straniere: i francesi del Carnoux e i rumeni di Arges Pitesti e Marcea Sport
La quarta edizione della Halloween Kup e la seconda edizione della Èlite Top Kup Pro, tutte concentrate nella stessa giornata di mercoledì 1° novembre. Tre impianti sportivi coinvolti, centinaia di giovani talenti in campo, un’informata di professioniste che assicura un livello di gioco altissimo. È la giornata di fuoco firmata BeKings, società di organizzazione eventi fondata da Giorgia Contu e Marco Mameli, che si avvale del fondamentale contributo di Aldo Bratti, Alessandro Bellin, Momo Hadiry e tanti altri. Sul sito www.bekings.it, si trovano i dettagli e i calendari dei tornei.
HALLOWEEN KUP
Torna, per la quarta stagione consecutiva, la Halloween Kup, un torneo “da brividi” riservato alle categorie Under 13, Under 12 e Under 8, che si giocherà in due impianti sportivi, a Carmagnola (2012) e Torino (2011 e 2016), nella casa dello Spazio Talent Soccer, in corso Appio Claudio 106.
Sarà, come sempre, un evento di alto livello tecnico, cui parteciperanno squadre in arrivo da tutta Italia. In Under 13 in lizza ci sono Sca Asti, Sparta Novara e Cuneo Olmo (girone A), Suno, Caselette e Pinerolo (girone B), Chisola, Accademia Casale e Carrara (girone C), Spazio Talent Soccer, Don Bosco Alessandria e Lascaris (girone D), Venaria, Cenisia e Borgaro Nobis (girone E); nella fase finale, cui accedono le migliori due, entreranno in scena Juventus, Rhodense, Pro Patria, Alessandria, Feralpisalò ed Enotria. Le partecipanti alla manifestazione riservata all’Under 12 sono Suno, PSG, Lascaris e Caselle (girone A), Sparta Novara, Infernotto, Accademia Casale e San Giacomo Chieri (girone B); prime e seconde di ciascun girone incroceranno i tacchetti con Feralpisalò, Pro Patria, Vado Ligure, Pro Sesto, Como, Alessandria, Siziano Lanterna e Lesmo. Infine, in Under 8 si divertiranno i ragazzi di Caselle, San Gallo Settimo, Charvensod, Cheraschese, Accademia Casale (girone A), Borgomanero, Cbs, Aosta 511, Sparta Novara e Salice, cui si aggiungeranno nel pomeriggio Juventus, Lesmo, Como, Cob 91, Renate, Pietra Ligure, Barbaiana e ben tre squadre straniere: i francesi del Carnoux e i rumeni di Arges Pitesti e Marcea Sport.
ÈLITE TOP KUP PRO
La seconda edizione della Èlite Top Kup Pro, riservata alle categorie Under 11, Under 10 e Under 9, si giocherà nell’impianto sportivo del Caselle. Anche qui il quadro delle partecipanti, tutte professioniste, è spettacolare. Partecipano con tutte e tre le annate l’immancabile Juventus, i francesi del Nizza, Hellas Verona, Albinoleffe Feralpisalò, a completare gli organici ci sono Como (2013 e 2015), Spezia (2013 e 2014), Parma (2014 e 2015), Genoa (2014 e 2015), Alessandria (2014). Le squadre sono suddivise in due quadrangolari per la fase eliminatoria, e in altri due quadrangolari, definite in base ai risultati del mattino, per la fase finale.
COMUNICATO UFFICIALE - Definiti anche i criteri di interscambio: nei gironi regionali si salvano le prime otto, retrocedono direttamente le ultime tre, altre tre squadre ai playoff con le seconde e le terze classificate dei gironi provinciali
Comincerà nel prossimo week end, tra sabato 4 e domenica 5 novembre, il campionato regionale Under 14, con i seguenti gironi. Le partite andranno avanti fino al 19 maggio. Definiti anche i gironi provinciali, a Torino ci saranno ben 4 raggruppamenti.
CAMPIONATO REGIONALE UNDER 14
CAMPIONATO PROVINCIALE UNDER 14
MECCANISMI DI SCAMBIO REGIONALE/PROVINCIALE
L’organico del campionato regionale Under 15 2024-2025 sarà composto da 70 squadre: le prime 8 classificate di ciascun girone (40 squadre in tutto); la prima classificata dei 13 gironi provinciali; le 17 che accederanno tramite i playoff.
Ai playoff parteciperanno le squadre 9ª, 10ª e 11ª classificata dei gironi regionali (quindi le ultime tre retrocedono direttamente nei provinciali) e le 2ª e 3ª classificate dei campionati provinciali. Le 26 squadre saranno suddivise in otto quadrangolari e tre triangolari di qualificazione, articolati su gare di andata e ritorno; al termine dei gironi le undici vincenti dei gironi, le cinque migliori seconde classificate dei quadrangolari e la migliore seconda classificata nei triangolari acquisiranno il diritto di partecipazione al campionato regionale Under 15 2024-2025.
FASE FINALE REGIONALE
Le prime tre classificate di ogni girone e la miglior quarta classificata accedono alla corsa per il titolo regionale. La prima fase della fase finale sarà organizzata in quadrangolari, con gare di sola andata: 1ªA, 2ªB, 2ªC, 3ªA nel girone 1; 1ªB, 2ªA, 3ªB, 3ªC nel girone 2; 1ªC, 1ªD, 2ªE, miglior 4ª nel girone 3; 1ªE, 2ªD, 3ªD, 3ªE nel girone 4. Passano ai quarti di finale le prime due di ogni girone, con partite secche fino alla finalissima
TORNEO - Venerdì 3 novembre si conosceranno gironi e calendari dell’evento invernale che coinvolge 16 società top con le 4 annate del settore giovanile. Dal 28 dicembre al 7 gennaio le partite che eleggeranno il successore del Chieri
Il Chieri ha vinto la Turin Football Winter Cup, mentre i successi delle singole categorie sono andati a Pinerolo Under 14, Sisport Under 15, Lascaris Under 16 e Nichelino Hesperia Under 17. Ora la seconda edizione del torneo invernale organizzato da Cristian Bellanova è alle porte: si giocherà dal 28 dicembre al 7 gennaio, giorno delle finali che saranno ospitate allo Juventus Training Center di Vinovo. La formula è la stessa: 16 partecipanti divise in quattro gironi da quattro squadre (con partite della fase eliminatoria nelle date 28, 29 e 30 dicembre, 2, 3 e 4 gennaio), quarti di finale il 5 gennaio, semifinali il 6 gennaio e finali, come detto, domenica 7 gennaio dalle 14 alle 17. I campi base sono gli impianti sportivi di Alpignano per l’Under 14, Lascaris per l’Under 15, Volpiano Pianese per l’Under 16 e Chisola per l’Under 17.
Il primo appuntamento con la seconda edizione è fissato per venerdì 3 novembre all’hotel Gallia di Pianezza, con il sorteggio di gironi e calendario. Le 16 società partecipanti sono divise in 4 fasce, in base alla classifica del SuperOscar: teste di serie Alpignano, Lascaris, Chisola e Pro Eureka; seconda fascia Lucento, Volpiano Pianese, Cbs e Vanchiglia; terza fascia Rosta, Mirafiori, Venaria e Nichelino Hesperia; quarta fascia Sisport, Spazio Talent Soccer, Rivarolese, Pinerolo e Cuneo Olmo.
L’EDIZIONE 2022/2023
È stato il Chieri a vincere la prima edizione della Turin Football Winter Cup, nella classifica generale per società, pur senza primeggiare in nessuna categoria. Le finali erano iniziate con la vittoria ai rigori del Pinerolo di Iaccarino contro il Lascaris allenato da Grungo, in Under 14. Nei tempi regolamentari, alla rete bianconera di Spina aveva risposto subito il Pinerolo con Calizia; dagli undici metri, Gaiotto aveva parato il primo rigore del Lascaris e Buraci segnato quello decisivo. In Under 15, alla Sisport di Bassaoule era bastato il gol del numero 10 Balbiano, con un assolo al quarto d’ora della ripresa, per superare il Chieri di Negro. Delusione anche per il Chieri Under 16, battuto in una finale spettacolare dal Lascaris di Maurizio Cocino, con il gol partita di Torti al 20' del primo tempo. Infine, in Under 17 il sorprendente Nichelino Hesperia di Elio Bert aveva fatto festa, dopo una finale equilibrata contro la Pro Eureka di Davin decisa dagli 11 metri, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari firmato da Marrese e Rebotti.
CONVOCAZIONI - Le selezioni del Piemonte e Valle d’Aosta si ritrovano a Villastellone, nel campo sportivo di corso Savona, per il secondo allenamento stagionale
RADUNO UNDER 15 - Martedì 24 ottobre ore 14.15
RADUNO UNDER 17 - Mercoledì 25 ottobre ore 14.15
RADUNO UNDER 19 - Giovedì 26 ottore ore 14.15
SOCIETA’ - L’ex presidente: “Tutto programmato, io continuo il lavoro che ho sempre svolto come presidente operativo, Claudio Bello assume la carica che di fatto già aveva. Siamo riusciti a portare la società fuori dalla bufera”
Novità, più di forma che di sostanza, a Chieri: Alberto Gusella lascia la presidenza a Claudio Bello, già main sponsor della società, e assume la carica di direttore generale e direttore sportivo, che di fatto già ricopriva.
È lo stesso Gusella a spiegare questo avvicendamento che, spiega, “era già deciso fin dall’inizio. Questa estate ci siamo trovati a gestire una situazione drammatica, dal punto di vista societario e anche sportivo, per cui mi è stato chiesto di assumere la carica di presidente operativo, come mi sono sempre definito, e di portare la società fuori dalla burrasca. Direi che ci siamo riusciti, anche in tempi più rapidi del previsto: abbiamo tutte le categorie, le squadre del settore giovanile giocano nei regionali e qualcuna si sta anche togliendo delle soddisfazioni, siamo più che competitivi in serie D e in Juniores nazionale. Non solo, tutte le squadre si allenano e giocano a Chieri, insomma chi prevedeva un fallimento è stato smentito dai fatti. Cose da fare ce ne sono ancora tantissime e per raggiungere il livello qualitativo che Chieri merita c’è ancora tanta strada da fare, ma almeno siamo partiti e abbiamo rimesso la società in bolla”.
Da qui la decisione del cambio di presidenza. “Abbiamo semplicemente deciso di anticipare - continua Gusella - un passaggio di consegne che era già programmato: io continuo a fare quello che faccio da questa estate, ovvero il direttore generale e il direttore sportivo, di concerto con Fabio Nisticò, Giorgio Cornelj, Francesco Marinaccio, Enrico Marzullo e tutti gli altri. E Claudio Bello, che ha sempre gestito la società dal punto di vista economico e ha la responsabilità dell’ultima parola su tutto, diventa giustamente il presidente, come di fatto è sempre stato”.
INTERVISTA - Il direttore sportivo rossonero fa il punto della situazione: “Il nostro splendido impianto sportivo è sempre pieno grazie alla sinergia con BeKings. La collaborazione con il Milan funziona, siamo andati a San Siro e Vismara, così facciamo crescere i nostri istruttori. Abbiamo uno staff di qualità, ora anche Malfatti ci sarà una mano e Virardi è il nuovo selezionatore della rappresentativa Under 16. È la base per migliorare anche le nostre squadre”
C’è tanta, tantissima carne al fuoco a Caselle. Non solo quella che griglia durante i tornei, per sfamare le centinaia di spettatori che riempiono l’impianto sportivo rossonero ormai tutti i week end. Quella presieduta da Nicandro Pertosa è una società in salute da tutti i punti di vista, che sta crescendo a vista d’occhio grazie alla passione e alla competenza di uno staff guidato dal direttore sportivo Fabrizio Capodici. Ex portiere professionista, attuale preparatore delle nazionali giovanili, Capodici si sta gettando anima e corpo nella nuova avventura: “Ormai sono qui a Caselle tutti i giorni o quasi, anche mia moglie Laura è completamente coinvolta in questo progetto. Il lavoro non mi spaventa, non mi ha mai spaventato, e quando ci sono risultati concreti che lo accompagnano, allora diventa anche un piacere”.
Fabrizio, partiamo dai tornei. Ormai il vostro impianto sportivo è sempre pieno.
“Un impianto sportivo vivo e vissuto è presupposto essenziale per far funzionare una società, da tutti i punti di vista. C’è l’aspetto economico che è fondamentale, perché ormai le società vanno gestite come vere e proprie imprese, e senza introiti non vai da nessuna parte. E poi c’è un aspetto tecnico: ai nostri tesserati offriamo un ambiente stimolante, internazionale, con cui confrontarsi. Arrivano squadre da tutto il mondo e tante, tantissime professioniste. È uno stimolo, i nostri ragazzi non giocano solo con le società limitrofe, ma si confrontano continuamente con realtà internazionali. Una società che funziona richiama famiglie e giocatori, siamo consapevoli che dobbiamo migliorare ancora molto nei numeri e nella qualità delle nostre squadre, anche questi tornei sono un modo per farlo. Devo ringraziare gli amici di BeKings, insieme a loro stiamo facendo un lavoro eccezionale”.
Spiegaci questa collaborazione.
“Giorgia Contu, Marco Mameli, Aldo Bratti e tutto lo staff di BeKings sono professionisti nell’organizzazione di eventi e tornei, gestiscono tutti gli aspetti dentro e fuori dal campo. Abbiamo fatto con loro un accordo, in virtù del quale utilizzano il nostro impianto sportivo per tanti dei loro eventi, con reciproca soddisfazione. D’altro canto, non sono tante le società che possono vantare quattro campi a 11, di cui uno in erba sintetica, tribuna coperta e una zona bar e ristorazione in grado di gestire centinaia di persone, a due passi dall’aeroporto e quindi ottimamente collegata con le strade. L’impianto sportivo è un nostro vanto, è un nostro dovere utilizzarlo al meglio”.
Non solo tornei, comunque. Da quest’anno il Caselle è diventato Milan Academy.
“Facile, siamo uniti dai colori rossoneri. Scherzi a parte, per noi è un passaggio molto importante perché uniamo la crescita della società a un marchio di valore internazionale come quello del Milan. Siamo già stati a San Siro con i nostri ragazzi per la partita con il Torino e ci torneremo presto. I nostri istruttori sono già andati a Vismara per uno stage e i tecnici del Milan sono venuti due volte da noi, con la presenza di Danilo Tedoldi, supervisore delle Milan Academy in Italia, e Massimiliano Caniato, responsabile dell’area portieri. Non è una collaborazione di facciata, ma serve a migliorare i nostri istruttori, che di conseguenza possano far crescere i nostri tesserati. Ne approfitto per ringraziare, ancora una volta, il Milan per la fiducia che ci ha accordato”.
Anche la società è in evoluzione continua. È di questi giorni la notizia dell’arrivo, come consulente tecnico di Attila Malfatti: due stagioni fa ha allenato l’Under 17 del Torino e aveva già allenato nelle giovanili della Juventus per ben 14 anni, ma ha un’esperienza internazionale pazzesca: vice di Carrera allo Spartak Mosca, allenatore nel club slovacco dello Zilina, poi ancora vice di Tramezzani all’Hajduk Spalato…
“Sì, cerchiamo di migliorare lo staff giorno dopo giorno, sfruttando occasioni e conoscenze. Sono molto orgoglioso, a questo proposito, che Attila Malfatti abbia accettato la mia proposta e sia venuto a darci una mano come consulente tecnico. La sua preparazione e la sua esperienza sono un valore aggiunto per i nostri tecnici e per i nostri giocatori, e così sarà almeno finché non lo chiameranno di nuovo dalla serie A o da qualche società in giro per il mondo. E sono molto orgoglioso anche della nomina di Roberto Virardi, nostro responsabile del settore giovanile e della scuola calcio, come selezionatore della Rappresentativa regionale Under 16, altra conferma della qualità del nostro staff”.
Ultima domanda. Il punto della situazione sulle squadre.
“Stiamo facendo fatica con le squadre regionali, Under 17 e Under 16, come è normale che sia nel passaggio dal campionato provinciale a un contesto più competitivo. L’obiettivo rimane quello della salvezza, possiamo raggiungerlo in entrambe le categorie con il lavoro. Stiamo andando meglio con l’Under 15, dove abbiamo collezionato tre vittorie su quattro partite nel girone provinciale di Torino. Tutto nella norma, ripeto, il nostro percorso societario è solo all’inizio e per costruire ci vuole del tempo. Quanto alla scuola calcio, lì stiamo andando bene, abbiamo tanti gruppi competitivi e ci stiamo togliendo delle soddisfazioni. Il nostro è un progetto pluriennale, tutte le migliorie che stiamo apportando porteranno i loro risultati, ma sappiamo che ci vorrà del tempo”.