CHISOLA-ATLETICO TORINO 1-1
RETI: pt 6’ Tufano rig. (A); st 39’ Artuso (C)
CHISOLA (4-3-3): Bellardone 6; De Simone 6, Ricciuti 6, Bolla 6, Romagnoli 7; Peyronel 6, Chaid 6.5, Macripò 6; Ollio 6, Artuso 6.5, Ierardi 6 ( 27’ st Domard 6). A disp. Conterno, Facelli, Pullara, Di Cicco, Balistrieri, Moretti. All. Locandro
ATLETICO TORINO(4-1-4-1): Comisso 6.5; Graziani 6, Pappalardo 6.5, Mankiewicz 6, De Bianchi 6; Morando 6; Trisolino 6 (16 st Trussardi 5.5), Tufano 7, Celia 6.5, Serra 6.5; Lucca 5.5. A disp. Mucciglio, Ciccone, Macri, Tuttolomondo, Trisolino, Morali. All. Malagrinò
Parte con un pareggio l’avventura di Locandro sulla panchina del Chisola Allievi, pari che però difficilmente può accontentare entrambi gli allenatori, sul piano del gioco maggior giro palla per i padroni di casa mentre la formazione guidata da Malagrinò sfrutta meglio le ripartenze.
Pronti via ed è subito fallo di mano in area del Chisola, l’arbitro non ha dubbi: rigore netto. Tufano si presenta sul dischetto e con freddezza spiazza Bellardone portando così in vantaggio l’Atletico Torino. Pochi minuti dopo e la formazione di casa prova subito a reagire con una punizione di Chaid deviata in corner da Comisso che pochi istanti dopo ipnotizza Ollio da ottima posizione. L’Atletico sfrutta molto le fasce ed infatti al 18’ da una cavalcata di Graziani parte un cross basso, Lucca però spreca tutto. Il Chisola torna a macinare gioco e a far correre il pallone ed infatti Ollio mira lo specchio ma il pallone finisce a fil di palo.
Inizia la ripresa, giusto il tempo di battere il calcio d’inizio che l’Atletico si porta in avanti, la miglior occasione viene tuttavia da corner, palla dentro, nessuno pulisce l’area, si fionda Pappalardo che a botta sicura manda alto. Passano i minuti ed il baricentro della squadra di Malagrinò si abbassa, il Chisola prende campo, ma azioni degne di nota dei padroni di casa ce ne sono poche. Nonostante il dominio territoriale, stentano ad arrivare nell’area avversaria: da segnalare unicamente una conclusione alta di poco di Ierardi poco prima delle sua uscita dal campo.
Al minuto 34 si scatena il finimondo: in tribuna volano parole grosse, si accende la miccia e parte una rissa clamorosa. L’arbitro è costretto a fermare la gara per 6’ a causa di un’uscita dal campo del guardalinee di casa divenuto poi protagonista in negativo. Necessario l’intervento di una pattuglia dei carabinieri per placare gli animi violenti. Davvero un episodio poco edificante, che ha coinvolto i sostenitori delle due squadre, ma dal quale escono a testa alta i giocatori ed i loro allenatori, il cui comportamento prima e dopo il fattaccio è stato estremamente corretto. Evidentemente i due mister stanno lavorando bene non solo sotto il profilo calcistico, ma anche sotto quello sportivo e comportamentale.
Riprende la gara e con l’Atletico all’estremo delle forze, il Chisola si fionda in avanti: parte un traversone sul quale Artuso si fa trovare pronto ed è 1-1 al 39’. Pochi minuti dopo al 43’ pasticcio difensivo dei giovani di Malagrinò, Artuso da una buona posizione con la porta sguarnita tenta il tiro ma sfiora solo il palo. Termina quindi in pareggio la seconda giornata di campionato tra queste due squadre, un pareggio che sotto il punto di vista del gioco e della qualità espressa toglie qualcosa a mister Locandro ma che premia la voglia e la compattezza di Malagrinò.
A fine gara i commenti dei due allenatori. Alessandro Malagrinò ha detto: “Esprimo profonda amarezza per quanto accaduto fuori dal campo, sicuramente abbiamo dato il cattivo esempio, anche se noi dell’Atletico non abbiamo grosse colpe; probabilmente avremmo vinto senza questa interruzione, oppure potevamo ritirarci e vincere a tavolino, ma a me piace vincere sul campo. Comunque bravi i miei ragazzi”. L’allenatore di casa, invece, Alessandro Locandro: “Quello che è successo fuori dal campo non fa parte del calcio ma è il brutto del calcio stesso e non lo voglio commentare. Per quanto riguarda la partita posso solo dire che sarebbe stato un peccato uscire sconfitti, anche se abbiamo sofferto la loro fisicità.”