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Domenica, 20 Novembre 2016 20:12

Allievi regionali - Il girone A è surreale. Cinque pretendenti al titolo e diverse mine vaganti

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PRESENTAZIONE SQUADRE - Ad una settimana dall'inizio del campionato regionale, andiamo a conoscere meglio le 40 squadre + una (LG Trino fuori classifica) che si sfideranno nei 4 gironi per accedere alle fasi finali. Ne passano solo 2 su 10 per ogni gruppo e nel primo girone il pronostico è difficilissimo: sono almeno cinque le squadre costruite per vincere, ma le altre non hanno certo intenzione di stare a guardare

 

ALPIGNANO
Fino ai sorteggi dei gironi l’Alpignano era sicuramente una delle squadre favorite al titolo regionale. Per il calcio espresso al SuperOscar vinto in finale con la Cbs e nel girone provinciale; per la maturità raggiunta dai suoi giocatori, con un Donegà in continua crescita, e per l’esperienza del suo allenatore, fresco finalista regionale con l’annata 2001. Tutto questo si complica dopo che la squadra di Giorgio Cornelj è stata inserita nel girone A: il girone più tosto dove almeno cinque squadre lotteranno per i primi due posti. Insomma, superare il girone farebbe tornare la voglia di chiamare l’Alpignano favorita, ma guardando le altre squadre del raggruppamento viene difficile farlo ora. Ma se davvero si vuole arrivare fino in fondo, prima o poi, bisogna batterle tutte.

RIVAROLESE
Al suo primo anno con gli Allievi, Fabrizio Gallo si era posto con società e squadra due obiettivi: fare bene al Grande Slam e provare la qualificazione regionale. Ebbene, vinto il torneo di fine agosto, i suoi ragazzi sono riusciti a centrare la qualificazione al campionato regionale attraverso lo spareggio – vinto con la Monregale – dopo il terzo posto nel girone di Aosta. Per la squadra di Gallo è un esordio in questo palcoscenico e sicuramente non sarà facile visto il livello delle avversarie ma, parole del mister, “sarà durissima, ma per noi saranno importanti non tanto le vittorie ma il miglioramento dei singoli e della squadra per il futuro in ottica Juniores e Prima squadra”. E certamente questo girone stimola la crescita dei ragazzi.

BORGARO
Un’altra pretendete al passaggio del turno ed ovviamente alla vittoria finale è il Borgaro. Gianni Iuliano ci ha già provato due volte con lo Sporting Cenisia con il quale ha conquistato le fasi finali per due anni consecutivi e di violette in gialloblù c’è qualcosa di più di un ricordo. Questo Borgaro ha molto del suo allenatore e per questo somiglia allo Sporting, poi se aggiungi un finalizzatore come Cappetta – che forse prima mancava – e gli innesti di dicembre prelevati da Chieri – i vari Gigliotti, Guelfo, Calabrese e D’Ambrosio – il Borgaro diventa una corazzata ancora più temibile. Dopo aver stravinto il girone C provinciale, dove però mancava un vero avversario, ecco la prova del 9: superare questo scoglio vorrebbe dire tantissimo.

LA BIELLESE
Quando in estate Davide Ariezzo si era seduto sulla panchina dei 2000 – in origine era destinato ai 2001 – aveva il compito di risollevare un gruppo forte, “singolarmente e tecnicamente non inferiore a molte squadre, ma che doveva tornare ad essere un gruppo coeso, una squadra a tutti gli effetti” parole del mister. Le grandi capacità del tecnico bianconero hanno sicuramente fatto in modo che la squadra lavorasse in questa direzione e dopo aver stravinto il girone con sole vittorie, ecco l’esame di maturità: l’incredibile girone A. I bianconeri hanno sicuramente le carte in regola per fare bene ma dovranno dimostrare maggior continuità rispetto agli anni scorsi quando, dopo ottimi inizi, si sono persi per strada.

PROSETTIMO EUREKA
Per la squadra di Fabio Isaia vale lo stesso discorso di altre. E’ sicuramente una squadra da fasi finali, ma in questo girone ogni previsione è difficile. La compagine di Settimo accede ai Regionali dopo un girone ben giocato: dieci vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta. I due pareggi negli scontri diretti hanno fatto arrivare la ProSettimo alle spalle del Vanchiglia e davanti al Lucento, poi uscito contro l’Alicese. Nell’estate Isaia ha ereditato da Pitton un gruppo forte che per due anni ha sfiorato la finale e, se ha perso alcune pedine importanti come Vero o Cappetta, ha saputo subito rimpiazzarle. Tra i pali è arrivato Bertino, ex Borgaro e Volpiano, mentre davanti c’è Taurisano, giocatore diverso dal bomber oggi a Borgaro ma che sa essere decisivo.

BORGOSESIA
Per il secondo anno consecutivo il Borgosesia accede alla fase regionale seppur con un allenatore diverso. Il posto lasciato libero da Gennaro Lampariello è stato infatti occupato da Nicolò Cibrandi che ha avuto la bravura di tenere la squadra al vertice del girone biellese. Qualificati infatti come seconda forza dietro ai bianconeri di Ariezzo, i granata hanno avuto però la sfortuna di trovare nel girone regionale i rivali biellesi (contro cui hanno perso 4-0 ad ottobre) ed inoltre esattamente come un anno fa un girone tostissimo. L’anno scorso c’erano Alpignano, Sparta Novara, Suno e Banchette tra le altre; quest’anno non è andata molto meglio, ma i presupposti per non sfigurare ci sono tutti, la concentrazione però dev’essere al massimo.

VOLPIANO
Un’altra corazzata arriva dal girone di Ivrea. Il Volpiano di Ciccio Vogliotti ha dominato il provinciale di qualificazione vincendo 10 partite su 10, spazzando via ogni dubbio estivo dopo aver dovuto ricostruire la squadra anche un po’ a fatica. Il Regionale è un’altra cosa: l’anno scorso aveva dominato il suo girone contro le aspettative della vigilia, ma quest’anno la musica pare un’altra. Alpignano, Borgaro, La Biellese e ProSettimo Eureka sono pronte a darsi battaglia, se anche le Volpi scenderanno in campo “affamate” allora ci divertiremo un mondo. Siamo sicuri che Vogliotti saprà come affrontare al meglio un girone di tutto rispetto.

ORIONE VALLETTE
Neanche il tempo di festeggiare una meritata qualificazione che subito arriva la botta di essere inseriti nel girone di ferro. La squadra allenata da Antonio Cuzzilla ha conquistato il diritto di giocarsi i Regionali dopo lo spareggio vinto sulla Nicese: vittoria in trasferta per 2-1 e in casa 2-0. Arrivata terza nel gruppo C insieme a Cenisia e Cit Turin, è andata avanti in virtù degli scontri diretti, o meglio della differenza reti negli scontri diretti. C’è da dire però che nella prima di campionato aveva sconfitto per 2-1 l’Ivest che si sarebbe classificata seconda, partita poi persa a tavolino per una squalifica ignorata. Passaggio del turno meritato, quindi, ma come potrà difendersi in questo temibile girone? Sicuramente farà tantissima esperienza.

ALICESE
L’Alicese si presenta ai Regionali dopo un quarto posto nel girone di Vercelli diventato poi terzo in virtù della squalifica che è stata inflitta all’LG Trino. La squadra di Giumento, però, ha stupito tutti superando nel doppio confronto dello spareggio il Lucento di Casciani. Fondamentale in tal senso è stata la vittoria di Alice Castello (3-1) che ha reso vano il successo dei torinesi in corso Lombardia per 2-1. L’Alicese dunque ripropone il copione dell’anno scorso quando era stato il Bra ad impedire al Lucento il passaggio ai Regionali, però occhio perché quel Bra aveva poi faticato parecchio. Quindi è giusto godersi una stupenda e meritata qualificazione, ma è altrettanto importante calarsi nella realtà del girone A regionale.

JUVENTUS DOMO
La compagine di Domodossola è riuscita a prendersi quello che un anno fa aveva solamente sfiorato. Nella passata stagione era infatti stata sconfitta dal Venaria di Naretto allo spareggio (0-0 all’andata, 3-0 a Venaria) ed ironia della sorte al Venaria quest’anno è stato fatale proprio lo spareggio. Contro chi? Contro quel Gozzano che la Juve Domo si è messa alle spalle nel girone del Vco. Girone vinto dall’Accademia J. Borgomanero seguita a ruota dai ragazzi di Cesare Balducci che sono riusciti questa volta ad evitare lo spareggio fra terze. Dopo la delusione della passata stagione, però, la Juve Domo si era rialzata arrivando fino in fondo al Provinciale e alzando la Coppa Piemonte dopo la finale vinta con l’Orizzonti United. Quest’anno vincere sarà più dura, ma nel calcio mai dire mai.

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