Martedì, 26 Novembre 2024
Lunedì, 18 Luglio 2016 14:59

Alessio Cappetta, il bomber che si ispira a Van Basten: “Colpisco le difese avversarie in velocità”

Scritto da redazione

INTERVISTA - Chivasso, Juventus e Pro Settimo Eureka le squadre del centravanti classe 2000, che non può dimenticare un gran gol al Barcellona e sogna un futuro nel professionismo. “Nicolò Vero è un amico, Moise Kean il più forte”

Presentati: nome e cognome, data di nascita, squadra in cui giochi, la tua carriera.
“Sono Alessio Cappetta, nato il 22 marzo 2000, gioco nella Pro Settimo Eureka. Ho iniziato a giocare nel Chivasso all’eta di 6 anni, solo negli ultimi tre anni avevo segnato 289 gol, poi a dicembre 2012 sono stato preso dalla Juventus, dove ho giocato per quasi due stagioni segnando 69 gol. A 14 anni sono andato in prestito alla Pro Settimo Eureka”.

In che ruolo giochi?

“Gioco attaccante centrale che svaria su tutto il fronte d'attacco”.

Quanti gol hai già fatto in questa stagione?

“In questa stagione ho fatto circa 50 gol”.

La tua squadra del cuore?

“Milan”.

Il giocatore a cui ti ispiri?

“Mi ispiro a Van Basten”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo da calcio?

“Il mio punto di forza è colpire le difese avversarie in velocità”.

In cosa, invece, devi migliorare?

“Devo migliorare il sinistro”.

Datti un voto da 1 a 10 per ognuna delle seguenti caratteristiche, e non fare il modesto...
Tiro: 9
Passaggio: 9
Colpo di testa: 8
Contrasto: 9
Tackle: 9
Senso del gol: 10
Velocità: 10
Dribbling: 9
Forza: 9
Acrobazia: 9

Qual è stata la miglior partita della tua carriera? Perché?
“La mia miglior partita è stata contro il Barcellona in un torneo a Madrid con la Juve, una partita molto combattuta dove segnai il 2-0 con un gran tiro da fuori area. A fine gara ricevetti i complimenti dai dirigenti del Barcellona”.

Qual è stata invece la peggior partita della tua carriera? Perché?
“Contro l'Atletico Torino nella semifinale regionale dello scorso anno, sbagliai un gol all'ultimo minuto e perdemmo poi ai calci di rigore”.

L'allenatore a cui sei più legato? Perché? Cosa ti ha insegnato?
“Fabrizio Cavallo, nei primi tre anni al Chivasso mi ha insegnati il calcio e i valori dello spogliatoio e del gruppo”.

Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio?
“Il compagno cui sono più legato è Nicolo Vero, sia dentro che fuori dal campo. Abbiamo affrontato tante battaglie sia nella Juve che nella Pro Settimo Eureka e abbiamo fatto tanti provini insieme”.

Il giocatore più forte con/contro cui hai giocato?
“Il più forte con cui ho giocato è Moise Kean nella Juventus”.

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio, in questa stagione e in prospettiva?
“Il mio obiettivo è di giocare in una professionistica. Ho fatto diversi provini, vediamo cosa succederà”

Se segnassi in una finale, a chi dedicheresti il gol?
“Ai miei genitori che mi hanno sostenuto sempre e ovunque ho giocato, senza mai mancare a una partita e senza mai smettere di incitarmi o darmi una pacca sulla spalla quando sbagliavo. Sono stati e saranno i miei punti di forza nella vita, sempre”.

Usciamo dal campo: che passioni hai oltre il calcio?
“Ho diverse passioni, non una precisa, devo dire però che tengo tanto all'amicizia e credo molto nei suoi valori”.

Se non sfondi nel mondo del calcio, cosa vorresti fare da grande?
“Non so di preciso, perché il mio primo obbiettivo rimane il calcio. Di sicuro voglio proseguire la scuola e come minimo diplomarmi, poi si vedrà”.

Ultima modifica il Lunedì, 18 Luglio 2016 15:23

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