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Giovedì, 11 Dicembre 2014 16:16

Polemica - Enzo Grosso può allenare i Giovanissimi del Venaria?

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Facciamo un po' di chiarezza. Grosso non ha il patentino Uefa B, per questo il Venaria ha chiesto la deroga al Settore Tecnico per fargli allenare i 2000, "nel pieno rispetto delle regole e dei colleghi", specifica l'allenatore. Sebastiano Filardo, presidente dell'Aiac di Torino: "Vero, regole rispettate. Io contrario alle deroghe in generale, ma in caso di irregolarità non servono parole, ma denunce".

Niente massimi sistemi, la domanda è: Enzo Grosso può allenare i Giovanissimi del Venaria? Supposizioni, proteste, tante parole e qualche scempiaggine. Sull'argomento, in questa settimana, si è detto e sentito di tutto, tanto che occorre fare un po' di chiarezza. Regole alla mano e microfono ai diretti interessati.
Premessa, per i (pochi) non informati: il Venaria ha deciso di esonerare l'allenatore dei Giovanissimi regionali 2000 Paolo Petrucci, al suo posto ha scelto una soluzione interna, affidando la squadra al responsabile della Scuola calcio, Enzo Grosso. Che ha il patentino Coni-Figc, ma non il patentino Uefa B.

ENZO GROSSO: "MASSIMO RISPETTO DELLE REGOLE E DEI COLLEGHI"
"Abbiamo fatto le cose nel modo giusto, nel rispetto delle regole e dei colleghi". E' amareggiato Enzo Grosso, "ho sentito troppe parole e qualche cattiveria, adesso voglio dire la mia, con tranquillità e senza polemiche". 
Allora, Enzo, qual è il problema? "Il problema è che io ho il Coni-Figc, per istruttore di Scuola calcio, ma non ho il patentino Uefa B, quello che serve per allenare nei regionali. Io ho fatto tanti anni di Scuola calcio, nel Settore giovanile ho allenato solo quattro stagioni, due al Lucento quando non c'era l'obbligo, così come una alla J Stars, mentre il secondo anno alla J Stars l'ho fatto con deroga. Il fatto è che io qui a Venaria non alleno, ho la responsabilità della Scuola calcio. Poi è successa una cosa improvvisa, hanno deciso di cambiare l'allenatore dei Giovanissimi - e sottolineo che mi dispiace per Paolo (Petrucci, ndr) - la società mi ha chiesto di portare il gruppo 2000 fino al termine della stagione".
E da qui si è sollevato il polverone... "In realtà non c'è nessun problema, perché noi conosciamo le regole e le abbiamo rispettate. Sul Comunicato numero 1 c'è scritto che le società devono nominare allenatori tesserati per le categorie regionali ma, in caso di comprovata necessità, possono chiedere una deroga e, se concessa, nominare un allenatore con il Coni-Figc. Abbiamo chiesto l'avvallo alla Federazione e all'Aiac, Bacchetta ci ha già risposto allegando il fax che ha mandato al Settore Tecnico, l'ultima parola spetta a loro".
E nel frattempo non sei andato in panchina. "Ovviamente no, se no sarei stato passibile di squalifica (in panchina è andato Cristian Zullo, ndr). Ma il discorso è un altro, mi ha dato un po' fastidio il vespaio di parole inutili che è venuto fuori". 
Invidia? Cattiveria? Come mai tutto questo "casino"? "Non so... Io ho assoluto rispetto dei colleghi e delle regole, infatti abbiamo pienamente rispettato quanto scritto sul Comunicato numero 1, mentre sappiamo tutti che non sono pochi i casi in cui le regole non sono rispettate. E ripeto e ribadisco, il mio ruolo è responsabile della Scuola calcio, se prenderò la panchina dei Giovanissimi è per fare un favore alla società".  
Ultima domanda. Ma prendere sto benedetto tesserino Uefa B? "E' vero, devo farlo. Finora ho rimandato più che altro per problemi di tempo, ma farò quanto prima il corso per evitare situazioni del genere e soprattutto per cultura e crescita personale".

LE REGOLE: CE LE SPIEGA SEBASTIANO FILARDO
Le regole dunque. Ce le spiega Sebastiano Filardo, presidente dell'Aiac di Torino: "Le regole sono chiare, basta leggere il Comunicato numero 1. Per allenare nei regionali, da quest'anno, serve il patentino Uefa B. L'eventuale deroga la può concedere solo il Settore Tecnico nazionale, l'Aiac regionale e la Lega Nazionale Dilettanti hanno solo potere consultivo. Poi, nel caso specifico, il presidente Bacchetta è anche uno dei vicepresidenti del Settore Tecnico. Io ho parlato con Balluardo (responsabile del Settore giovanile del Venaria, ndr), ci siamo confrontati: c'è una procedura da rispettare, la società la sta rispettando, come è giusto che sia, perché sono persone capaci e competenti e non si mettono certo nelle condizioni di prendersi un deferimento. In questi giorni mi hanno telefonato mille persone, ma i fatti parlano chiaro: finora Enzo Grosso non è andato in panchina. Se e quando la società avrà i titoli per mandarlo, lo farà".
Ma qual è la tua opinione? "Non parlo del caso specifico, perché è competenza dell'Aiac regionale, se non per dire che Grosso è una persona competente, lo inviterò a iscriversi al prossimo corso Uefa B perché abbiamo bisogno di gente capace come lui".
Facciamo un discorso generale, allora. "Personalmente sono contrario alle deroghe, a tutte le deroghe, anche se viviamo in uno stato di deroghe e condoni... Quindi ovviamente sono contrario anche a questa deroga, ma ovviamente mi adeguerò alle direttive del Settore Tecnico. In generale, eliminerei il sistema delle deroghe".
Tanti allenatori allenano senza averne i titoli, si dice ogni volta che nasce un caso del genere. "L'anno scorso questo Consiglio, a fronte di denunce, ha fatto 7 provvedimenti verso allenatori senza titolo. Ma noi non siamo un organo di polizia, serve la denuncia di un associato. Non parole al vento, ma bisogna prendersi la responsabilità di fare una denuncia, poi questo Consiglio è attento, presente sul territorio e non ha certo timore di far partire i deferimenti tramite il procuratore sportivo. Anche così si cambia il sistema, uscendo dall'omertà".
Mancanza di titoli o doppio tesseramento, sono tanti i casi di possibili irregolarità. "Sì, ma su questo vorrei lanciare la nostra prossima "battaglia", ci stiamo già confrontando con altri comitati Aiac. Vogliamo una finestra in cui gli allenatori esonerati possano tesserarsi nuovamente, un po' come funziona per i giocatori. Ormai, in troppi casi, gli allenatori che non entrano ai regionali vengono mandati via a ottobre, soprattutto se non c'è un accordo economico scritto, anche se sarebbe previsto. E' un problema da affrontare, per evitare che gli allenatori rimangano fuori dai giochi per la maggior parte della stagione".

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