Borgaro T.se, 15 febbraio 2015
Campionato Regionale - Giovanissimi 2000 - Girone C - Giornata 9
BORGARO-JUVE DOMO 5-1
RETI: pt 19' Cella (B); st 13' Pesce (J), 14', 30' , 35' e 36' S. Airola (B)
BORGARO: Bertino, Perez, Ballani, Sanfilippo, Cella, Barbiso, Strenuo, A. Airola, Zammataro, S. Airola, Sacco (32’ st Massa). A disp. Serra, Ciraso, Di Carlo, Mirabella, Quaglia. All. Beltrani
JUVE DOMO: Cantadore, Dhanili, Giani, Tiboni, Bossalini, Righetti, Akthiankin, Bottari (1’ st Pesce), Bozzo, Piola, Mangiola (28’ st Silvi). A disp. Pavesi, Possa. All. Chilò
NOTE: ammoniti Dhanili (J), Sacco e A. Airola (B)
Entrambe le compagini si presentano all’appuntamento con la nona giornata dopo lo 0 a 0 dell’ultimo turno; i padroni di casa hanno maturato un punto a Novara con lo Sparta, mentre la Juve Domo tra le mura amiche con il Caselle di Paolo Brando. Tra le due squadre ci sono 3 punti di differenza con il Borgaro a 12 e gli ospiti a quota 9.
I ragazzi di Beltrani partono con il piede sull’acceleratore e dopo qualche disimpegno – seppur in affanno – della difesa ospite, al 19’ trovano il gol che rompe gli equilibri. Sugli sviluppi di un corner Perez riesce a deviare di testa sotto porta dove arriva puntualissimo Cella che da due passi fa 1-0. Per il numero 5 in maglia gialloblù è il secondo gol regionale. Qualche minuto più tardi il Borgaro sfiora il raddoppio ma il bolide calciato da Airola si stampa sulla traversa a Cantadore battuto. Gli ospiti continuano a restare compatti cercando il momento giusto di ripartire e, nonostante la forte pressione della squadra di Beltrani, restano in partita per quasi tutto il corso della stessa. Nella prima frazione di gara fioccano gli angoli per il Borgaro, ma sul finire del tempo la Juve Domo prova ad affacciarsi nella metà campo avversaria creando qualche grattacapo a Perez e compagni. A cavallo dell’intervallo i ragazzi di Chilò hanno preso coraggio e questo si vede anche ad inizio ripresa quando, dopo aver subito due ripartenze non finalizzate dal Borgaro, chiamano Bertino all’intervento. Prima, al minuto 8, quando l’estremo difensore di casa è obbligato all’uscita bassa per evitare grandi problemi, poi, al 12’, con una punizione dal limite di Akthiankin che spara un bolide sotto la traversa ben neutralizzato dal numero 1. Gli ospiti hanno alzato il baricentro e sul piano del gioco si stanno rendendo protagonisti. Proprio sugli sviluppi del calcio d’angolo guadagnato da Akthiankin, si crea una mischia in area alla quale Pesce mette fine scaraventando la palla in rete. Il neo entrato della Juve Domo fa 1-1 al 13’ del secondo tempo. Adesso Beltrani chiede ai suoi una reazione perché, seppur il Borgaro abbia dimostrato qualcosina di più, gli ospiti sono stati bravi a difendersi e poi colpire cambiando completamente l’inerzia della gara.
Passa appena un minuto, però, ed ha inizio il Samuele Airola show. Il numero 10 al 14’ ha già riportato i suoi in vantaggio con un perfetto diagonale che conclude una veloce ripartenza. La Juventus Domo accusa il colpo ed Airola ne approfitta. Alla mezz’ora la retroguardia ospite si lascia trovare impreparata e commette un errore di disattenzione quando sempre Airola sfugge alle loro spalle ricevendo una palla dalla mediana e con un pregevole pallonetto la spedisce in fondo al sacco per il 3-1. Ormai la pratica sembra archiviata, ma il dieci è scatenato ed ha ancora due cartucce da sparare. Al 35’ fa tripletta sugli sviluppi di un contropiede con gli ospiti tutti in avanti per cercare di raddrizzare una partita ormai storta, e al primo di recupero si ripete in un’azione fotocopia. Il risultato finale dice 5-1 in favore del Borgaro ma, nonostante la vittoria sia meritata, il punteggio è troppo pesante per una Juve Domo che è rimasta in partita fino a 2’ dal termine.
In virtù della sua personale quadripletta Samuele Airola si porta il pallone a casa (che però dovrà restituire in settimana ad allenamento) e il suo Borgaro sale a 15 punti, confermandosi seconda forza del girone C dietro alla Junior Biellese. La squadra di Chilò, invece, resta a quota 9 ma sul piano del gioco non tutto è andato male.
