Dopo la tempesta settimese di domenica, arriva la quiete del lunedì. Il direttore sportivo della Pro Settimo Miele si sofferma in modo sereno su quanto accaduto durante, e soprattutto dopo, il derby contro il Settimo:
“Non ho intenzione di polemizzare, e non sono solito commentare. Posso dire che ho guardato la partita con estrema serenità ed è stata una gara maschia come era normale che fosse. Ho visto migliaia di partite più violente di questa e arbitrate peggio di questa. Anzi, mi è sembrato che il direttore di gara fosse sereno, tranquillo e che sia stato imparziale nella gestione della partita. Io solo a fine gara sono venuto a sapere della parentela dell’arbitro con un nostro giocatore, ma questo non ha cambiato la mia valutazione sulla sua direzione. Ritengo eccessive le reazioni scaturite al termine del derby, e per me sono solo chiacchiere da bar. Nella giornata di domenica ho ricevuto tante telefonate e ho letto molte frasi censurabili sui social network. La gente può anche non crederci ma io davvero non sapevo nulla di questa designazione, e non c’erano neanche gli estremi per ipotizzarlo vista la buona direzione. Io però vado avanti, lascio perdere e faccio passare i giorni, solo così le polemiche si sgonfieranno. Sono in linea con quanto dichiarato da Stefano Ambrosini: se non credi nella buona fede dell’arbitro allora è inutile giocare a calcio”.