SOCIETA’ E PANCHINE - Con la nuova stagione, verrà ufficializzata l’affiliazione alle Academy Juventus e inizieranno i lavori di restyling dell’impianto sportivo. Capitolo allenatori: novità alla guida di Under 19, Under 17 e Under 16, confermati Giovanni Venere, che sale in Under 15 e Giovanni Carbone, che riparte dall’Under 14
Quante novità alla Cbs che, con l'inizio della nuova stagione sportiva, saluterà l’affiliazione con il Milan (ma non i colori rossonero, ormai identitari) ed entrerà nella galassia della Academy Juventus. La notizia, che verrà annunciata ufficialmente il 1 luglio, sarà accompagnata da altrettanto importanti interventi di restyling nell'impiantistica sportiva: anche questo progetto, in attesa degli ultimi passaggi burocratici, sarà reso pubblico nei prossimi giorni.
Nel frattempo, la Cbs ha definito lo staff tecnico del settore giovanile, che sarà gestito dal nuovo responsabile dell’area tecnica e sportiva, Pasquale Blandi, e dal confermatissimo responsabile delle giovanili, Michele Caposeo. Anche qui le novità non mancano, dovute alla promozione sulla panchina della Prima squadra di Miles Renzi (in questa stagione all’Under 17) e alla conclusione dei rapporti con Mirko Martello e Marco Masera, allenatori rispettivamente di Under 19 e Under 16.
Di conseguenza, sono tre i nuovi ingressi nella società rossonera: Daniele Leone, in arrivo dal Candiolo, per l’Under 19; Matteo Curcio, tecnico in grande ascesa nelle ultime stagioni al Cenisia, per la panchina principe dell’Under 17, con il gruppo 2008; e Andrea Piolatto, che ha fatto benissimo a Moncalieri, per l’Under 16, con l’annata 2009. Confermata, invece, la coppia dei Giovanissimi: Giovanni Venere tiene i 2010 e sale quindi in Under 15, mente Giovanni Carbone riparte dall’Under 14 con i 2011, al loro primo anno di attività agonistica.
PANCHINE - Professionista con la maglia del Perugia, nella scorsa stagione al Calvairate, Quadrelli è il nuovo allenatore dell’Under 17. Confermati Cristian Tolu in U19, Moreno Bottasso in U16 e Matteo Odasso in U14
La squadra degli allenatori del Cuneo Olmo è già pronta ai nastri di partenza della stagione sportiva 2024/2025. In mezzo a tante conferme, c’è un solo volto nuovo: si tratta di Serafino Quadrelli, nella scorsa stagione responsabile tecnico del Calvairate, in Lombardia, nonché allenatore degli Esordienti 2011 e, in corsa, anche dell’Under 16. Laureato in scienze motorie e allenatore UEFA B, vanta nel suo curriculum sportivo quattro anni nei professionisti, con la maglia del Perugia. Quadrelli riparte dai biancorossi, sulla panchina più prestigiosa del settore giovanile, quella dell’Under 17, dove sarà affiancato dal vice Davide Parola.
Come dicevamo, tutti gli altri allenatori sono confermati. Rimane in Under 19 Cristian Tolu, con il suo vice Elton Anamali, così come Moreno Bottasso continua con l’Under 16, coadiuvato da Piero Parola. Alla guida dell’Under 15 sale Renado (con la d, anche se tutti lo chiamano Renato) Bora, con l’aiutante Francesco Leotta. Infine, rimane saldo sulla panchina dell’Under 14 Matteo Odasso, con il vice Emiliano Polliotti.
PANCHINE - Con gli allenatori di Under 19 e Under 14, lo staff tecnico è al completo. Erano già stati confermati infatti Maurizio Cocino in Under 17, Luca Meschieri in Under 16 e Alessandro Malagrinò in Under 15
Con la fine degli impegni agonistici delle squadre Under 17 e Under 15 dell’Alpignano, arrivano due ufficialità in casa Lascaris, che completa lo staff tecnico del settore giovanile con i due allenatori top come Andrea Bovolenta e Davide Domizi (qui la nostra anticipazione in esclusiva).
Bovolenta, che ha portato i 2007 a un titolo regionale che sa di impresa, allenerà l’Under 19 bianconera al posto di Carlo Barberis. Domizi, che ha perso la finalissima proprio contro il Lascaris, ripartirà dall’Under 14, scambiandosi di fatto la panchina con Alessandro Grungo, che si è accasato proprio ad Alpignano (con l'Under 15) L’organigramma tecnico - orchestrato con la solita maestria dal direttore sportivo Cristian Balice - vede anche le conferme di Maurizio Cocino in Under 17, Luca Meschieri in Under 16 e Alessandro Malagrinò in Under 15, tutti e tre con le stesse categorie di questa stagione, ma alla guida di gruppi differenti.
PANCHINE - Rimangono gli allenatori della scorsa stagione, con qualche scambio di annata. Marco Miele: “Sono bravi, preparati e attaccati alla maglia, perché cambiarli? Il nuovo impianto sportivo, invece, ci obbliga ad alzare ulteriormente l’asticella”
Fabio Isaia, Gabriele Davin, Antonio Coduti e Daniele Pilone. Passano le stagioni, si susseguono le annate, ma non cambiano gli allenatori della Pro Eureka. E, a dire il vero, non cambia neanche la qualità delle squadre assemblate dal direttore sportivo Marco Miele, che commenta: “Il cambiamento, di per sé, non è un valore: se io scegliessi un allenatore scarso invece di uno bravo che ho già in casa, cambierei sì, ma peggiorerei la situazione. I nostri allenatori sono preparati dal punto di vista tecnico e comportamentale, gestiscono bene i gruppi che la società mette loro a disposizione, ottengono sul campo i risultati che chiediamo, tant’è che anche in questa stagione abbiamo disputato degli ottimi campionati. E, aspetto per noi fondamentale, sono attaccati alla maglia. È naturale, quindi, confermarli in blocco”.
Nel dettaglio delle panchine, Fabio Isaia completa il biennio Allievi con i 2008 nella categoria Under 17, così come Antonio Coduti sale in Under 15 con i 2010. Scalano invece Gabriele Davin, che ricomincia dall’Under 16 con i 2009, e Daniele Pilone, che accoglie i 2011 nell’attività agonistica, nella categoria Under 14 che dovrà conquistare un posto nei regionali attraversi i gironi di qualificazione che apriranno la prossima stagione.
Un cambiamento importante, però, alla Pro Eureka c’è stato: il nuovo impianto sportivo, un gioiello unico in ambito dilettantistico (qui l’articolo e le foto dell’inaugurazione). “Non possiamo nasconderci - conclude Marco Miele - il nuovo impianto ci obbliga ad alzare ulteriormente l’asticella. Lo faremo con i nostri allenatori e con i nostri giocatori, anche se probabilmente sarà un po’ più facile inserire i giusti rinforzi”.
SOCIETA’ - Rinforzata la struttura societaria che ruota intorno alla figura di Fabrizio Capodici, direttore tecnico e della metodologia. Rinnovati l’accordo con l’Academy Milan e la collaborazione con la società di organizzazione eventi BeKings
Tra conferme e novità, è stata definita la struttura dirigenziale del Caselle in vista della stagione 2024/2025. A tenere le redini della società dal punto di vista sportivo è sempre Fabrizio Capodici, arrivato in rossonero l’anno scorso forte della sua lunga esperienza dentro il campo (cresciuto nella Juventus, ha giocato in serie B con il Piacenza) e fuori dal campo (attualmente è nello staff dei preparatori dei portieri delle nazionali giovanili). Capodici, infatti, mantiene la carica di direttore tecnico e della metodologia, da lui passano tutte le principali scelte societarie. Confermato anche Roberto Virardi, che gestirà la prima squadra e la Juniores, mentre finora si era occupato anche del settore giovanile.
La prima novità è proprio nella “cantera” rossonera, affidata a Ignazio Capodici (cugino di Fabrizio), che arriva da un’importante esperienza all’Olympic Collegno. Il nuovo responsabile della scuola calcio invece è Pietro Cartolano, reduce dall’esperienza come allenatore del Crocetta in Terza categoria.
“Abbiamo costruito uno staff importante - commenta Fabrizio Capodici - che avrà il compito di migliorare ulteriormente le nostre giovanili, nei numeri e anche nella qualità. Vogliamo farci trovare pronti per una stagione importante, in cui vogliamo portare il Caselle tra le realtà calcistiche di vertice nella nostra regione. In questo ci aiuterà la conferma della collaborazione con l’Academy Milan da una parte, e con BeKings dall’altra. Già a settembre ci aspetterà un evento internazionale come la Invincibili Kup, organizzata da BeKing in collaborazione con il Torino, che porterà a Caselle squadre in arrivo da tutta Europa delle annate 2014 e 2015: vogliamo fare bella figura anche in campo”.
GALLERIA FOTOGRAFICA - Senza storia, almeno a livello di risultato, la finale della Coppa Piemonte U19: il Cuneo Olmo trionfa con il risultato di 5-0 contro un Alpignano cui gira tutto storto, compreso un gol “fantasma” di Critelli nel primo tempo. Prestazione perfetta invece per i biancorossi: dopo soli 3 minuti Bodino firma il vantaggio su rigore, Chesta raddoppia in chiusura della prima frazione, nella ripresa dilagano Botasso, ancora Bodino e Giachino nel finale, ancora dal dischetto. La galleria fotografica della finale è firmata da Thomas Parisi
ALPIGNANO-CUNEO OLMO 0-5
RETI: 3' rig. Bodino (C), 42' Chesta (C), 12' st Botasso (C), 18' st Bodino (C), 39' st rig. Giachino (C).
ALPIGNANO: Martino, Baschirotto (19' st Mannarino A.), Chiribau (1' st Sciarrotta), Hattaki, Milan, Ciliberti, Nisci, Gerlin (1' st D'Abramo), Giancola (13' st Lungu), Centinaro, Critelli. A disp. Giannella, Sturiale, Cordola. All. Carnio.
CUNEO OLMO: Cerati, Chesta (43' st Boi), Maccario, Belliardo, Dembele, Conte, Bozza (25' st Ghibaudo), Kouyate, Botasso (32' st Giordano), Giachino (39' st Novaro), Bodino (43' st Caraglio). A disp. Vizzini, Pepino, Gallo, Maccario I. All. Tolu.
NOTE: espulso 38' st Ciliberti (A); ammoniti Nisci, Critelli, Hattaki (A), Kouyate, Dembele (C).
SEMIFINALE - I ragazzi di Favo, grazie alla rete messa a segno dal centrocampista della Roma, superano i pari categoria danesi e conquistano la finale dell'Europeo (l'ultima volta era stata nel 2019), dove mercoledì 5 giugno (ore 19.30 italiane) al Limassol Stadium affronteranno il Portogallo
Magnifica prestazione della Nazionale Under 17 che, davanti agli 840 spettatori accorsi all'Antōnīs Papadopoulos Stadium di Larnaca, supera 1-0 i pari categoria della Danimarca nella semifinale dell'Europeo conquistando, nel giorno della festa della Repubblica, la quarta finale della sua storia nella competizione, dopo quelle perse nel 2013, 2018 e 2019. A decidere l'incontro in favore degli Azzurrini è stato il gol messo a segno al 30' da Federico Coletta, al secondo centro nel torneo dopo quello realizzato al debutto con la Polonia. L'Italia, che non ha mai trionfato nella manifestazione, tornerà in campo mercoledì 5 giugno (ore 19.30 italiane) al Limassol Stadium con il Portogallo che, nell'altra semifinale, ha battuto 3-2 in rimonta la Serbia all'AEK Arena.
"Che emozione questa Italia - il commento del Presidente Gabriele Gravina -, complimenti a mister Favo e a tutti i ragazzi! Gli Azzurrini hanno dimostrato di essere una squadra di carattere con tanta qualità tecnica, caratteristiche fondamentali per continuare a sognare in grande". Alle parole del Presidente, seguono quelle del tecnico Massimiliano Favo: "Abbiamo fatto una grande partita - specifica - dominando il gioco e, forse, avremmo potuto realizzare qualche rete in più. Sono contentissimo perché i ragazzi hanno fatto un grandissimo lavoro e si sono meritati di andarsi a giocare questa finale con il Portogallo: mi auguro che ci sia una bella cornice di pubblico, come stasera".
PARTITA. Gli Azzurrini cambiano due undicesimi della formazione titolare che, tre giorni fa all'AEK Arena, ha battuto l'Inghilterra ai quarti: Pessina prende il posto dell'indisponibile Longoni, che è stato rimpiazzato in mattinata da Nunziante nella lista ufficiale, e Verde, che sostituisce Garofalo al centro della difesa al fianco di Natali. I ragazzi di Favo partono forte e, in avvio, mettono i brividi a Breum-Harild prima con uno splendido assolo lungo l'out di destra di Emanuel, il cui mancino termina sull'esterno della rete, poi con un colpo di testa in area di Camarda, su cross dalla destra di Coletta, che lambisce la parte alta della traversa. L'Italia continua a spingere e, al 10', va vicina al gol del vantaggio: Coletta rifinisce per Mosconi che, dai pressi del vertice destro dell'area piccola avversaria, controlla e, con il mancino, calcia a rete costringendo l'estremo difensore danese all'intervento sul primo palo. Passano altri dieci minuti prima che il duello tra il capitano azzurro e Breum-Harild si ripeta: Liberali inventa per Mosconi, il cui velenoso sinistro a giro è miracolosamente deviato in calcio d'angolo dal numero 1 danese, distesosi felinamente sulla sua destra. In gol azzurro è nell'aria e, alla mezz'ora, arriva puntualmente: Camarda innesca Cama lungo la fascia sinistra, il quale, dal fondo, pennella un cross basso per Coletta che, inseritosi sul secondo palo, realizza il tap in vincente di destro in scivolata. La Danimarca accusa il colpo e, tre minuti più tardi, ci vuole un grandissimo Breum-Harild, prima sul destro di Coletta e poi sul doppio tentativo con il mancino di Camarda, per impedire ai ragazzi di Favo di raddoppiare. Intorno allo scadere della prima frazione di gioco, torna a farsi vedere il numero 9 azzurro che, dopo una bella iniziativa personale in area, calcia di poco alto a lato alla destra.
Nella ripresa, dopo una decina di minuti piuttosto equilibrati, l'Italia costruisce la prima azione da gol: Camarda, posizionato nei pressi del lato corto sinistro dell'area di rigore avversaria, inventa con il tacco per Di Nunzio che, dal fondo, serve un preciso rasoterra all'indietro per l'accorrente Liberali, il quale, dal limite, calcia d'un soffio alto sopra la traversa con il mancino. Gli Azzurrini continuano a provarci e, poco dopo, impensieriscono il numero 1 danese con un destro ravvicinato di Coletta, che termina sull'esterno della rete. I ragazzi di Favo non mollano un centimetro e, al 73', sfiorano ancora una volta il raddoppio: percussione palla al piede da parte del solito Camarda che, dal limite, calcia violentemente a rete con il destro vedendosi deviare la sua conclusione sopra la traversa da un attentissimo Breum-Harild. Nei minuti finali, dopo un pericoloso cross basso di Johannesen che non trova alcuna deviazione sotto porta, Coletta ha l'occasione di firmare la doppietta, ma il suo pallonetto, a tu per tu con il numero 1 danese, termina d'un soffio a lato alla destra prima che inizino i festeggiamenti azzurri.
DANIMARCA-ITALIA 0-1
RETE: 30' Coletta.
DANIMARCA: Breum-Harild; Gustafsen, Markmann (62' Ankamafio), Lassen (62' Moalem), Højer, Obi, Abildgaard, Risnæs (46' Jørgensen), Søndergaard, Andersen (88' Tornvig), Hyseni (46' Johannesen). A disp. De Paoli, Düring, Heyde, Lützhøft. All. Jesper Mikkelsen.
ITALIAsina; Emanuel, Cama, Verde, Coletta, Di Nunzio (86' Mantini), Camarda, Liberali (71' Orlandi), Mosconi, Sala, Natali. A disp. Nunziante, Garofalo, Ballo, Nardin, Lontani, Lauricella, Campaniello. All. Massimiliano Favo.
UEFA European Under 17 Championship
Fase a gironi
Gruppo A: Cipro, Ucraina, Serbia e Repubblica Ceca.
Gruppo B: Danimarca, Austria, Croazia e Galles.
Gruppo C: ITALIA, Svezia, Slovacchia e Polonia.
Gruppo D: Francia, Portogallo, Spagna e Inghilterra.
Il calendario del gruppo C
1ª giornata
Slovacchia-Svezia 0-0
ITALIA-Polonia 2-0
2ª giornata
ITALIA-Slovacchia 2-0
Svezia-Polonia 2-2
3ª giornata
Svezia-ITALIA 1-2
Polonia-Slovacchia 4-0
Classifica: ITALIA 9 punti, Polonia 4, Svezia 2, Slovacchia 1.
Fase a eliminazione diretta
Quarti di finale
Q1) Repubblica Ceca-Danimarca 1-1 (4-6 dtr)
Q2) Austria-Serbia 2-3
Q3) ITALIA-Inghilterra 1-1 (6-5 dtr)
Q4) Portogallo-Polonia 2-1
Semifinali
S1) Danimarca-ITALIA 0-1
S2) Serbia-Portogallo 2-3
Finale (mercoledì 5 giugno)
Ore 20.30 locali (ore 19.30 italiane): ITALIA-Portogallo, Limassol Stadium di Limassol
Fonte: www.figc.it
PANCHINE - Il capitano della prima squadra continua con l’Under 16, ufficiali anche gli allenatori di Under 17 e Under 14. Novità in vista alla guida dell’Under 15
“Il PSG Calcio è lieto di annunciare di aver affidato a Gian Luca Rubin la guida dei ragazzi dell'Under 16 per la nuova stagione 2024-2025. Capitano e pilastro della prima squadra verdeblù, il classe 1993 come giocatore è cresciuto nel settore giovanile della Juventus arrivando fino alla Primavera con cui ha vinto il Torneo di Viareggio. Il difensore ha alle spalle anche importanti esperienze tra i professionisti con le maglie di Sud Tirol, Mantova e Bra e in serie D con Derthona e Pro Settimo. Anche nella prossima annata Gian Luca Rubin metterà così tutta la sua esperienza a disposizione dei giovani del PSG”.
Con questo comunicato stampa, la società di Pino Torinese ha annunciato la conferma di Gian Luca Rubin alla guida dell’Under 16, con la squadra classe 2009. Confermato anche Jassine Jellam (vice di Rubin in questa stagione) che continuerà il gruppo 2008, con cui ha conquistato un posto nel campionato regionale Under 17. Simone Raviolo, dopo la grande salvezza con i 2010 di questa stagione, rimane nella categoria Under 14, passando quindi alla guida dei 2011. Per la panchina dell’Under 15 arriverà invece un nuovo allenatore, giovane ma già di grande esperienza, che verrà presentato quando terminerà il rapporto con l’attuale società.
PANCHINE - Ancora nessuna ufficialità, ma le soluzioni più probabili portano a tecnici di grande spessore, in uscita da Lucento e Lascaris. Per Alessandro Campasso si profila un ruolo da direttore tecnico
Alpignano nuovo di zecca: l’era del responsabile del settore giovanile Lorenzo Verduci (che avrà il non facile compito di sostituire il tridente formato da Christian Bellanova, Tony Seminerio e, molto probabilmente, anche Mimmo Dilonardo) incomincia con un completo restyling del parco allenatori. Una scelta difficile, perché tutte le squadre biancoazzurre sono arrivate fino in fondo alla stagione, e anzi l’Under 14 è pienamente in corsa nella fase finale e l’Under 17 campione regionale si sta addirittura giocando il sogno nazionale. Ma una scelta inevitabile, visti gli addii imminenti di Davide Domizi e Andrea Bovolenta, promessi sposi del Lascaris, e la scintilla non scoccata con Angelo Martorana. L’unico in procinto di rimanere in via Migliarone è Alessandro Campasso, tecnico dei 2010, per cui potrebbe arrivare un ruolo dirigenziale, probabilmente come direttore tecnico.
Intanto, tra i tanti, tantissimi nomi che in questi giorni vengono accostati alle panchine biancoazzurre, ne emergono quattro che, a conti fatti, potrebbero essere quelli giusti. Bisogna guardare al Lucento per individuare i due allenatori del biennio Allievi. Manca solo l’annuncio per ufficializzare l’approdo di Alessio Rapisarda, che ha lasciato i 2008 rossoblù a metà stagione, in Under 17. Per l’Under 16, invece, il nome forte è quello di Walter Barberello, che si sta giocando la fase finale con l’Under 14, ma non è stato confermato per la prossima stagione (qui il futuro staff tecnico del Lucento: dei 2010 si occuperà Alessandro Pierro).
Per il biennio Giovanissimi, invece, i nuovi allenatori potrebbero arrivare dal Lascaris, in una sorta di “scambio” che, realisticamente, non finirà qui. I nomi sono quasi scontati: Alessandro Grungo ha deciso di lasciare la società bianconera dopo 6 stagioni, non contento della proposta che gli è stata fatta (qui l’approfondimento); la proposta giusta, ovvero continuare con i 2010 nella categoria Under 15, è arrivata da Alpignano: la fumata bianca è vicinissima. Per l’Under 14 è in rapido avvicinamento Edoardo Ricci, fedelissimo di Verduci, che lo aveva portato a Pianezza dalla Bruinese, sempre con il gruppo 2011: quasi scontato che il sodalizio continuerà anche in via Migliarone.
SOCIETA’ - Il dirigente del Genoa potrebbe affiancare Massimo Scaglia, che rimarrà alla guida del settore giovanile, e Gigi Milani, responsabile dell'attività di base e artefice del progetto Academy
La nuova Juventus targata Cristiano Giuntoli prende forma, anche per quanto riguarda il settore giovanile e la scuola calcio. Per le ufficialità bisognerà aspettare il 1° luglio, quando partirà la stagione sportiva 2024/2025, ma ormai è sempre più vicino l’arrivo a Torino di Michele Sbravati, figura cardine del Genoa, dove gestisce entrambi i settori della cantera rossoblù. Giuntoli e Sbravati sono legati da uno storico rapporto di amicizia, nato sui campi di calcio, quando i due erano la coppia di difesa nell’Imperia, in serie C. Dopo tanti abboccamenti, questa potrebbe essere la volta buona per riaprire la collaborazione in ambito dirigenziale, in quel di Vinovo.
L’arrivo di Michele Sbravati, come già scritto su queste colonne, non presuppone l’addio di Massimo Scaglia, che rimarrà alla guida del settore giovanile, dopo una stagione positiva che ha visto la vittoria del proprio girone per le squadre Under 17 e Under 16 e il terzo posto, che è valso comunque l’accesso alle fasi finali, per l’Under 15. E potrebbe rimanere al suo posto anche Gigi Milani, responsabile dell'attività di base e artefice del progetto Academy, che ha rinforzato le radici bianconere nel territorio piemontese.
L'idea potrebbe essere quella di aggiungere una figura di riferimento legata direttamente a Giuntoli, ovvero Sbravati, come tramite ai due "direttori" già operativi, che conoscono perfettamente la realtà torinese e regionale. Una Juventus che vuole migliorare ulteriormente il suo vivaio, che preferisce costruirsi in casa i nuovi Yildiz piuttosto che spendere decine di miliardi in campioni già pronti, deve infatti investire sul territorio e sulle professionalità.