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Sabato, 10 Gennaio 2015 18:59

Allievi fascia B regionali - Di Bartolo partenza col botto, Gullone è il re Mida del gol

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I PREMI DI DICEMBRE - Alla prima esperienza da allenatore, il tecnico della J Stars ha vinto tutte le gare di campionato. La punta dell'Aygreville si conferma cecchino spietato in area di rigore

MIGLIORE ALLENATORE: ALESSANDRO DI BARTOLO (J STARS)
Quindici vittorie su quindici partite di campionato, 67 gol fatti e 8 subiti. Non sono proprio malaccio i numeri della J Stars di Di Bartolo in questa prima parte di stagione. Una J Stars che è pur sempre campione regionale in carica, ma che in estate ha incontrato diversi ostacoli dovuti ai molti cambiamenti sia a livello dirigenziale che di giocatori. Grande merito va al nuovo tecnico Di Bartolo, alla prima esperienza da allenatore, che ha dovuto raccogliere la pesante eredità di Paolo Petrucci e che per il momento non lo sta facendo rimpiangere, anzi. E pensare che ormai sembrava destinato a continuare a giocare in Promozione con il Brandizzo e allenare parallelamente la Juniores. Poi ecco la “Rivoluzione bianconera” e la chiamata dei nuovi vertici J Stars: “Questa è una società dilettantistica – dice Di Bartolo - che ragiona come professionista. Per me è un’ottima palestra perché non ti lasciano mai allo sbaraglio. Abbiamo un preparatore atletico e l’allenatore dei portieri, ogni dettaglio viene curato”. 

PRIMA ESPERIENZA - Vincitore del torneo di Viareggio con il Torino Primavera (quando in panchina c’era Claudio Sala), Di Bartolo ci parla di questi primi mesi da allenatore: “Pensavamo di avere più problemi a inizio anno, ma la dirigenza è stata brava a portare giocatori di assoluto livello. Il gruppo ’99 è di grande qualità, tanto che quattro ragazzi (Ruocco, Di Benedetto, Crisafi e Sarao ndr) giocano stabilmente con gli Allievi. Mi ricordo che la prima partita fu un’amichevole con l’Olmo, la pareggiammo ed erano tutti preoccupati. In quell’occasione però molti giocatori dovevano ancora arrivare e infatti all’inizio è stato tutto più complicato perché bisognava conoscersi e ricreare gli equilibri giusti. Per questo motivo il girone provinciale non è stato semplice, ma siamo stati bravi nel saper soffrire: ad esempio con il Città di Moncalieri dove a metà ripresa eravamo ancora sotto, oppure contro due grandi squadre come Alpignano e Venaria, battute entrambe 2-0”. 

TATTICA E OBIETTIVI -  “Nella prima partita avevo utilizzato un 4-3-3, ma ora i due moduli che sto portando avanti sono il 4-4-2 e il 4-2-3-1, con Galieri unica punta oppure affiancato da Cavaleri in caso di 4-4-2. Ora avrò più alternative anche in mezzo al campo grazie all’arrivo di Salvatore Franco dal Lucento, che mi permetterà di utilizzare più spesso Prola come trequartista centrale, con Della Morte e Salcone esterni offensivi. L’obiettivo è assolutamente quello di far crescer i ragazzi e di formarli come calciatori. Poi è normale che si voglia fare bene e già la prossima partita con l’Asti potrà farci stare più tranquilli in ottica qualificazione alle fasi finali. A livello personale, io ho un accordo annuale con la società e l’obiettivo è quello di allenare una Prima squadra o un Settore giovanile professionistico”.

MIGLIOR GIOCATORE: GULLONE (AYGREVILLE)

Dicembre da vero matador per il bomber dell’Aygreville, a segno quattro volte in tre partite. Due doppiette nel 3-0 al Volpiano e nel 3-2 in rimonta contro il Borgaro. Il tutto impreziosito dalla prestazione monstre a Pianezza contro il Lascaris, dove il tecnico Telesforo ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera sul campo dei bianconeri. Con il poker messo a segno a dicembre, Gullone sale a quota 6 gol in stagione e diventa capocannoniere del girone A insieme a Fioretti del Baveno.

L’allenatore capolista Telesforo parla così del suo centravanti: “E’ uno che vede molto bene la porta. Non gioca troppo con la squadra ma concretizza le poche occasioni che gli capitano. Lui è molto dotato fisicamente e sfrutta al meglio questa sua caratteristica ma deve capire che andando avanti ci sarà un livellamento sotto questo punto di vista. Servirà un salto di qualità e infatti sto cercando di insegnargli a giocare di più con i compagni. La sua miglior partita è paradossalmente quella in cui non ha segnato, vale a dire il 3-1 sul campo del Lascaris. In quella gara è stato bravo nel tenere palla, ci ha fatto respirare, ha fatto un assist vincente e ha colpito una traversa”.

 

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