Mercoledì, 17 Luglio 2024
Sabato, 13 Luglio 2019 11:16

Nazionali - Il Cuneo non si iscrive in Serie D, Amanzi: “Chiesta una deroga, il Settore giovanile continuerà ad esistere”

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SOCIETÀ - Che succederà alla società biancorossa se non farà parte della prossima Serie D? Il presidente del Settore giovanile parla di una possibile deroga, ma la situazione è sempre più drammatica


Il Cuneo non ha presentato la richiesta di iscrizione al Campionato di Serie D, così come confermato da un comunicato della Lega Nazionale Dilettanti. In seguito a questa notizia, che apre scenari davvero drammatici per la società biancorossa, il presidente del Settore giovanile Mauro Amanzi prova a prendere tempo: “La società non ha presentato l’iscrizione ma è stata chiesta una deroga, la faccenda è in sede di valutazione. In ogni caso il Settore giovanile rimane staccato dalla società e continuerà ad esistere sia che si giochi in Serie D sia che si competa in Terza categoria”.

Impossibile avere risposte sulle tempistiche della deroga, a conferma che l'ipotesi del fallimento della società è realistica: in merito a questa possibilità si attende la nomina di un liquidatore, come confermato dall’assessore allo sport Cristina Clerico. L’aria di rassegnazione ha raggiunto anche il Comune di Cuneo, dove il sindaco Federico Brogna ha dichiarato a www.cuneodice.it: “Un bruttissimo epilogo, anche se era nell'aria. In quest'ultima stagione abbiamo visto accadere cose a cui la nostra comunità non era abituata. Si è compromessa la storia della società, oltre che l'immagine di un territorio. Ora dobbiamo capire quali saranno gli sviluppi successivi per far "risorgere dalle ceneri" una società all'altezza".

Ad oggi sembra impossibile ogni ipotesi di fusione e di possibili "uomini della provvidenza" all'orizzonte se ne vedono pochi. Amanzi giura che "il Settore giovanile continuerà ad esistere", ma un conto sarebbero le categorie regionali con una Prima squadra competitiva, tutt'altro delle squadre nei provinciali senza una società forte alle spalle: difficilmente i tecnici tenuti in caldo (Calandra, Bonelli, Boscarino) accetterebbero questo triste scenario.

Ultima modifica il Sabato, 13 Luglio 2019 12:01

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