Mercoledì, 27 Novembre 2024
Venerdì, 30 Gennaio 2015 10:00

Matteo Lista: "Mi ispiro a De Sciglio, voglio fare del calcio il mio mestiere"

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INTERVISTA - Il capitano del None arriva da Policoro, in provincia di Matera, ed è in prestito dall'Alessandria: "La grinta è il mio punto di forza, devo migliorare la tecnica".

Presentati: nome e cognome, data di nascita, squadra in cui giochi.
“Mi chiamo Matteo Lista, sono nato l'11 gennaio 1998. Gioco con il None FC, in prestito dall'Alessandria Calcio”.

La tua carriera?
“Ho giocato fino a 14 anni nel Policoro, la squadra del mio paese, poi ho frequentato per un anno l'accademia Centro Formazione Giovani Calciatori, a None, dove mi alleno ancora oggi. A seguire un anno di professionismo nei settori giovanili di Bra e Alessandria. In questa stagione sono in prestito al None”.

In che ruolo giochi?
“Terzino sinistro”.

Quanti gol hai già fatto in questa stagione?
“Tre gol finora”.

La tua squadra del cuore?
“Milan”.

Il giocatore a cui ti ispiri?
“Mattia De Sciglio”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo da calcio?
“Sicuramente la grinta”.

In cosa, invece, devi migliorare?
“Devo migliorare molte cose, soprattutto la tecnica”.

Datti un voto da 1 a 10 per ognuna delle seguenti caratteristiche, e non fare il modesto...
Tiro: 6
Passaggio: 8
Colpo di testa: 7
Contrasto: 6 
Tackle: 8
Senso del gol: 5
Velocità: 7
Dribbling: 5
Forza: 6
Acrobazia: 4

Qual è stata la miglior partita della tua carriera? Perché?
“La miglior partita l'ho giocata quattro anni fa con il Policoro, contro il Crotone in un torneo. È stata la mia migliore prestazione perché ho sbagliato pochissime giocate e ho effettuato diversi tackle salvando il risultato. Fui premiato come miglior giocatore del torneo”.

Qual è stata invece la peggior partita della tua carriera? Perché?
“La peggior partita è stata quest'anno contro il San Giacomo Chieri, al None servivano i 3 punti per qualificarsi ai regionali ma purtroppo non ero in giornata, ho commesso molti errori facendo subire anche un gol”.

L'allenatore a cui sei più legato? Cosa ti ha insegnato?
“L'allenatore a cui sono più legato è Giuseppe Quinto, perché è stato il mio primo allenatore e mi ha dato diversi consigli che ancora oggi mi tornano utili”.

Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio?
“Nessuno in particolare”.

Il giocatore più forte con/contro cui hai giocato (riferito alla tua categoria)?
“Ho giocato diverse partite in cui affrontavo giocatori molto bravi ma non dimenticherò mai l'esterno destro del Torino, rapido con la palla, saltava me e i miei compagni come birilli”.

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio, in questa stagione e in prospettiva?
“L'obiettivo di questa stagione è quello di tornare in forma e recuperare bene dall'infortunio, visto che ho il braccio destro ingessato. In prospettiva è quello di avverare il mio sogno, ovvero far diventare questo sport il mio futuro mestiere”.

Se segnassi nella finale, a chi dedicheresti il gol?
“Ai miei genitori perché sono stati i primi a sostenermi in questa mia scelta”.

Usciamo dal campo: che passioni hai oltre il calcio?
“Oltre al calcio mi piace ascoltare Rocco Hunt, un rapper salernitano”.

Se non sfondi nel mondo del calcio, cosa vorresti fare da grande? 
“Istruttore o professore di educazione fisica”. 

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Letto 3350 volte Ultima modifica il Venerdì, 30 Gennaio 2015 02:38

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