A quale giocatore ti ispiri?
“Mi ispiro ad Hazard e CR7, ma il mio idolo è Gerrard”.
Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio?
“Velocità e visione di gioco”.
Qual è stata la tua miglior partita? Cosa è successo?
“La partita di andata dei regionali Borgaro-Volpiano. Non ho sbagliato niente e ho segnato; e le due partite del TDR contro Molise e Marche”.
La peggiore invece?
“Borgaro-Verbania, non riuscivo a saltare mai l’uomo ed ero troppo nervoso”.
A quale allenatore sei più legato?
“Non sono legato ad un mister in particolare, ho avuto più o meno un buon legame con tutti”.
Quali sono secondo te i migliori tre giocatori in Piemonte nel tuo ruolo?
“Il mio compagno di squadra nella rappresentativa Luca Fadda (detto UFO), Rosso del Cuneo e Velleca del Lucento”.
Come valuti la stagione appena conclusa con la tua squadra di club? Sei soddisfatto di come è andata?
“E’ stata una grande stagione, abbiamo raggiunto l’obiettivo delle fasi finali regionali, peccato non essere arrivati in finale ma siamo usciti contro una grande squadra”.
Parliamo di mercato… Dove giocherai la prossima stagione? Hai ricevuto tante chiamate?
“Ad essere sincero non ho ricevuto chiamate; per ora sono ancora del Borgaro e farò il ritiro con la Prima squadra”.
Quale obiettivo hai nel mondo del calcio?
“Arrivare lassù in cima e rimanerci il più a lungo possibile”.
Che passioni hai oltre il calcio?
“Nessuna, solo calcio”.
Cosa vorresti fare da grande?
“Spero di fare il calciatore perché è la cosa che mi riesce meglio”.
TORNEO DELLE REGIONI
Se chiudi gli occhi e pensi al Torneo delle Regioni che ricordo ti viene in mente?
“Il ricordo di una grande famiglia che non ha mai mollato, sempre unita in campo e fuori”.
Tre aggettivi per descrivere Diego Lombardi.
“Onesto, saggio, affabile”.
Qual è stato il momento più divertente del Torneo delle Regioni?
“I momenti insieme ai compagni, tante risate soprattutto con il mio compagno di stanza bomber Agostini”.
Quale invece il momento più emozionante?
“La vittoria all’ultimo minuto contro il Friuli e l’arrivo a San Siro, l’ingresso negli spogliatoi e in campo... pelle d’oca!”
Ti aspettavi di arrivare in finale?
“Quando siamo partiti da Torino non mi sarei mai immaginato di giocare a San Siro; conoscevo la forza del gruppo ma la finale rimaneva sempre un sogno, ma che con il passare delle partite diventava realtà. Devo ringraziare questo gruppo, i mister e lo staff per avermi dato la possibilità di giocare in uno stadio come questo!”