Domenica, 24 Novembre 2024
Martedì, 16 Giugno 2015 10:17

Intervista - Angelo De Rosa: "Quel rigore parato contro la Toscana, che emozione incredibile"

Scritto da redazione

GLI EROI DI SAN SIRO / 1 - Il portiere del Derthona ci parla della stagione con il suo club e della meravigliosa esperienza al Torneo delle Regioni: "Non mi aspettavo neanche di far parte di questo splendido gruppo"

Pensi all'impresa della Rappresentativa Allievi e uno dei volti che ti viene in mente è quello di Angelo De Rosa. Il portiere del Derthona è stato autore di una stagione complessivamente eccezionale (fino a marzo in corsa per le fasi finali), conclusa con un Torneo delle Regioni vissuto da protagonista. Dopo aver saltato il Maggioni-Righi per infortunio, Diego Lombardi lo convoca per la più importante manifestazione delle rapp e De Rosa non tradisce. La seconda partita contro la Toscana lo colloca subito nell'Olimpo degli Illuminati: entra per sostituire Doda, espulso, e blinda l'1-1 parando un rigore e compiendo almeno altri due super interventi. Nella terza gara contro il Molise dimostra la solita sicurezza e in semifinale con il Friuli è autore di una parata superlativa sul parziale di 0-0.
Insomma, un portiere che ha di certo attirato l'interesse di molte squadre, e staremo a vedere se continuerà il suo percorso nella Juniores del Derthona o se approderà verso altri lidi.


A quale giocatore ti ispiri? 
“Iker Casillas. È un portiere molto moderno, di cui apprezzo sia l'agilità fra i pali che la bravura nella gestione della palla con i piedi”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo di calcio? 
“Il giusto equilibrio fra concentrazione e spensieratezza”.

Qual è stata la tua miglior partita? Cosa è successo? 
“La gara di andata nella fase regionale contro il Chisola. Vincemmo 3-2 in rimonta fuori casa dopo essere stati sotto 2-0 alla mezz'ora, io sfoderai tre parate decisive per permettere ai miei compagni di raddrizzare il risultato”.

La peggiore invece? 
“La gara contro l'Acqui nei provinciali, che ci ha costretti ad inseguire tutto il primo turno rischiando anche l'eliminazione. La squadra non era ancora completamente amalgamata, ero nervoso, gli avversari percepirono questa insicurezza e presi gol da Troni che mi vide leggermente fuori dai pali e indovinò una parabola a scendere sotto la traversa”.

A quale allenatore sei più legato? 
“Simoniello”.

Quali sono secondo te i migliori tre giocatori in Piemonte nel tuo ruolo?
“Doda del Venaria, Galante del Chisola e Bordino del San Giacomo Chieri”.

Come valuti la stagione appena conclusa con la tua squadra di club? Sei soddisfatto di come è andata?
“Stagione positivissima su tutti gli aspetti, sia nel club che con la selezione regionale”.

Parliamo di mercato… Dove giocherai la prossima stagione? Hai ricevuto tante chiamate?
“Il mio cartellino è del Derthona fino al 30 giugno 2015, poi si deciderà. È ovvio che il mio interesse è di restare qui, ma sicuramente se arrivasse una proposta la valuterei insieme al Derthona”.

Quale obiettivo hai nel mondo del calcio? 
“Il mio obiettivo primario resta sempre quello di migliorarmi, anno dopo anno”.

Che passioni hai oltre il calcio? 
“Nessuna, il calcio assorbe tutto il mio tempo libero”.

Cosa vorresti fare da grande? 
“L'interprete, mi piace l'idea di poter comunicare con molte persone”.

TORNEO DELLE REGIONI

Se chiudi gli occhi e pensi al Torneo delle Regioni che ricordo ti viene in mente?
“Se chiudo gli occhi mi viene in mente quando, dopo 5 minuti del secondo tempo contro la Toscana, il mio collega di reparto Doda è stato espulso e mister Lombardi mi ha dato fiducia su quel calcio di rigore. Ho scelto l'angolo giusto e ho parato, che emozione l’euforia a mille di tutti i miei compagni! Poi, restando sempre concentrato, successivamente ho respinto vari tentativi pericolosi dei toscani, soprattutto un tiro dal limite tolto dal sette”.

Tre aggettivi per descrivere Diego Lombardi.
“Umile, sincero, concreto”.

Qual è stato il momento più divertente del Torneo delle Regioni?
“A parte i pomeriggi passati con i compagni, quando mister Celano a fine gara ci riuniva al centro del campo e ci faceva esultare tutti insieme gridando il PIEMONTE PAURA NON NE HA!”

Quale invece il momento più emozionante?
“La finale giocata a San Siro”.

Ti aspettavi di arrivare in finale?
“In verità non mi aspettavo nemmeno di far parte di questo splendido gruppo… Ma dopo la delusione per non aver potuto partecipare al Maggioni-Righi di Borgaro per infortunio, mister Lombardi mi ha convocato per il Torneo delle Regioni. Sono felicissimo di questa esperienza ricca di emozioni e soprattutto aver giocato a San Siro, anche se a fine gara sono scappato negli spogliatoi per la tristezza, mi incolpavo della sconfitta anche se tutti affettuosamente mi rincuoravano, facendomi capire che non c’entravo nulla. Ringrazio tutti i miei compagni, il mister e i dirigenti per il sostegno e il coraggio che mi hanno dato in quella occasione. Resta comunque una gran bella esperienza, ho conosciuto un gruppo di amici formidabili, umili e generosi. Ringrazio i mister che hanno creduto in me, i dirigenti accompagnatori, i medici, tutti quanti. Ma soprattutto un grazie a un degno concorrente di reparto Daniel Doda”.

 

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