Mercoledì, 13 Novembre 2024
Venerdì, 01 Luglio 2016 19:30

Gianluca Esposito: “Beppe Bosticco mi ha insegnato a giocare per la squadra e a non arrendermi mai”

Scritto da redazione

INTERVISTA - Trequartista classe ’97, fuoriquota in Eccellenza a Settimo, l’anno prossimo giocherà nella Cheraschese: ecco la sua carriera (Rebaudengo, Lucento e Pro Vercelli le sue altre maglie), le sue caratteristiche e le sue aspettative

Presentati: nome e cognome, data di nascita, squadra in cui giochi, la tua carriera.
“Mi chiamo Gianluca Esposito, sono nato il 14/04/1997, sono appena approdato alla Cheraschese Calcio. Ho mosso i primi passi sul campo del Rebaudengo, squadra di oratorio vicino a casa, per essere poi prelevato dal Lucento, dove grazie a un ottimo allenatore come Mario Gentile, sono riuscito ad approdare alla Pro Vercelli e fare 3 anni importanti. Poi Chieri dove ho avuto un altro allenatore spettacolare come Beppe Bosticco, dopo di che sono approdato a Settimo facendo il mio primo anno tra i grandi in Eccellenza”.

In che ruolo giochi?
“Trequartista/Esterno sinistro”.

Quanti gol hai già fatto in questa stagione?
“Tre”.

La tua squadra del cuore?
“Roma”.

Il giocatore a cui ti ispiri?
“Radja Nainggolan”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo da calcio?
“Tecnica e calci da fermo”.

In cosa, invece, devi migliorare?
“Fase difensiva”.

Datti un voto da 1 a 10 per ognuna delle seguenti caratteristiche, e non fare il modesto...
Tiro: 8,5
Passaggio: 8
Colpo di testa: 6
Contrasto: 7
Tackle: 9
Senso del gol: 7
Velocità: 8
Dribbling: 8,5
Forza: 6
Acrobazia: 7

Qual è stata la miglior partita della tua carriera?
“Pro Vercelli-Sampdoria”.

Perché?
“Perché abbiamo vinto 3-1 e feci il mio primo gol con la maglia della pro Vercelli su calcio di punizione”.

Qual è stata invece la peggior partita della tua carriera?
“Gassino-Settimo”.

Perché?
“Sono entrato al 10' del secondo tempo, e ho voluto azzardare un tackle.. Mi è andata male, e sono stato espulso dopo 5 minuti di gioco”.

L'allenatore a cui sei più legato?
“Beppe Bosticco”.

Perché?
“Mi ha fatto diventare un ragazzo maturo”.

Cosa ti ha insegnato?
“Tanto, anche fuori dal campo. Mi ha insegnato a mettermi sempre a disposizione della squadra, e di non arrendermi mai”.

Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio?
“Umberto Bandirola”.

Il giocatore più forte con/contro cui hai giocato?
“Il giocatore più forte secondo me è Andrea Padoan, mi ha impressionato molto anche Celeste che sarà un mio compagno quest’anno e imparerò sicuramente tanto da lui”.

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio, in questa stagione e in prospettiva?
“Di arrivare sempre più in alto, come credo la maggior parte dei ragazzi.. Quest’anno spero di fare bene e mi metterò sempre a disposizione di mister Brovia e compagni. Spero di alzare l'asticella del gol e di fare sempre ottime prestazioni”.

Se segnassi in una finale, a chi dedicheresti il gol?
“A mia nonna che non c'è più e alla mia ragazza Roberta”.

Usciamo dal campo: che passioni hai oltre il calcio?
“Mi piace molto guardare le partite di NBA, e mi piace passare il tempo con la mia ragazza e coi miei amici”.

Se non sfondi nel mondo del calcio, cosa vorresti fare da grande?
“Credo di voler intraprendere la strada da fisioterapista”.

Ultima modifica il Sabato, 02 Luglio 2016 17:52

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