Martedì, 26 Novembre 2024
Sabato, 21 Febbraio 2015 11:42

Alpignano - Granieri spegne l'incendio: "Auguro il meglio a Piazza. E' un bravo allenatore"

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Il direttore generale spiega la decisione societaria di accettare le dimissioni del tecnico, comunicandoglielo con un sms. E sul futuro della panchina Alievi: "Proviamo con Malagrinò, poi vediamo"

Il terremoto in casa Alpignano sembra essersi concluso. Un terremoto iniziato con le dimissioni di Piazza, proseguito con un lieve passo indietro del tecnico e culminato con un sms in cui venivano ufficialmente accettate le dimissioni.

A mettere la parola fine all’affaire Piazza è Savino Granieri, direttore generale dell’Alpignano: “La situazione qui in società è tranquilla. Dopo l’incontro con il direttivo abbiamo deciso di accettare le dimissioni di Piazza. Non ci sono agitazioni, siamo rimasti in buoni rapporti con il mister”.

Dopo le dimissioni irrevocabili, Alberto Piazza aveva parlato con i giocatori e i genitori facendosi convincere quantomeno a ripensarci. Un passo indietro che avrebbe dovuto portare il tecnico a incontrarsi con la società nel giorno di mercoledì. Un incontro che però non c’è mai stato. Questa la spiegazione di Granieri sulla mancata riunione: “I genitori fanno i genitori, i ragazzi fanno i giocatori, ma la società deve fare la società e deve andare avanti per la propria strada. L’Alpignano è in continua crescita con una struttura che si amplierà e che già molti ci invidiano”.

Sulla scelta di avvertire Piazza con un messaggino, il dg si esprime così: “L’sms era programmato. Ci eravamo sentiti lunedì sera e gli avevo detto che gli avrei comunicato la decisione del direttivo tramite messaggio. Poi lui è il primo che comunica con sms. Vorrei però sottolineare il fatto che io non ce l’ho con Piazza, gli auguro il meglio. Sicuramente farà bene ovunque andrà perché è un bravo allenatore”.

 

E sul futuro della panchina Allievi, Savino Granieri è alquanto criptico: “Per ora c’è Malagrinò (già ai ’99) ma strada facendo valuteremo. Non abbiamo voluto fare stravolgimenti perché è un momento delicato in cui ci stiamo giocando la qualificazione. Poi è tardi per fare grossi cambiamenti. Proviamo con Malagrinò e poi vediamo”.

 

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