Maurizio Tonus, allenatore del Venaria 2000 ha smesso di giocare con la Prima squadra pochi anni fa. Alla guida degli Allievi del Venaria non risucito a qualificarsi ai Regionali e ci spiega quali sono gli obbiettivi stagionali e cosa si può migliorare per raggiungerli.
Buongiorno mister, ci racconti la sua esperienza prima di arrivare al Venaria.
“Io ho giocato fino a 40 anni, ho allenato gli Allievi fascia B e la Juniores del Borgaro. Poi ho lavorato 4 anni al Toro, ho fatto il preparatore atletico al Lucento e adesso sono qui a Venaria”.
Che allenatore si definisce, e che rapporto ha con i suoi ragazzi?
“Mi trovo bene sia come società che come gruppo di ragazzi. All'inizio è stato difficile costruire un gruppo, ma adesso con la pazienza e la buona volontà ci stiamo riuscendo.
Sono un allenatore grintoso, molto disponibile con i miei giocatori, non sono un sergente di ferro, ma in cambio pretendo molto. Il mio obbiettivo è quello di farli crescere anche a livello mentale e credo di avere un po' più di vantaggio visto che faccio il professore e sono sempre a contatto con ragazzi della loro età”.
Non siete andati ai Regionali, ora che obbiettivo vi siete imposti?
“Sì, non siamo andati ai Regionali perché abbiamo pareggiato con il Gozzano prima 1-1 e poi 0-0. Abbiamo comunque perso punti durante il girone di qualificazione, contro il Bsr Grugliasco e il Caselette. Il nostro obbiettivo è quello di vincere il girone a punteggio pieno anche per avere degli stimoli in più, perché più si va avanti più c'è bisogno di concentrazione, quella che a noi ogni tanto manca”.
Dunque per arrivare a centrare il vostro obbiettivo stagionale c'è bisogno di migliorare qualcosa in particolare?
“Assolutamente sì, dobbiamo migliorare la concentrazione. Magari facciamo bene i primi dieci minuti e poi lasciamo la corda. Dobbiamo toglierci dalla testa che non siamo superiori a nessuno, anzi se giochiamo senza voglia e con un livello medio-basso rischiamo di perdere con tutti”.
Sabato scorso avete battuto il Cenisia che era ed è una rivale per la prima posizione, cosa pensa di quella partita?”
“Sono contento di aver vinto, il Cenisia è davvero una buona squadra ed è ancora la nostra rivale, c'è sempre il ritorno. Ci hanno messo in difficoltà nel primo tempo perché ci avevano fatto un gol e noi non eravamo concentrati. Il secondo tempo abbiamo giocato la partita come siamo capaci e abbiamo vinto, sono contento anche per La Mesta che è tornato dopo un lungo stop”.
Pensa che qualcuno dei suoi ragazzi possa fare il salto nel professionismo?
“Io penso che ci siano 2 o 3 ragazzi che sono pronti per giocare in Prima squadra, ci vuole però oltre che la bravura, tanta maturità e saggezza. Non è semplice quando ci sono ragazzi così giovani che devono giocare con gente che ha 15 anni in più. Sono arrivati anche due innesti in questa sessione di mercato: Acatrinei dell' Atletico Torino e Adamu dal Valdruento”.
Quali sono secondo lei gli allenatori più validi che allenano i ragazzi del 2000?
“Per quel poco che conosco ti direi il mister dell' Alpignano, del Gozzano, poi Iuliano del Borgaro e Casciani del Lucento, stimato collega e amico”.
Con chi le piacerebbe giocare la finale, e perché?
“Non ho grandi preferenze, però se proprio devo scegliere sono Lascaris, Chieri e Lucento. Starebbe stimolante giocare una finale con delle squadre che sono molto forti e sarebbe ancora più bello vincere”.