Una dolce favola o una realtà del campionato? Solo le prossime partite ci daranno una risposta, ma nulla potrà cancellare quanto di buono sta facendo l’Aygreville. Prima nel girone 1 a pari punti con il Venaria, la squadra di Telesforo ha impressionato tutti per qualità di gioco, solidità difensiva e personalità nei grandi appuntamenti. Quattro vittorie in cinque partite, unica sconfitta per 1-0 in casa dei Cervotti, e successi pesanti contro avversarie teoricamente più accreditate come Borgaro e Volpiano. E se il tecnico Telesforo lamentava una mancanza di personalità fuori casa, è stato piacevolmente smentito dalla prestazione capolavoro di Pianezza, dove l’Aygreville è riuscita ad imporsi 3-1 sul Lascaris.
Insomma, ci sono tutti i presupposti per puntare dritto all’obiettivo delle fasi finali, anche se l’allenatore resta con i piedi per terra: “Bisogna pensare partita dopo partita, nel girone di ritorno servirà ripetersi. Al rientro dalla sosta abbiamo il Lucento che è un’altra grande squadra. Ci vuole umiltà e consapevolezza che la strada è ancora lunga, ma sappiamo anche che raggiungere le fasi finali sarà possibile se manterremo questo livello di gioco e impegno. Il torneo al Collegno Paradiso ci serve per fare un po’ di rodaggio e metter minuti nelle gambe a chi ha giocato meno. Con la Pro Settimo abbiamo perso 1-0 ma va detto che eravamo acciaccati e rimaneggiati. C’è ancora rammarico per la sconfitta di Venaria, dove abbiamo giocato alla pari e siamo stati puniti da un gran gol di Ravizza nel finale. Invece contro il Borgaro è stata una partita particolare, molto tesa e obiettivamente il Borgaro avrebbe meritato il pareggio se non di più. Però il calcio è anche questo e in un campionato la componente fortuna è importante”.
A dirla tutta, l’ottimo percorso di questo Aygreville non può essere considerato una sorpresa. La scorsa stagione, i valdostani, allora allenati da Vallet, chiusero il girone A al terzo posto dietro Sparta Novara e Lascaris con l’acuto del successo per 4-1 in casa del Volpiano. Titolo di capocannoniere del girone lo vinse Gullone con 18 gol. Proprio di Gullone, già a quota 6 centri in 5 partite, ci parla il suo allenatore Telesforo: “E’ uno che vede molto bene la porta. Non gioca troppo con la squadra ma concretizza le poche occasioni che gli capitano. Lui è molto dotato fisicamente e sfrutta al meglio questa sua caratteristica ma deve capire che andando avanti ci sarà un livellamento da questo punto di vista. Servirà un salto di qualità e infatti sto cercando di insegnargli a giocare di più con i compagni. La sua miglior partita è paradossalmente quella in cui non ha segnato, vale a dire il 3-1 sul campo del Lascaris. In quella gara è stato bravo nel tenere palla, ci ha fatto respirare, ha fatto un assist vincente e ha colpito una traversa”. Rispetto all’anno scorso, l’Aygreville non potrà più contare sui gol di Linty Blanchet (andato via nel marcato di riparazione) ma su un collettivo di assoluto livello capace di mandare in rete ben sei elementi tra cui Martini, Mazzocchi, Valente, Melchiorre, Caminiti oltre al già citato Gullone.
Da diversi anni allenatore dell’Aygreville, per Telesforo si è aperta e subito rischiusa solo la parentesi del Vallèe d’Aoste ’97 guidata nel campionato provinciale la scorsa stagione. I traguardi più importanti li raggiunse con l’Aygreville Giovanissimi ’98 quando arrivò fino alle fasi finali nel triangolare con Acqui e Team Borromeo. E chissà che quest’anno per lui non ci sia l’occasione di migliorare quel risultato: “Il gruppo ’98- confessa Telesforo – aveva più qualità nei singoli ma la rosa era meno ampia. I miei ’99 invece sono più completi e se ci sono delle assenze non andiamo in affanno. Ad esempio ora saremo senza Vassoney e Grappein che saranno impegnati nelle gare di sci di fondo, ma abbiamo i numeri per sostituirli. Il nostro modulo spesso dipende dall’avversario che affrontiamo. Comunque di base utilizzo un 4-4-2 che in certe occasioni, come contro Volpiano e Venaria, diventa un 4-1-4-1 con Gullone unica punta oppure affiancato da Bersano o Valente in caso di due punte”.