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Lunedì, 31 Dicembre 2018 11:43

Alessio Sia: “Amo gli assist, voglio migliorarmi partita dopo partita”

Scritto da redazione

INTERVISTA - Il centrocampista del Cuneo Under 17 si racconta: Sono juventino sfegatato, mi piace Mario Mandzukic per la sua determinazione, ma il mio idolo è CR7 per le giocate non solo d’effetto ma efficaci per la squadra”


Mettersi in mostra con giocate di qualità anche in una squadra che non sta facendo faville: è il riassunto della stagione di Alessio Sia, trequartista nato nel gennaio 2002 che gioca con la maglia biancorossa in prestito dal Torino.

Alessio, raccontaci la sua carriera.
“Ho iniziato i miei primi calci nella società Carrara 90, per poi passare negli Esordienti del Torino, dove ho militato per due stagioni. Nella categoria Giovanissimi sono andato in prestito al Lascaris anche qui per due stagioni, e da quest’anno, appunto, gioco negli Under 17 del Cuneo”.

In che ruolo giochi?
“Ho iniziato la mia carriera come attaccante per poi specializzarmi nel ruolo di centrocampista, sia come interno di centrocampo che come esterno”.

Quanti gol hai già fatto in questa stagione?
“In questa stagione ho siglato due reti, ma la mia più grande soddisfazione è mettere il compagno in condizioni di segnare, amo fare assist decisivi”.

La tua squadra del cuore?
“Sono un tifoso sfegatato della vecchia signora”.

Il giocatore a cui ti ispiri?
“Mi piace Mario Mandzukic per la sua determinazione e voglia di sacrificarsi in campo, ma il mio idolo è CR7 da cui cerco di prendere spunto per effettuare giocate non solo d’effetto ma efficaci per la squadra”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo da calcio?
“La determinazione con cui affronto le gare, la voglia di lottare e di divertirmi in campo”.

In cosa, invece, devi migliorare?
“Sono alla continua ricerca di migliorarmi sempre in tutto quello che faccio sul campo”.

Qual è stata la miglior partita della tua carriera?
“È semplice, perché la migliore deve essere sempre la prossima, quella che dovrò giocare”.

Qual è stata invece la peggior partita della tua carriera?
“Non esiste una partita peggiore, se in campo dai tutto te stesso al massimo ci sono giornate dove non sempre riesci a fare quello che vorresti. Ma da queste giornate cerco di tirare fuori sempre la parte che mi mette in condizione di migliorare”.

L'allenatore a cui sei più legato?
“Ogni allenatore che ho incontrato nel mio percorso di crescita ha contribuito a formarmi, a tutti sono molto legato”.

Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio?
“Per me la squadra è al centro di questo sport, ed è per questo che ogni mio compagno è importante, questo è il mio credo”.

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio, in questa stagione e in prospettiva?
“Gli obbiettivi che mi pongo sono quelli che, raggiunti di volta in volta, possono portarmi a superare sempre di più me stesso”.

Se segnassi in una finale, a chi dedicheresti il gol?
“A mio fratello Niccolò, che è il mio primo tifoso, e poi a tutti coloro che hanno sempre creduto in me”.

Usciamo dal campo: che passioni hai oltre il calcio?
“Attualmente il calcio e la scuola assorbono completamente le mie giornate e quindi sono concentrato su questi due obbiettivi”.

Se non sfondi nel mondo del calcio, cosa vorresti fare da grande?
“L’obbiettivo principale è portare a termine gli studi fino al conseguimento della laurea. lo dico cosi mia mamma è contenta...”

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