Più di 300 partite tra serie A e serie B con le maglie di Lazio, Juventus e Roma; una manciata di presenze in Nazionale; Scudetto e Coppa Intercontinentale in bacheca, con la maglia bianconera. È Lionello Manfredonia, un mediano di quelli che non tiravano mai indietro la gamba, ma con qualità e senso tattico non comuni, dal luglio 2015 responsabile del Settore giovanile del Brescia. Insieme a Massimo De Paoli, responsabile tecnico del Settore giovanile delle Rondinelle, Manfredonia ha passato l’intero pomeriggio di ieri al “Don Mosso” di Venaria. Per visitare la struttura e conoscere meglio la società del presidente Domenico Mallardo e per vedere i giovani talenti che stanno crescendo in maglia arancioverde. Manfredonia e De Paoli hanno preso un sacco di appunti durante le due amichevoli di famiglia, che hanno messo di fronte prima i Giovanissimi di Paolo Petrucci con i 2003 di Alessandro Ursoleo, entrambe squadre già qualificate ai regionali; poi gli Allievi di Maurizio Tonus e gli Allievi fascia B di Carlo Barberis, che invece dovranno affrontare gli spareggi.
“La giornata di ieri con il Brescia calcio - spiega Domenico Mallardo - è l'inizio di una serie di incontri già programmati con società professionistiche che passano dalla Lega Pro alla serie A. È un lavoro che fa parte della strategia societaria, con l’ausilio fondamentale del direttore tecnico e capo scouting Massimo Lopalco. L’intenzione è quella di far vedere e valutare i nostri ragazzi, poi chi meriterà verrà chiamato anche presso le strutture delle società professioniste. Il Venaria Reale - continua il presidente - ha il compito, anzi l'obbligo di tornare ad essere regina del calcio torinese, di essere sempre più competente e competitiva nella Scuola calcio e poi nel Settore giovanile. Il nostro dogma è formare uomini e calciatori, offrire ai nostri ragazzi delle occasioni importanti, un obiettivo anche prioritario rispetto alla vittoria di qualche campionato”.

Fonte: www.venariacalcio.it