Grande risposta di pubblico all’Open Day firmato Supergacademy. Sabato 26 settembre sul campo del Rapid Torino l’Accademia di formazione individuale ha inaugurato la nuova stagione aprendo le porte a tutti i ragazzi e ragazze dai 5 ai 16 anni con l’obiettivo di far conoscere le proprie tecniche di insegnamento. Nelle due ore di allenamento i giovani calciatori hanno avuto modo di fare la conoscenza di tutti gli istruttori lavorando con loro su esercizi specifici.
I portieri hanno lavorato con due esperti del settore come Fabrizio Berganton e Bruno Pace, uno dei tre soci fondatori. Davvero spettacolari gli esercizi su presa, riflessi e tuffi a destra e sinistra, con i tiri finali da fuori area come perfetta conclusione dell’allenamento. Da non perdere poi le spiegazioni di Bruno Pace: chiunque di noi almeno una volta nella vita dovrebbe dedicare del tempo a sentirlo parlare del delicato ruolo dell’estremo difensore. Posizione, personalità, uscite, comunicazione sono i temi toccati da Bruno, il cui entusiasmo non può non coinvolgere i propri interlocutori.
A disposizione dei giocatori di movimento altri cinque istruttori qualificati. A partire dall’altro socio fondatore di Supergacademy, Pietro D’Arienzo, senza dimenticarsi di Ezio D’Herin, una vera enciclopedia del calcio in virtù della sua immensa esperienza da allenatore di alto livello. Il movimento senza palla è il focus dell’esercizio di D’Herin che ammette: “I giocatori devono capire che in campo bisogna aiutarsi uno con l’altro dando sempre al proprio compagno una soluzione di passaggio. Perché altrimenti l’unica opzione diventerebbe il dribbling e il rischio di perdere la palla è molto alto”.
Continuando il tour degli istruttori, tutti molto disponibili e chiari nelle spiegazioni, ci si “imbatte” in Beppe D’Alesio, conosciutissimo nell’ambiente calcio e allenatore dei Giovanissimi del Borgaro. L’esercizio del fresco finalista al SuperOscar riguarda la conduzione palla utilizzando entrambi i piedi. “Un esercizio – spiega il tecnico – che può apparire banale ma che sta alla base del bagaglio tecnico di ogni singolo giocatore e che quindi non va trascurato”. Ci sono poi Michele Di Nola e Alessandro Martorello, quest’ultimo ex allenatore della Pro Settimo Eureka, i cui esercizi di psicocinetica si sono rivelati all’avanguardia. “La difficoltà – spiega Martorello – sta nell’unire diversi elementi come la coordinazione motoria, l’udito e la vista. I ragazzi devono cercare di gestire il pallone sempre con la testa alta per cercare il compagno con la casacca del colore giusto. Ai più grandi si lascia più libertà d’azione in modo che siano loro a prendere l’iniziativa, un aspetto che nel calcio fa la differenza”.
Passiamo ora la parola ai due dei tre soci fondatori di Supergacademy: Pietro D’Arienzo stila il bilancio dell’Open Day al Rapid e dà appuntamento a tutti fra due settimane con un altro grande evento all’Orione Vallette; Francesco Baù spiega quali saranno le prossime mosse di Supergacademy che estenderà i propri confini oltre il Piemonte.
Pietro D’Arienzo: “Siamo soddisfatti dell’Open Day in quanto la risposta dei ragazzi è stata molto positiva. Un ringraziamento va anche al direttore sportivo del Rapid Torino Nunzio Alcibiade che ha collaborato nell’organizzazione dell’evento. Sabato 10 ottobre ci sarà un altro Open Day, questa volta sul campo dell’Orione Vallette”
Francesco Baù: “A breve organizzeremo un centro di formazione per istruttori, allenatori e dirigenti, in collaborazione con l’Università di Plymouth. Le iscrizioni partiranno già fra qualche settimana e il titolo che si consegue avrà valenza di master privato universitario. Prossimamente avvieremo attività anche in Lombardia e nel Triveneto”.
