Venerdì, 05 Settembre 2025
Giovedì, 04 Settembre 2025 23:03

45° SuperOscar - Le reazioni dei protagonisti dopo le squalifiche. Andrea Mirasola: "Vicino a Thomas ogni giorno affinché cresca nel modo migliore possibile"

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Andrea Mirasola Andrea Mirasola

IL GIORNO DOPO - Dopo la scelta da parte del comitato del SuperOscar di escludere dalla competizione Under 14 Volpiano Pianese e Csf Carmagnola, è arrivata anche la decisione del Giudice sportivo che sentenzia: un anno di squalifica per Thomas Sarritzu e Cristian Barbero, 6 mesi ad Angelo Sarritzu (papà di Thomas), multa alle due squadre e al Paradiso Collegno, società ospitante del match. Ecco le reazioni dei protagonisti. 


Andrea Mirasola, tecnico del Volpiano Pianese: "Prima di tutti sono disgustato dai commenti ignoranti e cattivi che mettono alla gogna un ragazzo di 13 anni. Questi adulti non sbagliano mai? Siamo così perfetti da pensare che un ragazzo di 13 anni non possa sbagliare? Siamo così medioevali da affermare meriti l’aggressione di un adulto? Un anno di squalifica vuol dire far smettere un ragazzo di giocare, e questo vale per entrambi i diretti interessati". Prosegue il giovane allenatore: "Dobbiamo educare, formare, guidare questi ragazzini con solidi principi. Siamo sicuri che punire e voltare le spalle sia il metodo più giusto per crescere un giovane uomo alla società? Non credo in scelte di comodo, ma in un percorso di valore, e starò vicino a Thomas ogni giorno affinché cresca nel modo migliore possibile, perché è un portiere straordinario e soprattutto un ragazzo eccezionale. Sarò con il mio staff promotore della sua crescita, Barghini è il top per poterlo rendere un portiere incredibile e il Volpiano la società perfetta per guidarlo in questi mesi".

Di pochissime parole l'allenatore del Csf Carmagnola, Vincenzo Magno, che commenta così la durissima, quanto inaspettata, squalifica di Cristian Barbero, giocatore che ha allenato anche nella passata stagione al Chisola: "Cristian è un ragazzo eccezionale, lo difenderemo con tutte le nostre forze". Il tecnico carmagnolese ci tiene anche a dire la sua su quanto accaduto durante quei concitati minuti: "Mi prendo le mie responsabilità da allenatore, perché sono intervenuto a sedare la rissa forse troppo tardi, ma è stato tutto troppo veloce. Chi mi conosce sa che i valori che mi hanno tramandano quando ero calciatore sono quelli che sto cercardo di riportare ai miei ragazzi. Chiedo scusa a tutti. Spero davvero che si possa tornare presto alla normalità".

Essenziale anche il commento di Paolo Montone a nome del Comitato organizzatore del SuperOscar: "Le decisioni assunte dal Giudice sportivo, cui è affidata la disciplina del torneo, confermano che la decisione del nostro Comitato appare ancora più ponderata e commisurata alla gravità dei fatti".

Per il Paradiso Collegno a parlare è Marco Pacifico: "Sappiamo come funzionano le cose. Quando succedono queste cose c'è sempre una sorta di responsabilità della società. Per quanto è nelle nostre possibilità cerchiamo sempre di mantenere la struttura sicura. La rete sarà alta 2 metri e mezzo, forse anche di più e per quanto negli anni ci siano state tantissime gare tese, non era mai capitato che qualcuno scavalcasse per entrare sul terreno di gioco. Noi facciamo sempre il massimo, ma sappiamo che c'è una responsabilità oggettiva e alla fine sarebbe potuta essere anche più salata la pena. Non possiamo alzare una recinzione di 10 metri, ma questo fatto ci obbligherà ad essere ancora più prudenti e attenti. Il prossimo anno dovremo rifare l'impianto e con l'occasione possiamo pensare di attrezzarci con una rete che non consenta quanto successo". Un commento anche sulla squalifica dei due giovani calciatori: "Dispiace sempre che dei ragazzini siano costretti a non giocare, ma è anche vero che bisogna cominciare a dare un segnale forte".

Non sarà questa, però, l'ultima puntata di un capitolo nero del nostro amato calcio giovanile: eventuali ricorsi da parte delle società coinvolte richiederanno nuovi gradi di giudizio della giustizia sportiva. Sempre in attesa dei tempi più lunghi della giustizia ordinaria, riguardo all'aggressione subita da Thomas Sarritzu da parte del padre del portiere di riserva del Csf Carmagnola, che invece non è stato coinvolto dalla sentenza del Giudice sportivo.

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