Città di Rivoli e Agostino Scozzaro, niente da fare. È il presidente rivolese Luigi Malvito a ufficializzare la fumata nera: “Rimaniamo come siamo. Abbiamo valutato la proposta della famiglia Scozzaro, ma a questo punto della stagione, o meglio della programmazione in vista della prossima stagione, le nostre strategie non coincidevano. L’allenatore e il direttore sportivo, che ci hanno fatto vincere un campionato, non sono mai stati in discussione, e neanche i giocatori, quelli vecchi e quelli nuovi, con cui abbiamo già speso delle parole. Insomma, per quest’anno era troppo tardi, così abbiamo valutato, d’accordo io e tutto il direttivo. Ma con Scozzaro – conclude Malvito - ci siamo lasciati dicendoci che ci risentiremo per la prossima stagione, basta fare le cose per tempo”.
A questo punto, sembra molto probabile che Agostino e Giuseppe Scozzaro rimangano ad Alpignano, insieme al Baron e ai giocatori già bloccati, ad occuparsi non solo della Prima squadra ma anche delle giovanili, in accordo con le altre componenti societarie. Bisogna però trovare il giusto accordo con l’altro presidente alpignanese, Giuseppe Ciancio. “Si vedranno la settimana prossima” frena Savino Granieri, direttore generale dell’Alpignano, che la settimana scorsa aveva dichiarato di “essere ottimista” riguardo al riavvicinamento tra Ciancio e Scozzaro: che, alla fine, avesse ragione lui?