Fabrizio Pontremoli è il nuovo direttore generale del SanMauro. Ieri sera, in una sede gremita di allenatori e dirigenti, la presentazione ufficiale di quello che sarà “il collante di tutte le attività”, come si è autodefinito l’ex dg di Chieri, Pro Settimo Eureka e Bra. “Mi farò carico - continua - di tutte le problematiche organizzative, nella strutturazione e nel quotidiano. Ma ovviamente serve la collaborazione di tutti, perché il SanMauro siete voi che vivete la società ogni giorno con passione. Se le cose funzionano si vive tutti meglio e arrivano anche i risultati. Per vincere servono i giocatori forti, certo, ma nel calcio conta quello che ci sta dietro”.
Idee chiare, di chi è abituato a lavorare in categorie importanti, come la serie D: “Le categorie non contano - continua Pontremoli - e anche le piazze contano fino a un certo punto. Sono le persone che fanno le società. Da questo punto di vista, il SanMauro è una società importante, il direttivo è composto da persone di grande serietà e ambizione, in generale questa è una società che funziona, per esempio in pochi hanno una segreteria così efficiente. Io vorrei portare organizzazione e metodo, che contano più di una coppa, per quanto tutti noi vogliamo vincere le partite: le vittorie sono una conseguenza dell’organizzazione”.
Intorno alla figura del nuovo direttore generale, verrà costruito il nuovo assetto dirigenziale. Intoccabile il direttore sportivo Arturo Gallo, da trovare invece l’uomo giusto per il ruolo di responsabile del Settore giovanile, vacante dopo la rescissione consensuale con Raffaele Balluardo: “Per ora io e Arturo siamo a disposizione di tutti - conclude Pontremoli - ma quello è un ruolo che io ritengo fondamentale. Decideremo in tempi brevi, abbiamo una rosa di nomi a disposizione, ma sicuramente deve essere una persona funzionale a una società in crescita nei numeri e nella qualità, frutto di una buona programmazione. E deve essere una persona che abbia anche lo stile che vogliamo dare alla società e il giusto spirito di servizio, che sposi la causa, perché per far crescere ancora il SanMauro ognuno deve mettere il suo pezzettino”.