Mercoledì, 25 Dicembre 2024
Domenica, 17 Luglio 2016 16:36

Nicolò Mammone: “Sono una torre, mi piace fare gol ma soprattutto farli fare ai miei compagni”

Scritto da redazione

INTERVISTA - Fisico e tiro i punti di forza dell’attaccante classe 2002 del Pianezza, che invece deve migliorare nella tecnica. Federico De Siena il suo migliore amico nel calcio, Gabriele Biasi il più forte: “Con lui non passavo nemmeno negli allenamenti”

Presentati: nome e cognome, data di nascita, squadra in cui giochi, la tua carriera.
“Mi chiamo Nicolò Mammone, sono nato il 25 gennaio 2002 e attualmente gioco al Pianezza, ma nella mia “carriera” ho avuto la fortuna di giocare in ottime squadre, come Collegno Paradiso nella stagione 2013/2014 e Lesna Gold dal giugno 2014 fino allo scorso dicembre”.

In che ruolo giochi?

“Attaccante”

La tua squadra del cuore?

“Senza dubbio la Juventus”.

Il giocatore a cui ti ispiri?

“Fernando Llorente e Mario Mandzukic, soprattutto perché le mie caratteristiche fisiche si avvicinano molto alle loro”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo da calcio?

“Sicuramente il tiro, dicono che sia davvero potente”.

In cosa, invece, devi migliorare?

“Secondo me devo migliorare un bel po' sulla tecnica”.

Datti un voto da 1 a 10 per ognuna delle seguenti caratteristiche, e non fare il modesto...

Tiro: 8, perché è davvero forte ma impreciso
Passaggio: 6
Colpo di testa: 7, sono alto ma non riesco a prendere tutti i palloni
Tackle: 7
Senso del gol: 7, mi piace farli ma soprattutto farli fare: sono la cosiddetta “torre”
Velocità: 7, non sono un velocista, anzi nel breve sono lento, ma nella progressione sono abbastanza veloce
Forza: 8, ho molta forza, riesco ad impormi in campo
Acrobazia: 4, non sono molto abile in acrobazia

Qual è stata la miglior partita della tua carriera? Perché?
“Sicuramente quella contro la Sangonese Boschetto dello scorso campionato nel girone di ritorno. Ero arrabbiato e deluso dalle mie prestazioni che mi avevano trascinato in panchina e dal mio scarso bottino in campionato, volevo dimostrare al mister e ai compagni che io potevo fare molto di più. Ero carico, grintoso e arrabbiato, ho segnato e ho giocato la mia miglior partita”.

Qual è stata invece la peggior partita della tua carriera? Perché?
“È stata sicuramente la partita contro il Cambiano del girone provinciale di andata. Non azzeccai nemmeno uno stop o un controllo… Il risultato finale fu una sostituzione dopo appena 15 minuti, me la meritavo. E mi è servita da lezione”.

L'allenatore a cui sei più legato?
“Senza dubbio mister Sam, attuale direttore tecnico del Vianney”.

Perché? Cosa ti ha insegnato?
“Mi ha dato una mano a migliorare E a non demoralizzarmi nei miei momenti bui a livello calcistico. Mi ha dato una fiducia che nessuno mi ha mai dato, e mi ha insegnato davvero tanto, con lui ho avuto un grosso miglioramento sia atletico sia tecnico sia mentale. Anche se il mio più grande motivatore è sempre stato mio padre, che nel bene o nel male mi è sempre stato vicino”.

Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio?
“Il compagno migliore con cui mi sia mai trovato è senza dubbio Federico De Siena, attuale difensore del Lesna Gold. Giocavamo insieme anche al Collegno Paradiso e siamo cresciuti calcisticamente insieme, diventando grandi amici”.

Il giocatore più forte con/contro cui hai giocato?
“Il giocatore più forte contro cui io abbia mai giocato è stato anche un mio compagno di squadra. Essendo un attaccante ho a che fare con difensori, bravi o meno bravi che siano, ma il più forte credo che sia Gabriele Biasi. Con lui non passavo nemmeno negli allenamenti, e nelle partite in cui ci siamo incontrati si è dimostrato insuperabile. Ha qualcosa in più degli altri”.

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio, in questa stagione e in prospettiva?
“Il mio obbiettivo nel calcio è quello di fare strada, di arrivare il più lontano possibile. Ma per adesso mi limito a fare bene con il mio Pianezza, vi assicuro che nella prossima stagione ci faremo sentire, con le unghie e con i denti”.

Se segnassi in una finale, a chi dedicheresti il gol?
“Se facessi gol in una finale dedicherei il gol a chi non ha creduto in me e a chi non mi riteneva all'altezza della sua squadra, un allenatore in particolare”.

Usciamo dal campo: che passioni hai oltre il calcio?
“Oltre al calcio ho una passione per la musica, nel tempo libero oltre ad ascoltarla esco con gli amici. Che, tornando al campo, sono anche alcuni compagni di squadra o avversari”.

Se non sfondi nel mondo del calcio, cosa vorresti fare da grande?
“Se non sfondo nel mondo del calcio probabilmente farò il meccanico, o un lavoro del genere”.

Ultima modifica il Domenica, 17 Luglio 2016 17:23

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