Riportiamo due comunicati della società A.C.D. Lucento apparsi sul sito www.lucentocalcio.it.
"Alla fine dopo un anno tribolatissimo è giustamente arrivato il verdetto. La nostra società dopo dieci anni lascia la massima categoria regionale dell'Eccellenza retrocedendo in Promozione, come è giusto che sia quando ci sono una serie di errori. Nel calcio come nella vita si paga obbligatoriamente il "pedaggio". Dicevamo errori in serie da parte di una società abituata a sbagliare davvero poco in questi anni, fatta di scelte iniziali di allenatori discutibili, giocatori "anziani" ormai in chiara fase calante, giovani nati a Lucento, che invece di apprezzare il fatto che la società abbia continuato a puntare su di loro, hanno via via perso gli stimoli allenandosi poco e male. Queste alcune fra le tante cause di una caduta probabilmente annunciata, viste le precedenti retrocessioni di società, come la nostra, modello nel settore giovanile (vedi Chisola, Lascaris e Cbs), che come noi non sono riuscite a stare al passo di realtà troppo più grandi e soprattutto economicamente molto più attrezzate come Casale, Albese, Pro Dronero, Pinerolo, Colline Alfieri ecc. Ad avvalorare questa tesi anche la quasi assenza nell'Eccellenza di società di Torino o almeno il passaggio rapido, promozione e retrocessione, che il più delle volte avviene l'anno dopo per realtà estemporanee al prestigioso campionato. Certo anche quest'anno si poteva "inventare" un altro miracolo, come in gran parte degli anni passati in Eccellenza, ma forse neppure un "prodigio" poteva aiutarci. Chiaro che non tutto è stato da buttare perchè alcuni giocatori si sono realmente immedesimati nella realtà Lucento, dando sempre tutto, presentandosi sempre in forma atletica perfetta, insomma dei giocatori come Rizzo (che errore non capire fin dall'inizio che era l'unico capitano vero), Bettega e Romani. Alcune grandi sorprese come Zaffonte e Manusia sempre sul pezzo, sempre con la voglia di migliorarsi, e conferme come il nostro Ursoleo combattente nato, sempre l'ultimo a mollare, nelle ultime partite ha giocato con una maschera facciale, fatta appositamente per proteggerlo dalla frattura allo zigomo rimediata ad Alba. Alle note positive gli ultimi due allenatori, sia Ramin Binandeh capace di dare l'unico scossone al nostro campionato, con una piccola serie utile, andata poi in frantumi con il tracollo in casa contro la Valenzana, e subito pronto a farsi da parte per il bene del suo Lucento, non appena capito che neanche il suo operato avrebbe probabilmente portato in salvo una barca alla deriva, e per ultimi il duo Gallo-Commisso davvero commoventi a crederci fino all'ultimo secondo, con quest'ultimo "tradito" da giocatori che considerava colleghi e amici. Sono stati anni bellissimi... ma il Lucento è già pronto a ripartire e lo fa lanciando in prima squadra l'allenatore più vincente di questi ultimi tre anni, capace di portarci due anni fa alla finale scudetto con il suo '98, capace di non perdere un solo giocatore della rosa negli ultimi due anni, capace di vincere tre campionati di fila (Giovanissimi, Allievi fascia B, Allievi), con annesso titolo regionale. Insomma non più scommesse ma un uomo Lucento: Raffaele Senatore".
"Quattro gironi regionali terminati al primo posto, una finalissima Allievi da disputare, un girone finale di Allievi fascia B che ci vede al comando solitari, tutti i tecnici confermati, Arturo Gallo sempre sul trono della nostra direzione sportiva e c'è chi titola "Rivoluzione Lucento". Noi a Lucento ci nutriamo di calcio e, nonostante i nostri studi non abbiano intercettato quelli di Immanuel Kant, di certe parole conosciamo il significato. Le rivoluzioni le lasciamo architettare a chi queste finali le può sognare soltanto di notte e quando il cielo è perfettamente stellato. E soprattutto a chi, con squadre giustamente favorite, si affida a bizzarre missive per mascherare il fallimento sportivo. Nella nostra continua opera di miglioramento diamo il benvenuto a casa Lucento a Luca Radetti con il ruolo di responsabile sportivo delle due annate Giovanissimi per la stagione 2015-2016".
RAFFAELE SENATORE - "Non ho mai avuto l'ossessione di allenare una Prima squadra, come altri colleghi. Ma di fronte alla proposta, ho accettato con piacere, anche per un senso di riconoscenza nei confronti di una società che mi ha dato tanto in tutti questi anni. Professionalmente si tratta di una sfida bella e stimolante, allenare una Prima squadra è completamente diverso rispetto a guidare un gruppo di giovani, dal punto di vista tecnico e soprattutto nella gestione dello spogliatoio. Avrò un gruppo giovane, ma con i giusti elementi di esperienza, perché puoi valorizzare dei ragazzi solo se ci sono le condizioni giuste per farlo".