Sabato, 28 Dicembre 2024
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 5451

Mercoledì, 11 Dicembre 2019 13:01

In Inghilterra ogni partita di settore giovanile è gratuita, ma c'è di più…

Scritto da

2 - La rubrica curata da Simone Lioce in questo articolo focalizza la sua attenzione sulla strutturazione del Livello 1 dei corsi federali inglesi sotto la denominazione FA Coaching Football Level 1.


Solo questo corso ha visto certificarsi più di 300.000 persone e vede coinvolte più di 11 milioni di persone tra staff, giocatori e dirigenza. Numeri impressionati per la nazione che ha creato questo sport e che vede la Premier League il campionato più avvincente al mondo.

A differenza dell’Italia, con mio grande stupore, ho saputo che le società dilettantistiche inglesi sono finanziate dagli sponsor e direttamente dalla federazione inglese, così ogni partita dilettantistica o professionistica nel settore giovanile è completamente gratuita e tutti gli allenatori non percepiscono nessuno stipendio o rimborso poiché spinti dalla passione. Discorso a parte per le squadre professionistiche che retribuiscono gli allenatori molto bene. Quindi in Inghilterra vi è la possibilità di percepire “tutto o niente”, mentre in Italia molte volte la retribuzione di alcune dilettanti (in particolare in prima squadra) supera di gran lunga la retribuzione di un allenatore in un settore giovanile professionistico.

Quest’articolo è rivolto a tutti gli allenatori che vogliono provare a ottenere una certificazione da allenatore di calcio oltre Manica. Ed è più facile di quanto sembri.

Prenderò in riferimento il corso tenutosi nell’Università di Stafford, nella città di Stoke-On-Trent nella contea dello Staffordshire.

INFORMAZIONI GENERALI

Per accedere ai corsi FA non è necessario essere residenti in Inghilterra, infatti insieme a me vi erano persone che provenivano dalla Russia e dall’Egitto, appositamente per fare questo corso, ma per motivazioni logistiche è necessario risiedere almeno per la durata del corso presso qualche apposita struttura.

Il corso si aggira intorno alle 150 sterline e non è necessario essere un allenatore che attualmente lavora in una squadra. E’ aperto ugualmente ai due sessi: su 40 partecipanti, vi erano infatti iscritte 10 donne oltre i 40 anni che non avevano mai avuto esperienza da allenatore e che desideravano formarsi per poi cimentarsi nel contesto calcistico.

Il corso generalmente si struttura su 4 giornate, dalle 9 alle 18.

Inclusi nel programma vi sono 2 corsi composti da 3 ore ciascuno che verranno svolti in 2 giorni scelti dal tutor dai temi Safeguarding e First AID.

Il Safeguarding è un corso che consiste nel creare un ambiente sano e vigile all’interno del club di appartenenza. I temi principali trattati sono:

  • Utilizzo dei social media: Non è possibile scattare foto ai ragazzi e pubblicarle all’interno dei social network o in siti, senza il consenso dei genitori, ma soprattutto senza il consenso della società.

E’ un tema molto delicato, spesso sottovalutato, che può avere successivamente spiacevoli inconvenienti. A Torino, ero solito a registrare i miei allenamenti, mentre qui non posso se non possiedo una licenza da match analyst o un permesso speciale da parte della società. Se voglio registrare il mio allenamento devo chiamare l’analyst e poi mi fornirà il materiale, ovviamente avendo avuto prima il consenso dei genitori dei ragazzi.

  • Il rapporto con i genitori: Vengono organizzati nelle società dei meeting in cui si educano i genitori a sostenere i ragazzi senza porre pressioni o urla, a non insultare l’arbitro e volti all’organizzazione di un ambiente sano e pulito all’insegna del fair play.

  • Bullismo: Ai partecipanti viene insegnato come riconoscere atti di bullismo/minacce nel team, tema sottovalutato ma estremamente importante e frequente. L’insegnamento principale che ci è stato dato è stato quello di intervenire sempre e informarsi se tutto sia sotto controllo, quindi importante non sottovalutare quest’aspetto e dire “Massì, sono solo ragazzi” poiché dietro a questi episodi si potrebbero nascondere problematiche molto più grandi di quanto si pensi.

Il corso First Aid invece è semplicemente un'attività di primo soccorso. Ci è stato insegnato a fare correttamente il massaggio cardiaco e le modalità di intervento per qualsiasi infortunio, con focus principale sulla commozione celebrale, un infortunio che all’inizio può essere irrilevante, ma col passare dei minuti può rivelarsi fatale.

INFORMAZIONI SPECIFICHE

La giornata del corso si suddivide in parte mattutina e pomeridiana, inframezzata da pausa pranzo.

La prima parte al mattino è incentrata su spiegazioni degli obiettivi che si andranno ad affrontare spiegata dai tutor, mentre la seconda parte si sviluppa sul campo dove i tutor mostrano le alcune proposte di esercizi collegate a quanto spiegato prima.

Al pomeriggio i partecipanti vengono divisi in gruppi da 3: un allenatore, un assistente allenatore e un controllore che alla fine giudicherà l’operato. Questi tre ruoli varieranno ogni seduta per tutta la durata del corso.

I partecipanti sono forniti di Learning Journal, ossia un libretto in cui i partecipanti appuntano, completano gli esercizi e rispondono ai quesiti presenti in esso. Al termine del percorso, il libretto verrà prelevato e valutato con giudizio positivo o negativo.

Parallelamente alle sedute del sabato, il partecipante deve completare obbligatoriamente il modulo E-Learning, pena bocciatura. L’E-Learning è un percorso online parallelo, che permette di capire meglio attraverso video e diapositive le spiegazioni in aula e sul campo. Per me si sono rivelate fondamentali perché a volte non è semplice seguire le lezioni con il tutor che parla un inglese molto fluido e veloce.

I temi affrontati sono a carattere generale, quindi validi per allenatori che allenano dagli U7 fino alla prima squadra.

I principali Focus sono:

  • ENGLAND DNA: Ossia i principali credo calcistici della Federazione inglese suddivisi in How we coach (come alleniamo), How we play (come giochiamo), How we support (come supportiamo) e The future player (Il giocatore del futuro, ossia come sviluppare un giocatore fino all’età matura passando per i diversi step biologici e calcistici).

  • FA’s 4 Corner Model: Ossia i 4 contesti che ci permettono di sviluppare un giocatore durante la sua crescita. Questi 4 contesti variano i propri obiettivi e focus a seconda dell’età e dello sviluppo tecnico tattico. I 4 corner sono:

  • Physical

  • Psychological

  • Social

  • Technical/Tactical

  • FA’S PLAN, DO and REVIEW: Ossia la metodologia base per strutturare gli allenamenti. Pianificare prima in maniera minuziosa l’allenamento seguendo ogni minimo dettaglio, fare l’allenamento tenendo in considerazione principalmente l’aspetto comunicativo con i ragazzi e al termine fare le proprie valutazioni per verificare se ci sono aspetti da migliorare. Vengono proposte esercitazioni basate sui principi di gioco, sulle componenti tecniche e sulle fasi di possesso, non possesso e transizione.

Il focus principiale del corso è quello di creare degli allenatori pensanti, riflessivi, che non lasciano nulla al caso, seguendo regole imprescindibili e mettendo al primo posto la costruzione di un allenamento senza pericoli, divertente e produttivo, in modo tale da creare dei giocatori che si assumono le responsabilità prima come uomini e poi come giocatori. Il nostro obiettivo è quello di formare dei leader etici a 360° che siano degli esempi per i bambini che giocano nella medesima società.

Per un allenatore italiano che vuole provare questa esperienza, la consiglio fortemente, ma deve imparare la lingua inglese veramente bene per poter comprendere, comunicare e spiegare alla commissione le proprie idee. I tutor federali inglesi non fanno sconti, poiché loro danno la possibilità di partecipare ma bisogna essere in grado di sostenere il corso in lingua inglese.

Terminato il livello 1, vi sarà il livello 2, che frequenterò sempre all’Università di Stafford e sarà articolato nel seguente modo:

  • Libertà di accesso fino ad esaurimento posti

  • Obbligo di allenare una squadra

  • Giorni: sabato e domenica, 2 weekend di gennaio, 2 weekend di marzo, 2weekend di giugno, per un totale di 12 giorni totali.

  • Nel mesi in cui non vi è il corso (Febbraio e Aprile) i Tutor andranno a verificare il percorso nella propria società di appartenenza, testando la capacità nella seduta di allenamento e nel match.

  • Obbligo di compilazione moduli E-Learning

  • Obbligo certificazione livello 1, Safeguarding e First Aid.

  • Costo 260 sterline

I corsi seguenti al livello 2 saranno a SELEZIONE, basata sulla carriera di allenatore (Se si allena in una professionistica si ha più possibilità di accedervi) e non più ad Accesso Libero.

Successivamente vi sarà il Livello 3 (Uefa B), il Livello 4 (Uefa A) e il Livello 5 (Uefa PRO).

Ultima modifica il Mercoledì, 11 Dicembre 2019 13:23

Simone Lioce è responsabile APPORT (Associazione nazionale Preparatori Portieri) della sezione Piemonte, con cui ha organizzato corsi di formazione in collaborazione con Novara, Pro Vercelli, Brescia e Torino. Ex allenatore dei portieri di Venaria e Chieri U13-14-15, allenatore dei portieri Juventus Camp. Laureando a Staffordshire University, presso la facoltà di Sport and Exercise, opera nel progetto di ricerca nella metodologia di allenamento, statistica e scout, e frequentante i corsi federali inglesi FA livello 1 e 2 in Coaching e Goalkeeping Coaching.

Registrati o fai l'accesso e commenta