Ciao Leonardo, stai vivendo una stagione super, qual è il tuo segreto?
“Penso che i gol siano solamente frutto del lavoro di gruppo, grazie alla squadra ottengo anche risultati individuali. Il segreto è appunto il collettivo, c'è un buon clima e fiducia reciproca. Mi hanno permesso di fare dei grandi passi che spero non siano punti di arrivo”.
Con la tua squadra state facendo molto bene, che obbiettivi vi siete posti?
“Siamo una buona squadra, stiamo facendo molto bene a livello provinciale e l'obbiettivo è quello di vincere il campionato. Sicuramente oltre a questo, c'è un lavoro in previsione del prossimo anno e dei Regionali”.
Tu invece hai un obbiettivo particolare per questa stagione?
“Sicuramente spero di vincere con la mia squadra i provinciali, e poi spero di far bene in rappresentativa. Anche quello è un gran gruppo, mi trovo molto bene ed è stimolante giocare con delle squadre professionistiche. Spero di partecipare al Torneo delle Regioni e poterlo vincere”.
Quanto tempo è che giochi al Rapid Torino e che rapporto hai con mister e compagni?
“Sono qui al Rapid da 10 anni, c'è un gran rapporto di amicizia con i miei compagni da sempre, è anche difficile lasciarci. Mister Carretto invece mi ha aiutato tantissimo, sono cresciuto con lui soprattutto a livello caratteriale. Un mio difetto è che a volte sono troppo irruento, non penso prima di agire, ora sto cominciando a ridimensionarmi. Mi ha insegnato cos'è il calcio, siamo cresciuti come squadra grazie a lui e al suo staff”.
Con chi ti trovi bene dentro e fuori dal campo?
“Siamo tutti molto uniti, usciamo tutti insieme. Sono prima amici che compagni di calcio. Con Procopio e Gildone c'è molta intesa in campo. In generale ci diamo sempre una mano a vicenda e risolviamo i problemi insieme”.
Un compagno o un avversario che ritieni molto forte?
“Sicuramente i difensori della rappresentativa sono molti forti, sono i più bravi di tutto il Piemonte. Anche la mia difesa non è niente male! Poi credo sia molto bravo Biasi del Lesna Gold, ha qualcosa in più rispetto agli altri”.
Chi è l'allenatore a cui sei più legato?
“Come ti ho detto prima è il mister di ora, Carretto. Calcisticamente parlando mi ha dato una formazione, mi aiuta davvero tanto a livello tattico, tecnico, ma soprattutto psicologico e non è facile quando hai a che fare con dei ragazzini”.
C'è un calciatore a cui ti ispiri?
“Sì, ad Andra Belotti, è un grande. Oltre al fatto che tifo Toro, lui alla mia età aveva delle capacità tecniche inferiori e guarda ora dov'è arrivato. Con la fame si può arrivare lontano”.
Che obbiettivi hai per il futuro? Hai mai pensato al professionismo?
“Si che ci ho pensato e c'è anche stata qualche occasione, spero di avere delle possibilità per entrare in questo mondo. Non ne ho una preferita, ovvio il mio sogno nel cassetto sarebbe andare al Toro, ma sinceramente è indifferente. So solo che per ora devo dedicarmi anche allo studio”.