“Non sono andato via da Gassino perché collaboro in Federazione: sono qui in via Volta da 25 anni e a Gassino anche da più tempo, ma non ho mai avuto indicazioni di incompatibilità da nessuno dei vertici federali. Me ne sono andato per altri motivi”.

Beppe Novarina, ex segretario del Gassinosanraffaele, ci tiene a dare la sua versione dei fatti. Iniziando dalla sua lunga storia.

“È dal 1961 che sono a Gassino, a parte una pausa di due anni durante la quale sono stato a Castiglione. Diciamo che ormai ho una certa esperienza del lavoro in segreteria… In Federazione invece collaboro da 25 anni. All’inizio inserivo i dati in contabilità, erano ancora i tempi di Fusco presidente. Poi sono sempre stato al tesseramento, prima con Gallina, poi con Boggia. Adesso sono in reception insieme a Mastroleo. E seguo anche le rappresentative: insomma, impegni ne ho sempre avuti e ne ho, sicuramente non mi annoio”.

Quali sono, allora, i motivi per cui hai deciso di lasciare Gassino?

“Non voglio scendere nello specifico, ma diciamo che sono state create delle condizioni in società che mi hanno indotto a dare le dimissioni. Io non avevo problemi a rimanere: ero legato a Bertolini, ma non sono andato via perché è andato via lui”.

Quindi l’attuale dirigenza ha tagliato la vecchia guardia? Si può dire così?

“Non è un caso se dei “vecchi” non è rimasto nessuno, o quasi”.

Dispiaciuto?

“Non sono contento, ma non ne faccio certo un dramma. Gli impegni, come detto, non mi mancano. L’unica cosa che mi manca è arbitrare… dal ‘67 faccio arbitro, per 15 anni in Federazione, ma anche ultimamente a Gassino arbitravo le amichevoli e le partite della Scuola calcio. Era l’unico modo per muovermi, adesso ho messo su un po’ di pancia…”

Andrai a lavorare in un’altra società?

“Ho avuto diverse richieste, ma per adesso no”.

Ultima domanda: cosa vedi nel futuro del Gassino?

“Spero che continui sempre bene. Io sono di Gassino, sono anche un tifoso, sicuramente continuerò a frequentare l’impianto sportivo e andrò a vedere le partite”.