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Martedì, 29 Dicembre 2015 11:56

Allievi fascia B regionali - Davide La Mesta: "Primo obiettivo? Giocare per una prof. Alessandro Lorusso il mio mentore"

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L'INTERVISTA - Il numero 10 del Venaria classe 2000 racconta sulle nostre colonne il suo inizio calcistico e quelle che sono le sue ambizioni per il futuro. Dopo tanti anni al Madonna di Campagna, passa ai Cervotti dove diventa presto capitano e uomo chiave: alla sua terza stagione in maglia arancio si dice felice di portare questi colori, ma sogna il salto di qualità

 

Presentati: nome e cognome, data di nascita, squadra in cui giochi.

“Mi chiamo Davide La Mesta, sono nato a Venaria il 19 aprile del 2000 e gioco nella società Venaria Reale. Faccio parte  degli Allievi fascia B”. 

La tua carriera. Hai sempre giocato al Venaria?

“No, gioco a calcio dall’età di 5 anni ma ho incominciato al Madonna di Campagna – società esclusa dai campionati in questo mese -. Ho giocato lì per 6 anni poi la squadra si è divisa ed io ho preso la decisione di andare al Venaria, con questo sono già tre anni che faccio parte dei Cervotti arancioni e sono contento di far parte di questo gruppo anche se è difficile arrivare dove vorrei”.

In che ruolo giochi?

“Nella mia carriera calcistica ho sempre fatto l'attaccante, è un ruolo che mi è sempre piaciuto”.

Quanti gol hai già fatto in questa stagione?

“Da quando è cominciata la stagione ho fatto circa 25 gol”.

La tua squadra del cuore?

“Ho sempre tifato Juve”.

Il giocatore a cui ti ispiri?

“Mi ispiro a Messi. Bisogna sempre prendere esempio dai più forti”.

Qual è il tuo punto di forza sul campo da calcio?

“Sul campo da calcio sono bravo nell’ uno contro uno”.

In cosa, invece, devi migliorare?

“E in cosa migliorare? Nello scarico della palla ad un compagno perché non lo faccio spesso”.

Datti un voto da 1 a 10 per ognuna delle seguenti caratteristiche, e non fare il modesto...
Tiro: 9
Passaggio: 9
Colpo di testa: 7,5
Contrasto: 8
Tackle: 8
Senso del gol: 9,5
Velocità: 10
Dribbling: 10
Forza: 8,5
Acrobazia: 9


Qual è stata la miglior partita della tua carriera? Perché?

“Una delle ultime, contro la Rivarolese nel campionato provinciale, dovevamo vincere per arrivare terzi e giocarci lo spareggio che poi avremmo vinto con la Juve Domo. Andammo sotto 1-0 ma poi vincemmo 4 a 1, io segnai l’ultimo gol ma ricordo un’ottima forma. Giocai al massimo delle mie potenzialità”.

Qual è stata invece la peggior partita della tua carriera? Perché?

“Ce n’è sono state pochissime perché ho dato sempre l'anima in tutte le partire”.

L'allenatore a cui sei più legato?

“L’allenatore al quale sono più legato è Alessandro Lorusso, la persona che mi ha allenato per 6 anni al Madonna di Campagna. Con lui ho imparato i fondamentali”.

Perché? Cosa ti ha insegnato?

“Mi ha insegnato a stare in campo ma soprattutto ad essere parte di un gruppo, è così che si va avanti nel calcio che è uno sport di squadra”.

Il compagno di squadra con cui ti trovi o ti sei trovato meglio?

“Il compagno con cui mi trovo meglio é Rayan”.

Il giocatore più forte con/contro cui hai giocato (riferito alla tua categoria)?

“Sarebbero davvero tanti da dire, purtroppo però non ricordo i nomi”.

Quali obiettivi hai nel mondo del calcio, in questa stagione e in prospettiva?

“Io ho tante ambizioni, lavoro ogni giorno per cercare di raggiungere obiettivi importanti. Arrivare a giocare in una squadra professionista sarebbe già una buona cosa”.

Se segnassi nella finale, a chi dedicheresti il gol?

“Dedicherei il gol a mia madre”.

Usciamo dal campo: che passioni hai oltre il calcio?

“Niente, la mia vita è solo il calcio!”

Se non sfondi nel mondo del calcio, cosa vorresti fare da grande?

“Quello per cui sto studiando: faccio l’alberghiero e quindi qualcosa inerente a questo ambito”.

 

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