Dieci anni sono un primo, importante traguardo per un torneo, segnano l’ingresso ufficiale nel novero dei tornei tradizionali, quelli sottolineati con la matita rossa nel calendario degli appuntamenti principali del calcio piemontese.
Quest’anno anche il Memorial “Andrea Fortunato”, organizzato dal Barracuda per la categoria Giovanissimi 2002, tocca questo importante traguardo, con tante interessanti novità – su tutte la formula ad eliminazione diretta, che renderà ancora più appassionante la competizione – e la continuità nei valori che sostanziano la manifestazione. “I valori del fair play - ricorda il presidente Leonardo Tortorelli - sono e rimangono validi per tutti, noi del Barracuda dobbiamo essere da esempio nelle partite del torneo e nei comportamenti di ogni giorno. È il modo migliore per ricordare la figura di un ragazzo come Andrea Fortunato”.
Ieri sera, presso la sede del Barracuda, si è tenuta la presentazione di questa decima edizione, che inizierà venerdì 21 aprile e andrà avanti fino alle finali di lunedì 1 maggio: a tenere banco il giornalista Tito Delton, amico di lunga data del Barracuda.
Dopo il padrone di casa Leonardo Tortorelli, è intervenuto il direttore generale Marco Isnardi: “È un torneo che ho visto crescere e che negli anni non si è snaturato, in un panorama in cui nelle giovanili si guarda solo al risultato, questo torneo ha mantenuto lo spirito positivo del sano agonismo, per merito della società del Barracuda”. Infatti nella giornata conclusiva, oltre alle finali, i bambini under 8 verranno coinvolti in manifestazione all'insegna del fair play e dell'amicizia.
Luisa Bernardini, presidente della Circoscrizione 2, ha ricordato che “Questo torneo è ormai un punto di riferimento del territorio” e ha invitato a “insegnare ai ragazzi a giocare nel rispetto delle regole e a fare gruppo, un messaggio non solo di sport ma di vita”.
Gianni Baldin, vicepresidente regionale Lnd, ha sottolineato la comunione di intenti tra una società come il Barracuda, “con 300 tesserati che sono lo specchio del lavoro fatto sotto l’aspetto sociale ed etico ancora prima che tecnico”, e il Comitato regionale, che svolge “il suo ruolo istituzionale con la stessa passione, per far crescere il movimento calcistico, nei numeri e nella qualità: anche la riforma delle giovanili va in questo senso”.
“Mio figlio è un 2009, gioca qui al Barracuda. Mi ha chiesto ma quando lo giocherò io questo torneo?” Dopo questo divertente aneddoto personale, il giornalista Antonio Paolino ha ricordato con efficacia la figura di Andrea Fortunato dentro e fuori dal campo, tornando ancora una volta sull’importanza di condurre una vita sana e di professare i valori del fair play nel calcio e non solo.