INTERVISTA - Dopo due stagioni straordinarie culminate con altrettanti titoli regionali vinti con l’Under 14 e l’Under 15, l’allenatore si prepara ad affrontare una nuova sfida: guidare per il quarto anno consecutivo il gruppo 2010 nella categoria Under 16
Mister Gallo, due titoli regionali consecutivi con l’U14 e l’U15: che significato ha per lei questo risultato?
“Secondo la mia visione, i risultati devono essere la conseguenza del lavoro fatto dal gruppo. Quindi, nel nostro caso, rappresentano la conferma che l’impostazione del lavoro è sostanzialmente corretta. Ovviamente, tra le pieghe del percorso, vanno trovati gli spunti per continuare a migliorare”.
Quali sono state le differenze principali tra il gruppo U14 dell’anno scorso e quello U15 di quest’anno?
“Considerando gli addii e le indisponibilità prolungate, si può affermare che i due gruppi avessero caratteristiche sostanzialmente differenti. Si è trattato di trovare un nuovo equilibrio, partendo dalle caratteristiche degli interpreti”.
C’è un momento chiave di questa stagione che ha segnato la svolta del campionato?
“La partita a Casale contro l’Accademia Casale: in dieci per 67 minuti, con un 2011 in porta, la squadra non solo ha resistito, ma ha dominato il gioco con una fase di possesso palla tra le migliori della stagione”.
Come ha adattato il sistema di gioco alle caratteristiche dei suoi ragazzi? Parte dal modulo o dagli interpreti?
“Il mio obiettivo è quello di permettere a ognuno dei ragazzi di esprimere le proprie qualità e, quando chiamati in causa, di poter giocare la partita da protagonisti. La scelta del sistema di gioco è sempre basata sui giocatori che decido di schierare”.
Guardando al suo percorso, cosa è cambiato nel suo modo di allenare negli ultimi anni? C’è qualcosa che oggi fa diversamente rispetto agli inizi?
“Ho iniziato ad allenare a 22 anni, nel 1991, ispirandomi inizialmente ai miei allenatori. Di quel metodo oggi non rimane quasi nulla, se non l’attenzione alla tecnica individuale, che però ora è proposta in modo più contestualizzato e intenso. Per il resto, ho sempre cercato di adeguarmi ai tempi, prendendo spunto dagli allenatori più affermati ma adattando gli strumenti di allenamento alla mia visione del calcio giovanile. Pensando al mio percorso in Sisport, ciò che propongo oggi ai 2010 è certamente diverso e più evoluto rispetto a quanto fatto nei due anni con i 2009”.
Mister Gallo è stato confermato per il quarto anno consecutivo alla guida del gruppo 2010. Una scelta di continuità che però ha diviso alcuni addetti ai lavori. Come interpreta queste opinioni contrastanti e cosa sente di poter portare ancora a questo gruppo?
“Come in tutte le cose, non esiste un modo giusto o sbagliato: le scelte vanno sempre contestualizzate, e ognuna porta con sé pro e contro. La società mi ha chiesto di continuare, e io l’ho fatto volentieri. Toccherà a me fare in modo che quei contro si trasformino in pro”.
Il passaggio alla categoria Under 16 rappresenta spesso uno snodo importante nella crescita dei ragazzi. Che tipo di evoluzione si aspetta da loro, sia sotto il profilo tecnico-tattico che mentale?
“Per quanto mi riguarda, ogni stagione del percorso di un ragazzo nel settore giovanile rappresenta uno snodo importante per la crescita. Nella prossima stagione lavoreremo per consolidare tutto ciò che di buono è stato fatto e per alzare il livello. Ai ragazzi dico sempre che il loro obiettivo deve essere quello di distinguersi dagli altri giocatori della loro categoria: riuscirci sarà motivo di grande soddisfazione”.
In vista della prossima stagione, come sta procedendo la campagna acquisti? Ci sono profili specifici che state cercando per completare la rosa?
“A differenza di altre realtà, noi abbiamo sempre confermato il gruppo. Eventuali ingressi sono stati valutati solo per compensare le uscite. Quest’anno si sono proposti profili interessanti che abbiamo deciso di confermare, per non mettere il nostro destino nelle mani degli indecisi, come accaduto in passato”.
Dopo due stagioni così ricche di successi, quali sono le sue motivazioni e i suoi obiettivi per l’annata che verrà?
“Si tratta della mia prima esperienza nella categoria e, al tempo stesso, della quarta stagione consecutiva con lo stesso gruppo: già questo rappresenta una motivazione intrinseca. La vera sfida sarà mantenere credibilità e autorevolezza agli occhi dei ragazzi, affinché si possa raggiungere l’obiettivo di cui parlavo prima: distinguersi rispetto alla massa. I risultati sportivi arrivano di conseguenza, e noi ci faremo trovare pronti a coglierli, come fatto quest’anno”.
E per concludere, cosa ne pensa della formula Élite?
“Credo sia una formula utile e che sarebbe stato opportuno introdurre già da tempo. Non nascondo un po’ di perplessità sull’ulteriore attesa di un anno: spero che questa scelta sia davvero legata a motivazioni organizzative e non diventi un’occasione per favorire chi, da anni, costruisce squadre forti attingendo da altre realtà”.
L’idea di calcio di Mister Gallo, allenatore della Sisport, va oltre i risultati: è un percorso educativo, tecnico e umano che mette al centro i ragazzi, la loro crescita e la capacità di distinguersi. Dopo due titoli regionali consecutivi e un gruppo solido alle spalle, il futuro è tutto da scrivere, ma con la certezza che sarà affrontato con metodo, coerenza e passione. Qualità che, nel tempo, fanno sempre la differenza.