6 - La rubrica curata da Gianluigi de Martino in questo numero spiega l'importanza di non fermarsi in un momento in cui tutto il movimento è stato per forza di cose obbligato a fermarsi per quanto riguarda l'attività in campo. La soluzione è la formazione a distanza e la condivisione di contenuti di qualità, per stare vicini e continuare ad aggiornarsi.
Formarsi per non fermarsi, in tempi di quarantena sono fioccati come funghi dopo un temporale corsi, webinar e call conference dedicati alla condivisione e alla formazione su contenuti calcistici tecnici e teorici che vedono coinvolti non solo tecnici di alto livello e professionistico, ma anche istruttori e allenatori del mondo del calcio dilettantistico.
Probabilmente mai periodo fu più fertile e ricco di proposte come questo. Credo quindi che ormai il punto della questione si sia spostato non tanto sulla necessità di occasioni, ma di volontà a sfruttarle. Questo strano, drammatico, periodo può quindi celare un momento di grandi occasioni.
Sarebbe molto interessante, per esempio, organizzare un calendario di appuntamenti per la formazione interna alle società sul modello delle serate formative che già le Scuole Calcio Èlite e le Scuole Calcio Qualificate sono obbligate a organizzare, con riunioni on line che non solo mantengano vivi i rapporti tra società e tecnici, dirigenti e genitori, fortificando i legami che al contrario potrebbero risentire della distanza forzata, ma diventando veri e propri spazi di programmazione e condivisione delle metodologie, della guida alle regolamentazioni interne della società, delle prospettive e dei progetti che le società prefigurano per la ripresa delle attività. Un modello coinvolgente e interattivo a piccoli gruppi o vere e proprie Conference Call dove i relatori espongono il programma della riunione.
D’altro canto i singoli allenatori, istruttori e tecnici hanno davvero l’occasione di preparare un calendario personale di formazione, accedendo a una “biblioteca” virtuale vastissima che spazia da webinar sugli aspetti tecnici, sulle implicazioni psicologiche, sulle metodologie, sulla conduzione degli allenamenti, sull’organizzazione delle singole sedute di allenamento. Il web e i social network sono davvero un pozzo senza fondo di occasioni.
Il Settore Giovanile e Scolastico della Figc ha seguito una programmazione ben definita che ha visto coinvolti in prima battuta tutti i collaboratori del Settore Giovanile e Scolastico attraverso call conference tenute dai Responsabili Tecnici dei Centri Federali Territoriali, con la collaborazione dagli staff tecnici. I cinque temi trattati sono fra i principali presupposti alla base della filosofia e la metodologia dei Centri Federali e determineranno sicuramente le modalità di sviluppo delle nostre Scuole calcio nel futuro. A maggio, terminata la formazione interna, saranno organizzati le Call dedicate ai tecnici delle società dilettantistiche che si potranno confrontare su quei cinque temi con l’apporto dei contenuti, delle riflessioni e dei contributi di chi vive il campo tra i bambini e i giovani.
“Creare un ambiente tale che il talento sia inevitabile”, “L’apprendimento non è lineare”, “La competizione e l’ambiente sereno e gioioso”, “L’etica è il primo pilastro del Programma di Sviluppo Territoriale” e “Il Programma di Sviluppo Territoriale propone una tecnica principalmente situazionale” sono i cinque temi trattati sui tavoli delle conference.
Insomma, in questo momento di paralisi generale, in realtà possiamo muoverci e farlo in modo proficuo. Una grande occasione per tornare sui campi con una marcia in più, con un pizzico di maggiori competenze, una dose massiccia di esperienze indirette acquisite dalla condivisione con altri tecnici e istruttori. Perché il calcio ha, e ne avrà sempre di più, bisogno di qualità, grande qualità. Non perdiamo questa grande occasione.