ANNO ZERO - Alberto Piazza carica l'ambiente a pochi giorni dall'inizio dei campionati: "Questa stagione è un punto di partenza per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. C'è tanto entusiasmo e abbiamo lavorato molto bene in questi primi mesi, un grazie va alla società per il grande impegno profuso in tutti i campi".
Alberto Piazza torna a casa. Dopo tanti anni in panchina tra Alpignano, Lucento, Vanchiglia, Casale e l'ultima esperienza come Dg della Torinese, ecco il nuovo impegno come Ds di prima squadra e settore agonistico: "Sono felice di lavorare per la società di casa. Io vengo da qui, mia moglie e la mia famiglia sono di Druento, è stata una scelta di vita e questi primi mesi sono stati davvero intensi, ma guardiamo con fiducia al futuro, per me è un onore rappresentare i colori della propria città".
Quando parli di anno zero cosa intendi?
"Quando sono arrivato tre mesi fa la situazione era particolare. Ci siamo ritrovati con un titolo provinciale e due squadre qualificate ai regionali praticamente smantellate, con la stragrande maggioranza dei ragazzi che hanno scelto altre strade. C'erano tanti punti interrogativi e lo sforzo è stato estenuante, ma dalla prima squadra all'agonistica abbiamo fatto un ottimo lavoro. Il primo aspetto che mi preme sottolineare è quanto messo in atto dal presidente e dal signor Torassa, che si sono impegnati a riammodernare completamente l'impianto. Alla base di un buon lavoro ci sono le strutture e quanto realizzato dalla società è fantastico, con due campi a 11, un campo a 8 in sintetico, sono stati garantiti gli spazi adeguati per lavorare al meglio e si pensa già ad altre migliorie. In sinergia con Christian Zullo, allenatore della prima squadra e responsabile tecnico di tutto il settore, e Marco Tota è stata allestita una prima squadra davvero forte. Non facciamo proclami, ma sono sicuro che possa togliersi delle belle soddisfazioni".
Per quanto riguarda il settore giovanile invece?
"Arrivare in prima squadra deve essere uno degli obiettivi dei nostri ragazzi, per questo serve creare una filiera solida. Come detto abbiamo dovuto rifondare, ma posso dire con soddisfazione che ad oggi l'Under 17 e l'Under 15 che disputeranno i regionali hanno rose complete, rispettivamente di 23 e 24 giocatori e potranno dire la loro. Naturalmente dobbiamo restare umili e pensare alla salvezza, saranno campionati difficilissimi, ma ciò che ci preme è far crescere i ragazzi e prepararli al meglio per arrivare nel calcio degli adulti. Riguardo alle altre due squadre invece ci sono ancora lavori in corso. I 2011 prenderanno parte alle qualificazioni e ci son da limare gli ultimi dettagli, per quanto riguarda l'Under 16 invece stiamo cercando di completare l'organico, ma confidiamo di arrivare pronti ai nastri di partenza, con magari un piccolo aiuti dai ragazzi del 2010 in caso di necessità".
Quali passi avete intrapreso per evitare esodi come la scorsa stagione?
"E' importante fidelizzare tutti i protagonisti. A partire dagli allenatori, che abbiamo scelto preparati e patentati e con cui abbiamo subito fatto un discorso su base biennale. Questo aspetto è vitale per dare garanzia di continuità non solo a livello sportivo, a prescindere dai risultati è necessario si crei la giusta sinergia tra tecnici e ragazzi. Non ci interessa cambiare durante la stagione perché magari la squadra non ottiene le vittorie che uno si aspetta, per i ragazzi e per i più piccoli, la cosa importante è il rapporto di fiducia che si crea con l'allenatore e il percorso di crescita che intraprende con lui. Questo anche a beneficio delle famiglie che vedono così i figli coinvolti all'interno del progetto".
A livello tecnico c'è stato qualche cambiamento?
"Nel nostro piccolo il modello da seguire è quello del Barcellona, dove dalle categorie inferiori fino alla prima squadra c'è un modo organico di giocare. Ciò permetterebbe ai nostri ragazzi, una volta arrivati o chiamati in prima squadra, di sapere cosa fare in campo ed essere preparati a ciò che il mister gli richiede. Per questo non facciamo distinzione tra campionati, saranno tutti seguiti con attenzione e con un'idea di fondo che porti continuità. Alla base di tutto ci deve essere il benessere dei giocatori, da questo partiamo per rafforzare i legami interni e garantire un futuro roseo alla nostra filiera".
Quali novità possiamo aspettarci da qui all'inizio dei campionati?
"Completeremo l'Under 16 con cui vogliamo assolutamente disputare la stagione, per il resto siamo ai dettagli per annunciare il nome del responsabile della comunicazione con i genitori, uno dei tanti aspetti che non vogliamo tralasciare in questa nuova Druentina. Sono felice di poter dire che fino ad ora abbiamo lavorato molto bene e gli attestati di stima arrivati dalle società amiche sono una conferma di quanto di buono fatto".