2 - È una delle immagini più famose dei Mondiali che hanno visto l’Italia trionfare nel 2006: lo sguardo di Fabio Grosso mentre si appresta a tirare il calcio di rigore decisivo. In quello sguardo possiamo leggerci tante emozioni, come nessuna.
È impossibile sapere cosa realmente fosse passato nella sua mente in quel preciso istante, forse anche lui non se lo ricorda neanche. La cosa che però possiamo dire con sicurezza è che quel rigore decisivo non è stato calciato una sola volta. No, non c’entra la Var e il rigore non è stato ripetuto, semplicemente quel rigore è stato tirato, nella sua mente, diverse volte prima che tutto il mondo vedesse quella palla insaccarsi alle spalle di Barthez.
Quando noi, nello sport e non solo, cominciamo a pensare a come andrà una cosa (“sbaglierò o segnerò un rigore”, “giocherò bene o giocherò male”, “lo stop mi verrà o lo sbaglierò”) stiamo vivendo quell’evento nella nostra mente. Vista la connessione che lega indissolubilmente corpo e testa, sappiamo anche perfettamente che il modo in cui noi visualizziamo un evento, ne influenzerà la riuscita o meno.
Con questo articolo vorrei quindi presentare l’importanza della visualizzazione come strumento di allenamento mentale. Ci sono diversi benefici nell’utilizzare la visualizzazione come metodo di allenamento:
1) Gestione dell’ansia: quando ci immaginiamo un evento, come dicevamo prima, è come se lo vivessimo realmente. Questa cosa ci aiuta a gestire la paura di un evento sconosciuto (ad esempio l’esordio in prima squadra). Visualizzandolo ci abituiamo ad affrontarlo e quindi riusciamo meglio a gestire le emozioni.
2) Allenamento dei gesti difficili: per lo stesso motivo riusciamo ad allenarci a compiere dei gesti difficili. E per lo stesso motivo consiglio sempre di trovare dei momenti in cui provare e riprovare un gesto tecnico nella mente prima di provarlo dal vivo.
3) Recupero dall’infortunio: anche durante dei periodi in cui non possiamo utilizzare il nostro corpo, vivere delle partite o delle situazioni di gara a livello mentale ci permette di rimanere allenati a livello mentale.
4) Lavorare sulla nostra autoefficacia: rivivere partite o delle situazioni in cui siamo andati particolarmente bene, ci permette di focalizzarci sulle nostre capacità e sui nostri punti di forza.
Andando sul pratico, quali sono i momenti giusti per utilizzare questo strumento?
Ci sono tantissimi momenti in cui questo strumento può esserci d’aiuto: prima di una partita, prima di una situazione difficile, durante un periodo di stress o di calo di autoefficacia, insomma, in vari momenti. L’importante è sempre ricordarsi che dobbiamo essere noi a guidare questa visualizzazione e non farci prendere dalla paura immaginando situazioni negative, o di non essere in grado di superare quella particolare situazione. Associata alla visualizzazione è fondamentale lavorare anche sul pensiero positivo, di cui però parleremo nei prossimi articoli.