Sabato, 23 Novembre 2024
Venerdì, 14 Luglio 2017 11:53

Anspi Montegrosso – Corrado Buscemi è il nuovo allenatore degli Allievi fascia B. Pafundi: “Con lui potremo solo fare meglio”

Scritto da Redazione

PANCHINA – I campioni provinciali di Asti ripartono dall’ex tecnico di Asti e Sds e alzano l’asticella in vista della prossima stagione. Soddisfatto del nuovo arrivo  il presidente: “E’ tra i migliori allenatori nell’astigiano”

 

Corrado Buscemi è il nuovo allenatore degli Allievi fascia B dell’Anspi Montegrosso. I campioni provinciali di Asti si affidano ad un allenatore di grande esperienza e qualità con un passato all’Asti e al San Domenico Savio. “E’ tra i migliori allenatori nell’astigiano – dichiara il presidente Rocco Pafundi – con lui in panchina la squadra potrà fare solo meglio”.

Nella passata stagione l’Anspi Montegrosso ha trionfato nel girone unico di Asti categoria Giovanissimi arrivando al primo posto avanti di un punto rispetto al Neive facendo registrare anche il miglior attacco con 61 reti segnate. Sotto la guida di mister Pistillo gli astigiani avevano anche ben figurato in Coppa Piemonte, trovando però sulla propria strada i futuri campioni dell’ Acqui Terme. Con l’arrivo di Buscemi l’Anspi Montegrosso vuole alzare l’asticella, così come ammette il presidente Pafundi: “Vogliamo migliorarci rispetto all’anno scorso, il nuovo mister ha grandi qualità e a questi livelli la figura dell’allenatore è molto importante, rappresenta almeno il 50 %.

Gli Allievi fascia B saranno formati da un gruppo misto di 2002 e 2003 e saranno l’unico gruppo del Settore giovanile dell’Anspi Montegrosso. La società astigiana è in continua crescita dal punto di vista delle strutture: un campo comunale con tribuna coperta, campo in sintetico e uno in erba naturale più la palestra fanno dell’Anspi Montegrosso una delle società con il miglior impianto nell’astigiano. Nonostante questo, persistono difficoltà nel trattenere i giocatori, così come ammette il presidente: “I ragazzi sono sempre di meno, tanti allenatori non pensano a fare bene ma a disfare le squadre. In Scuola calcio abbiamo oltre 50 bambini, abbiamo istruttori preparati perché vogliamo che i nostri giocatori imparino, non lo facciamo per soldi. Arrivati ad un certo punto però, i ragazzi puntano ad andare in società con un nome. Guardano il brand piuttosto che pensare a divertirsi. E’ soprattutto colpa dei genitori che li consigliano male”.

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