Giovedì, 14 Novembre 2024

FASE NAZIONALE / GIRONE - Gara intensa e di assoluto livello, con il tecnico Mirasola che non lesina complimenti al termine: "Ci hanno sorpreso con un'intensità incredibile, una squadra davvero difficile da affrontare, tosta e grintosa".
 


FERRINI-LASCARIS 1-2
RETI: pt pt 35' Putzolu (F), 43' Favilla (L), st 40' Rotolo (L)
FERRINI (4-3-3): Murtas, Manca, Atzeni, Corona, Moro (st 40' Perra), Tinti (st 25' Ambu), Tufano (st 28' Pusceddu), Carta, Puddu (st 18' Mattana), Putzolu, Santone. A disp. Matta, Pischedda, Mei, Orrù, Liguori. All. Locci
LASCARIS (4-3-3): Allegretti, Algarotti, Italiano, Friso, Mingarelli, Peinetti, De Luca (st 40' Rubini), Kingidila (st 22' Bisi), Massaro (st 12' Obase), Favilla (st 40' Bernardinisi), Malavasi (st 32' Rotolo). A disp. Lavina, Adamo, Mammolenti. All. Mirasola
AMMONITI: st 13' Peinetti (L), 20' Tufano (F), 36' Italiano (L), 38' Favilla (L), 38' Atzeni (F), 42' Obase (L)
ESPULSO: st 43' Carta (F), 45' Perra (F)

LA PARTITA

Formazioni speculari per le due squadre. Il Lascaris va in Sardegna non potendo contare su due pedine importanti come Adamo e Mammolenti e deve confrontarsi con la voglia di rivalsa della Ferrini, sconfitta nella trasferta in Lombardia per 4-0 dall'Olginatese. Sardi quindi che partono con foga, costringendo i bianco neri ad una prima parte di gara logorante, con ritmi intensi, spazi spesso intasati e tanta foga da contrastare. 
Nei primi minuti le due compagini scaldano i motori, ma si capisce subito che la catena di sinistra del Lascaris possa essere un fattore, con Malavasi e Favilla che si intendono a meraviglia e riescono dopo 10 minuti a costruire le prime palle gol del match, anche se entrambe le conclusioni (prima l'11 alto, poi il 10 bloccato dal piedone di Murtas) risultano poco pericolose. Sembra quindi il Lascaris possa prendere campo e al 17' De Luca legittima questa iniziale superiorità con un altro tiro dalla distanza, ma ancora i brividi latitano. E un po' a sorpresa le prime grosse palle gol capitano sui piedi dei rosso blu. Al 19' un retropassaggio di Peinetti spaventa i propri tifosi, Allegretti non interviene e la sfera termina in angolo. Sul calcio d'angolo che ne segue svetta Corona incornando di potenza, ma l'1 ospite è attento e manda oltre la traversa. Ancora corner, ancora Corona che fa la sponda, ma il tocco ravvicinato di Putzolu è bloccato da Allegretti. Scampato pericolo il Lascaris si riorganizza e aumenta prepotentemente la pressione, favorito anche da un Massaro sempre più in palla e sono proprio due iniziative del 9 di Pianezza che infiammano la tribuna. Al 30' leggerezza difensiva di Corona su pressing di Massaro, l'attaccante ruba palla, si libera, ma il diagonale mancino è troppo debole. Al 32' invece serve uno strepitoso Murtas in uscita a negare il vantaggio a bianco neri. Il portiere della Ferrini è il fiore all'occhiello della sua squadra e lo dimostra ancora un minuto dopo con un'altra, tempestiva uscita salvifica sul lanciatissimo Kingidila. Sembra solo questione di dettagli per il  vantaggio dei piemontesi, ma al 35' la doccia fredda. Putzolu, che in maniera davvero encomiabile regge da solo il peso dell'attacco dei sardi e regala un acceso duello con Peinetti, beneficia della sponda di Puddu, controlla in area e di destro piazza la zampata che vale l'1-0. Un colpo durissimo per chiunque, ma questo Lascaris non è chiunque e risponde da campione, creandosi subito i presupposti per il pari sull'asse Massaro-Malavasi, ma sulla loro strada c'è ancora Murtas. 
La Ferrini prova a schierarsi con un 4-4-2 più conservativo, ma nel finale arriva il meritato pari. Prima l'indemoniato Malavasi lancia un campanello d'allarme, ma il portiere sardo neutralizza. Sul ribaltamento di fronte difesa bianco nera che prende palla, lancio che sorprende la retroguardia avversaria, Favilla si inserisce e questa volta per i rosso blu non c'è scampo, anche se per un pelo.

 Il secondo parziale è decisamente più equilibrato e nonostante il Lascaris parta forte, la Ferrini risponde colpo su colpo. Nessuna delle due però riesce a rendersi pericolosa e l'incontro, pur se intenso ed appassionante, non regala spunti rilevanti, con le difese a prevalere nettamente sugli attacchi. La prima vera conclusione è un colpo di testa di Puddu ampiamente alto al 16', ma per il resto fioccano solo le sostituzioni. La stanchezza aumenta, latita il bel gioco, ma nel finale l'incontro si infiamma come spesso accade in queste occasioni. Al 30' l'ottimo Putzolu chiama Allegretti alla grande parata in allungo basso. Risponde 5 minuti dopo l'ennesimo miracolo di Murtas su Favilla.
Al 40' poi la svolta, con un giallo che alla fine risulterà però ininfluente. L'arbitro tra le proteste del Lascaris assegna una punizione dal limite, decisione che lascia qualche dubbio e i piemontesi che chiedono il rigore. Favilla si innervosisce e si prende un giallo, ma sul pallone va sicuro Rotolo. Il 16 bianco nero è letale, con una rasoiata che passa sotto la barriera ed inganna Murtas. L'ex Cagliari si dispera, i suoi compagni provano a gettare il cuore oltre l'ostacolo, ma il Lascaris tiene e chiude con una vittoria.
Nonostante un pizzico di comprensibile nervosismo nel finale, con un direttore di gara forse eccessivamente fiscale, la gara si conclude all'insegna della sportività, con i complimenti di rito tra le due società, davvero meritati, e i padroni di casa che celebrano una serata di festa con una grigliata che coinvolge entrambe le squadre, all'insegna della tipica ospitalità sarda. Un terzo tempo che ha tanto da insegnare.

1^ GIORNATA - Ottimo esordio del Lucento, due reti per tempo e veneti al tappeto. Domenica 11 tutti in corso Lombardia per la decisiva sfida ai lombardi del Sant'Angelo.
 


CONEGLIANO-LUCENTO 0-4
RETI: pt 6' rig. Tucci, 11' Cirillo, st 15' Sofian, 25' Occhiogrosso
CONEGLIANO: Ongaro, Bozzo, Aboulkaram, Monaia, Biscario, Rossi, Martinez, Dufour, Dufour, Charkaoui, Schiavon. A disp. Cason, Bianchi, Muratore, Santantonio, Pandarius, Sartor, Capraro, Zanette, Dassie. All. Susic
LUCENTO: Massari, Sofian Burei, Borracino, Rigatto, Occhiogrosso, Cirillo, Buffone, Tucci, Borgotallo, Trevor. A disp. Perrone, Gerace, Delli Calici, Mangione, Virelli, Pardi, Novello, Rivera, Ponzano. All. Maione

Rosso blu on fire. Dopo aver stradominato la finale regionale, iniziano alla grandissima anche nella fase nazionale, travolgendo il Conegliano con un imperioso poker. Due reti per tempo e gara che si mette subito sui binari giusti, con bomber Tucci che al 6' di rigore manda avanti i suoi. Neanche il tempo di permettere agli avversari di reagire, che Cirillo raddoppia e la gara è indirizzata. Bastano altri 10 minuti nella ripresa per chiudere definitivamente i giochi ed estromettere gli avversari dalla competizione, con Sofian e Occhiogrosso che rimpolpano il bottino. Gol pesanti che mandano un messaggio ai prossimi avversari, guai a distrarsi, ma questa squadra non vuole assolutamente fermarsi qui.

LA FINALE - Un gol anche piuttosto casuale regala un grandissimo trionfo alla società di Settimo. Un successo fantastico contro un avversario stellare, che ha lottato su ogni pallone, ma oggi ha peccato di precisione negli ultimi metri. Niente doppietta quindi per la società di Vinovo, che non riesce a bissare il successo dello scorso anno e ora per centrare un successo regionale confiderà nell'Under 16.
 


CHISOLA-PRO EUREKA 0-1
RETE: pt 8' Segretario (P)
CHISOLA (4-3-3): Caffaratto, Pansisi (st 22' Brawand), Florio P., Spiridon (st 25' Florio A.), Crispoltoni, Brusa, Sottile, Cozzula, Carli, Quero (st 22' Tomatis), De Luca (st 11' Persico). A disp. Mengoni, Florio A., Bunjaj, Lazzari, Tomatis, Brawand, Bosio, Persico. All. Alessi
PRO EUREKA (4-2-3-1): Cannone, Laduca, Lencia, Cinti, Brombal, Meloncelli, Bazzoni, Mele, Trovato (st 22' Grazio), Segretario, Caradonna (st 25' Scaccia). A disp. Bruno, Salassa, Parmeggiani, Bionda, Massena, Arrotti. All. Pilone
AMMONITI: pt 29' Laduca (P), st 7' Quero (C)

LA PARTITA

Inizio di gara un po' contratto per le due squadre, con una prima fase frenetica e piuttosto confusionaria. Il Chisola schiera Brusa davanti alla difesa, con Cozzulla e Quero con il compito di assistere il trio d'attacco. La Pro Eureka risponde con Cinti e Mele a fungere da baluardi davanti alla linea difensiva, con i talentuosi Bazzoni, Segretario e Caradonna a sfruttare le sponde di Trovato. Dopo i primi minuti di confusione, all'8' la rete della Pro Eureka, arrivata in maniera abbastanza casuale: dopo un angolo la difesa vinovese prova a spazzare, la sfera scende verso Segretario che alza un campanile in area che inganna Caffaratto, che blocca, ma trascinando la palla oltre la linea. 1-0 per i ragazzi di Settimo, che poco dopo vanno vicinissimi al raddoppio: Mele serve Bazzoni in area, conclusione velenosa verso il sette, ma Caffaratto si riscatta con un colpo di reni da campione che manda il pallone sul fondo.
Da qui in poi sono i ragazzi di Alessi a prendere in mano il pallino del gioco, cercando sempre di giocare il pallone con ordine. Mancano però di incisività negli ultimi 20 metri, non riuscendo ad agire in velocità per sorprendere l'attentissima retroguardia avversaria. Sulla destra però trovano qualche spazio, complice anche la buona verve offensiva di Pansisi e al 17' proprio un cross del terzino in bianco pesca in area Quero tutto solo, ma il 10 del Chisola manca la conclusione al volo sciupando una ghiotta occasione. L'azione prosegue e Carli arriva al tiro, ma Cannone è attento e blocca. Il canovaccio del parziale non cambia molto nei minuti successivi, con i vinovesi a cercare spazi e i settimesi a puntare sulle ripartenze sfruttando le lunghe leve di Trovato. Ne viene fuori così un bel confronto co Crispoltoni, vinto sempre da quest'ultimo. Nel finale poi un brivido per parte riaccende la gara prima dell'intervallo. Al 30' la punizione di Sottile pesca in area Carli, l'inserimento è perfetto, ma il tocco morbido termina a lato per questione di millimetri. L'ultimo sussulto invece lo regala Bazzoni, che si avventa su un rilancio dalle retrovie senza pretese, sorprendendo i difensori del Chisola, elude l'intervento di Crispoltoni con un pregevole dribbling in area, ma la sassata di destro da ottima posizione si infrange sull'incrocio dei pali.

La ripresa inizia sotto una pioggia battente che non aiuta certo il bel gioco e nel complesso si assisterà ad un prosieguo di gara davvero intenso, ma in cui i pericoli latiteranno da una parte e dall'altra. Il Chisola prova ad essere arrembante, ma non riesce a sfondare la rocciosa difesa della Pro Eureka, che però in due occasioni deve ringraziare il suo portierone. Prima al 10', quando su un tiro da fuori di Brusa si esibisce in uno strepitoso colpo di reni che toglie il pallone dal sette, dopo che sulla conclusione Brombal aveva messo il piedone, mandando la sfera a prendere una traiettoria velenosissima. Al 20' in uscita disperata sull'unica iniziativa vinovese che ha permesso ai suoi avanti di presentarsi soli davanti all'estremo difensore. Per il resto è una vera battaglia, con la Pro Eureka davvero eroica nel combattere su ogni palla, anche quando sembra che i proprio giocatori ne abbiano meno degli avversari. Segretario non smette di brillare in mezzo al campo, Bazzoni tiene sempre in apprensione l'ottimo Crispoltoni e compagni, ma altri pericoli non arriveranno. Brombal chiama i suoi tifosi ad incitare fino all'ultimo e dopo 4 minuti di recupero la festa blucerchiata può iniziare, la Pro Eureka è campione regionale!.

SEMIFINALI - Prova di forza clamorosa delle due finaliste. I bianco neri, privi di Chiabotto, schierano Maniscalco con l'8 sulla schiena e la scelta si rivela azzeccatissima: doppietta nella ripresa, inframmezzata dal 2-0 di Beggi, e passaggio del turno in carrozza Chisola ancor più autoritario, con una cinquina che spegne le velleità dello Sparta Novara, a cui restano gli applausi per una stagione da grande protagonista. Sia Chisola che Lascaris, visto anche il risultato di U14, possono andare a caccia della doppietta (e per i vinovesi resterà comunque un'annata di gran livello, con tre finaliste su quattro). Chieri a bocca asciutta, a riprova dell'altissima qualità di tutte le compagini vista nelle fasi finali. 
 


CHIERI-LASCARIS 0-3
RETI: st 1' e 30' Maniscalco, 21' Beggi
CHIERI: Bochicchio, Petruzza, Bertoli, Salerno, Andrione, Cardinale, Rosano, Ferraris, Galvagno, Bove, Dario. A disp. Ignat, Hajji, Muscatello, Casetta, Conforti, Melloni, Marini, Nizza, Siclari. All. Biancardi
LASCARIS: Coroama, Bosco, Triulcio, Tonello, Picheca, Girodo, Ierinò, Maniscalco, Beggi, Torti, Matta. A disp. Castaldi, La Cava, Geme, Iemma, Giarrizzo, Breshak, Grisafi, Lobardo. All. Cocino

CHISOLA-SPARTA NOVARA 5-2
RETI: pt 5' e st 19' Prudnikov (S), pt 8' rig. Troia, 18' e st 4' Lazzaro, st 3' Marmo, 11' Naranjo
CHISOLA: Bruno, Murroni, Borello, Troia, Tarucco, Bruscolini, Lazzaro, Ambrosino, Marmo, Di Gioia, Naranjo. A disp. Cruto, Atzori, Mezzano, Ghione, Oliveira Santos, Ferrazza, Audisio, Fiore, Luxardo. All. Moschini
SPARTA NOVARA: Cusumano, Gioria, Gallo, Serati, Siciliano, Celiento, Eguaseky, Vandoni, Ferrari, Prudnikov, Albanese. A disp. Argento, Tambornini, Valente, Bellini, Barbero, Brizio, Salvatore, Caldarulo, Airoldi. All. Faragò

SEMIFINALE ANDATA - Una gara dominata in lungo e in largo, ma mai chiusa, con l'estremo difensore avversario che si erge protagonista e in pieno recupero arriva una vera e propria beffa. Ora tutto in 90 minuti, si ripartirà dall'1-1.
 


VOLPIANO PIANESE-PICCARDO TRAVERSETOLO 1-1
RETI: pt 30' Szasz Spataru, st 50' Mastroangelo (P)
VOLPIANO PIANESE (4-3-3): Disint, Savva, Bollero (st 19' Braghette), Borin, Szasz Spataru, Guzzo, Cavalla (st 1' Caracciolo), Grandini, Bellomo (st 22' Liboni), Sponzilli, Piscitelli (st 22' Bussolo). A disp. Varallo, Anastasio, Bonino, Cimenti, Mellace. All. Santoro
PICCARDO TRAVERSETOLO (3-4-3): Aimi, Brasacchio, Quenda (st 39' Silvetri), Tagliapietra (st 26' Kashari), Maselli, Moreini, Paglia (st 16' Aloi), Manghi, Girardi (st 1' Mastroangelo), Boselli, El Haqudy (st 9' Tagliavini). A disp. Di Fabrizio, Montipietra, Mancuso, Manzoni. All. Fontana
AMMONITI: pt 33' Manghi (P), 36' Brasacchio (P), st 28' Maselli (P), 49' Mastroangelo (P)

LA PARTITA

L'inizio di gara vede un Volpiano più guardingo, con Borin faro e diga davanti alla difesa e il solo Bellomo come perno offensivo, con Sponzilli e Piscitelli che partono cauti. Anche per via di un Piccardo decisamente arrembante, che nei primissimi minuti di gioco si fa preferire in proiezione offensiva, provando a sfruttare soprattutto la velocità di Quenda sulla sinistra. Tuttavia non riesce a creare pericoli e l'unico vero sussulto capita al 6', quando un presunto fallo di mano di Guzzo fa gridare la tifoseria avversaria al rigore. Il direttore di gara però vede e bene e lascia correre e con il passare del tempo sono le foxes a prendere sempre più campo, comandando il gioco pur se in mezzo a tanta frenesia e poca precisione. Di palle gol infatti non se ne vedono né da una parte, né dall'altra e solo al 18' assistiamo al primo tiro verso la porta, ma la conclusione di Piscitelli è murata senza troppe difficoltà dalla difesa.
L'intensità è sempre tanta, ma gli attacchi non pungono e serve così un episodio per infiammare la gara. Siamo alla mezz'ora, Piscitelli centra una punizione dalla trequarti che la retroguardia emiliana non libera e in area piccola capitan Szasz Spataru può controllare e depositare in gol. Da qui in poi assistiamo ad una sfida più accesa e la compagine ospite nel giro di due minuti rimedia due cartellini gialli, inframezzati dalla giocata di un ispirato Grandini, che si libera al limite dell'area, lascia partire un tiro a giro velenosissimo che solo il palo impedisce di veder tramutato nel 2-0. Il Piccardo ora patisce e il gol sembra nell'aria, ma quando il Volpiano non pecca di precisione, come al 41' quando la conclusione di Bellomo termina di poco a lato, ci pensa Aimi a salvare i suoi. E' il 44' quando Piscitelli si scatena sulla destra, affonda come burro nella difesa ospite e si presenta in area, dove però l'1 emiliano si rivela insuperabile in uscita. Sembra un finale di gara sereno, con 3 minuti di recupero appannaggio dei bianchi, ma basta un attimo per cambiare tutto. Come al 45', quando una bella iniziativa personale di Girardi si risolve in una pericolosissima punizione dal limite, che però Paglia tira sulla barriera. E all'ultimo respiro serve l'attento Disint a disinnescare la sgroppata di El Haqudy, pescato dalle retrovie con un preciso lancio che sorprende una linea difensiva sino a questo momento pressoché perfetta.

La ripresa si apre con un cambio per parte e un pericolo a testa, cosa che pare presupporre un parziale equilibrato. Al 1' è il Volpiano con una bella triangolazione tra Bellomo e Sponizlli a portare al tiro il centravanti di casa, ma la conclusione è innocua. Un giro di lancette dopo Manghi lancia sulla destra per Boselli, servizio immediato per l'accorrente Paglia che si inserisce in area, ma il suo destro termina abbondantemente a lato.
Da qui in poi però inizia l'assolo del Volpiano, che fa il bello e il cattivo tempo dominando a centrocampo e costruendo una notevole mole di azioni da gol. All'8' è Grandini a colpire a botta sicura in area, ma Paglia salva miracolosamente con la schiena. L'8 delle foxes quando si accende fa malissimo, ma è davvero difficile trovare qualcuno dei ragazzi di Santoro che non si metta in bella mostra. La corsia di destra con Piscitelli e Savva è un'ira di dio quando i due agiscono in velocità e Borin è ovunque, sia che ci sia bisogno di spada che di fioretto, mentre capitan Spataru e Guzzo giganteggiano in difesa. Solo una ripartenza fulminea di Quenda sorprende i volpianesi, ma alla grande velocità il generosissimo 3 ospite non fa coincidere altrettanta precisione, calciando abbondantemente a lato. La foga del Volpiano mette alle strette il Piccardo, fioccano i traversoni tesi e potenti, ma manca sempre l'ultimo guizzo. E poi ci pensa Aimi a salvare i suoi a più riprese. Come al 14', quando Bellomo scatta tutto solo su imbeccata di Caracciolo, ma trova ancora a sbarrargli la strada la tempestiva uscita dell'1 in maglia blu. O al 24', quando con un gran tuffo manda in corner la conclusione dalla distanza di Grandini. 
Il tecnico Fontana prova a cambiare le carte in tavola, disegnando un 3-5-2 dove il neo entrato Mastroangelo si mostra immediatamente un fattore e alla lunga l'intuizione premierà. In un momento in cui il Volpiano tira il fiato, Boselli fa capire perché ha il 10 sulla maglia destreggiandosi alla grande tra tre maglie, imbecca proprio il 18 emiliano la cui conclusione a botta sicura fa venire i sudori freddi a tutta la tribuna. L'occasione regala fiducia al Piccardo, che per qualche minuto riemerge dall'apnea, ma in breve la furia agonistica delle foxes riprende il sopravvento e al 35' serve un intervento miracoloso di Brasacchio a sventare un gol certo concepito sull'asse Liboni-Grandini. Da qui sale nuovamente in cattedra Aimi, con parate in serie tra il 37' e il 47' su Sponzilli, Caracciolo, Anastasio e ancora Caracciolo, ma anche senza il 2-0 il risultato sembra al sicuro. Il calcio però è uno sport spietato e se non la chiudi lo scherzetto è sempre dietro l'angolo e così è anche per il Volpiano. I minuti di recupero sono 6, causa sfortunato infortunio a Quenda. Il fortino del Piccardo regge nonostante il nervoso e Mastroangelo si becca un evitabilissimo cartellino giallo che gli farà saltare il ritorno. Ma al 95', dal nulla, è proprio lui a tirar fuori il coniglio dal cilindro con una conclusione perfetta da oltre 20 metri, uno splendido tiro su cui Disint non può davvero nulla. Apoteosi emiliana, beffa clamorosa per i piemontesi, ora ci si giocherà tutto in Emilia Romagna, una finale sicuramente alla portata e che i ragazzi di Santoro hanno dimostrato oggi ancora una volta di meritarsi alla grande. Ma guai a distrarsi.

FINALE REGIONALE - Prestazione totale del Lascaris, che si aggiudica una meritata finale dopo un brivido iniziale di marca pinerolese. Doppietta per il fenomenale gruppo 2006, dopo l'alloro della scorsa stagione e seconda vittoria consecutiva nella classe regina dei regionali per la società di via Claviere. Per il Pinerolo tanti applausi, dopo una stagione di grandissimo spessore conclusa in un entusiasmante crescendo.
 


LASCARIS-PINEROLO 2-1
RETI: pt 17' Andreello (P), 20' Massaro (L), 23' De Luca (L)
LASCARIS (4-3-3): Lavina, Friso, Italiano (st 1' Algarotti), Mammolenti, Mingarelli, Peinetti, De Luca, Bisi (st 7' Kingidila), Massaro (st 37' Rotolo), Favilla (st 37' Obase), Adamo (st 22' Ierinò). A disp. Allegretti, Rubini, Malavasi, Bernardinis. All. Mirasola
PINEROLO (4-4-2): Chiabrando, Giglio (st 37' Laveglia), Scatena, De Dominicis, Zaffonte, De Salvo (st 18' Bonino), Sconfienza (st 29' Mulas), Carbone (st 44' Maccario), Pussetto (st 13' Agu), Andreello, Zhuri. A disp. Frairia, Pacconi, Demarinis, Sacco. All. Primerano

LA PARTITA

E' un Lascaris a trazione anteriore quello che si presenta alla finalissima per il titolo. Bisi agisce dietro un tridente estremamente fluido, dove Massaro funge da perno centrale e De Luca sulla destra pronto a fare il bello e cattivo tempo. A sinistra c'è più movimento, con Adamo che fa sentire la propria presenza, supportato da Favilla e dal solito stantuffo Italiano. Il Pinerolo risponde con la solita, quadrata formazione, che deve però fare a meno di Pepe in avanti, al suo posto Andreello, e di Ghiano in difesa, con Giglio promosso titolare. Presente invece De Dominicis, uscito anzitempo nella tiratissima semifinale con il Nichelino Hesperia.
La gara inizia a ritmi vertiginosi e si capisce subito che ci sarà da divertirsi. Il Lascaris è la ovvia favorita, forte anche del titolo regionale Under 16 conquistato la scorsa stagione, ma il primo brivido lo regala il Pinerolo al 7': è Scatena che sfiora il gol con un bel colpo di testa ad incrociare su azione d'angolo, ma il palo nega la gioia e Lavina blocca sul rimpallo. Sul rinvio però l'azione prosegue in favore dei pinerolesi e Zaffonte da fuori conclude lambendo il palo.
Da questo momento però è la corazzata di Mirasola a prendere in mano la partita e inizia a macinare gioco e ad affacciarsi prepotentemente dalle parti di Chiabrando. De Luca è un treno ed è da due sue iniziative che si concretizzano le azioni più pericolose. E' il 13° quando il gran destro del 7 di Pianezza impegna in due tempi l'estremo difensore avversario. Passa un solo giro d'orologio e ancora lui si destreggia dal limite con un numero a liberarsi, conclusione fulminante, ma Chiabrando è bravissimo in allungo basso, con aiuto del palo, a neutralizzare. Al 17° però la doccia fredda: lancio millimetrico dalle retrovie di Sconfienza, Andreello taglia dietro alla difesa scattando sul filo del fuorigioco, controllo dolcissimo e tocco morbido a superare Lavina in uscita.
Potrebbe essere un colpo durissimo da reggere per chiunque, ma non per questo Lascaris, che anzi reagisce con una rabbia feroce, che mette alle corde il Pinerolo e in breve tempo la gara viene ribaltata. L'uno-due bianco nero è per palati fini e strappa applausi a scena aperta. Al 20° capolavoro di Massaro: ai 20 metri prende palla, danza sulla sfera eludendo un primo intervento in scivolata, tocco di suola per superare il secondo marcatore e dal limite sinistro fulminante imparabile. E' l'inizio di un mini assedio, con al 22° Adamo che di testa spedisce fuori il servizio di Friso e al 23° il gol partita. E' ancora una perla, con il Pinerolo che a centrocampo sbaglia in impostazione, il Lascaris scatta rapido sull'asse De Luca-Massaro-De Luca  e il mancino sul palo opposto dell'esterno bianco nero bacia il palo e gonfia la rete. Clamorosa prestazione per il 7, che come l'anno scorso in U16 risulta l'uomo delle finali e sarà ancora per tutta la gara spina nel fianco per De Dominicis e compagni. Non è solo lui però il faro di questa squadra e si fa fatica a trovare un singolo che non sfiguri. Massaro giganteggia in attacco e delizia con iniziative fulminee, sfiorando la doppietta al 27' e al 29'. Dietro Mammolenti e Peinetti sono un muro invalicabile, in cui gli avanti di Primerano non riescono a fare breccia. Il primo parziale non offre altri sussulti però, il Pinerolo prova ad uscire nel finale, ma veri pericoli non arrivano né da una parte, né dall'altra.

Il secondo tempo non regala gli stessi brividi del primo, ma resta altissimo a livello di agonismo e voglia di vincere. Il tecnico Primerano prova a cambiare le carte in tavola con la difesa a 3, ma al 2° rischia di capitolare su una topica difensiva, che però Adamo non sfrutta a dovere, temporeggiando troppo dopo aver rubato palla favorendo il recupero di De Salvo. Al 13' entra Agu, eroe della semifinale, ma la retroguardia del Lascaris non sbaglia un colpo e  la velocità della saetta in blu viene disinnescata. L'incontro però rimane vivo perché il Lascaris, tanto bello da vedere nei singoli e nella costruzione di gioco, non riesce però a trovare il colpo del ko e il Pinerolo, per quanto stanco, incitato ininterrottamente dai propri tifosi non smette di crederci. Al 17' è Favilla a chiamare all'intervento Chiabrando e per un po' resterà l'ultima occasione. Il finale però non riserva sorprese e anzi gli ultimi brividi son tutti regalati dai ragazzi di Mirasola. Al 33' è Friso in proiezione offensiva a sfiorare due volte il tris, prima con una conclusione ancora respinta dall'ottimo portiere avversario, poi sul seguente rinvio della difesa rischia il gollonzo sulla ribattuta, ma la sfera finisce fuori. Poco dopo l'ultima combinazione da favola tra Massaro e l'instancabile De Luca porta il 7 al cross in area, Kingidila è pronto a ricevere e scaglia una sassata che scheggia la parte alta della traversa. Il risultato non cambia più, ma l'ultimo brivido non può che regalarlo l'uomo delle finali De Luca, con un destro dal limite di poco fuori. I cinque minuti di recupero non offrono ulteriori spunti e la festa bianco nera può iniziare.

FASI FINALI / QUARTI - Tre incontri davvero tesi su quattro gare, solo il Chisola avanza con tanto di clean sheet alle semifinali, la Cbs si arrende al termine di un percorso di ottimo livello. Avanti tutta anche Lascaris e Chieri, ma che fatica contro rispettivamente Ivrea e Sisport. I ragazzi di Talentino fanno venire i sudori freddi ai più quotati avversari, che anche grazie ad un pizzico di fortuna riescono ad avere la meglio della compagine eporediese, che si merita in ogni caso tantissimi applausi. La Sisport senza Leone tiene testa agli azzurri, pareggia momentaneamente di rigore e cade solo ad un minuto dal triplice fischio, Ferraris l'uomo della provvidenza per i suoi. La sorpresa la regala lo Sparta Novara, che espugna Volpiano trascinata dalla giornata da favola di Prudnikov, che si porta a casa il pallone con la tripletta che indirizza l'incontro. Sorpresa relativa, visto che la squadra di Faragò era stata l'unica in campionato a riuscire ad avere la meglio della corazzata delle foxes e ora sarà cliente scomodo per chiunque.
 


LASCARIS-IVREA 3-2
RETI: pt 19' e st 33' Beggi (L), pt 32' Ubertino (I), st 10' rig. Tonello (L), 30' Ardissone (I)
LASCARIS: Coroama, La Cava (st 9' Geme), Bosco (st Girodo), Tonello, Picheca, Maniscalco, Ierinò (st Breshak), Chiabotto, Beggi, Torti, Labardo (st 9' Matta, Grisafi). A disp. Castaldi, Triulcio, Iemma. All. Cocino
IVREA: Peyrani, Audisio, Gamba, Gagliardi (st 19' Toscano), Ubertino, Faccin, Poma (st 21' Fadda), Paviglianti, Tozzoli (st 38' Dublino), Touti, Ardissone. A disp. Glisenti, Baldassa, Mitola, Bravo, Diadoro, Piretto. All. Talentino

CHISOLA-CBS 3-0
RETI: pt 2' Marmo, 27' Lazzaro, st 11' Di Gioia
CHISOLA: Bruno, Ghione, Borello (st 27' Mezzano), Troia (st 16' Audisio), Tarucco, Bruscolini (st 11' Murrone), Lazzaro, Ambrosino (st 33' Oliveira), Marmo (st 17' Fiore), Luxardo (st 8' Di Gioia), Naranjo (st 15' Ferrazza). A disp. Cruto. All. Mezzano
CBS: Frattin, Lombardi (st 11' Deda), Garassino, Massano, Falcone (st 1' Malaussena), Spinelli, Gottero (st 1' Mennuti, 16' Mitini), Sarkis, Buffon, Cerrato (pt 35' Calderini), Laureana (st 11' Nucera). A disp. Truzzi. All. Renzi

VOLPIANO PIANESE-SPARTA NOVARA 2-4
RETI: pt 9', st 37' e 39' Prudnikov (S), st 3' Siciliano (S), 11' e 41' Peradotto (V)
VOLPIANO PIANESE: Morelli, Summa, Landi, Torresan, Faye, Finetti, Stefanelli, D'Onofrio, Peradotto, Gambetti, Brunazzo. A disp. Marcone, Hogas, Brogliatti, Pani, Frazzetta, Sciacca, Marinella, Reci, Massari. All. Uranio
SPARTA NOVARA: Gilardi, Gioria, Gallo, Serati, Siciliano, Celiento, Eguaseki, Vandoni, Crespi, Prudnikov, Brizio. A disp. Argento, Valente, Bellini, Barbero, Albanese, Ferrari, Salvatore, Tambornini, Airoldi. All. Faragò

CHIERI-SISPORT 2-1
RETI: pt 19' Galvagno (C), 32' rig. Bledea (S), st 39' Ferraris (C)
CHIERI: Ignat, Petruzza, Bertoli, Salerno (st 18' Andrione), Sacco, Cardinale, Ferraris, Muscatello (st 18' Rosano), Galvagno (st 18' Hajji), Bove (st 33' Conforti), Melloni (st 18' Dario). A disp. Marasca, Casetta, Siclari, Marini. All. Biancardi
SISPORT: Lonegro, Tavano (st 40' Ferraris), Colletto, Rossetti, Scarpellino, Fanotto, Ciocan (st 38' Ruggiero), Daghino (st 10' Ayachi), Lo, Bledea (st 25' Croce), Sauna (st 10' Parente). A disp. Li Cauli, Lauria, Raco, Soffietti. All. Borin
ESPULSO: st 45' Scarpellino (S)

PANCHINE - Tutto ormai definito sia per ciò che concerne la società madre (conferme in toto per tutte le annate), che per la nuova società satellite, dove restano da limare gli ultimi dettagli.
 


Non perde tempo il Lucento e si presenta già a fine 2022/2023 con le idee chiare per il prossimo anno. Sono stati definiti subito i tecnici per la prossima stagione, con un solo cambio rispetto a quanto visto fin'ora. Alessandro Pierro, responsabile del settore che ha guidato sia l'annata 2006 che la Prima Squadra, nel finale di campionato, ad una eccellente salvezza, guiderà il gruppo 2007. Confermatissimi Alessio Rapisarda per i 2008 e Mimmo Commisso per i 2009, dopo l'eccellente stagione appena conclusa con tanto di campionato vinto e approdo alle fasi finali. Walter Barbarello infine proseguirà il percorso con i 2010, traghettandoli nella difficile transizione dalla Scuola Calcio al Settore Giovanile.

Ma la società del presidente Carlo Pesce non si ferma qui. Dato che dal prossimo anno le seconde squadre saranno proibite, pronta la nuova realtà Lucento Stars, società satellite che darà l'opportunità ai tanti ragazzi iscritti nella società torinese di proseguire il percorso con i colori rosso blu, sotto l'egida proprio di Alessandro Pierro: "Abbiamo sempre puntato molto sulle seconde squadre, per mantenere e valorizzare i tanti ragazzi che si iscrivono da noi. Anche quando non è stato possibile, abbiamo fatto di tutto per cercare di costruire gruppi che potessero disputare i campionati, come lo scorso anno con i 2007. Questa nuova realtà darà la possibilità ai ragazzi di rimanere con noi e crescere in parallelo ai compagni, partendo dai Provinciali. Stiamo limando gli ultimi dettagli, per ora sicuramente saranno dei nostri Paolo Petrucci, indirizzato ai 2008, e Davide Balma, che presumibilmente prenderà i 2010. Siamo in dirittura d'arrivo per la definizione del mister dei 2009 e cercheremo di capire se riuscire a costruire un gruppo con i 2007. La volontà c'è".

 

PANCHINE - Tra i primi movimenti dell'anno il colpo della società bianco blu, che con i 2007 può puntare il prossimo anno a ripetere gli ottimi risultati visti con l'U17 questa stagione.
 


Sarà Rino Vanacore il nuovo mister dei 2007 del Pinerolo. Dopo l'ottimo campionato disputato con l'Under 14 dell'Asti, arrivata ad un passo dalle fasi finali, la prospettiva pareva quella di continuare con i galletti, ma tra le due società è stato il Pinerolo a muoversi con maggior convinzione. C'erano trattative in corso con l'Asti, ma la società del presidente Fortunato ha convinto l'ex Bra ad accettare la categoria Allievi dopo un corteggiamento prolungato.
Il gruppo che erediterà è di buon livello e ha sfiorato anch'esso le fasi finali in un raggruppamento incredibilmente equilibrato, dove fino all'ultima giornata si sono giocate le prime posizioni punto a punto. Per fare ancora meglio il prossimo anno pronte già alcune idee per puntellare la squadra, ma prima delle finali regionali vige il massimo riserbo e si procede con caute valutazioni.

INTERVISTA - Antonio De Simone torna a vestire i colori arancio verdi, con immutato entusiasmo, pronto a guidare i Pulcini 2013 nella nuova stagione.
 


Certi amori non finiscono mai e così Antonio De Simone torna per la terza volta al Venaria, dopo la doppia esperienza maturata al Lascaris. Tanti anni in casa bianco nera, società che lascia in armonia, come tiene a sottolineare lui stesso.

"Lascio un pezzo di cuore al Lascaris. E' una società che mi ha dato tanto, dove ho incontrato persone con cui ho stretto rapporti che vanno al di là del campo, come con Denis Sanseverino, che per me è un amico fraterno. Dal presidente al responsabile dei Piccoli Amici Matteo Agnino, ci siamo salutati con serenità, consapevoli delle esigenze reciproche. Mi avevano proposto di prendere un'annata dei Piccoli Amici, ma ho preferito declinare, per continuare a seguire i Pulcini a 7, che sono la categoria in cui mi trovo meglio. Vado via dopo un bel percorso, dove credo di aver dato il mio contributo alla crescita di ottimi gruppi come i 2009, che tanto bene stanno facendo nel Settore Giovanile, o i 2014 e i 2011, uno dei gruppi migliori della Scuola Calcio a mio avviso".

E ora ecco il Venaria.
"Ho avuto diverse proposte da varie società e questo non può che gratificarmi, un riconoscimento del buon lavoro svolto in questi anni. Il Venaria però è come una seconda casa, è un ambiente che conosco e dove mi sono trovato bene ed eccomi qua. Abbiamo avuto subito alcuni incontri con la società e ci siamo trovati in sintonia per quelle che saranno le metodologie di lavoro future, l'entusiasmo è reciproco e la visione del percorso da intraprendere è condivisa. Di mio oltre alla voglia, alla passione, porto tutte le mie competenze. Credo di essere uno degli istruttori più longevi nel mondo della Scuola Calcio torinese, sono in campo da 26 anni e di stagione in stagione tanto è cambiato. Mi sono sempre tenuto aggiornato sui nuovi metodi e tecniche di allenamento, porto qui tutto il bagaglio di esperienza che dall'ultima volta si è arricchito. Anche grazie al lavoro che svolgo nella mia Scuola Calcio privata e come istruttore di padel, lo sport è dentro di me e mi arricchisce, anche e soprattutto grazie ai bambini. Stare con loro ti migliora, migliora l'approccio che hai con il mondo adulto, ti insegnano a vivere più sereno".

Porterai qualche innovazione?
"Quando ero all'Ivest sono stato il promotore di un'iniziativa che sarebbe bello poter adottare anche oggi: nel 3° tempo mischiare le squadre. Ci sono situazioni o realtà dove si cerca in maniera esasperata il risultato, cosa in queste categorie assolutamente sbagliata. Spesso favorendo la cultura dell'imbroglio, invitando i bambini al fallo sistematico, alla perdita di tempo se si è in vantaggio. Sono cose che non dovrebbero vedersi e con un sistema come quello che proponevamo al tempo, si limerebbero certi aspetti, coinvolgendo anche i genitori. I bambini socializzerebbero in campo con gli avversari e per le famiglie sarebbe un'occasione per conoscersi, stemperando una tensione che non avrebbe motivo d'essere. Io nel mio piccolo cerco di creare qualcosa, di educare il piccolo in modo che non ci sia l'esasperazione per la ricerca del risultato, che si viva la partita in maniera più leggera. Cerco di farlo anche nella mia Scuola Calcio, dove ho provato a creare un ambiente dove si possa trovare bene chi vuole uscire da certe dinamiche snervanti. Ma il problema dovrebbe essere trattato dalla federazione, ci vorrebbero interventi decisi. Del resto nel corso del tempo sono cambiate tante cose nella Scuola Calcio, anche per brevi periodi, quindi cambiare si può. Però è complicato, forse nella realtà piemontese è anche più difficile uscire da questa idea di competitività estrema. Ho notato ad esempio che in Lombardia, realtà che conosco abbastanza bene, la situazione è diversa. Questo, assieme alla necessità di avere istruttori e dirigenti sempre preparati in tutte le società, è un problema che andrebbe risolto, altrimenti si rischia di fare grossi danni in un momento delicato del percorso di crescita del bambino/calciatore".