Mercoledì, 27 Novembre 2024

13^ GIORNATA – Pro e Novara stazionano in vetta quota 22, con i novaresi chiamati al recupero contro il Lecco l’11 maggio per ritornare in vetta solitaria. Le bianche casacche sbancano il campo della Giana Erminio per 1-2 grazie alla doppietta di Catania. Al Novara basta la rete del primo tempo di Pagani per sbarazzarsi della Pro Patria. Alessandria sconfitta 2-0 dalla Pro Sesto.


Le tre piemontesi iscritte al campionato Primavera 3 sono state tutte impegnate in trasferte contro squadre lombarde. Pro Vercelli e Novara ottengono due importanti successi esterne, mentre per l’Alessandria arriva un’altra sconfitta. La Pro vince in rimonta sul campo della Giana Erminio per 1-2. Protagonista assoluto è Gioacchino Catania con una doppietta alla mezz’ora e al 44’ del secondo tempo che risponde al gol gorgonzolese di Dilernia al quarto d’ora della ripresa. Per le bianche casacche si tratta del quinto risultato utile consecutivo e della seconda vittoria in fila, dopo quella casalinga contro la Pro Sesto. Risultati che permettono ai vercellesi di convivere in testa con il Novara, oggi vittorioso dopo il turno di riposo e lo stop forzato per via del rinvio della gara contro il Lecco (recupero fissato al 11/05). Gli azzurri battono la Pro Patria di misura con una rete che arriva al 21’ del primo tempo con Pagani, al secondo centro stagionale. Quinto clean sheet stagionale e tre punti che permettono ai novaresi di stazionare in prima posizione a quota 22. Secondo k.o. consecutivo invece per l’Alessandria dopo la debacle dello scorso turno (0-8) sul campo del Como. Oggi è stata la volta della Pro Sesto e in particolare di Bertoli che nel secondo tempo sigla la doppietta che stende la squadra di Fabio Rebuffi. I grigi occupano ora il quarto posto con 19 punti, essendosi fatti scalvare proprio dagli avversari odierni. 

GIRONE A

GIANA ERMINIO-PRO VERCELLI 1-2
RETI: st 15’ Dilernia (G), st 30’, st 44’ Catania (P)

PRO PATRIA-NOVARA 0-1
RETI: pt 21’ Pagani (N)

PRO SESTO-ALESSANDRIA 2-0
RETI: st 20’, st 38’ Bertoli 

Como-Renate 2-2

Riposa: Lecco

22^ GIORNATA – Grinta, organizzazione e solidità difensiva. Parole chiave del successo casalingo del Torino contro la capolista Inter, che si aggiunge a quello dello scorso week-end in casa dell’Ascoli. I granata vincono 3-1 grazie alle reti di Lovaglio, Cancello e Larotonda e raggiungono la Lazio.


Lunch match dalle portate pesanti per il Torino Primavera di Federico Coppitelli. I granata si sono messi alle spalle la striscia horror di 8 k.o. consecutivi, con il successo di misura sul campo dell’Ascoli, e quest’oggi affronteranno la capolista Inter di Armando Madonna. All’andata i granata riuscirono a strappare un pareggio per 1-1, in una giornata che significava il ritorno sui campi da gioco, successivamente allo stop obbligato per l’aggravarsi della situazione sanitaria. Quel giorno andò in rete Karamoko, anch’esso per motivi differenti fermo ai box per un lungo periodo; lunghissimo alla luce dei “risultati” poi maturati dai suoi compagni. Il francese, allacciati finalmente gli scarpini, ha condotto i suoi ai tre punti e per forza di cose ha saputo portare una ventata d’ottimismo che latitava da tempo immemore. Ci sarà spazio quest’oggi per le conferme in casa Torino? Beh, badando ai primi squilli del match sarà un primo pomeriggio piuttosto impegnativo. L’Inter mette subito le cose in chiaro: palla a loro, il Toro basso a coprire le insicurezze difensive. I granata hanno però fame, pressano come fossero animali selvatici a caccia di una preda. Una volta recuperata palla, attaccano a campo aperto provando a sfruttare una linea di centrocampo che accompagna in perfetto ritmo. Le palle inattive potenzialmente possono trasformarsi in occasioni intriganti, vista la mole di punizioni fischiate dal direttore di gara e i calci d’angolo a favore dei padroni di casa. Il Toro è però velocissimo nel costruire, cambia gioco in fretta, forse come mai in stagione. E’ infatti un cambio campo perfetto da sinistra verso destra che innesca il vantaggio granata firmato Lovaglio, il quale dalla fascia si accentra e calcia col mancino da fuori area, ringraziando il palo per la collaborazione vincente che gli permette di battere Stankovic. All’8’ minuto il piano partita è completamente sconvolto: il Toro è clamorosamente avanti. Non esiste l’opzione relax per gli uomini di Coppitelli. I granata vincono i duelli fisici e trasformano le transizioni in assistenze verso le punte che senza tanto badare al pensiero cercano la porta già perforata in precedenza. Ah, ricordiamolo: l’Inter è prima in classifica. Al 13’ infatti da una punizione battuta dalla fascia sinistra, i saltatori nerazzurri di poco non battono Sava spegnendo l’esaltazione generale dei granata presenti a Volpiano. Il Biscione pecca però nell’ impostazione. I centrocampisti granata sono in allerta e liberati dalle catene anticipano gli avversari trasformando l’azione da difensiva in offensiva, oppure guadagnando falli utili a far salire la squadra. L’Inter con lo scorrere delle lancette trova tra le linee la risposta ai quesiti dettati dalla difficoltà a superare il muro granata. Crescono poi gli esterni ad accompagnare le avanzate nerazzurre. Il Toro regala ora qualcosina, ma resiste e non si fa condurre in una fase di assedio avversario. Fondamentale, in questi termini, l’apporto dei centrocampisti più muscolari come Karamoko. L’Inter opta poi per la profondità. Al 36’ un lancio di Stankovic verso la metà campo granata è intercettato con troppa sufficienza da Todisco, il quale si fa scippare il pallone da Fonseca che giunge in maniera fulminea dalle retrovie. L’esterno dei padroni di casa è costretto a stenderlo per fermare la sua inesorabile corsa verso la porta. Sarà punizione dai 20 metri. Sul pallone si presentano tre interisti, è evidente però la cura nel posizionamento pre-battuta di Casadei: calcia proprio lui e a giro infila il pallone sotto il sette con Sava battuto. L’inerzia della partita sembra di conseguenza spingere sull’Inter, ma è una conclusione di Savini da fuori area che si spegne di poco alla destra di Stankovic, a chiudere gli highlights della prima frazione. Nel secondo tempo il Toro appare più stanco. L’Inter agisce sulle fasce, come al 49’ quando Vezzoni mette un cross in area verso Casadei che di testa non inquadra la porta, anche perché ostacolato dal compagno Fonseca. Gli ospiti vogliono vincere la partita ma peccano di imprevedibilità contro un Toro organizzato. Madonna si gioca dunque la carta Oristanio, mentre Coppitelli sostituisce Lovaglio, Vianni e La Marca per dare spazio a Continella, Cancello e Horvath. La partita si è ormai trasferita nella metà campo nerazzurra. L’inserimento di Oristanio rende più instabile la retroguardia granata, ma si sa che il calcio è in grado di ribaltare sensazioni e momenti della partita in un batter d’occhio. Al minuto 73, Todisco batte una lunghissima rimessa dall’out di destra verso l’area di rigore, Karamoko, libero, lascia sfilare, la palla arriva a Cancello che in girata appoggia in rete. Gioia irrefrenabile per l’attaccante granata, tra l’altro in prestito proprio dall’Inter. Si tratta del secondo gol in campionato dopo quello realizzato nel derby con la Juventus. Gli ospiti, come logico che sia, adottano un cambio offensivo con Lindkvist che va a sostituire Kinkoue. E’ ancora il Toro però a spingere e a sfiorare il tris al minuto 82 da corner con Karamoko che stacca tutto solo ma sfiora soltanto la traversa. L’Inter è visibilmente scossa. La squadra di Madonna tenta comunque l’ultimo assalto; devono però fare i conti con una retroguardia torinista in pieno controllo, capitanata da un Ferigra in ottima forma. L’Inter invece combina pasticci. Hoti cicca un pallone sulla sua fascia destra, Karamoko si avventa sul pallone, gestisce il contropiede finché non la tocca a Cancello in area, il quale si fa poi stendere dall’uscita disperata di Stankovic. Per l’arbitro non ci sono dubbi: è calcio di rigore e ammonizione per il numero 1 nerazzurro, che si supera sul tentativo di Continella dal dischetto bensì è costretto a raccogliere il pallone dalla rete quando dalle retrovie giunge il subentrato Larotonda sulla respinta. Al minuto 89 il Toro e avanti di due lunghezze e dopo 180 secondi di extra-time i granata possono festeggiare il secondo successo consecutivo che vale l’aggancio alla Lazio, oggi sconfitta in casa del Milan.

TORINO-INTER 3-1
RETI: pt 8’ Lovaglio (T), pt 36’ Casadei (I), st 28’ Cancello (T), st 44’ Larotonda (T)
TORINO: Sava; Todisco (st 33’ Foschi), Ferigra, Celesia, Greco; Savini, Kryeziu (st 33’ Larotonda); Lovaglio (st 19’ Continella), Karamoko, La Marca (st 24’ Horvath); Vianni (st 19’Cancello). A disp. Girelli, Aceto, Nagy, Portanova, Larotonda, Tesio, Edo, Favale. All. Coppitelli
INTER: Stankovic, Zanottti, Sottini, Kinkoue (st 33’ Lindkvist), Hoti, Sangalli, Vezzoni, Casadei, Satriano, Fonseca (st 33’ Bonfanti), Wieser (st 18’ Oristanio). A disp. Magri, Moretti, Dimarco, Mirarchi, Moretti, Goffi, Squizzato, Rovida, Akhalaia.  

RECUPERO 17^ GIORNATA – La Juventus ottiene un altro pari casalingo, dopo quello di domenica scorsa con la Roma, nel match di recupero che l’ha messa di fronte all’Empoli di Antonio Buscè. Barrenechea dal dischetto pareggia il gol del 3’ di Baldanzi. Nel secondo tempo tanta intensità, ma i bianconeri mancano l’appuntamento con la zampata vincente. 


Nel recupero della 17^ giornata del campionato Primavera 1, la Juventus affronta tra le mura amiche l’Empoli di Antonio Buscè. La gara parte subito in salita per i padroni di casa. Fin dal calcio d’inizio i ritmi sono altissimi e il pressing avversario fa brutti scherzi. Soprattutto, conduce ad errori dettati dalla troppa sufficienza: è infatti un passaggio scellerato in orizzontale di Ntenda, nei pressi del limite della propria area di rigore, a rivelarsi deleterio; Baldanzi ringrazia, intercetta il pallone e spara in rete da pochi passi. La Juventus è però abituata a questo genere di partite, ed è nelle sue corde farla sua con il possesso palla e un gioco naturalmente propositivo. L’Empoli è comunque ben piazzato a difesa della propria porta e costringe gli avversari a provarci con tentativi da fuori dai risultati rivedibili. I toscani ripartono organizzati e usufruendo di scambi stretti mettono in difficoltà la retroguardia bianconera. La Juve con lo scorrere dei minuti alza il proprio baricentro e, di conseguenza, cresce nel recupero palla. Le transizioni si trasformano poi in interessanti coinvolgimenti degli esterni, i cui traversoni vengono però allontanati dall’area piccola dagli attentissimi centrali empolesi. La Juve, favorita da un atteggiamento sulla difensiva degli avversari, occupa campo e si distende in ampiezza. Alla mezz’ora Barrenechea, assistito sul fondo destro del campo da Soulè, calcia da fuori area mancando di poco lo specchio della porta. Al 31’ ha la chance per rifarsi, questa volta dagli undici metri: Ntenda sprinta sulla fascia sinistra finché giunto in area si fa atterrare; l’argentino dal dischetto è nella sua comfort zone e, come prevedibile, realizza il gol dell’1-1 e il quinto penalty della sua stagione  su altrettanti tentativi. Oltre il danno, Buscè è poi costretto a chiamare una sostituzione. Belardinelli, dolorante al ginocchio, lascia il posto a Fazzini, che si ambienta in tempi record al match con una conclusione da fuori che termina tra le braccia di Garofani. Questo il leitmotiv del finale di frazione dei toscani, che più volte optano per la soluzione dalla distanza. Alla ripresa, la Juventus rientra in campo senza Cerri, con Sekulov che prende il suo posto. Doppio cambio per l’Empoli con Klimavicius e Lipari che prendono sostituiscono rispettivamente di Bozhanaj ed Ekong. Le due squadre seguono la stessa linea di intensità del tempo precedente. La Juventus crea subito un’occasione con Soulè che sfrutta lo spazio nella zona centrale del campo per poi arrivare al tiro di mancino, che sfila di poco lontano dalla porta di Hvalic. La partita diventa aggressiva e in certi tratti anche fisica. I padroni di casa pressano instancabilmente, ma l’Empoli è brava a non perdere la testa e cerca di colpire la difesa bianconera cercando la profondità. Dopo qualche apprensione di troppo, la Juventus assedia la trequarti empolese. Manca però la conclusione verso un Hvalic fin qui poco impegnato. Bonatti richiama dalla panchina Chibozo per un Da Graca un po’ spento. Un cambio volto a non dare riferimenti alla difesa avversaria. L’Empoli si avvicina alla rete in due occasioni. Al 69’ Garofani smanaccia in angolo una punizione indirizzata all’incrocio dei pali da Asslani, poi una ripartenza perfetta degli uomini di Buscè si tramuta in una conclusione che termina sull’estero della rete. Cresce il peso offensivo bianconero con Iling-Junior che prende il posto di Ntenda e Omic quello dell’autore del gol bianconero Barrenechea. L’inglese non si attendere e dopo tre minuti dal suo ingresso, servito da Chibozo, calcia con il mancino in area, ma è solo esterno della rete. Fuoco in campo nell’ultimo quarto d’ora. Tra episodi dubbi e capovolgimenti continui, non c’è spazio per uno spiraglio di quiete. I tiri in porta non rientrano però in questa trama, eccetto lo stacco di testa da posizione defilata di Chibozo al minuto 89, che termina out. Dopo 4 minuti di extra-time è certificato il secondo pareggio consecutivo in rimonta della Juventus, dopo quello dello scorso turno con la Roma. L’ottavo complessivo in campionato. 

JUVENTUS-EMPOLI 1-1 
RETI: pt 3’ Baldanzi (E), pt 31’ Barrenechea (J)
JUVENTUS: Garofani; Mulazzi, De Winter, Riccio, Ntenda (st 28’ Iling-Junior); Soule (44’ Cotter), Miretti, Barrenechea (st 28’ Omic), Turicchia; Da Graca (st 19’ Chibozo), Cerri (st 1’ Sekulov). A disp. Senko, Raina, Fiumanò, Nzouango, Leo, Sekularac. All. Bonatti
EMPOLI: Hvalic; Donati, Siniega, Pezzola, Rizza; Degli Innocenti (st 19’ Rossi), Asllani, Belardinelli (pt 37’ Fazzini); Baldanzi (st 36’ Baldanzi), Bozhanaj (st 1’ Klimavicius), Ekong (st 1’ Lipari). A disp. Biagini, Morelli, Fradella, Sidibe, Simic, Brkic, Lombardi, Martini. All. Buscè

UNDER 17 E 18 SERIE A/B – Si arresta la corsa del Torino Under 18 di Franco Semioli, dopo due successi consecutivi. Barbieri al 3’ della ripresa risponde al vantaggio interista di Fabbian. La Juventus Under 17 pareggia 1-1 sul campo del Genoa grazie al gol di Galante che riaggiusta la gara dei bianconeri dopo l’autogol di Rouhi. Rinviata Entella-Toro Under 17.


Il Torino Under 18 conquista un pareggio in casa dell’Inter dopo essersi trovato sotto di una rete all’intervallo, per via del gol nerazzurro di Fabbian al 10’. Bastano tre minuti di seconda frazione ai granata per pareggiare i conti con Barbieri, al secondo centro consecutivo e quinto in campionato. Con il risultato odierno i granata di Semioli scendono dal quarto al quinto posto a quota 18 punti. Per quanto riguarda invece il campionato Under 17 Serie A/B la Juventus ottiene un altro pareggio esterno, questa volta in casa del Genoa. I bianconeri acciuffano un punto grazie al gol di Galante, in risposta al vantaggio genoano frutto dell’autogol di Rouhi. Rinviata a data da destinarsi invece la sfida in programma quest’oggi tra Virtus Entella e Torino.

UNDER 18: INTER-TORINO 1-1
RETI: pt 10’ Fabbian (I), st 3’ Barbieri (T)

UNDER 17: GENOA-JUVENTUS 1-1
RETI: aut. Rouhi (G), Galante (J)

 

2^ GIORNATA – Turno all’insegna delle rimonte nel campionato Under 17 Serie C. L’Alessandria ottiene un pareggio per 2-2 all’esordio, sul campo di una Pro Vercelli sprecona, precedentemente in vantaggio di 2 reti. Perde invece il Novara 3-2 sul campo del Como, anch’essa facendosi clamorosamente rimontare dal doppio vantaggio.


Seconda giornata del campionato Under 17 Serie C decisamente poco scontata per le piemontesi in campo. In tutte e due le sfide troviamo infatti una squadra che ha guidato in vantaggio di due reti per poi farsi successivamente rimontare, chi guadagnando comunque un amaro pareggio oppure, molto peggio, trovandosi sconfitti al termine dei 90’ e oltre. La Pro Vercelli, reduce dai tre punti conquistati con il Novara poi consegnati agli azzurri in settimana su decisione del giudice sportivo, affronta un’ Alessandria all’esordio stagionale. I vercellesi chiudono il primo tempo in vantaggio di due lunghezze grazie alle reti di Fimiano al 7’ e Messina al 41’. Alla ripresa gli ospiti ritornano dopo 5 minuti in partita con il gol di Nobile, per poi addirittura rimettere i conti in pari al 70’ con Bocchio. Doccia fredda per una Pro Vercelli che potenzialmente poteva quest’oggi trovarsi a sei punti in classifica e invece dovrà accontentarsi di un misero punticino. Stessa trama, ma dal finale più drammatico, per il Novara in casa del Como. Gli azzurri conducono all’intervallo di due reti: apre le marcature Tommaso Florio dal dischetto al quarto d’ora di gioco e Bonacina raddoppia al minuto 41. Nel secondo tempo il Como, aiutato dalla superiorità numerica dovuta all'espulsione al 59' di Riccardo Florio,  la ribalta con un gol su penalty in extremis di Polese, che va ad aggiungersi ai gol del -1 di Zanetti al 61’ e di Schiavo al 77’.

 

PRO VERCELLI-ALESSANDRIA 2-2
RETI: pt 7’ Fimiano (P), pt 41’ Messina (P), st 5’ Nobile (A), st 25’ Bocchio (A)

COMO-NOVARA 3-2
RETI: pt 15’ rig. Florio (N), pt 41’ Bonacina (N), st 26’ Zanetti (C), st 32’ Schiavo (C), st 49’ rig. Polese (C)

Riposa: Lecco

 

TEST MATCH – Continua a vincere la Juventus Under 16. I ragazzi di Panzanaro espugnano di misura il campo del Milan con la rete di Vacca nei minuti inziali. Va peggio per la Juventus Under 15 sconfitta 3-0. Un pari e k.o. rispettivamente per Pro Vercelli Under 16 e Under 15. 


Weekend di test match per le squadre giovanili dei club professionistici piemontesi. Nella giornata di sabato sono scese in campo le formazioni Under 15 e 16 della Pro Vercelli, impegnate contro i pari età del Genoa. Per i più piccoli arriva un’altra sconfitta esterna, dopo il poker subito lo scorso fine settimana dall’Albinoleffe, questa volta con il risultato di 3-1. La squadra di mister Leardi è sotto già al termine della prima frazione per via del gol rossoblu, dopo soli cinque giri di lancette, di Ekhator, che sigla poi la doppietta personale al 4’ della ripresa. Il tris lo firma Romano al 56’, intervallato dal rigore vercellese trasformato da Beltrami al 52’. Termina 1-1 invece la gara della Pro Under 16. I ragazzi di Gianluca Mero rialzano la testa dopo il pesante k.o. con l’Entella pareggiando il gol genoano di Casagrande nelle prime battute del secondo tempo, con la marcatura del 64’ di Coppola. Quest’oggi impegnate invece Juventus Under 15 e 16 contro il Milan. Per i ragazzi di Grabbi arriva la prima battuta d’arresto della stagione. I rossoneri si impongono per 3-0 grazie alle reti del primo tempo di Sia e Mancioppi e di Perina alla ripresa. Unica piemontese a gioire è l’Under 16, al quarto successo consecutivo. I bianconeri si impongono per 0-1 grazie al gol dell’ottavo minuto di Vacca (7 reti nelle ultime 6 gare dell’Under 16). 

UNDER 15: GENOA-PRO VERCELLI 3-1
RETI: pt 5’, st 4’ Ekhator (G), st 17’ rig. Beltrami (P), st 21’ Romano (G)

UNDER 16: GENOA-PRO VERCELLI 1-1
RETI: st 4’ Casagrande (G), st 24’ Coppola (P)

UNDER 15: MILAN-JUVENTUS 3-0
RETI: pt 18’ Sia, pt 27’ Mancioppi, st 13’ Perina

UNDER 16: MILAN-JUVENTUS 0-1 
RETI: pt 8’ Vacca

12^ GIORNATA – L’Alessandria capitola per 8 reti a zero nel match casalingo contro il Como. I grigi diventano così sia miglior attacco (23) che peggior difesa (23) del Girone A. La Pro Vercelli vince 1-0 sulla Pro Sesto grazie al gol allo scadere di Maggio, raggiungendo in classifica proprio i ragazzi di Rebuffi e il Novara, il cui match è spostato all’11 di maggio. 


Ha dell’incredibile il risultato del match andato in scena al “CentoGrigio” tra Alessandria e Como: i grigi cadono sotto i colpi dei lariani con un tennistico 0-8. La squadra di Fabio Rebuffi giungeva all’incontro odierno con un bottino di tre successi consecutivi, che le avevano permesso di conquistare la vetta a pari punti con il Novara. Oggi più di qualcosa è andato storto. L’Alessandria va sotto nel finale di primo tempo con la rete comasca di Citterio, che consente agli ospiti di andare all’intervallo in vantaggio di un gol. Nella ripresa il Como riesce a bucare la porta avversaria in ben 7 occasioni, sempre con nomi differenti nel tabellino. Con questo scivolone l’Alessandria conquista un quasi ossimorico primato, diventando sia miglior attacco che peggior difesa del Girone A, a quota 23 per entrambe le voci. Va molto meglio alla Pro Vercelli di mister Antonio Alacqua, impegnata in casa contro la Pro Sesto. Le bianche casacche ottengono tre punti in extremis con Maggio (al suo terzo gol in campionato), che permette ai vercellesi di entrare a far parte del terzetto di testa tutto piemontese (con Alessandria e Novara) a 19 punti. Per la Pro Vercelli è il quarto risultato utile consecutivo. 

GIRONE A

ALESSANDRIA-COMO 0-8 
RETI: pt 40’ Citterio, st 3’ Liserani, st 10’ Gandola, st 13’ Cerasani, st 16’ Vincenzi, st 22’ Chierichetti, st 38’ Gatti, st 44’ Poerio

PRO VERCELLI-PRO SESTO 1-0
RETI: st 45’ Maggio

Renate-Pro Patria 0-1

Novara-Lecco (11/05)

21^ GIORNATA – Il Toro interrompe la striscia negativa di 8 sconfitte consecutive, espugnando di misura il campo dell’Ascoli. La rete dello 0-1 definitivo arriva alla ripresa con Samuele Vianni, al sesto centro nel torneo. 


Non c’è alternativa: il Torino Primavera può tornare nel capoluogo piemontese dalla trasferta di Ascoli soltanto con i tre punti, se ancora vuole alimentare speranze di salvezza. I granata escono martoriati dai terreni di gioco da otto gare consecutive e sono lontani tre punti dalla Lazio terzultima e addirittura 11 sono le distanze tra la squadra di Coppitelli e il quintultimo posto, che varrebbe la salvezza, occupato dal Cagliari. Il Toro oggi ritrova finalmente Karamoko, reduce da una lunga squalifica che l’ha reso indisponibile per ben 10 gare consecutive, in cui il Torino ha racimolato soltanto un punto e ulteriori delusioni. Ancora out gli infortunati Oviszach e Ciammaglichella. Di fronte ai granata un Ascoli padrone di casa, ma ormai decisamente poco del suo destino. I marchigiani sono fanalini di coda con 5 punti e ormai aspettano soltanto la condanna da parte della matematica. La gara si apre con i granata che prendono le redini del gioco. Il primo squillo del Torino arrivano intorno al decimo di gioco con Lovaglio che ci prova dalla distanza, ma senza fortuna. Un minuto dopo occasione ghiotta nei piedi di Karamoko, servito da Todisco, che calcia  verso lo specchio sprecando l’ottima assistenza del compagno. Nella fase centrale della prima frazione è l’Ascoli a rendersi più propositivo. Il Toro si fa vedere in contropiede, ma sul più bello manca di precisione. Al 24’ Karamoko, su suggerimento questa volta di Kryeziu, arriva dalle parti di Bolletta, senza riuscire a sorprendere l’estremo difensore bianconero. L’ex Chievo manca poi l’aggancio con il pallone, due minuti più tardi, quando in area di rigore riceve un cross tagliente di Lovaglio. Al 32’ tocca a Cancello tentare di sorprendere il portiere ascolano, ma il suo tiro non trova lo specchio. Al 37’ Karamoko cerca l’incrocio dei pali, ma invano. Al 42’ doppia chance con protagonista Pulsoni che impedisce, a Celesia e il solito Karamoko, di centrare il bersaglio. Nel secondo tempo il Torino ritorna in campo con un’altra verve. Al 57’ Cancello, servito da rimessa laterale, controlla in area di rigore, si gira su stesso e calcia verso la porta, con Bolletta che si salva coi piedi. Sul calcio d’angolo seguente ci prova poi Karamoko di testa, con il pallone che finisce sul fondo. Chance Ascoli al minuto 68’ con il subentrato Cudjoe che con un ottimo stacco di testa sfrutta il cross dalla fascia destra di Lisi, mancando di poco la porta difesa da Sava. Il Toro continua a spingere e al 78’ Savini ha tra i piedi forse l’occasione più importante dell’intera partita: Vianni mette davanti alla porta il mediano classe 2003 che perde il tempo e calcia fuori, quando servire i compagni era ormai la scelta più azzeccata. Al minuto 82 il Toro la sblocca e lo fa con il suo capocannoniere. Vianni riparte in contropiede solitario, sorprendendo la scoperta retroguardia ascolana, salita per supportare il precedente attacco. L’ex Napoli supera anche l’uscita del portiere e insacca la rete dello 0-1, la sesta personale in campionato. 

ASCOLI-TORINO 0-1
RETI: st 37’ Vianni
ASCOLI: Bolletta, Lisi, D'Ainzara, Ceccarelli, Pulsoni, Alagna, Franzolini (st 15’ Colistra), Markovic (st 38’ Riccardi), Olivieri, D'Agostino (st 38’ Palazzino), Intinacelli (st 15’ Cudjoe). A disp. Raffaelli, Gurini, Suliani, Rosolino, Mangini, Re, Maresca, Marucci. All. Seccardini
TORINO: Sava; Todisco (st 30’ Foschi), Spina, Celesia, Greco; Karamoko (st 28’ Horvath), Kryeziu, Savini; Lovaglio (st 18’ Favale), Cancello (st 18’ Vianni), La Marca (st 28’ Continella). A disp.Girelli, Aceto, Nagy, Portanova, La Rotonda, Tesio, Fiorenza. All. Coppitelli 

21^ GIORNATA – Ennesima impresa in rimonta della Juventus quest’oggi a Vinovo. I bianconeri pareggiano 2-2 contro la Roma, dopo essersi trovati sotto di due reti grazie alle reti di Cerri, subentrato a Da Graca, e di Riccio al 94’.


La Juventus Primavera si affaccia a un altro scontro ad altissima quota, dopo quello vittorioso sul campo della Sampdoria (1-2 con firme di Da Graca e Soulè), contro una Roma terza, avanti di due sole lunghezze dai bianconeri. Occasione per allungare la striscia di successi consecutivi a quattro e confermarsi ulteriormente nelle zone più prestigiose di classifica. Soprattutto alla luce di un periodo di forma poco entusiasmante degli avversari, reduci da 3 pari e un k.o. nelle ultime quattro. Il match si apre senza particolari squilli. Le squadre si studiano, ma risaltano comunque i due differenti atteggiamenti difensivi. La Roma pressa alta e scoraggia le sortite centrali degli avversari, per poi sfruttare rapidamente le transizioni. La Juventus al contrario difende bassa, si preoccupa di coprire gli spazi e al contempo concede l’impostazione ai due centrali romanisti. La prima conclusione arriva dopo 9 minuti con Da Graca che tenta di sorprendere Boer calciando da posizione defilata, con l’estremo difensore giallorosso che respinge senza affanni il suo sinistro. Un highlight che ci introduce a una nuova fase della partita, in cui è però la Roma a raccoglierne i frutti. Al 14’ gli ospiti sbloccano infatti il risultato: da sviluppi di rimessa laterale, Miretti serve un compagno con troppa sufficienza e si fa intercettare il passaggio da Milanese che può scappare e servire a destra Podgoreanu che, dopo essersi guardato intorno, crossa sul secondo palo dove Zalewski è pronto a far sponda di testa verso Afena-Gyan, il quale in girata appoggia in rete. I giallorossi non sono affatto soddisfatti e continuano a pressare tappando la Juventus nella propria metà campo. Al 16’ Milanese va vicino all’eurogol, che nasce anch’esso da un altro errore in impostazione dei bianconeri. Questa volta Barrenechea si fa scippare il pallone dal romanista, il quale controlla, fa sedere Riccio e scarica una conclusione che bacia il palo sinistro a Garofani battuto. Sospiro di sollievo per una Juventus lunatica, che svaria tra errori in costruzione e azioni rapide di prima, improntate alla verticalizzazione verso un Da Graca poco coinvolto. La Roma gioca in ampiezza e si affida alla giornata ispirata di Zalewski, sempre pericoloso con il pallone tra i piedi. Al 41’ Da Graca produce in solitaria un’azione pericolosa. L’attaccante ex Palermo mette il turbo, semina in velocità due difensori per poi entrare in area e concludere di sinistro: anche in questo caso Boer respinge salvando il risultato. La Juve è però in evidente crescita e nei minuti di recupero, che la separano dall’intervallo, assedia l’area capitolina. Al 47’ Ntenda crossa dalla fascia sinistra verso il secondo palo dove Daniel Leo stacca di testa trovando soltanto l’esterno della rete. Nel secondo tempo la Juventus deve fare a meno di Da Graca, che non rientra in campo. Al suo posto Bonatti getta nella mischia Cerri. La gara rispetto alla prima frazione presenta un ritmo più compassato. Manca la reazione di nervi della Juventus e al 56’ la Roma raddoppia con Podgoreanu che lesto raccoglie la respinta di un colpevole Garofani e permette al romanista di spingere in rete da posizione ravvicinata. La Juventus rimane comunque con la testa nella partita. Le conclusioni da fuori di Sekulov e Soulè, la e sfortunata punizione dal limite di Miretti sono segnali confortanti. Atteggiamento premiato al 63’: Soulè apre a sinistra verso Iling che si spinge sul fondo per poi scaricare nell’area piccola dove solo soletto è pronto Cerri di tap-in ad andare in gol, il primo in campionato. Cambia dunque l’inerzia della partita, con la Juve che approfitta dell’appagamento giallorosso. Al 65’ doppia chance per la Juventus. Barrenechea sventa una ripartenza giallorossa, affida il pallone a Miretti che con un numero passa in mezzo a due difensori per poi trovarsi a tu per tu con Boer e calciargli addosso. Tocca dunque a Iling frenare sul nascere una nuova azione della Roma. L’inglese serve in qualche modo Miretti, il quale con un passaggio rasoterra va da Soulè che tutto solo spara altissimo. Ottimo impatto nella partita di Cerri che oltre al gol mette in mostra il resto delle sue caratteristiche offensive. Al minuto 71 tenta una conclusione di mancino da fuori area, senza però trovare la porta. Nel finale la Juventus assedia l’area avversaria, sfruttando l’ottimo apporto del subentrato Chibozo. Proprio il classe 2003 si fa subito vedere all’85’ in un triangolo con Sekulov che termina con la sua conclusione respinta da Boer. Un minuto più tardi angolo Juve. Battuta corta verso Sekulov con l’italo-macedone che lascia un destro che lambisce l’incrocio dei pali. Minuto 89 punizione Juve da sinistra. Si incarica della battuta Miretti che calcia verso la porta trovando una deviazione, ma è magistrale l’intervento di istinto di Boer in calcio d’angolo. Il portiere giallorosso non può però evitare l’urlo del capitano bianconero nell’ultima azione dei quattro di recupero: rimessa per la Juve, Miretti porta palla fino al limite dell’area per poi servire dentro Cerri che fa sponda a Riccio che calcia e realizza il gol del 2-2 finale. 
JUVENTUS-ROMA 2-2
RETI: pt 14’ Afena-Gyan (R), st 11’ Podgoreanu (R), st 18’ Cerri (J), st 49’ Riccio (J) 
JUVENTUS: Garofani; Leo (st 20’ Mulazzi), De Winter, Riccio, Ntenda (st 37’ Chibozo); Soulè, Miretti, Barrenechea, Iling (29’ Turicchia), Da Graca (st 1’ Cerri), Sekulov. A disp. Senko, Raina, Fiumanò, Omic, Nzouango, Cotter, Sekularac. All. Bonatti
ROMA: Boer, Tomassini (pt 39’ Faticanti), Morichelli, Feratovic, Vicario (pt 24’ Buttaro), Bove, Tripi, Milanese, Podgoreanu, Afena-Gyan, Zalewki. A disp. Mastrantonio, Evangelisti, Zajsek, Pagano, Tahirovic, Cassano, Bamba, Tall,  Voelkerling Persson, Berti. All. De Rossi

RECUPERO 13^ GIORNATA – Un Toro mai in partita cade ancora sotto i colpi degli avversari di turno. Questa volta tocca all’Empoli approfittare del momento no dei granata. I gol di Belardinelli e Lipari e la doppietta di Klimavicius decretano lo 0-4 finale. 


Gara che scotta quest’oggi per il Torino, in occasione del recupero della 13^ giornata di campionato. I granata vogliono invertire il trend negativo di 7 k.o. consecutivi e conquistare i primi punti del Coppitelli-bis. Di fronte a loro un Empoli galvanizzato dal poker rifilato alla Fiorentina nel derby dello scorso turno. I toscani stanno chiaramente meglio e ciò appare evidente fin dalle battute iniziali. Gli azzurri non si fanno pregare a conficcare le proprie bandiere nella metà campo avversaria. Agiscono in un pressing costante che manda in apprensione la retroguardia granata, schierata con il baricentro basso. I padroni di casa nei minuti iniziali costruiscono da destra, da dove arriva un cross invitante per Continella che stoppa con il petto per poi aggiustarsi il pallone sul mancino e calciare fra le braccia di Hvalic. All’8’ l’Empoli certifica il dominio del gioco portandosi avanti con Belardinelli: Cambiaso dalla fascia sinistra alza un traversone particolarmente invitante verso l’area di rigore dove il compagno empolese, posizionato ai ridossi della linea di porta, deve soltanto spingere in rete. Inizio dunque in salita per il Torino. L’Empoli ha poi nell’azione successiva la possibilità di raddoppiare con Lipari che dopo aver raccolto palla supera come birilli i difensori granata per poi penetrare in area e calciare verso lo specchio, con il suo tiro che scorre di poco fuori alla destra di Girelli. Suicidio Toro al 23’: Greco disconosce in una frazione di secondo gli insegnamenti di scuola calcio con un passaggio orizzontale che l’Empoli intercetta sulla trequarti campo; dopo un breve batti e ribatti la il pallone arriva tra i piedi di Klimavicius che di destro insacca alle spalle di Girelli. Toro sotto di due reti. L’atteggiamento dei ragazzi di Coppitelli non sembra far trasparire una particolare voglia di rivalsa. La troppa difficoltà a manovrare e il poco coraggio, si traducono in lanci alla cieca verso le due isolate punte che mai come oggi appaiono così staccate dal corpo squadra. L’Empoli è superiore in ogni zona del campo. Si distende in ampiezza, prediligendo l’attacco sul lato mancino dove Cambiaso si propone con i suoi tagli e le sgroppate che mandano in tilt la passiva difesa granata. Coppitelli alla mezz’ora boccia la prestazione di Gyimah e lo richiama in panchina per inserire al suo posto Lovaglio. Cambia poco. Ci si proietta dunque negli spogliatoi con il Toro sotto di due reti e in grave difficoltà. Il ritorno sul terreno di gioco presenta modifiche per quanto riguarda la formazione granata (Todisco al posto di Portanova e La Marca per Cancello), bensì sono pari a zero quelle legate alla trama del match. L’Empoli ha la partita in pugno e solletica ai quasi inesistenti accenni di reazione del Torino. Al 51’ Baldanzi calcia da posizione defilata con il mancino e per questa volta si fa trovare pronto Girelli. Evento premonitore del gol del tris empolese al 53’ sempre con Klimavicius: rimessa laterale da sinistra verso l’area a servire Lipari che, pur perdendo l’equilibrio, protegge la sfera per poi servire Klimavicius che calcia al volo e firma la doppietta personale. Situazione drammatica per il Torino. Il tono del match dei granata si fa triste, a maggior ragione quando il Toro ottiene il possesso del pallone. Quello dei granata è un attacco fantasma, non pervenuto. Al 65’ doppia chance per il poker empolese. Prima Lipari, a tu per tu con Girelli, si fa murare dal disperato intervento in scivolata di Todisco, poi un tiro sulla ribattuta termina alto. Tre minuti più tardi è il momento anche di assistere a una conclusione granata da parte di La Marca che costringe Hvalic a distendersi e concedere un angolo ovviamente non sfruttato. L’Empoli invece è ingordo è all’82’ cala il poker con Lipari. L’attaccante viene imbucato attraverso un corridoio lasciato dalla difesa granata, si sposta il pallone sul destro e dal limite dell’area insacca a giro sul secondo palo, nonostante la deviazione del povero Girelli. La partita come naturale che sia si avvia verso il tramonto. C’è ancora spazio per qualche sirena empolese, come il tiro di Ekong del minuto 89 sventato da Girelli sulla linea di porta. L’arbitro non concede il recupero e fischia tre volte. Il Toro fa un netto passo indietro almeno sulla prestazione rispetto alla gara persa sabato con l’Atalanta. Oggi la squadra di Coppitelli oggettivamente non è mai scesa in campo. C’è ancora speranza per il torello?


TORINO-EMPOLI 0-4
RETI: pt 8’ Belardinelli, pt 23’, st 8’ Klimavicius, st 37’ Lipari
TORINO: Girelli, Portanova (st 1’ Todisco), Greco, Spina, Tesio, Celesia, Gyimah (pt 33’ Lovaglio), Savini, Vianni, Continella (st 22’ Larotonda), Cancello (st 1’ La Marca). A disp. Sava, Aceto, Nagy, Foschi, Kryeziu, Fimognari, Fiorenza, Favale. All. Coppitelli
EMPOLI: Hvalic, Donati, Cambiaso, Asllani, Viti, Pezzola, Lipari (st 41’ Brkic), Belardinelli, Klimavicius (st 26’ Ekong), Baldanzi (st 35’ Lombardi), Degli Innocenti (st 35’ Fazzini). A disp. Biagini, Morelli, Rossi, Rizza, Siniega, Martini, Simic, Bozhanaj. All. Buscè