Lunedì, 25 Novembre 2024

LA PARTITA - Ai Cervotti non bastano due gol per passare il turno, pesano due espulsioni e due rigori contro. I granata se la giocheranno con l'Alpignano grazie ai gol di Bonanno, Abas e Amrhar


VANCHIGLIA-VENARIA 3-2
RETI: pt 2’ Costa (Ve), 28’ Bonanno, 31’ Abas (Va); st 23’ Amrhad (Va), 35’ Cuonzo (Ve).
VANCHIGLIA: Di Maio Pescada; Iannelli, Soncin, De Andreis, Crisafulli (1’ st Cantone, 33’ st Russo); Maggio (st 15’ st Asad), Bonanno, Di Sparti (28’ pt Abas), Bonanno; Cornetti (20’ st Cambareri), Cesano ( 20’ st Barilla), Amrhar. A disp. Patore, Asad Abdi. All. Massimo Ricardo.
VENARIA: Orso; Lombardo, Ferrara (1’ st Liso), Tinnirello (10’ st Caldieri), Pappalardo; Cella, Di Nunzio (1’ st Cuonzo), Costa (25’ st Mey), Bonello, Gerardo, Civetta. A disp. Franco, Tufanio, Bischi. All. Roberto Mercadante.
NOTE: espulsi Cella e Gerardo (Ve).

Al Lucento va in scena l'ultima partita del Superoscar Under 16 del weekend: Vanchiglia-Venaria. L'arbitro fischia l'inizio e dopo un paio di minuti ecco l'occasione perfetta per i Cervotti per passare in vantaggio. A concretizzarla è Gianluca Costa che beffa il portiere granata.

I ragazzi di mister Mercadante, forti del primo gol, provano a chiudere la partita: la punizione fischiata dall’ arbitro al limite dell'area è quello che cercavano, ma il tiro di Civetta si alza di un soffio sopra la traversa.

Al 28º minuto del primo tempo l'arbitro fischia un rigore a favore del Vanchiglia e i granata non si lasciano scappare l'occasione di pareggiare. Bonanno dal dischetto spiazza Orso.  Allo scadere del primo tempo sono ancora i ragazzi di mister Ricardo a trovare l'occasione vincente che vale il sorpasso; dopo una falcata sulla fascia Abas entra in area e mette a segno il 2-1.

Nella ripresa dopo il tentativo troppo debole di Bonello per pareggiare i conti, gli animi si surriscaldano e l'arbitro tira fuori il primo cartellino rosso per Cella. Rimasto in 10 il Venaria si compatta, ma la squadra di Mercadante non può più fare nulla quando il direttore di gara fischia un altro rigore al Vanchiglia e manda negli spogliatoi Gerardo. Il 3-1 lo firma Amrhad dagli 11 metri.

La prova di forza del Venaria arriva negli ultimi istanti di gara quando Cuonzo meraviglia tutti con un gol da fuoriclasse. La rete allo scadere però non basta a far ribaltare la partita che finisce sul 3-2. Passa il Vanchiglia che se la vedrà con l’Alpignano ai quarti di finale.

 LA PARTITA - Ad Andrea Comotto e i suoi basta il gol del numero 10 per superare il turno contro il Pozzomaina di Luca Bottallo. Martedì la sfida contro la vincente tra Pro Eureka e Volpiano


CHISOLA-POZZOMAINA 1-0
RETI: pt 3’ Merlo (C).
CHISOLA: Cuna; Mecca (st 3’ Cassa), D’Attoli, Barbero, Bolla; Bagnulo, Laronga, Berutti, Lanfranco (st 3’ Andronico); Merlo, Saponaro. A disp. Bisceglia, Caschetto. All. Andrea Comotto.
POZZOMAINA: Ferrara; Trevisan (st 20’ Nezha), Garitta, Baldin, Marangio; Maffeo, Goia (st 20’ Adrignolo), Nicola (st 25’ Krebitz), Debilio (st 3’ Maggio); Fiamenghi, Papagno.  A disp. Frandina, Intellicato, Ech Cheraqaoui. All. Luca Bottallo.

 

Il Superoscar Under 17 si apre in casa Vanchiglia con la sfida tra Chisola e Pozzomaina. Partita secca che vale direttamente i quarti di finale.

Il Chisola sembra avere una certa fretta nel portarsi in vantaggio e poco dopo lo scocco del terzo minuto di gara arriva il gol decisivo: Merlo gonfia la porta ai danni di Ferrara e porta il risultato sull’ 1-0. Galvanizzati dal vantaggio immediato, i vinovesi provano a chiudere la partita: Saponaro crossa la palla direttamente sui piedi di Merlo, ma il tiro è neutralizzato dal numero 1 di mister Bottallo che la salva in calcio d'angolo. Nicola prova a far reagire il Pozzomaina, la palla però è troppo lunga e il tiro che ne esce è poco potente.

Nel secondo tempo continua il dominio del Chisola, che più volte cerca il secondo gol. Prima Saponaro prova a metterla sul secondo palo e poi Merlo solo davanti alla porta cerca la doppietta personale; in entrambi i casi è sempre Ferrara a coprire i pali.

Ma il risultato non cambierà più, Comotto e i suoi passano al turno successivo.

Guarda la galleria fotografica della partita: clicca qui.

 

 

L'INTERVISTA - L'allenatore rossoblu ci racconta cosa lo a spinto a tornare nella società di corso Lombardia, la sua visione su come poteva finire il campionato e le iniziative social prese dalla società e che lo vedono protagonista in questo momento dove il distanziamento sociale regna sovrano. 


Abbiamo intervistato Alessandro Pierro, allenatore del Lucento e punto di riferimento della società di corso Lombardia. In questi mesi dove ha prevalso il coronavirus, l’allenatore rossoblu è stato la mente delle iniziative social e lo showman nelle dirette su instagram attraverso il profilo della società.

- Partiamo da dove ci siamo lasciati, ovvero dai 2005 e dalla Juniores. Come riuscivi a conciliare entrambe le squadre con il lavoro? E come pensavi potesse finire il campionato di entrambe le squadre che allenavi?

“E’ stato un anno diverso perché ho iniziato a lavorare e quindi non riuscivo più a dedicare tutto lo stesso tempo che dedicavo prima. Ho avuto la fortuna di avere una società che mi ha appoggiato e uno staff che mi ha sempre guardato le spalle e dato una grande mano, per questo devo ringraziare Davide Garro, Davide Balma e Massimiliano Dossena. Il percorso con i 2005 è iniziato un po’ zoppicando, era una squadra nuova, parliamo di 12 nuovi giocatori quindi all’inizio questo gap si è sentito. Il gruppo ha avuto una scossa molto forte nella gara contro il Chieri, da li abbiamo reagito e non ci siamo più fermati. Al di là dei numeri la squadra stava prendendo consapevolezza e forse lo stop è arrivato nel nostro momento migliore. Credo che non avremo vinto il titolo perché c’erano delle cose da migliorare, sicuramente potevamo essere protagonisti. Mi piace essere realista, eravamo consapevoli di non essere i più forti, ma c’erano grandissime possibilità di continuare a fare bene.
Per quanto riguarda la Juniores anche qui si sono registrati alti e bassi. Era il primo anno che facevo questa categoria e ovviamente non è stato semplice, stavamo facendo un buon percorso ed eravamo secondi”.

- Questo è un periodo un po’ particolare per tutti, si parla di difficoltà a far ripartire le società dilettantistiche. Come lo sta vivendo il Lucento?

“Questo è un periodo molto strano, abbiamo attivato una serie di iniziative social grazie in primis a Fabio Perardi e anche a tutta la società che ha seguito questo progetto con interesse. In questo modo si cerca di limitare il distanziamento sociale che tutti siamo costretti a rispettare. Il Lucento è un punto di ritrovo, di chiacchere con gli amici, di aggregazione, non è solo calcio e grazie alle dirette su Instagram stiamo cercando di non perdere questo spirito. Quest’idea è stata molto apprezzata da tutti, è davvero bello vedere come tutti, dai bambini dai 5 anni ai giocatori della prima squadra partecipano attivamente a questa iniziativa. Oltre alle dirette le iniziative che hanno riscontrato maggior successo sono quelle della challenge di skills del disegno e barzellette e una che riguarda tutti noi in prima persona: la rivisitazione del logo della società da parte di tutti i lucentini. Poi abbiamo creato dei campionati virtuali, tramite la playstation, alla fine ci nutriamo di calcio, non potevamo non farlo”.

- Secondo te chi avrebbe vinto il titolo della categoria U15?

“ Sicuramente tutte le otto squadre che si sarebbero qualificate sarebbero state molto forti. Secondo me la sfida sarebbe stata tra Chieri e Chisola erano le squadre più attrezzate per vincere”.

- Torniamo un po’ indietro nel tempo. Dopo i due anni al Chisola, hai di nuovo scelto il Lucento, c’è un motivo in particolare?

“Ci sono tanti motivi, il principale è perché il primo anno al Lucento è stata una bella annata, ho conosciuto persone molto valide e sentivo la stima da parte del presidente. Dopo il Chisola non c’erano dubbi da parte mia su dove volessi andare e per fortuna il Lucento mi ha accolto di nuovo a braccia aperte”.

- Consideri la società rossoblu come una seconda casa, c’è qualcuno con cui hai legato particolarmente anche fuori dal campo e qualcuno a cui ti ispiri per migliorare?

“Paolo Pesce è una persona molto importante per me, è l’anima del Lucento e ha un’esperienza ventennale sui campi. Lui mi ha aiutato a capire come si sta nella società rossoblu e ad eliminare tanti piccoli difetti che prima avevo, anche se ora ne ho sempre qualcuno. Ho un buon rapporto con tutti ma che nasce e cresce solo all’interno della società”.

- Vi siete trovati in difficoltà a inizio anno per l’addio di Emiliano Ferrari? Ci sono state molte polemiche a riguardo, cosa ne pensi?

“Emiliano Ferrari è stata solo una parentesi al Lucento che si è aperta e si è chiusa senza lasciare un segno tangibile. Non entro sul piano personale e non mi permetto di giudicare, ma se dobbiamo parlare di allenatori che non sono più presenti al Lucento parliamo di Commisso, Grosso, Binandeh, Pallitto, Cisero. Insomma persone che possono essere accostate alla società e che hanno dato un contributo vero. Come mi piace pensare è la storia che determina il valore di un allenatore”.

- Sai già con che annata lavorerai il prossimo anno? Cosa ne pensi dei nuovi ragazzi?

“Sicuramente rimarrò al Lucento il prossimo anno e sono contento che il presidente continui a darmi fiducia. Stiamo mettendo a posto gli ultimi tasselli e in settimana si deciderà il tutto”.

 - Nonostante manchino all’appello circa tre mesi di calcio giocato, qual è stata la partita di quest’anno che può entrar a far parte delle “partite indimenticabili”? Perché?

“Sicuramente la partita di ritorno contro il Chieri, per quanto riguarda la categoria degli U15. Quella partita ha segnato nella mente dei ragazzi che non erano secondi a nessuno e che potevano giocarsela con tutti, soprattutto contro una squadra come il Chieri che a detta di tanti faceva un altro sport”.

- Ora tutto è fermo, questo non è esclude che state cercando nuovi rinforzi per la prossima stagione?

“Si, abbiamo trovato un allenatore per i nuovi U14 che alzerà il livello dell’organico degli allenatori. In più rinforzeremo tutti i gruppi, abbiamo già fissato degli appuntamenti. Continuità è la parola che descriverà il Lucento nell’anno che verrà; vogliamo cambiare poco perché tutte le persone che ci sono state quest’anno hanno confermato il loro attaccamento alla maglia”.

- Alleni da parecchi anni, il pensiero di allenare una professionista è il tuo obiettivo e coronerebbe gli sforzi e sacrifici fatti fino ad ora?

“Andare in una professionista sarebbe una bella esperienza, ma non è più ciò che sogno, nella mia vita in questo momento ci sono altre priorità. Sto talmente bene al Lucento a tal punto da non avere il pensiero di cambiare. Mi piacerebbe entrare nella storia di questa società ed essere un punto di riferimento”.

L'INTERVISTA - L'allenatore rossoblu ci racconta cosa lo ha spinto a tornare nella società di corso Lombardia, la sua visione su come poteva finire il campionato e le iniziative social prese dalla società e che lo vedono protagonista in questo momento dove il distanziamento sociale regna sovrano. 


Abbiamo intervistato Alessandro Pierro, allenatore del Lucento e punto di riferimento della società di corso Lombardia. In questi mesi dove ha prevalso il coronavirus, l’allenatore rossoblu è stato la mente delle iniziative social e lo showman nelle dirette su instagram attraverso il profilo della società.

- Partiamo da dove ci siamo lasciati, ovvero dai 2005 e dalla Juniores. Come riuscivi a conciliare entrambe le squadre con il lavoro? E come pensavi potesse finire il campionato di entrambe le squadre che allenavi?

“E’ stato un anno diverso perché ho iniziato a lavorare e quindi non riuscivo più a dedicare tutto lo stesso tempo che dedicavo prima. Ho avuto la fortuna di avere una società che mi ha appoggiato e uno staff che mi ha sempre guardato le spalle e dato una grande mano, per questo devo ringraziare Davide Garro, Davide Balma e Massimiliano Dossena. Il percorso con i 2005 è iniziato un po’ zoppicando, era una squadra nuova, parliamo di 12 nuovi giocatori quindi all’inizio questo gap si è sentito. Il gruppo ha avuto una scossa molto forte nella gara contro il Chieri, da li abbiamo reagito e non ci siamo più fermati. Al di là dei numeri la squadra stava prendendo consapevolezza e forse lo stop è arrivato nel nostro momento migliore. Credo che non avremo vinto il titolo perché c’erano delle cose da migliorare, sicuramente potevamo essere protagonisti. Mi piace essere realista, eravamo consapevoli di non essere i più forti, ma c’erano grandissime possibilità di continuare a fare bene.
Per quanto riguarda la Juniores anche qui si sono registrati alti e bassi. Era il primo anno che facevo questa categoria e ovviamente non è stato semplice, stavamo facendo un buon percorso ed eravamo secondi”.

- Questo è un periodo un po’ particolare per tutti, si parla di difficoltà a far ripartire le società dilettantistiche. Come lo sta vivendo il Lucento?

“Questo è un periodo molto strano, abbiamo attivato una serie di iniziative social grazie in primis a Fabio Perardi e anche a tutta la società che ha seguito questo progetto con interesse. In questo modo si cerca di limitare il distanziamento sociale che tutti siamo costretti a rispettare. Il Lucento è un punto di ritrovo, di chiacchere con gli amici, di aggregazione, non è solo calcio e grazie alle dirette su Instagram stiamo cercando di non perdere questo spirito. Quest’idea è stata molto apprezzata da tutti, è davvero bello vedere come tutti, dai bambini dai 5 anni ai giocatori della prima squadra partecipano attivamente a questa iniziativa. Oltre alle dirette le iniziative che hanno riscontrato maggior successo sono quelle della challenge di skills del disegno e barzellette e una che riguarda tutti noi in prima persona: la rivisitazione del logo della società da parte di tutti i lucentini. Poi abbiamo creato dei campionati virtuali, tramite la playstation, alla fine ci nutriamo di calcio, non potevamo non farlo”.

- Secondo te chi avrebbe vinto il titolo della categoria U15?

“ Sicuramente tutte le otto squadre che si sarebbero qualificate sarebbero state molto forti. Secondo me la sfida sarebbe stata tra Chieri e Chisola erano le squadre più attrezzate per vincere”.

- Torniamo un po’ indietro nel tempo. Dopo i due anni al Chisola, hai di nuovo scelto il Lucento, c’è un motivo in particolare?

“Ci sono tanti motivi, il principale è perché il primo anno al Lucento è stata una bella annata, ho conosciuto persone molto valide e sentivo la stima da parte del presidente. Dopo il Chisola non c’erano dubbi da parte mia su dove volessi andare e per fortuna il Lucento mi ha accolto di nuovo a braccia aperte”.

- Consideri la società rossoblu come una seconda casa, c’è qualcuno con cui hai legato particolarmente anche fuori dal campo e qualcuno a cui ti ispiri per migliorare?

“Paolo Pesce è una persona molto importante per me, è l’anima del Lucento e ha un’esperienza ventennale sui campi. Lui mi ha aiutato a capire come si sta nella società rossoblu e ad eliminare tanti piccoli difetti che prima avevo, anche se ora ne ho sempre qualcuno. Ho un buon rapporto con tutti ma che nasce e cresce solo all’interno della società”.

- Vi siete trovati in difficoltà a inizio anno per l’addio di Emiliano Ferrari? Ci sono state molte polemiche a riguardo, cosa ne pensi?

“Emiliano Ferrari è stata solo una parentesi al Lucento che si è aperta e si è chiusa senza lasciare un segno tangibile. Non entro sul piano personale e non mi permetto di giudicare, ma se dobbiamo parlare di allenatori che non sono più presenti al Lucento parliamo di Commisso, Grosso, Binandeh, Pallitto, Cisero. Insomma persone che possono essere accostate alla società e che hanno dato un contributo vero. Come mi piace pensare è la storia che determina il valore di un allenatore”.

- Sai già con che annata lavorerai il prossimo anno? Cosa ne pensi dei nuovi ragazzi?

“Sicuramente rimarrò al Lucento il prossimo anno e sono contento che il presidente continui a darmi fiducia. Stiamo mettendo a posto gli ultimi tasselli e in settimana si deciderà il tutto”.

 - Nonostante manchino all’appello circa tre mesi di calcio giocato, qual è stata la partita di quest’anno che può entrar a far parte delle “partite indimenticabili”? Perché?

“Sicuramente la partita di ritorno contro il Chieri, per quanto riguarda la categoria degli U15. Quella partita ha segnato nella mente dei ragazzi che non erano secondi a nessuno e che potevano giocarsela con tutti, soprattutto contro una squadra come il Chieri che a detta di tanti faceva un altro sport”.

- Ora tutto è fermo, questo non  esclude che state cercando nuovi rinforzi per la prossima stagione?

“Si, abbiamo trovato un allenatore per i nuovi U14 che alzerà il livello dell’organico degli allenatori. In più rinforzeremo tutti i gruppi, abbiamo già fissato degli appuntamenti. Continuità è la parola che descriverà il Lucento nell’anno che verrà; vogliamo cambiare poco perché tutte le persone che ci sono state quest’anno hanno confermato il loro attaccamento alla maglia”.

- Alleni da parecchi anni, il pensiero di allenare una professionista è il tuo obiettivo e coronerebbe gli sforzi e sacrifici fatti fino ad ora?

“Andare in una professionista sarebbe una bella esperienza, ma non è più ciò che sogno, nella mia vita in questo momento ci sono altre priorità. Sto talmente bene al Lucento a tal punto da non avere il pensiero di cambiare. Mi piacerebbe entrare nella storia di questa società ed essere un punto di riferimento”.

SE IL CAMPIONATO FINISSE OGGI - Nel girone B il primo posto è un affare tra Borgaro e Lucento, nel girone C i rossoblu di Piazza  hanno avuto alti e bassi e nel girone D ci sono tre candidate alla retrocessione diretta 


Data la sospensione delle partite, ecco il punto della situazione del campionato regionale U14, che se finisse in questo momento chi vedrebbe accedere alle fasi finali, chi invece retrocedere ai provinciali e chi disputare i play out?

REGOLAMENTO REGIONALI
Da quest'anno la fase finale si arricchisce. La "Top Tournaments Finalists" comprenderà oltre che le capoclassifica, la 2° e 3° di ogni raggruppamento, che si sfideranno in gare di andata e ritorno (5/4 e 8/4) nel primo turno, per poi essere accoppiate con le vincitrici del torneo, con i gruppi A e B che si incroceranno nei quarti, così come i gruppi C e D. La finale è prevista per il 10 maggio.

L’ultima della classifica retrocede direttamente ai provinciali, in caso di parità in classifica sarà spareggio. La 13^, 12^, 11^, 10^ classificata di ogni girone accedono ai play out, in quattro gironi quadrangolari di sola andata. Al termine dei quadrangolari, la prima classificata di ciascun raggruppamento nonché le due miglior seconde classificate di tutti i gironi manterranno il diritto di partecipazione al torneo regionale.

GIRONE A – BIELLESE E BAVENO SI GIOCANO IL TERZO POSTO
Lo Sparta Novara con Pro Eureka e Biellese in questo momento accederebbero alle fasi finali. I bianconeri si giocano la terza posizione e quindi l’ultimo posto disponibile per entrare nella “Top Tournaments Finalists” con il Baveno che è in agguato a meno un punto. Brutte notizie per il Valle Elvo Occhieppese che retrocederà ai provinciali. Per il Casale la situazione play out può ancora cambiare, dato i due punti di differenza con la nona posizione (salvezza) occupata dalla Juve Domo.

GIRONE B – BARCANOVA E RIVOLI ZONA ROSSA
Il primo posto è affare tra Lascaris (52) e Borgaro (50), insieme a loro si aggiungerà l’Ivrea (47) che deve badar bene a non fare troppi favori al Quincinetto Tavagnasco che aspetta un passo falso. La retrocessione diretta vede coinvolti Barcanova e Rivoli entrambe a quattro punti. Se il campionato finisse oggi il Venaria eviterebbe i play out e si salverebbe con 23 punti.

GIRONE C- LUCENTO ALTALENANTE, L’ASTI AGUZZA LA VISTA
Nella sfida ai play out compaiono Atletico Torino, Acqui, Cenisia e il Lucento di mister Piazza che ha avuto una stagione altalenante, con più picchi bassi che alti. Il Cit Turin, nell’ultima posizione favorevole per salvarsi non può stare tranquillo visto i soli due punti che lo separano dalla zona play out. Derthona (51), Pozzomaina (48) e Chieri (41) nominate per le fasi finali se il campionato terminasse in questo istante, in caso contrario aguzza la vista l’Alfieri Asti (38). Retrocede l’Accademia Real Torino.

GIRONE D - TRE CANDIDATE ALLE RETROCESSIONE DIRETTA, ETERNA SFIDA TRA PINEROLO E CHISOLA             
Bacigalupo, Morevilla e Bruinese a rischio retrocessione diretta; si può stare tranquilli ed evitare i play out dal Bra (29). L’eterna sfida tra Pinerolo e Chisola si ripresenta, ma entrambe accederanno alle fasi finali in compagnia del Centallo.

REGOLAMENTO PROVINCIALI

Le prime classificate di ogni girone acquisiranno il diritto di partecipazione ai Campionati Regionali Under 14 2020-2021. Le ultime due usciranno dai playoff, che vedranno coinvolte tutte le seconde e saranno articolati in due fasi.

GIRONI PROVINCIALI - BOYS CALCIO DOMINANATE. A PINEROLO, NOVARA, AOSTA E NEL VCO LOTTE SERRATE

A Torino festeggerebbero Mathi Lanzese, Collegno Paradiso e Dorina, ma solo quest'ultima è realmente tranquilla (+9 sulla seconda), le altre dovranno guardarsi l'una da Calcio Leinì e Virtus Mercadante, l'altra dalla Sisport. Nel C KL Pertusa ai playoff ora come ora, ma il vantaggio su Barracuda, San Giacomo Chieri e San Luigi Cambiano non è rassicurante.
A Pinerolo, Novara e Aosta situazione speculare: in ordine Carignano (40) vs. Moncalieri Academy (39), Sanmartinese Calcio (44) vs. Romentinese e Cerano (43), Pont Donnaz Hone Arnad (40) vs. Rivarolese (39)
A Cuneo salgono Salice e Roretese 1975, entrambe a 49. Buon margine sulle seconde, ma se nel girone A il Caraglio è sicuro per i playoff, nel B ad oggi la spunterebbe di una sola lunghezza il Canale 2000 (43) sul Savigliano (42). Nella realtà sarà corsa a tre anche con l'Albese (41).
Ad Alessandria Boys Calcio incontrastato leader, Fortitudo F.O. seconda.
Ad Asti è il Canelli (37) a guidare, ma sarà tutto indeciso fino alla fine con anche SCA Asti (36) e Mezzaluna (34) a farsi sotto. Mentre a Biella l'imbattuta Borgovercelli (40) festeggerebbe tenendo dietro il Borgosesia (37).
Nel VCO la situazione più intricata, con ben tre compagini a 33 punti: Accademia Verbania, Riviera d'Orta e 1924 Suno F.C.D.. Classifica avulsa alla mano, sarebbero questi ultimi a venir tagliati fuori.

LA MARCATORI / 20° GIORNATA - Il bomber bianconero segna altri quattro gol e la differenza ora è di 10 reti rispetto agli attaccanti di Borgaro e Alfieri Asti. Più di 20 gol stagionali anche per Leo (Chisola), Fizzotti (Sparta Novara), Pacelli (Derthona), Deljalissi (Cheraschese) e Paradiso (Vanchiglia)


37 RETI: Ferram (Lascaris)

27 RETI: Pugno (Borgaro), Cia (Alfieri Asti)

24 RETI: Leo (Chisola)

23 RETI: Fizzotti (Sparta Novara), Pacelli (Derthona)

22 RETI: Deljalissi (Cheraschese)

21 RETI Paradiso (Vanchiglia)

18 RETI: Obase (Pozzomaina)

17 RETI: Assamoua (Monregale), Zani (Juve Domo), Lazzaron (Crescentinese), Calosso (Bra)

16 RETI: Filia (Chisola)

15 RETI: Pussetto (Pinerolo), Giraudo (Centallo), Foglia (Biellese)

14 RETI: Perez (Derthona), Alfieri (Cit Turin), Guida (Chieri), Maioglio (Casale)    

13 RETI: Rotolo (Lucento), Messina (Area Calcio), Laflaeur (Alfieri Asti)  

12 RETI: Sado (Pro Eureka), Ricci (Novese), Pastiu (Mirafior), Villano (Mirafior), Gaye (Crescentinese), Di Filippo (Chieri)          

11 RETI: Andrello (Pinerolo), Nota (Cheraschese), Ceta (Centallo), Tartaro (Baveno)        

10 RETI: Bertelegni (Sparta Novara), Viotto (Quincitava), Sandria (Olmo), Botto (Derthona), Pozza (Charvensod), Di Biase (Borgomanero), Stella (Biellese), Calefato (Biellese)             

I RISULTATI / 20° GIORNATA - I ragazzi di Ballario vincono contro la Bruinese con doppietta di Ceta e reti di Boena, Bertola e Giraudo. Il Chisola espugna il campo del Monregale 


Nell’anticipo di sabato il Pinerolo batte l’Olmo e si tiene la vetta, risponde il Chisola segnando cinque gol al Monregale. Manita anche per il Centallo di mister Ballario che vince in casa contro la Bruinese. Pareggiano Bra e Area Calcio

PEDONA-CHERASCHESE 2-1
RETI: Grimaldi (C), Rosato, Viale (P)

OLMO-PINEROLO 1-2
RETI: Zhuri, Pussetto (P)

NICHELINO HESPERIA-MOREVILLA 1-0

CENTALLO-BRUINESE 5-1

RETI: 2 Ceta, Bertola, Boena, Giraudo

MONREGALE-CHISOLA 0-5
RETI: Leo, Lai, Filia, Happy, Lamonica

BRA-FOSSANO 0-0

AREA CALCIO-BACIGALUPO 2-2

RETI: Guliti, Mattina (A)

I RISULTATI / 20° GIORNATA - I ragazzi di Marzullo segnano 14 gol contro ml'Accademia Real Torino e rimangono terzi, fanno bene Pozzomaina e Derthona


Il Derthona batte il Mirafiori con le doppiette di Botto e Pacelli e il gol di Dell’Ernia; poker per il Pozzomaina contro il Cenisia che si porta a meno quattro punti dalla vetta. Vince l’Alfieri Asti in casa del Cit Turin con i gol di Cia e Magnani. Pari tra Atletico Torino e Acqui, mentre il Chieri fa strage di gol.

CHIERI-ACCADEMIA REAL TORINO 14-0
RETI: 5 Guida, 2 Valentini, 2 autogol, Cavuoto, Ferrari, Di Filippo, Manfredi, Romano

CENISIA-POZZOMAINA 0-4
RETI: 2 Obase 2 Oddello

CIT TURIN-ASTI 1-2
RETI: Farelli (C), Cia, Magnani (A)

MIRAFIORI-DERTHONA 1-5
RETI: 2 Botto, 2 Pacelli, Dell’Ernia (D), Difilippo (M)

ACQUI-ATLETICO TORINO 1-1
RETI: Cecchetto (At), Luparelli (A)

LUCENTO-VANCHIGLIA ND

CBS-NOVESE ND

I RISULTATI / 20° GIORNATA - I gialloblu portano a casa l'1-1 contro l'Ivrea, i bianconeri non ci pensano due volte e portano a casa tre punti e 11 gol contro il Pianezza


Il Borgaro pareggia contro l’Ivrea e il Lascaris ne approfitta per portare a casa i tre punti e rimanere in vetta da solo. I bianconeri vincono sulla carta una partita semplice contro il Pianezza in cui Ferran segna quattro gol. Al Quincitava per vincere basta un autogol del Charvensod, mentre il Rosta vince in casa con il Rivoli e l’Aygreville cade con l’Alpignano.

QUINCINETTO TAVAGNASCO-CHARVENSOD 1-0
RETE: autogol

VENARIA-CIRIE' 4-3
RETI: 2 Meduri, Medelin, Borrione

BORGARO-IVREA 1-1
RETI: Mancini (B), Sbarra (I)

ROSTA-RIVOLI 3-0
RETI: 2 Petrea, Lot

AYGREVILLE-ALPIGNANO 0-2
RETI: Algarotti, Sciarrotta

PIANEZZA-LASCARIS 0-11
RETI: 4 Ferran, 2 La Sana, 2 Galliani, Adamo, Caputo, De Salvo

BARCANOVA-BSR GRUGLIASCO ND

I RISULTATI / 20° GIORNATA - Alla capolista basta il pareggio e il gol di Fizzotti per allungare le distanze, mentre i ragazzi di Ferreri perdono con l'Accademia Borgomanero 


Allo Sparta Novara basta un punto per allungare sulla Pro Eureka. La capolista pareggia a Volpiano, mentre i ragazzi di Ferreri perdono con l’accademia Borgomanero. Ottima prestazione per la Biellese che è alle calcagne del secondo posto. Poker del Cossato contro il Valle Elvo Occhieppese e manita della Juve Domo. Tra Crescentinese e Cossato è 1-1 con i gol di Maioglio e Ghigliotti

PRO EUREKA-BORGOMANERO 1-2
RETI: Rebotti (P), Griglione, Galbani (A)

COSSATO-VALLE ELVO OCCHIEPPESE 4-1
RETI: Ronzani, Tomasoni, Puppio, autogol (C)

BIELLESE-GASSINO 6-1
RETI: 2 Stella, 2 Calefato, Fabiole, Chianese (B)

CRESCENTINESE-CASALE 1-1
RETI: Ghigliotti (Cr), Maioglio (C)

VOLPIANO-SPARTA NOVARA 1-1
RETI: Fizzotti (S), Brogliatti (V)


ACADEMY NOVARA-JUVE DOMO 1-5
RETI: 3 Borsella, Ticozzi, Marra (J)

BAVENO-SETTIMO 17.30