Mercoledì, 27 Novembre 2024

IL CALCIO OLTRE OGNI CONFINE - Ieri sera la conferenza stampa di presentazione del progetto, cui hanno partecipato il presidente del Cervotti Nino Esta e il responsabile dell’area psicologica Mauro Melluso; Mamady Sonko professore e responsabile della scuola calcio di Bona; la psicologa Anna Maria Fantauzzi, presidente della Onlus Prati-care; il sindaco di Venaria Fabio Giulivi, il coordinatore regionale SGS Luciano Loparco e il consigliere LND Eudo Giachetti


“L’obiettivo è principalmente sociale, un po' come facciamo già qui a Venaria, allarghiamo solo il nostro raggio d’azione. Vogliamo costruire uno scambio culturale e tecnico, perché dal confronto con realtà diverse non possiamo che uscire tutti arricchiti”. Così il presidente Nino Esta racconta la novità internazionale che riguarda la società arancioverde, la nascita dell’Academy Venaria in Senegal, nella città di Bona, all’interno del progetto denominato “Il calcio oltre ogni confine”, sviluppato in collaborazione con l’associazione Prati-care Onlus.

MAURO MELLUSO: “GEMELLAGGIO CON LA SCUOLA CALCIO E IL LICEO DI BONA”

Ieri sera l’hotel Gallia di Pianezza ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del progetto, raccontato nel dettaglio da Mauro Melluso, responsabile dell’area psicologica e del progetto Tutela Minori del Venaria: “A luglio sono stato coinvolto da Claudio loiacono (direttore generale del Venaria, ndr) in un progetto di vita, più che sportivo. Io mi occupo di tutela minori, la sfida che ho accettato è portare le mie competenze specifiche nel mondo del calcio, non sempre aperto ai cambiamenti. Stiamo sviluppando diversi progetti nell’ambito della tutela dei minori e ci siamo chiesti come allargare il nostro sguardo oltre la nostra società, nell’ottica che mi ha insegnato don Ciotti, ovvero che a vincere è sempre il noi. Per questo abbiamo avviato un percorso di scambio con una realtà del Senegal, la scuola calcio di Bona e il liceo che conta duemila ragazzi iscritti, cui offriremo delle borse di studio. È un gemellaggio, noi allarghiamo le nostre competenze, formiamo materiale e metodologie, e nel contempo impariamo, diamo ai nostri ragazzi la possibilità di conoscere altri mondi. È un progetto aperto a tutti, non solo del Venaria, chi vuole partecipare è benvenuto. Uniamo le forze perché tutti ne possano beneficiare”.

MAMADY SONKO E ANNA MARIA FANTAUZZI

I principali artefici della nascita della Venaria Academy sono da una parte Mamady Sonko, professore del liceo e responsabile della scuola calcio di Bona, in Italia per una settimana di stage con gli allenatori del Venaria, e dall’altra Anna Maria Fantauzzi, psicologa, antropologa e docente universitaria, da 25 anni in Senegal con la Onlus Prati-care, di cui è presidente.
“In Senegal - racconta Anna Maria Fantauzzi - il calcio non è solo competizione, ma è una passione vissuta con entusiasmo da tutti i ragazzi, li ho visti giocare con un pallone di paglia e sterco di capra sotto il sole, per tutto il giorno, senza sentire la fatica. Lo sport è una metafora della vita ed è portatore di valori sani, distrugge stigmi presenti nei ragazzi e nelle loro famiglie, combatte la paura e quindi l’aggressività verso il diverso. Ritroviamo tutti insieme, con questo scambio, l’essenza del divertimento che solo lo sport può portare”. Entusiasta anche Mamady Sonko: “Anche se abbiamo un problema di strutture e di materiale sportivo - spiega - facciamo in modo di far giocare i ragazzi perché tutti amano il calcio: il mio sogno è portare questa collaborazione in tutto il Senegal”.

LE ISTITUZIONI: FABIO GIULIVI, LUCIANO LOPARCO ED EUDO GIACCHETTI

“In questo progetto c'è solidarietà, sport, crescita reciproca, vedo solo aspetti positivi in questa collaborazione” commenta Fabio Giulivi, sindaco di Venaria, che continua: “Se voi avete bisogno di strutture ed esperienza, noi abbiamo bisogno dell’entusiasmo e della passione dei vostri allievi. Lo dico come padre, i ragazzi di Venaria hanno tutto, ma hanno bisogno di conoscere altre esperienze per ritrovare l’entusiasmo delle piccole cose, quello che ti permette di giocare con un pallone fatto di paglia e sterco di capra. Il calcio ha una capacità di comunicazione pazzesca, come Città siamo a disposizione per fare la nostra parte”.
Il coordinatore regionale del Settore Giovanile e Scolastico, Luciano Loparco, dopo aver ricordato l’impegno federale nel progetto Tutela Minori, ha rilanciato con un annuncio a sorpresa: “Grazie a questo progetto, la società del Venaria sarà candidata allo ‘UEFA Grassroots Awards’, il più importante riconoscimento per chi contribuisce allo sviluppo del calcio giovanile di base”. In chiusura Euro Giachetti ha portato il saluto del Comitato regionale LND: “Un plauso al Venaria, ci ricorda che il calcio è aggregazione per tutti, senza differenze, anche se a volte purtroppo non è così nella realtà”.

Un altro lutto, l’ennesimo, scuote il mondo del calcio torinese: è mancato questa mattina Franco Picerno, vicepresidente del Cit Turin. Ecco il ricordo pubblicato sul sito www.citturinlde.it e sui social della società


È con un’enorme tristezza nel cuore che vi comunichiamo che oggi è venuto a mancare il nostro vicepresidente Francesco Picerno, per tutti Franco. Con lui se ne va un pezzo gigantesco della storia del Cit Turin che Franco ha vissuto fin dalle origini, dal campo di via Cavalli e alle prime rivalità con le altre realtà del territorio come Luciano Domenico ed Esedra, poi riunite nell’unica grande famiglia del Cit Turin LDE. Chi ha messo piede anche una sola volta nel nostro impianto, non può non aver conosciuto la simpatia, l’arguzia e lo spessore umano di Franco. Il Cit Turin si stringe intorno alla moglie Anna, i figli Mario, Valentino e Rosa, le nuore Barbara e Antonella e i suoi meravigliosi nipoti.

Un altro lutto, l’ennesimo, scuote il mondo del calcio torinese: è mancato questa mattina Franco Picerno, vicepresidente del Cit Turin. Ecco il ricordo pubblicato sul sito www.citturinlde.it e sui social della società


È con un’enorme tristezza nel cuore che vi comunichiamo che oggi è venuto a mancare il nostro vicepresidente Francesco Picerno, per tutti Franco. Con lui se ne va un pezzo gigantesco della storia del Cit Turin che Franco ha vissuto fin dalle origini, dal campo di via Cavalli e alle prime rivalità con le altre realtà del territorio come Luciano Domenico ed Esedra, poi riunite nell’unica grande famiglia del Cit Turin LDE. Chi ha messo piede anche una sola volta nel nostro impianto, non può non aver conosciuto la simpatia, l’arguzia e lo spessore umano di Franco. Il Cit Turin si stringe intorno alla moglie Anna, i figli Mario, Valentino e Rosa, le nuore Barbara e Antonella e i suoi meravigliosi nipoti.

PANCHINE - L’ex allenatore di Bra e Lucento sostituisce Christian Cisano (promosso in serie D) alla guida dei 2006. Soluzione interna per la Juniores nazionale


L’Asti ha ridisegnato il suo organigramma tecnico, alla fine di una settimana burrascosa iniziata con l’esonero di Riccardo Boschetto - e la conseguente promozione dell’ex allenatore dei 2006, Christian Cisiano, sulla panchina della serie D - e le dimissioni di Marco Farello dall’Under 19 nazionale (qui i dettagli).

L’Under 17 è stata assegnata a un allenatore di comprovata esperienza e capacità come Raffaele Senatore, che torna nelle giovanili dopo una breve esperienza in Eccellenza con l’AS Torino Calcio: nel curriculum del tecnico torinese ci sono le prime squadre di Atletico Torino e Venaria, le giovanili di Cbs e Borgaro, la Juniores nazionale del Bra e soprattutto tanto Lucento, dove - tra l’altro - è stato vicecampione italiano con i Giovanissimi ’98 nella stagione 2012/2013.

Soluzione interna invece per la Juniores Nazionale: i nuovi allenatori saranno Luigi Barbero e Rino Restivo, già presenti nello staff tecnico, a guidare la squadra Under 19.

LUTTO - 70 anni, gli è stata fatale una pancreatite acuta. Questa estate era tornato nella sua Rivoli, dove ha creato il movimento femminile


È mancato questa mattina Clemente Della Rocca, 70 anni, per tutti il Presidente: gli è stata fatale una pancreatite acuta, che lo ha tenuto oltre un mese in terapia intensiva all’ospedale di Rivoli.

Da più di trent’anni nel mondo del calcio dilettantistico, Della Rocca è stato presidente del Rivoli dei tempi d’oro e anche del Cascine Vica. Nelle ultime stagioni si era dedicato al movimento femminile, prima al Rosta e al Lascaris, poi al Cus Torino e da quest’anno nella sua Rivoli, dove ha portato per la prima volta per la prima volta il calcio in rosa.

Sui social tanti messaggi di cordoglio e affetto, come quello di Enzo Di Gianni: “Ciao Presidente, nessuno mai come te. Grazie per tutto ti voglio tanto bene”. Il Lascaris scrive così: “Per noi è stato un amico, un collaboratore fondamentale, sempre disponibile. Non solo il movimento femminile perde una colonna portante, ma tutto il calcio piange una grande uomo di sport. Ci stringiamo al dolore della sua famiglia e del Rivoli, la sua attuale società. Grazie per tutto quello che hai fatto per il nostro Lascaris”.

Alla famiglia di Clemente Della Rocca vanno le più sentire condoglianze da parte della redazione di 11giovani.it e giocaacalcio.it.

LUTTO - 70 anni, gli è stata fatale una pancreatite acuta. Questa estate era tornato nella sua Rivoli, dove ha creato il movimento femminile


È mancato questa mattina Clemente Della Rocca, 70 anni, per tutti il Presidente: gli è stata fatale una pancreatite acuta, che lo ha tenuto oltre un mese in terapia intensiva all’ospedale di Rivoli.

Da più di trent’anni nel mondo del calcio dilettantistico, Della Rocca è stato presidente del Rivoli dei tempi d’oro e anche del Cascine Vica. Nelle ultime stagioni si era dedicato al movimento femminile, prima al Rosta e al Lascaris, poi al Cus Torino e da quest’anno nella sua Rivoli, dove ha portato per la prima volta per la prima volta il calcio in rosa.

Sui social tanti messaggi di cordoglio e affetto, come quello di Enzo Di Gianni: “Ciao Presidente, nessuno mai come te. Grazie per tutto ti voglio tanto bene”. Il Lascaris scrive così: “Per noi è stato un amico, un collaboratore fondamentale, sempre disponibile. Non solo il movimento femminile perde una colonna portante, ma tutto il calcio piange una grande uomo di sport. Ci stringiamo al dolore della sua famiglia e del Rivoli, la sua attuale società. Grazie per tutto quello che hai fatto per il nostro Lascaris”.

Alla famiglia di Clemente Della Rocca vanno le più sentire condoglianze da parte della redazione di 11giovani.it e giocaacalcio.it.

MERCATO - Ex Torino e Pozzomaina, il difensore ha già esordito in serie D ed è stato convocato nella rappresentativa nazionale dilettanti. A dicembre il provino all’Inter, ora i sondaggi anche di Milan, Parma, Genoa, Venezia e Spal. Il Grifone è in pole position su altri due talenti, il 2006 Andrea Gironda e il 2004 Lorenzo Viano


Anche il re del calciomercato Gianluca Di Marzio (qui l’articolo) ha posato i riflettori su Nicolò Pauliuc, classe 2006 del Chisola che ha attirato le attenzioni di tante società professionistiche: l’ultimo della lista è il Milan, ma è la Fiorentina - dove gioca il 2002 Alessandro Bianco, preso proprio dal Chisola per la Primavera e ora stabile nelle turnazioni dalla Prima squadra - la più probabile destinazione del difensore. Ma la lista degli estimatori è lunga: in serie B sono interessati anche Parma, Genoa, Venezia e Spal, senza dimenticare il provino sostenuto lo scorso dicembre con l’Inter e i rapporti privilegiati tra la società del presidente Luca Atzori e la Juventus. In passato, il giovane centrale aveva vestito la maglia del Torino, prima di passare al Pozzomaina di Andrea Mirasola e, la scorsa estate, al Chisola, meta preferita rispetto alle proposte arrivate da Alessandria e Novara.

Pauliuc, centrale capace di adattarsi anche sulla corsia sinistra, ha esordito in serie D a soli 16 anni, è un punto fisso dell’Under 17 allenata da Luca Mezzano - uno che vanta un passato, guarda caso da difensore, tra Torino e Inter - ed è stato anche convocato nella rappresentativa nazionale dilettanti. Prossima tappa, se tutto andrà nel verso giusto, nel professionismo.

Tra i giovani che Fabio Nisticò sta valorizzando sul palcoscenico della serie D, ce ne sono (almeno) altri due pronti per il salto nel professionismo. Stiamo parlando di Lorenzo Viano, centrocampista classe 2004, titolare fisso e anche autore di un gol, e Andrea Gironda, anche lui difensore del 2006, che ha già collezionato 6 presenze in prima squadra. La lista delle società interessate è lunga, ma in questi due casi in pole position c'è il Genoa, pronto a mettere a segno una doppietta di mercato con il Chisola.

 

UNDER 12 FEMMINILE - 28 partecipanti (tra cui Atalanta, Genoa, Inter, Juventus, Milan, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo e Torino) al torneo che andrà in scena dal 2 al 4 giugno. Presentazione lunedì 27 marzo alle ore 18.30 al Castello di Vinovo


14 società professionistiche su 28 partecipanti, il meglio della serie A più Lione e Nizza: basta questo dato per far capire l’importanza della “International Europe Garino Cup”, giunta alla sua seconda edizione e già punto di riferimento del movimento calcistico femminile italiano e non solo. Dal 2 al 4 giugno 2023 l’impianto sportivo di via Europa 25 a Garino, frazione di Vinovo a due passi da Torino, ospiterà il torneo riservato alla categoria Under 12 Femminile.

Le società partecipanti, dicevamo, sono impressionanti. In rigoroso ordine alfabetico, le professioniste italiane sono Atalanta, Genoa, Inter, Juventus, Milan, Modena, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Torino e Triestina: i derby della Mole, della Madonnina e della Lanterna bastano, da soli, ad assicurare spettacolo e agonismo. Ma non basta, perché dalla Francia arrivano due big come Lione e Nizza, cui si aggiungono le dilettanti Gap Foot 05 e CA Plan de Cuques. Le dilettanti piemontesi sono 8, ovvero Accademia Torino, Bra, Bulé Bellinzago, Cit Turin, Juventus Femminile, Freedom, Pinerolo, SCA Scuola calcio astigiana. Tre squadre arrivano dalla Lombardia, le milanesi Pro Sesto e Rhodense e l’Uesse Sarnico, società della provincia di Bergamo affiliata all’Inter. Non ultima, c’è il Colli Ortonovo dalla Liguria.

La conferenza stampa di presentazione è fissata per lunedì 27 marzo alle ore 18.30, presso il Castello della Rovere di Vinovo, nella Sala Mosaico al 1° piano: nell’occasione saranno svelate tutte le novità ed i gironi della nuova edizione.

INTERVISTA - Parla l’allenatore del Chieri, dominatore del campionato Under 19 nazionale: “Con Stefano Sorrentino ho un rapporto di stima e amicizia da tanti anni, lui porta con sé un vissuto nel mondo del calcio che non si può esprimere a parole. Il mio obiettivo per il futuro? Voglio fare l’allenatore”


C’è un protagonista assoluto nel campionato Under 19 nazionale, è il Chieri di Simone Loria: 50 punti in 18 partite, solo 2 pareggi in una striscia di 16 vittorie, +5 sulla seconda in classifica (che però ha giocato ben 2 gare in più), miglior attacco con 57 gol fatti (equamente distribuiti nel tridente composto da Diego Castagna, Lorenzo Patruno e Piergiorio Re) e miglior difesa con 18 subiti. Uno percorso eccezionale con un condottiero altrettanto eccezionale, protagonista di una carriera fatta di 423 presenze e 43 reti (mica male per un difensore) con le maglie di Torino, Roma, Cagliari, Atalanta, Siena e Bologna.

Simone, partiamo dalla partita di sabato scorso vinta contro la seconda forza del girone, il Ligorna. Una rimonta da 3-1 a 3-4, un’impresa da squadra vera.

“Sicuramente non meritavamo di perdere, abbiamo subito 4 tiri e 3 gol, la squadra ha giocato con grinta e qualità, sarebbe stato un peccato uscire con una sconfitta. La rimonta, invece, dà il segnale che il gruppo forte, che ha valori, ha voglia di fare, di raggiungere il suo obiettivo”.

Quale obiettivo? A questo punto il campionato è quasi vinto…

“No, il campionato non è finito qui, dobbiamo consolidare la prima posizione partita dopo partita. Ora siamo gli avversari da battere, giocare e fare risultato contro di noi sarà uno stimolo per tutti. Ma noi dobbiamo avere più stimoli di loro, dobbiamo dimostrare che siamo primi perché lo meritiamo”.

Lo Scudetto è un obiettivo possibile?

“Le possibilità di fare bene sicuramente ci sono, ma andiamo avanti senza proclami, un obiettivo per volta, sempre alzando l’asticella, sempre senza accontentarsi. Io non mi accontento mai, in questo il gruppo mi assomiglia. Ma, ripeto, un passo per volta, adesso è troppo presto per parlare di quello che succederà a giugno”.

Possiamo dire fin da subito però che, se i risultati sono un obiettivo importante, la formazione dei giocatori lo è altrettanto. Basta guardare chi ha già esordito in serie D: Fabio Biondo, Piergiorio Re, Alessandro Capra, Matteo Bonelli, Federico Ciociola, Daniele Maniscalco, Sajmir Dumani, Alberto Ciquera, Antonio Gallone e Diego Sussetto, senza dimenticare altri in età Juniores che sono nella rosa della prima squadra da inizio stagione.

“Tutto vero, ma non mi piace parlare dei singoli. Il mio gruppo è composto per la maggior parte da 2005, con qualche 2004: la crescita dei ragazzi c’è, è evidente, ma questo è il calcio. Mi spiego. Ci sono due percorsi possibili, che si parli di giovani o di prime squadre: pensare ai risultati e basta. Oppure raggiungere i risultati facendo crescere il gruppo-squadra. Noi proponiamo un progetto tecnico, vogliamo giocare a calcio, abbiamo obiettivi più a lungo temine. Magari serve più tempo, ma preferisco questa seconda strada”.

Tanti dei tuoi giocatori salgono in serie D, ma quando c’è bisogno vengono in aiuto i ragazzi dell’Under 17. Significa che la società funziona…

“I giocatori non sono dell’allenatore, sono della società. Il bene della società viene prima di tutto: questa è la mentalità giusta, che i direttori Antonio Montanaro e Omar Cerutti sono bravi ad applicare, e tutti noi allenatori dobbiamo seguirla”.

Questo è il tuo secondo anno a Chieri (con il titolo regionale Under 17 sfumato solo ai tempi supplementari), sei tra i pochi “sopravvissuti” della precedente gestione. Ti chiederei la tua opinione sulla nuova società e sulla presidenza di Stefano Sorrentino?

“Gandini ha fatto un grandissimo lavoro, con una persona che ha fatto calcio come Stefano la società non può che migliorare. Con Stefano ho un rapporto di stima e amicizia da tanti anni, lui porta con sé un vissuto nel mondo del calcio che non si può esprimere a parole. Detto questo, per le società sportive vale lo stesso discorso che ho fatto prima per le squadre: c’è chi vuole ottenere tutto e subito e chi, giustamente, ha obiettivi a lungo termine. Come sempre quando ci sono dei cambiamenti, serve del tempo perché tutti capiscano le idee del nuovo presidente. Per essere il primo anno, direi che si è spiegato bene...”

Eppure, con Sorrentino, non avete giocato insieme.

“Da adulti sempre avversari, abbiamo giocato insieme nelle giovanili della Juventus. Lo conosco da sempre, sono legato affettivamente a lui e alla sua famiglia, posso solo parlarne bene”.

Chiudiamo con una domanda personale, i tuoi obiettivi per il futuro

“Voglio crescere, il mio obiettivo è fare l’allenatore. Il campionato nazionale di quest’anno è una tappa importante nel mio percorso, vedremo quello che sarà in futuro”.

OMAR CERUTTI: LA JUNIORES E' IL SIMBOLO DELL'ARMONIA CHE OGGI REGNA IN SOCIETA'

Per analizzare a 360 gradi la stagione dell’Under 19 nazionale, serve anche il parere di Omar Cerutti, responsabile del Settore giovanile: “Stagione eccezionale, in società siamo più che soddisfatti di come sta andando. L’Under 19 è l’anello di congiunzione tra prima squadra e giovanili, nella sua gestione non c’è solo il lavoro di Stefano Loria e del suo splendido staff, davvero dei professionisti, ma c’è anche il ruolo fondamentale di Antonio Montanaro, c’è lo sguardo sempre partecipe del presidente, c’è la collaborazione degli allenatori Roberto Sorrentino da una parte e Massimo Ricardo dall’altra, è un simbolo dell’armonia che oggi regna a Chieri. L’aspetto che ci fa più piacere è che stiamo integrando i risultati del campo con l’obiettivo più a lungo termine della crescita dei giocatori, se ben 11 ragazzi hanno esordito in serie D, qualcosa vorrà pur dire. Insomma, andiamo avanti così”

TORNEI - Il nuovo progetto della società di Giorgia Contu, Marco Mameli e Aldo Bratti si allarga. Domenica 26 marzo una manifestazione con Juventus, Nizza, Lugano, Monza, Brescia, Parma, Genoa, Hellas Verona e tante altre. A maggio, spazio alle migliori società dilettantistiche, ogni week end in campo una categoria. Aldo Bratti: “Una novità assoluta, uno spettacolo senza pari per addetti ai lavori e appassionati di calcio, sia nella fase riservata alle professioniste, sia in quella per le dilettanti, le migliori società di Piemonte e Lombardia"


L’idea, una novità assoluta, era organizzare un torneo riservato alle sole società professioniste, chiamato “Èlite Top Kup”. Da lì è nato un progetto più complesso e, se possibile, ancora più spettacolare: una prima parte riservata alle professioniste, una seconda parte dedicata alle dilettanti - ma solo ad invito - e una terza ed ultima in cui le vincenti si incontrano in un duello carico di suggestione. Solo BeKings, l'agenzia di organizzazione eventi che fa capo a Giorgia Contu, Marco Mameli e Aldo Bratti, poteva sviluppare un’idea così ambiziosa: ecco i dettagli.

ÈLITE TOP KUP SOLO PER PROFESSIONISTE, UN’IDEA NATA CON NIZZA E JUVENTUS

Segnatevi questa data, domenica 26 marzo. Nel pomeriggio, l’impianto sportivo “Rosato” di Chieri ospiterà la prima edizione Èlite Top Kup Pro, dedicato alle categorie Under 11, Under 10 e Under 9, ovvero ai ragazzi nati nel 2012, 2013 e 2014: un evento imperdibile per tutti gli addetti ai lavori, oltre che per i semplici appassionati di calcio giovanile.

La scintilla si è sviluppata dalla partnership internazionale instaurata con la società francese del Nizza, come racconta Aldo Bratti: “Abbiamo organizzato dei test match con la Juventus nel centro sportivo del Nizza, da lì è nata l’idea di creare un torneo internazionale che assicuri confronti di alto livello alle società professioniste. Le prime che hanno accettato con entusiasmo sono il Lugano, con cui è già in atto una collaborazione, e proprio la Juventus, con cui stiamo lavorando con continuità in questa stagione. Ne approfitto per ringraziare Gigi Milani, siamo davvero orgogliosi della considerazione e del supporto che ci sta dimostrando”.

Alla prima edizione dell’Èlite Top Kup, oltre a Nizza, Juventus e Lugano, hanno già aderito le società Monza, Brescia, Parma, Genoa, Hellas Verona, Alessandria e Feralpisalò, mentre altre partecipazioni sono in attesa di conferma.

ÈLITE TOP KUP DILETTANTI: SOLO AD INVITO, NON SOLO IN PIEMONTE

A maggio, ogni week end sarà dedicato a un’annata, per la fase della Èlite Top Kup dedicata alle società dilettantistiche. Ma, per tener fede all’obiettivo iniziale di organizzare solo partite di altro livello, utili come test match per le prof, non sarà una manifestazione aperta a tutti. Nei prossimi giorni partiranno gli inviti, che non si limiteranno al Piemonte ma si allargheranno alla Lombardia e ad altre regioni, per partecipare ai tornei nei seguenti fine settimana: 6/7 maggio Esordienti 2010; 13/14 maggio Esordienti 2011; 20/21 maggio Pulcini 2012; 27/28 maggio Pulcini 2013. Le vincenti della fase dilettantistica avranno il premio di incrociare i tacchetti con le vincenti della Èlite Top Kup Pro. Ma se ne parlerà per la prossima stagione sportiva, a partire da settembre.

“Una novità assoluta - conclude Aldo Bratti - uno spettacolo senza pari per addetti ai lavori e appassionati di calcio, sia nella fase riservata alle professioniste, sia in quella per le dilettanti, le migliori società di Piemonte e Lombardia. L’Èlite Top Kup è un grande evento, in linea con quanto stiamo portando avanti ormai da anni. Ci siamo conquistati sul campo una grande credibilità applicando un metodo di lavoro coerente: i nostri tornei si riconoscono per la qualità delle partecipanti, i lunghi minutaggi delle partite e l’organizzazione rigorosa. Ma non ci fermiamo qui, siamo in una fase di crescita e vogliamo alzare ancora di più l’asticella, stiamo definendo nuove partnership con le realtà professioniste italiane e abbiamo tanti altri progetti nel cassetto. Ci sarà da divertirsi”.