QUARTI DI FINALE - Due reti per Lascaris e Pro Eureka per avere la meglio di due avversari duri come Alpignano e Carmagnola, le due favorite strappano così il pass per la semifinale. Per i bianconeri ostacolo Lucento, che viene a capo del rebus Vanchiglia solo dal dischetto, Perardi non sbaglia e poi la difesa blinda la porta. Per la Pro Eureka invece ora ostacolo altissimo, c'è il Chisola che come una furia si abbatte sul Chieri, che non può nulla al cospetto della macchina da gol di mister Moschini.
VANCHIGLIA-LUCENTO 0-1
RETE: pt 18' rig. Perardi
LASCARIS-ALPIGNANO 2-0
RETI: pt 2' Braga, 13' Giuranna
PRO EUREKA CSF CARMAGNOLA 2-0
RETI: st 29' Mele, 33' Ledda
CHISOLA-CHIERI 7-0
RETI: pt 6' e 16' Sottile, 9' Maiolo, st 10' Pansini, 16' Ferello, 19' Calizia, 27' Petkov
SEMIFINALI / Martedì 9 settembre
18.30 LUCENTO-LASCARIS (R)
20.00 PRO EUREKA-CHISOLA (S)
FINALE / Venerdì 12 settembre (campo Pro Eureka)
20.00 Vincente R-Vincente S
3ª GIORNATA - Definiti i quarti di finale con una terza giornata da brividi. Il Vanchiglia rimonta la rete di svantaggio con il Volpiano Pianese, si prende il primo posto ed estromette di fatto le foxes. Passa infatti il Carmagnola, che dopo essere stato bloccato sull'1-1 nel primo parziale, dilaga nella ripresa contro il Pianezza. Alla Cbs non riesce l'impresa nonostante l'iniziale vantaggio siglato da Buffon, il Chisola rimonta e avanza al turno successivo con l'Alpignano, che fa faville con il Gassino. Al cardiopalma anche il girone C, con la Sisport che si illude grazie a De Luca, ma subisce il ribaltone del Lascaris e viene superata anche dal Chieri, che ringrazia Margherito per la rete della qualificazione. Prima infine la Pro Eureka, ha la meglio per 2-1 del Lucento e pesca quindi il Carmagnola. 1-1 nell'ultima gara del torneo tra Borgaro Nobis e Spazio Talent Soccer.
GIRONE A
VANCHIGLIA-VOLPIANO PIANESE 1-1
RETI: pt 17' Zamuner (Vo), st 9' Saviotti (Va)
PIANEZZA-CSF CARMAGNOLA 1-4
RETI: pt 19' Capella, 30' Giliberto (P), st 2' Elia, 17' Chiumino, 24' Donadio
Classifica: Vanchiglia 7, Csf Carmagnola 6, Volpiano Pianese 4, Pianezza 0
GIRONE B
CBS-CHISOLA 1-2
RETI: pt 3' Buffon (Cb), 18' Grosso (Ch), st 2' Spiridon (Ch)
GASSINO-ALPIGNANO 1-6
RETI: pt 2' e 22' Fiume, 8' Audrito, 25' e 27' Ma Alhijjawi, st 21' rig. Di Palo (G), 24' st Fantolino
Classifica: Chisola 7, Alpignano 7, Cbs 3, Gassino 0
GIRONE C
SISPORT-LASCARIS 1-2
RETI: st 4' De Luca (S), 12' Giuranna (L), 18' Canova (L)
PSG-CHIERI 0-1
RETE: st 15' Margherito
Classifica: Chieri 5, Lascaris 5, Sisport 4, Psg 1
GIRONE D
PRO EUREKA-LUCENTO 2-1
RETE: pt 4' aut Giordan (P), 19' Fanfani (L), 27' Belfiore (P)
BORGARO NOBIS-SPAZIO TALENT SOCCER 1-1
RETI: pt 19' Hoxha (S), st 13' Gusella (B)
Classifica: Pro Eureka 9, Lucento 6, Spazio Talent Soccer 1, Borgaro Nobis 1
CALENDARIO
QUARTI DI FINALE / Domenica 7 settembre
10.00 Vanchiglia-Lucento (L)
11.30 Chieri-Alpignano (M)
15.00 Pro Eureka-Carmagnola (N)
16.30 Chisola-Lascaris (O)
SEMIFINALI
Martedì 9 settembre: 18.30 Vincente L-Vincente M (R), 20.00 Vincente N-Vincente O (S)
FINALE - Campo Pro Eureka
Venerdì 12 settembre: 20.00 Vincente R-Vincente S
INTERVISTA - Riccardo Fumi, classe 2008 ex San Giacomo Chieri, ha da poco iniziato la sua nuova avventura tra i professionisti con il Bra. Dopo una stagione complicata a livello realizzativo, Riccardo ha colto al volo l'opportunità presentatagli dal consulente di mercato Vincenzo Catera ed è pronto a giocarsi le sue chance in Primavera 4: "Il livello è molto alto, ma con il tempo penso che mi metterò in pari, il salto di qualità si vede in intensità e atteggiamento"
Come è stata la tua carriera fino ad oggi e come è nato questo trasferimento al Bra?
"Ho iniziato a giocare da piccolo al San Giuseppe Riva, che oggi non esiste più perché è confluito nell'attuale Psg, poi sono passato prima dalla Buttigliarese e poi proprio dal Psg. Dopo queste esperienze sono stato preso al Chieri per un anno, dopo i problemi societari siamo stati svincolati in molti e così sono andato al San Giacomo Chieri dove ho giocato gli ultimi due anni. Il trasferimento al Bra è iniziato un anno fa dopo un derby di Chieri, sono stato notato da Vincenzo Catera che era in tribuna, così ho deciso di farmi seguire da lui come consulente di mercato per le società professionistiche: è stato lui a propormi questa possibilità di trasferirmi al Bra e ho accettato per vivere un'esperienza nuova, a livello superiore, per la mia carriera. Vedremo come andrà, ma ci tengo molto".
Si sente la differenza con il dilettantismo?
"Sì, ammetto di non essere mai stato in un contesto con un livello così alto, tecnicamente ma soprattutto atleticamente e a livello di intensità, l'ho notato subito. Però credo che con il tempo sarò in grado di prendere il ritmo della squadra e di migliorarmi, che è la cosa che mi importa più di tutte. Il mister Dighera richiede un tipo di atteggiamento completamente diverso, dall'allenamento alle partite in cui a volte incontriamo squadre di un livello un po' più basso del nostro, ma vuole sempre la stessa motivazione e mentalità da professionisti per evitare che si possano sottovalutare alcuni avversari".
E a livello tattico come ti stai trovando?
"Tatticamente mi trovo bene, io sono un attaccante di movimento, e noi attualmente giochiamo con l'attacco a due, quindi posso fare la seconda punta, ma gioco tranquillamente anche più indietro o come esterno come succedeva spesso al San Giacomo".
Com'è dover giocare spesso con squadre di altre regioni?
"Strano ma molto stimolante, io non ho mai giocato con squadre di altre regioni e quindi è una bella novità. Non è una cosa che mi pesa a livello personale, giocare a calcio è quello che mi piace fare e poi la società ci viene incontro anche in ambito scolastico, inoltre sono abituato agli spostamenti e li sfrutterò per studiare".
Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione?
"L'obiettivo principale per la stagione è migliorare me stesso in ogni aspetto: fisico, tecnico, mentale. Poi mi piacerebbe essere stabilmente nel gruppo convocati, ma le due cose andranno di pari passo, anche senza essere da subito titolare, meglio pensare sempre uno step alla volta. E inoltre nella scorsa stagione non ho fatto tantissimi goal, quindi spero di rifarmi presto".
2ª GIORNATA - Pro Eureka e Lucento sono le prime squadre matematicamente ai quarti di finale, grazie alle vittorie rispettivamente su Borgaro Nobis di misura e Spazio Talent Soccer con un pirotecnico 3-4, trascinato da Perardi. Vedono i quarti anche il Vanchiglia, che vince 0-3 con il Pianezza, e la Sisport che batte il Psg con lo stesso risultato. Pari e patta tra Chieri e Lascaris, mentre il Csf Carmagnola conquista tre punti fondamentali con il Volpiano Pianese
GIRONE A
PIANEZZA-VANCHIGLIA 0-3
RETI: pt 6' Lupo, st 12' Saviotti, 18' Lupo
CSF CARMAGNOLA-VOLPIANO PIANESE 2-0
RETI: pt 22' Elia, st 17' Carli
Classifica: Vanchiglia 6, Volpiano Pianese 3, Csf Carmagnola 3, Pianezza 0
GIRONE B
GASSINO-CBS 2-5
RETI: pt 2' e 20' Schito (C), 8' Harmouzi (G), 10' e 21' Valenti (C), st 2' Benvenuto (C), 7' Di Palo (G)
ALPIGNANO-CHISOLA 0-0
Classifica: Chisola 4, Alpignano 4, Cbs 3, Gassino 0
GIRONE C
PSG-SISPORT 0-3
RETI: pt 6' Crepaldi, 11' rig. Ragagnin, st 17' Cento
CHIERI-LASCARIS 1-1
RETI: rig. Tiana (C), Penta (L)
Classifica: Sisport 4, Lascaris 2, Chieri 2, Psg 1
GIRONE D
BORGARO NOBIS-PRO EUREKA 0-1
RETE: pt 26' Marengo
SPAZIO TALENT SOCCER-LUCENTO 3-4
RETI: pt 8', 11' e 26' Perardi (L), 15' Fernandez (L), st 5' Pallotta (S), 21' rig. Labdidi (S), 27' Tanoud (S)
Classifica: Lucento 6, Pro Eureka 6, Spazio Talent Soccer 0, Borgaro Nobis 0
CALENDARIO
3ª giornata / Sabato 6 settembre: 10.00 Vanchiglia-Volpiano Pianese, 11.15 Cbs-Chisola, 14.00 Sisport-Lascaris, 15.15 Pro Eureka-Lucento, 16.30 Pianezza-Csf Carmagnola, 17.45 Gassino-Alpignano, 19.00 Psg-Chieri, 20.15 Borgaro Nobis-Spazio Talent Soccer
QUARTI DI FINALE
Domenica 7 settembre: 10.00 1ª girone A-2ª girone D (L), 11.30 1ª girone C-2ª girone B (M), 15.00 1ª girone D-2ª girone A (N), 16.30 1ª girone B-2ª girone C (O)
SEMIFINALI
Martedì 9 settembre: 18.30 Vincente L-Vincente M (R), 20.00 Vincente N-Vincente O (S)
FINALE - Campo Pro Eureka
Venerdì 12 settembre: 20.00 Vincente R-Vincente S
INTERVISTA - Umberto Grandinetti, difensore classe 2008, lascia il Borgaro Nobis e approda al Tuttocuoio, storica società toscana di Serie D, il trasferimento nasce grazie all’intuizione di Vincenzo Catera, oggi responsabile del settore giovanile neroverde. In attesa dell’inizio del campionato Juniores nazionale, Umberto si sta già allenando in ritiro con la prima squadra, ma l'obiettivo è chiaro: crescere in fretta, tenere il passo dei grandi e guadagnarsi l’esordio in Serie D
Quali sono le tue caratteristiche principali in campo?
"Sono un difensore centrale che può giocare anche terzino, mi trovo meglio nella difesa a quattro e credo che il mio punto di forza principale siano i passaggi e la visione di gioco, spingo molto in fase offensiva e molto spesso mi ritrovo a crossare il pallone dalla corsia laterale".
Come è nato questo trasferimento al Tuttocuoio?
"E' partito tutto da Vincenzo Catera, che una volta era presente a un nostro allenamento del Borgaro Nobis, gli sono piaciuto subito e ha deciso di provare a portarmi in Toscana al Tuttocuoio dove lui è il responsabile del settore giovanile. Questo weekend ci sono stati degli allenamenti di prova, ora sono qui ad allenarmi con la prima squadra quindi credo di averli convinti. Prima di accettare l'offerta mi sono preso una settimana per pensarci, perché comunque sono lontano da casa, ma l'occasione era troppo importante per rifiutarla".
Quali sono le principali differenze che stai notando con le giovanili?
"La più grande differenza è l'intensità, qua vanno molto più forte rispetto ai ritmi del settore giovanile e si aspettano che io faccia la stessa cosa, anche a livello di gioco io ero abituato a giocare spesso a tre tocchi, invece qui bisogna giocare quasi sempre di prima, o comunque devo sapere già cosa fare prima ancora che mi arrivi la palla, altrimenti vieni subito pressato e aggredito e diventa difficile poi giocare. A livello fisico sono ancora un po' indietro rispetto agli altri perché sono tutti più grandi sia di età che a livello muscolare, mentre credo di riuscire a tenere bene il passo della squadra sia a livello tecnico che tattico".
Giocherai con la Juniores nazionale, ma il tuo obiettivo è esordire in Serie D?
"Certo, l'obiettivo è quello, è fondamentale fare bene adesso nel ritiro in modo da convincere il mister in futuro a chiamarmi con loro e magari a giocare in Serie D, mi impegnerò al massimo anche con la Juniores per farmi notare. Con il mister Aldo Firicano mi trovo bene, è molto bravo e si capisce che ha avuto una carriera ad alti livelli, mi piace".
Che insegnamenti ti porti dietro dagli anni al Borgaro Nobis?
"Sicuramente arrivo in questa nuova squadra con delle basi solide nei movimenti, come l'aprirsi con il corpo, e nelle meccaniche di gioco, sapevo che tutto quello che stavo facendo con il settore giovanile in un futuro mi sarebbe servito. Adesso però devo alzare ancora di più il livello e migliorare soprattutto nella velocità di pensiero, qua al Tuttocuoio sono il più giovane, ma giustamente non mi stanno facendo sconti".
INTERVISTA - Federico Brusa, difensore classe 2009 del Chisola ed ex Juventus, è stato convocato con la prima squadra che milita in serie D per il raduno estivo pre-stagionale e ha le idee chiare: "L'obiettivo è quello di esordire in serie D e di vincere tutto con l'Under 17". Di seguito il racconto dei primi giorni di ritiro
Cosa hai provato quando ti è arrivata la chiamata per il raduno della prima squadra?
“Sinceramente non me lo aspettavo, ero molto contento perché ho capito da subito che sarebbe stata una bella opportunità per mettermi alla prova con i più grandi, sono stato ben felice di ridurmi le vacanze. Fortunatamente mi hanno accolto benissimo in gruppo, mi hanno subito fatto sentire uno di loro senza sconti e credo di essermi abituato abbastanza in fretta ai loro ritmi”.
Quali sono le principali differenze che hai trovato rispetto al settore giovanile?
“Il ritmo ti accorgi subito che è molto più elevato, ma anche l’aggressività, nel settore giovanile si ha più tempo per pensare la giocata con la palla tra i piedi, qui vieni subito aggredito. Un’altra grande differenza è a livello fisico e mentale: qui sono tutti più forti fisicamente rispetto alle giovanili e hanno quell’esperienza nel fare i movimenti giusti e quella malizia, magari nel buttarsi al minimo tocco, che fa la differenza e mi obbliga a cercare di migliorare per essere perfetto negli interventi difensivi”.
Quali sono i tuoi punti di forza e dove credi che questa esperienza possa migliorarti?
“Sono un difensore centrale da impostazione e passaggi lunghi, nelle scorse fasi finali regionali qualche gol è arrivato da un mio lancio come quello nei quarti di finale contro il Derthona. Difensivamente invece punto molto sull’anticipo e sull’abilità di testa e negli uno contro uno. Idealmente mi vedo al meglio da centrale in una difesa a tre. Credo che questa possibilità in prima squadra mi possa aiutare molto soprattutto in marcatura, perché marcare gente come Kamal (Rizq), che è molto intelligente e strutturato, mi obbliga a fare qualcosa in più del solito per poterli anticipare”.
Pensi all’esordio in serie D? E con l’Under 17 che obiettivi avete?
“Penso che l’opportunità per essere convocato in prima squadra la avrò, magari in coppa, e l’obiettivo è quello di esordire e dimostrare che posso stare tranquillamente in quella categoria. L’annata la farò comunque con l’Under 17 e ovviamente puntiamo a vincere tutto come l’anno scorso e magari a migliorare conquistando anche il titolo nazionale, il gruppo è rimasto più o meno lo stesso con qualche grande innesto come quello di Stefano Aversano dall’Asti che può alzare ulteriormente il nostro livello”.
Il percorso nella Juventus ha inciso nell’essere già pronto per la prima squadra?
“Sì, sicuramente, il mio lungo percorso nella Juve mi ha aiutato a crescere tanto come calciatore, ma soprattutto come mentalità, credo che farebbe bene a chiunque avere un percorso di crescita in un settore professionistico. Ma se ho l’opportunità di fare tutto questo è anche per merito di Alessandro Freda, che crede da sempre tantissimo in me, e a Luca Atzori, devo ringraziare soprattutto loro”.
PANCHINE - L'Arona avanti nel segno della continuità, nessun volto nuovo per la società in panchina, tutte le categorie proseguono il loro progetto di crescita a lungo termine ad eccezione dei 2011, alla cui guida arriva l'ex Under 17 Sergio Ferraro. L'ambizione comune è quello di centrare nuovamente i playoff di qualificazione ai prossimi campionati regionali e giocarsela con le più forti
L'Arona è pronta a ripartire con grande entusiasmo in vista della nuova stagione, con l'obiettivo di confermare i buoni risultati visti fin qui, come dichiarato dal Responsabile del Settore Giovanile Marco Anselmi, e magari di fare quello step in più per centrare il sogno dei regionali che quest'anno è stato molto vicino.
Alla guida dei 2009 ci sarà ancora Alberto Anelli, confermato dopo l'ottima stagione appena conclusasi con la partecipazione ai playoff di qualificazione ai regionali; ad affiancarlo ci sarà Cristian Fichera, dirigente ma di fatto una sorta di vice in campo, un punto di riferimento per il gruppo. Conferme anche per quanto riguarda l'Under 16, con Riccardo Vallese che proseguirà con il suo progetto a lungo termine cominciato tre stagioni fa, facendo un buon lavoro sul territorio, l'obiettivo sono le zone altissime della classifica provinciale novarese.
Novità sulla panchina dei 2011 invece, affidata a Sergio Ferraro, figura già all'interno della società, nella scorsa stagione era il tecnico dell'Under 17 che ha partecipato ai campionati regionali, una scelta d'esperienza per migliorare la crescita del gruppo ed alzare l'asticella delle prestazioni e dei risultati. Completa l'organico Vincenzo Viggiano che proseguirà il suo percorso con i 2012, una squadra considerata molto forte e promettente e l'obiettivo dell'ex allenatore del Borgomanero è quello di valorizzare le potenzialità già esistenti.
PANCHINE - La continuità è la strada intrapresa per il settore giovanile del Venaria, confermati diversi allenatori con le stesse annate nella categoria successiva, a cui si aggiungono i ritorni di Mario Gentile, che guiderà l'Under 16 e di Emanuel Urbano con la Juniores. L'unico volto completamente nuovo è quello dell'ex Villarbasse Salvatore Scardaci.
Tante conferme e qualche ritorno di fiamma all'interno dell'organico del Venaria Reale che punterà alle qualificazioni per i campionati regionali in tutte le categorie. Alessandro Scaglione rimane alla guida dei 2012 accompagnando quindi i suoi ragazzi in quello che viene considerato uno dei passaggi più delicati nel percorso di formazione calcistico, quello all'attività agonistica. Confermato anche Marco Torasso alla guida della futura squadra Under 15, l'ex tecnico dell'Ivrea avrà dunque la possibilità di dare seguito al progetto già avviato la scorsa stagione.
Grande ritorno dopo tanti anni per Mario Gentile, che dopo una serie di ottime stagioni con il Borgaro Nobis torna al Venaria Reale alla guida dei 2010. Un innesto di grande valore ed esperienza quella dell'ex Chisola, che sa di dichiarazione d'intenti: l'obiettivo è quello di entrare tra le prime tre della classifica del campionato provinciale. Fiducia nel percorso intrapreso con i 2009 per Matteo Toscano, l'ex Leinì resterà quindi alla guida dell'Under 17 verdearancio. Per quanto riguarda l'Under 18 la società ha deciso di affidare la panchina a Salvatore Scardaci, tecnico in arrivo dal Villarbasse e vincitore due anni fa del campionato con i 2009 del Pozzomaina; chiude il quadro il ritorno dopo poco più di due anni di Emanuel Urbano che nella prossima stagione, dopo l'esperienza alla Virtus Accademia, guiderà la Juniores.
INTERVISTE FINALI - Il Memorial Ale&Ricky si conferma una manifestazione speciale, capace di unire sport, ricordo e solidarietà in un evento che ha coinvolto oltre 100 squadre. Una grande festa vissuta con partecipazione e passione, resa possibile dall’impegno del Mirafiori e delle famiglie Neri e Ferramosca:“E' una festa che continuerà negli anni, nata per ricordare Alessio e Riccardo e per dare una mano a chi ha bisogno. È bello vedere tanti ragazzi crescere, divertirsi ed emozionarsi insieme"
Il Memorial Ale&Ricky si è concluso con una grande partecipazione e un bilancio più che positivo. Oltre 100 squadre con ragazzi di tutte le età coinvolti, tantissimi premi assegnati e tante emozioni, in un torneo che ogni anno continua a trasmettere valori importanti dentro e fuori dal campo. A raccontarlo sono le parole di chi vive questo torneo con il cuore, tra ricordi, emozioni e un messaggio importante per i ragazzi di oggi.
Giovanna Corbo, presidente del Mirafiori che ha organizzato la competizione, ha raccontato con orgoglio cosa ha rappresentato questa edizione: “Questa è stata la degna fine di un torneo grandioso, più di 100 squadre che racchiudono praticamente tutte le categorie del settore giovanile e della scuola calcio, e se questo percorso è stato tracciato, è merito anche delle società che vi hanno partecipato, dei loro dirigenti e delle famiglie dei ragazzi che sono state sempre presenti. Ci tengo a ringraziare le famiglie Neri e Ferramosca che hanno permesso al Mirafiori di organizzare la competizione, che in questo momento ha un valore ancora maggiore per la nostra società, se possibile, perché abbiamo perso recentemente il nostro amico Rocco Palermo. Sono passati 18 anni da quella tragedia in cui sono scomparsi Alessio e Riccardo, erano due ragazzi con grandi qualità, e l'avevano dimostrato, avevano uno spiccato senso di responsabilità e del dovere, grande rispetto per gli altri, l'amicizia e la credibilità ottenuta con tanti sacrifici. Sognavano di diventare campioni ed i traguardi che stavano raggiungendo lasciavano ben sperare, ma il destino che li univa nel sogno, li ha uniti anche nel triste epilogo. La Onlus Ale&Ricky è stata creata perché da tale tragedia si possa dare un aiuto sostanziale a tutti i bambini in difficoltà per far realizzare qualche piccolo sogno a chi è meno fortunato, per questo l'intero incasso del torneo sarà devoluto alla fondazione”.
Claudia Neri, mamma di Riccardo, ha voluto rivolgere un pensiero profondo direttamente ai ragazzi e ai loro genitori: “Riccardo era un portiere e come tutti i ragazzi che ci sono qui oggi voleva diventare un grande campione, all'epoca era qui perché desiderava prendere il posto di Buffon, e magari se lo sarebbe giocato davvero perché dicevano che aveva talento. Non lo potremo mai sapere, questi ragazzi ci hanno lasciato un vuoto incolmabile, il tempo guarisce tante cose, ma non riesce a mitigare queste tragedie, è impossibile, non si può venirne a patti, lo garantisco. Ci tengo a dire ai ragazzi che hanno partecipato a questa competizione di divertirsi sempre come prima cosa, con tutta la passione e l'impegno necessari perché è giusto, mentre ai genitori voglio dire di non pressarli troppo, i ragazzi devono essere lasciati stare perché prima di tutto devono crescere e capire qual è la loro strada. Il mio augurio da mamma è che possano diventare tutti dei grandi uomini perché il mondo ne ha bisogno, infine grazie al Mirafiori per aiutarci a non dimenticare Riccardo e Alessio, per loro sarebbe un torto ingiusto, vorrebbero essere su qualunque campo di gioco”.
Anche Lucio Ferramosca, papà di Alessio, ci ha tenuto a ribadire con poche parole l'importanza di questo Memorial: “Non ci sono molte parole per esprimere questo tipo di emozioni, questo torneo è bellissimo e ci tengo molto perché vedo sempre tantissimi bambini e ragazzi competere e poi emozionarsi insieme a noi, vogliamo che questa tradizione continui sempre così, autentica e spensierata. Ormai ci avviciniamo al ventesimo anniversario del Memorial, chissà quanti ragazzi passeranno ancora di qua”.
INTERVISTE FINALI - Il Memorial Ale&Ricky si conferma una manifestazione speciale, capace di unire sport, ricordo e solidarietà in un evento che ha coinvolto oltre 100 squadre. Una grande festa vissuta con partecipazione e passione, resa possibile dall’impegno del Mirafiori e delle famiglie Neri e Ferramosca:“E' una festa che continuerà negli anni, nata per ricordare Alessio e Riccardo e per dare una mano a chi ha bisogno. È bello vedere tanti ragazzi crescere, divertirsi ed emozionarsi insieme"
Il Memorial Ale&Ricky si è concluso con una grande partecipazione e un bilancio più che positivo. Oltre 100 squadre con ragazzi di tutte le età coinvolti, tantissimi premi assegnati e tante emozioni, in un torneo che ogni anno continua a trasmettere valori importanti dentro e fuori dal campo. A raccontarlo sono le parole di chi vive questo torneo con il cuore, tra ricordi, emozioni e un messaggio importante per i ragazzi di oggi.
Giovanna Corbo, presidente del Mirafiori che ha organizzato la competizione, ha raccontato con orgoglio cosa ha rappresentato questa edizione: “Questa è stata la degna fine di un torneo grandioso, più di 100 squadre che racchiudono praticamente tutte le categorie del settore giovanile e della scuola calcio, e se questo percorso è stato tracciato, è merito anche delle società che vi hanno partecipato, dei loro dirigenti e delle famiglie dei ragazzi che sono state sempre presenti. Ci tengo a ringraziare le famiglie Neri e Ferramosca che hanno permesso al Mirafiori di organizzare la competizione, che in questo momento ha un valore ancora maggiore per la nostra società, se possibile, perché abbiamo perso recentemente il nostro amico Rocco Palermo. Sono passati 18 anni da quella tragedia in cui sono scomparsi Alessio e Riccardo, erano due ragazzi con grandi qualità, e l'avevano dimostrato, avevano uno spiccato senso di responsabilità e del dovere, grande rispetto per gli altri, l'amicizia e la credibilità ottenuta con tanti sacrifici. Sognavano di diventare campioni ed i traguardi che stavano raggiungendo lasciavano ben sperare, ma il destino che li univa nel sogno, li ha uniti anche nel triste epilogo. La Onlus Ale&Ricky è stata creata perché da tale tragedia si possa dare un aiuto sostanziale a tutti i bambini in difficoltà per far realizzare qualche piccolo sogno a chi è meno fortunato, per questo l'intero incasso del torneo sarà devoluto alla fondazione”.
Claudia Neri, mamma di Riccardo, ha voluto rivolgere un pensiero profondo direttamente ai ragazzi e ai loro genitori: “Riccardo era un portiere e come tutti i ragazzi che ci sono qui oggi voleva diventare un grande campione, all'epoca era qui perché desiderava prendere il posto di Buffon, e magari se lo sarebbe giocato davvero perché dicevano che aveva talento. Non lo potremo mai sapere, questi ragazzi ci hanno lasciato un vuoto incolmabile, il tempo guarisce tante cose, ma non riesce a mitigare queste tragedie, è impossibile, non si può venirne a patti, lo garantisco. Ci tengo a dire ai ragazzi che hanno partecipato a questa competizione di divertirsi sempre come prima cosa, con tutta la passione e l'impegno necessari perché è giusto, mentre ai genitori voglio dire di non pressarli troppo, i ragazzi devono essere lasciati stare perché prima di tutto devono crescere e capire qual è la loro strada. Il mio augurio da mamma è che possano diventare tutti dei grandi uomini perché il mondo ne ha bisogno, infine grazie al Mirafiori per aiutarci a non dimenticare Riccardo e Alessio, per loro sarebbe un torto ingiusto, vorrebbero essere su qualunque campo di gioco”.
Anche Lucio Ferramosca, papà di Alessio, ci ha tenuto a ribadire con poche parole l'importanza di questo Memorial: “Non ci sono molte parole per esprimere questo tipo di emozioni, questo torneo è bellissimo e ci tengo molto perché vedo sempre tantissimi bambini e ragazzi competere e poi emozionarsi insieme a noi, vogliamo che questa tradizione continui sempre così, autentica e spensierata. Ormai ci avviciniamo al ventesimo anniversario del Memorial, chissà quanti ragazzi passeranno ancora di qua”.