Giovedì, 07 Novembre 2024

SG NOVARA – Gli azzurri si separano dopo una sola stagione dal responsabile del settore giovanile Massimo Venturini. In attesa di ufficialità, il sostituto sarà Andrea Fabbrini, ex dirigente di Torino e Pro Vercelli


Clamorosa indiscrezione quella che giunge dalle parti di Novara. Gli azzurri sono in procinto di separarsi da Massimo Venturini, l’uomo scelto la stagione passata per la ricostruzione del settore giovanile dopo il fallimento. Il rapporto si concluderà dopo una sola annata e si ha già il nome del probabile sostituto. In attesa di conferme ufficiali da parte della società, il prossimo responsabile del settore giovanile del Novara sarà Andrea Fabbrini, ex dirigente delle formazioni giovanili del Torino. In granata ha assunto dal 2013 al 2017 la mansione di capo degli osservatori, nel team capitanato da Massimo Bava, oltre ad aver assunto il ruolo di coordinatore tecnico delle giovanili. Nel mezzo anche il biennio da responsabile del settore giovanile della Pro Vercelli. A lui il compito di rilanciare una realtà dalla grande tradizione che, da questa stagione, si riaffaccerà al professionismo con le formazioni Primavera, Under 17 e 15. L’ufficialità della nomina di Fabbrini è prevista per la prossima settimana.

PEROTTI JUVE - Tra i protagonisti della promozione in D della prima squadra del Chisola, l'ex Torino Clemente Perotti sarà a disposizione del nuovo ciclo dell'under 19 bianconera con Montero in panchina. È il terzo giocatore che quest'estate passa dal Chisola ai bianconeri

Si completa il tris di affari di mercato che coinvolge il Chisola e la Juventus. Clemente Perotti si trasferisce ufficialmente in bianconero, al servizio della Primavera del nuovo tecnico Paolo Montero.Perotti ha un passato nel Torino, di cui è anche tifoso. Nel 2018 viene acquistato dal Chisola. Le stagioni nelle giovanili, prima di quella dello scorso anno da 30 presenze in Eccellenza, poi culminata con la promozione in Serie D. Si tratta del terzo passaggio dal Chisola alla Juventus di quest'estate. Prima Simone Fassino, attaccante classe 2010, e in un secondo momento   il 2007 Adam Boukhanjer, altra punta dalle qualità sopraffine. Clemente Perotti è un giocatore piuttosto completo. Segna, fa segnare e all'occorrenza fa tanta lotta a centrocampo. Giocatore di grande personalità, proverà dunque a guadagnarsi spazi importanti nell'under 19 bianconera e a portare lui stesso l'esperienza accumulata a contatto con il calcio dei grandi. 

INTERVISTA – E’ passato un solo anno dalla ricostruzione del nuovo Novara, sorto dalle macerie di un doloroso fallimento. Tra i protagonisti di questa repentina ripartenza c’è anche Massimo Venturini, responsabile del settore giovanile azzurro, chiamato a un altro banco di prova importante dopo quello ancora più faticoso della stagione scorsa. L’obiettivo è riportare il settore giovanile ai livelli che per tradizione gli spettano. Il tutto senza fare il passo più lungo della gamba, affrontando di stagione in stagione nuove sfide sempre più ambiziose


Direttore, come vi affacciate a questo ritorno delle giovanili del Novara tra i professionisti? C’è tanta voglia di riprendere un cammino interrottosi col fallimento?

Sicuramente, solo che bisogna fare un passo alla volta. Non si può pensare che dall’oggi al domani si possa ottenere il massimo. Quest’anno abbiamo rinforzato tutte le squadre e stiamo cominciando a mettere i primi mattoni per poter nel giro di due anni diventare competitivi al massimo

Facendo invece un passo indietro. Come si ricrea un settore giovanile di un nome come il Novara praticamente da zero?

Noi siamo partiti l’anno scorso a settembre con tutti i giocatori che erano andati via. Ci siamo mossi e siamo riusciti a mettere in piedi le basi su cui poi poter lavorare. Adesso chiaramente le squadre le abbiamo già abbastanza rinforzate e si può vedere al futuro con ottimismo

La prossima stagione è ancora di più un banco di prova per questa nuova società?

Sicuramente sì, anche perché da quella dell’anno scorso diversi giocatori li abbiamo tenuti, anche di abbastanza validi. In più ne abbiamo presi alcuni che miglioreranno le squadre. Chiaro che cerchiamo di fare le cose gradualmente, cercando comunque di migliorarci di stagione in stagione

C’è qualcosa che la preme maggiormente in vista della prossima annata?

L’anello principale del settore giovanile è portare i ragazzi in prima squadra. Questo è l’obiettivo, la valorizzazione dei giovani. Anche perché è quello che permette alla società di avere dei risultati anche in termini economici – spiega Venturini - Chiaro poi che un’altra cosa che mi preme è di provare a essere competitivi, ma molto dipende anche dagli avversari con cui giochi e come son messi

A quali campionati parteciperete?

Avremo una Primavera, l’Under 17 e Under 15. Queste sono le categorie obbligatorie per partecipare alla Lega Pro. Poi non bisogna scordare che l’anno scorso siamo partiti da zero, senza un giocatore. Ci vogliono almeno due anni di lavoro per poi poter dalla prossima stagione fare tutte le categorie. E’ chiaro che bisogna lavorare un passo alla volta per evitare il rischio di farsi travolgere

Chi sarà alla guida di queste tre squadre?

L’ufficialità la daremo la prossima settimana. Abbiamo incontrato diversi allenatori ed entro fine settimana prenderò le decisioni

Infine, come è nato l’accordo con lo Sparta Novara per esordienti e pulcini?

Noi siamo partiti solamente con l’agonistica. La Sparta Novara e Novara Academy sono società con cui ho ottimi rapporti, anche di amicizia con il presidente. A noi l’agonistica ci interessa, la scuola calcio in questo momento un po’ meno. Non per altro, perché toglieremo le risorse al territorio ed è una cosa che non andrebbe bene




 

INTERVISTA - Corrado Buonagrazia festeggia la sua quinta stagione nell’organigramma dell’Alessandria con un vero e proprio premio per il lavoro condotto in questi anni in seno alla società. L’ex tecnico fra altre di Pro Vercelli e Juventus diventerà il nuovo responsabile del settore giovanile grigio, in sostituzione di Massimo Cerri. Una dimostrazione di grande stima da parte dei piani dirigenziali, che hanno visto in Buonagrazia l’uomo giusto per scrivere un nuovo capitolo del settore giovanile improntato anche su un discorso di continuità con le esperienze precedenti.


Come nasce la nomina a responsabile del settore giovanile dell’Alessandria? Che cosa l’ha convinta ad accettare questo incarico?

Quando ti propongono un incarico del genere non è che ci sia tanto da essere convinti… Io nel mio percorso professionale ho portato avanti un lavoro che mi ha reso una figura di estrazione tecnica, in grado anche di maturare conoscenze di carattere gestionale e organizzative, cioè quelle che deve possedere un responsabile del settore giovanile – dice Buonagrazia – Ciò che principalmente mi ha fatto dire sì è la stima che ripone nei miei confronti il presidente Di Masi e in generale la società Alessandria e in più il fatto di aver condiviso insieme a loro una progettualità sul settore giovanile che, nonostante il periodo di incertezza della società, comunque può dare garanzie di continuità ai nostri tesserati, che è la cosa che mi preme maggiormente

Quindi una proposta frutto di buone sensazioni maturate negli anni trascorsi in società?

Sì, esattamente. La prossima stagione sarà la quinta di permanenza nell’Alessandria. Molte figure importanti sono andate via, come l’ex responsabile Nereo Omero. Io sono dunque attualmente quella più longeva a livello gestionale all’interno del settore giovanile

Cosa cambia quando si passa a un'altra mansione all'interno di una stessa realtà?

Più che cambiare, in questo caso aggiungerò dei pezzi. Se fino a questo momento il mio ruolo era quello di supervisionare, coordinare e analizzare attentamente tutto ciò che avveniva in campo, adesso devo fare più attenzione alla parte gestionale legata ai giocatori per quelle che possono essere trattative o altro – aggiunge – La mia deformazione professionale mi terrà comunque sempre attaccato al recinto di gioco, anzi proprio dentro, perché credo che per seguire gli sviluppi di un giocatore non si possa pensare di farlo soltanto a luglio o agosto quando lo si sceglie. Lo si deve vedere giorno per giorno, negli allenamenti e ovviamente nelle partite. E’ un modo diverso di seguire il calcio giocato, ma alla fine sempre in campo si fa ritorno

C’è un aspetto che la preme maggiormente all’affacciarsi a questo nuovo percorso?

L’obiettivo mio e dell’Alessandria Calcio è quello di ritornare a creare una base sociale. E quando uso queste due parole, intendo riallargare l’interesse e la base dei nostri tesserati sui più piccoli e quindi ritornare il più possibile verso il territorio. Dopodiché, per quello che riguarda le fasce agonistiche, quello che mi interessa è che dentro un percorso fatto di obiettivi sportivi ci sia però la condizione di pari opportunità, cioè che tutti i ragazzi possano avere le occasioni per misurarsi e dimostrare il loro valore all’interno delle scelte che andremo a fare – continua Buonagrazia – Poi salendo in alto è chiaro che l’obiettivo della Primavera non può che deciderlo il campionato stesso che chiaramente sarà quello di provare a tentare la salvezza

Ha già in mente i nomi della squadra con cui lavorerà?

In questo momento no. Sto facendo ancora delle chiacchierate con tutte le figure che ho a disposizione – dice Buonagrazia – L’unico nome da cui vorrò sicuramente ripartire, anche se ancora non so dove verrà collocato, è Fabio Rebuffi, che rappresenta il percorso tecnico degli allenatori e dei ragazzi dell’Alessandria Calcio. Cercherò comunque di lavorare il più possibile con l’organico e l’organigramma che arriva dalla stagione precedente

 

ALESSANDRIA - I grigi si separano dopo una sola stagione da Massimo Cerri. Al suo posto Corrado Buonagrazia, già coordinatore tecnico del club


L’Alessandria cambia responsabile del settore giovanile dopo una sola stagione. Il club grigio ha infatti reso nota la nomina di Corrado Buonagrazia, dopo il superamento a pieni voti della prima edizione del corso organizzato dal settore tecnico della FIGC. Già nei ranghi dell'Alessandria dal 2018, il suo è un percorso che parte dalla Juniores Provinciale. Dal Livorno Ferraris, in cui inizia ad allenare a soli 22 anni, per poi proseguire con Trino e Pro Vercelli. Resta nelle fila della bianche casacche fino al 2010, quando la Pro viene esclusa dalla Serie C2. Si sposta di qualche chilometro, a Santhià. Qui guida la Juniores Nazionale fino alle fasi finali di categoria, da cui vengono eliminati dal Venezia. Le stagioni 2012-2013 e 2013-2014 le passa alla guida degli Allievi della J Star. Il primo anno poggia le basi per la vittoria che arriverà l'anno seguente sia in ambito piemontese sul Chieri che in quello nazionale contro il Rapallo Bogliasco. Da lì la Juventus come collaboratore dei Giovanissimi Nazionali e il ruolo di responsabile tecnico della Sisport, società dell'universo bianconero in chiave giovanile. Nel 2017-2018 fa ritorno alla Pro Vercelli per allenare l'Under 17. L'esperienza dura solo un anno. Buonagrazia va all'Alessandria , dove svolge il ruolo di coordinatore tecnico delle giovanili. Ora la grande occasione da responsabile del settore giovanile, al posto dell'uscente Massimo Cerri. Il comunicato ufficiale del club mandrogno: 

“Dopo aver superato a pieni voti la prima edizione del corso organizzato dal settore tecnico della FIGC, Corrado Buonagrazia è il nuovo responsabile del Settore Giovanile dell’Alessandria Calcio per la stagione 22/23. Nel formulargli i migliori auguri per il lavoro che lo attende, la società rivolge un sincero ringraziamento a Massimo Cerri per la professionalità, la competenza e le doti tecniche e umane con cui ha svolto il proprio incarico”.

FINALE - I piemontesi dopo una stupenda cavalcata capitolano nell'atto conclusivo. A imporsi è il Montespaccato Savoia per 1-3, inutile la rete di Ruci della seconda frazione. A incidere è la doppietta di Selvadagi


La sconfitta per 1-3 rompe i sogni di gloria dell'Acqui. A laurearsi campione nazionale è il Montespaccato Savoia. A Matelica sono i laziali a sbloccare il risultato intorno alla mezz'ora della prima frazione, grazie al timbro di Selvadagi. L'Acqui nonostante lo svantaggio resiste alla maggiore pressione avversaria avversaria e nella ripresa sferza il colpo del pari. Merito di Ruci, che riaccende le speranze dei ragazzi di Malvicino con un tiro dai venti metri. La parità non si schioda nemmeno al termine dei secondi quarantacinque minuti e le offensive si protraggono nei tempi supplementari. Un fischio del direttore di gara dopo 7 minuti mette la gara in salita per i piemontesi. Contrafatto stende Vinicius ed è rigore in favore del Montespaccato. Selvadagi trasforma e certifica la doppietta. Il colpo del k.o., impreziosito dal tris di Mascella che giunge al quarto d'ora di extratime. Il triplice fischio è amaro, ma non cancella una cavalcata grandiosa e indimenticabile dei termali. 

ACQUI-MONTESPACCATO SAVOIA 1-3 dts
RETI: pt 29' Selvadagi (M), st 20' Ruci (A), pts 7' rig. Selvadagi (M),  pts 15' Mascella (M)
 

SEMIFINALE – La formazione di Malvicino supera anche l’ostacolo Corticella e stacca il pass per la finale nazionale che la metterà di fronte al Montespaccato


Allo stadio Biavati di Bologna la sfida che ha contrapposto il Corticella, squadra padrona di casa, e l’Acqui di mister Malvicino. Non sono bastati 90 minuti a decidere un match che ha costretto i piemontesi a rincorrere, quando alla mezz’ora di gioco si ritrovano sotto di due lunghezze. Nel secondo tempo la reazione con i gol di Morganti dopo venti minuti dal ritorno in campo e Cadario al 63’. Al triplice fischio vige ancora la parità: spazio ai supplementari, in cui l’Acqui completa la rimonta con la rete messa a segno da Taddeo Martino. Timbro illusorio, il Corticella pareggia e il duello si protrae ai calci di rigore, che premiano l’Acqui col risultato finale di 7-8. Finale in calendario giovedì 30 giugno a Matelica e metterà di fronte Acqui e Montespaccato, che quest’oggi è riuscito a imporsi sul Trapani con il risultato di 2-4.

 

CORTICELLA-ACQUI 7-8 d.c.r.
RETI: pt 2’ Sansonetti (C), pt 30’ D’Errico (C), st 19’ Morganti (A), st 28’ Cadario (A), ts 21’ Martino T. (A)

OKORO AL TORO – Un’ultima stagione da protagonista nell’U17 del Pordenone. Presenze in Primavera e l’esordio in B prima di approdare in granata. Rinforzo per U18 e Primavera


Ruggero Ludergnani piazza un altro colpo per le giovanili del Torino. Dopo l’approdo dalla Spal di Francesco Dell’Aquila, i granata fanno loro Alvin Obinna Okoro. Classe 2005 di nazionalità nigeriana, si tratta di un attaccante esterno che ha fatto molto bene nell’ultima stagione disputata con l’Under 17 del Pordenone: 23 presenze e 13 gol, più le due opportunità condite da un timbro con la Primavera dei "ramarri". Neanche minorenne può persino vantare una presenza con la prima squadra, la scorsa annata militante in cadetteria, risultando addirittura il più giovane giocatore a esordire nella Serie B appena conclusa. Okoro farà spola tra l’Under 18 e la Primavera di Giuseppe Scurto, ma non è detto che non possa rivivere un’analoga situazione agli ordini di Ivan Juric.

MONTERO ALLA JUVE - L'uruguaiano torna in Italia dopo l'esperienza alla Samb, alla guida dell'Under 19 del club più rappresentativo nella sua carriera da calciatore. Prenderà il posto di Andrea Bonatti


Paolo Montero diventerà il nuovo allenatore della Primavera della Juventus. Sarà lui il sostituto di Andrea Bonatti, che ha fatto le valigie dopo una stagione chiusa con le semifinali dei playoff di Primavera 1 e Youth League. Montero è una vecchia conoscenza del club bianconero, in cui ha militato da calciatore dal 1996 al 2005. Può vantare ben 275 presenze con la Vecchia Signora, oltre a 4 scudetti, 2 Supercoppe Italiane, una Supercoppa Uefa e una Coppa Intercontinentale. Nella sua breve esperienza da tecnico, si è seduto al timone di Peñarol, Boca Juniors, Colon, Rosario Central, Sambenedettese e San Lorenzo. 

DELL'AQUILA AL TORO - Ludergnani pesca ancora dal suo recente passato. Dalla Spal arriva un'ala destra in grado di realizzare 19 reti in 24 gare di Under 18


Il Torino Primavera, dopo aver trovato l'accordo con la nuova guida tecnica Giuseppe Scurto, chiude un colpo in attacco. Si tratta di Francesco Dell'Aquila, quest'anno, con addosso la maglia della Spal,  protagonista della doppietta che ha permesso ai suoi di laurearsi campione d'Italia Under 18 contro il Bologna. Numeri considerevoli per il classe 2004 in quest'ultima stagione. 19 reti in 24 uscite: un'enormità per un ragazzo che non è neanche una punta, ma un'ala destra decisamente prolifica.